sabato 5 ottobre 2019

Punta Questa (cresta dei Trasandini) F-


Itinerario per escursionisti molto esperti delle Alpi Apuane (Toscana), dotati di senso dell’orientamento e attitudini alpinistiche, da fare solo con terreno asciutto e ottima visibilità.

DATA: 31 maggio 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), attraversiamo il centro della città in direzione della montagna per intraprendere la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Forno, lo raggiungiamo dopo circa 8 km dal centro di Massa, quindi proseguiamo per circa altri 2 km fino al termine della stradina asfaltata in località Biforco (sbarra e inizio della marmifera di servizio alle cave).




Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Biforco q.375 (Fine dell’asfaltata, segni CAI su un traliccio di cemento: dalla piazzola oltrepassiamo la sbarra e iniziamo a percorrere la marmifera che è CAI 167/CAI 168)        Bivio q.380 (Bivio della marmifera dopo pochi metri che siamo partiti, cartelli: dritto la marmifera segue il canale di Cerignano per Vettolina ed è CAI 36, prendiamo la marmifera CAI 167/CAI 168 a sinistra che segue in salita il canale del Fondone)     Incrocio q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi. Durante il percorso, il tracciato CAI non percorre sempre fedelmente la via di lizza, ma ogni tanto se ne allontana per addolcire l’ascesa)      Bivio q.835 (Al termine della ripida ascesa, il panorama del CAI 167 si è aperto sulla vallata degli Alberghi e sulla parete del monte Contrario, molto in alto sopra di noi è visibile il vecchio edificio degli Alberghi. Lasciamo il CAI 167 che procede in falsopiano parallelo al fosso degli Alberghi, pochi metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra, a sinistra scende l’abbandonato sentiero dei Pradacetti contrassegnato da bolli rossi che attraversa il fosso detritico degli Alberghi, cartelli assenti, risaliti dalla parte opposta si continua a mezzacosta a sinistra, nord/ovest, virando in breve a nord)    –   Bivio q.850 (Attenzione ai bolli rossi, il sentiero dei Pradacetti ora risale ripidamente a destra con direzione nord, il nostro percorso si mantiene a mezzacosta e ci porta in breve ad attraversare un canalino detritico, direzione nord/ovest-ovest, cartelli assenti e sbiaditi bolli rossi)     Placche rocciose q.873 (La nostra traccia che si manteneva a mezzacosta ci conduce in prossimità di un pendio caratterizzato da placche rocciose e detriti, i segni sono poco visibili, risaliamo ripidamente per circa 25 metri e solo allora attraverseremo. Ripresa la traccia, questa procederà sempre in costante ascesa a mezzacosta, intervallata da ripide salite, l’ambiente è selvaggio ma privo di reali difficoltà)     Cresta dei Trasandini q.1105 (In lontananza davanti a noi possiamo notare per la prima volta la verde cresta Picco di Navola/M. Rasori, prendiamo questa visuale come riferimento perché la cresta dei Trasandini in questo punto è tutt’altro che ben delineata. Lasciamo la traccia ben segnata dai bolli rossi che stavamo percorrendo e che ora comincia a scendere ai ruderi di Case Cormeneto e all’innesto sul CAI 168, risaliamo a destra con direzione nord/est senza traccia e percorso obbligato tra bassa vegetazione e affioramenti rocciosi con passaggi di 1°+)    Masso sospeso q.1446 (Procediamo prevalentemente sul versante occidentale di quella che dovrebbe essere la cresta, ovvero quello rivolto sul canale del Fondone percorso dal CAI 168, non ci sono tracce, e a ogni occasione risaliamo per non perdere il filo del tragitto teorico. Ora ci portiamo sulla cresta caratterizzata da placche rocciose che risaliamo ripidamente, in alto sopra di noi è visibile la grande spaccatura della parete sovrastata da un macigno incastrato, ci addentriamo nella spaccatura inerpicandoci su terreno terroso misto roccia scivoloso con terreno umido, passaggio di 2°. Superata la spaccatura con masso sospeso arriviamo sul punto alto molto limitato, dalla parte opposta precipita verticalmente e quindi è d’obbligo aggirare alla nostra destra il rilievo roccioso. Subito ci si presenta una forcellina che si raggiunge disarrampicando pochi metri, passaggio di 2°, poi risale immediatamente uno stretto canalino o arrampicando la paretina che lo delimita, passaggio di 2°+)     Deviazione q.1480 (Il punto passa inosservato, ma prima che una ripida rampa ci conduca sulla Punta Questa, a sinistra della cresta inizia un esile traccia non segnata a mezzacosta che prenderemo al ritorno)     Punta Questa q.1519 (E’ il punto più alto della bifida cima, scendiamo pochi metri e risaliamo la successiva, indicazioni assenti)      Punta Questa q.1508 (Raggiungiamo la cima ufficiale con un delicato traverso su placca inclinata, di fronte a noi c’è il Torrione Figari con il caratteristico macigno sulla vetta, scritta sul masso in vetta la quota 1524 m come la mappa IGM, la CTR Toscana la quota a 1508 m. torniamo sui nostri passi)     Punta Questa q.1519   Deviazione q.1480 (Scesa la ripida rampa lasciamo la cresta dei Trasandini, dobbiamo individuare sulla destra una traccia a mezzacosta non segnata che in breve ci conduce in un canalone detritico, lo discendiamo con cautela ma senza difficoltà per circa 25 metri, tenendolo ad oltranza andrebbe a precipitare, e lo lasciamo per intercettare un esile traccia a destra che aggira il versante sud occidentale di Punta Questa)   Via Normale q.1398 (La traccia si va a innestare sulla via normale di salita a Punta Questa, scritta sulla roccia e bolli rossi, a destra risale il canale che la separa dal Torrione Figari, la teniamo a sinistra)    CAI 168 q.1325 (La via normale nella seconda parte esce dal bosco e si mantiene a mezzacosta con direzione nord/ovest in aperto pendio fino a innestarsi sul CAI 168, attenzione ai segni CAI. Mantenendo la direzione in breve si giunge alla foce di Rasori, noi lo teniamo a sinistra in ripida discesa, sud/est, dove l’esile sentiero s’inoltra nella verde valle del Fondone)   –   Canale di Grondilice q.1045 (Pozze d’acqua e cascatella poco sotto di noi, appena lo abbiamo attraversato il CAI 168 risale per sentiero infrascato a mezzacosta)      Canale delle Gronde q.1016 (Facile guado)      Canale del Fondone q.765 (Largo canale detritico nel bosco, lo attraversiamo e il CAI 168 procede su cengia attrezzata con cavo corrimano, poi con sentiero che con un paio di tornanti perde quota riportando nel greto del canalone dove incontriamo ulteriori cavi corrimano)      Marmifera q.664 (Usciamo dal canale del Fondone all’ombra del sottobosco, gradualmente inizia la marmifera che conduce alla sottostante cava, notiamo vecchi edifici alla nostra sinistra)     Cava del Fondone q.587      Incrocio q.487 (Chiudiamo l’anello continuiamo con la marmifera parallela al canale del Fondone fino all’auto)        Bivio q.380     Biforco q.375.

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 8,1 km
DIFFICOLTA: F-
DISLIVELLO TOTALE: 1250 m
QUOTA MASSIMA: Punta Questa q.1524














Sentieri



- Itinerario per escursionisti molto esperti delle Alpi Apuane, dotati di senso dell’orientamento e attitudini alpinistiche, da fare solo con terreno asciutto e ottima visibilità.

Il sentiero dei Pradacetti che intraprendiamo al Bivio q.835 quando lasciamo il CAI 167, e il proseguo fino alla Cresta dei Trasandini, presenta segni abbondanti ma sbiaditi.

- Nella sua parte iniziale la cresta dei Trasandini è tutt’altro che una “cresta” come comunemente intendiamo, ma un ripido terreno caratterizzato da rocce disposte in maniera caotica e bassa vegetazione. Non vi sono segni ne tracce di passaggio, procediamo a vista e a nostro piacimento mantenendo la direzione nord/est principalmente sotto il filo teorico della cresta, non vi sono grosse difficoltà se non quella dell’orientamento e dell’ascesa faticosa, alcuni passaggi di 1°. La parte più tecnica e difficoltosa è il superamento della spaccatura con masso sospeso e della successiva forcellina, ora siamo in cresta e i passaggi sono di 2°, una corda può essere utile per assicurare i meno esperti.

- Per la discesa da Punta Questa non percorriamo la via normale attraverso il canalone che la separa dal Torrione Figari (generalmente comporta l’utilizzo di corde per doppia), ma sfruttiamo un punto “debole” del suo versante sud occidentale (esile traccia non segnata)

- Allo stato attuale il CAI 168 che prendiamo al ritorno è in stato di abbandono, la segnatura è abbondante ma il sentiero palesemente poco frequentato con alcuni tratti infrascati dopo il canale di Grondilice, nel complesso la discesa risulta ripida e faticosa.

- La cava del Fondone è attiva, attenzione ai possibili lavori in corso nei giorni feriali.




Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Assenti



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Biforco
0,00
Bivio q.380
0,02
Incrocio q.487
0,12
Bivio q.835
0,56
Bivio q.850
1,02
Placche rocciose
1,20
Cresta dei Trasandini
1,55
Masso sospeso
3,15
Quota 1480
/
Punta Questa q.1519
3,38
Punta Questa q.1508
3,41
Punta Questa q.1519
3,44
Quota 1480
3,56
Via Normale
4,08
CAI 168 q.1325
4,32
Canale di Grondilice
5,13
Canale delle Gronde
5,25
Canale del Fondone
6,13
Marmifera q.664
6,35
Cava del Fondone
6,45
Incrocio q.487
6,55
Bivio q.380
/
Biforco
7,08

 


Biforco q.375
Bivio q.380 (Bivio della marmifera dopo pochi metri che siamo partiti, cartelli: dritto la marmifera segue il canale di Cerignano per Vettolina ed è CAI 36, prendiamo la marmifera CAI 167/CAI 168 a sinistra che segue in salita il canale del Fondone)
Incrocio q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi)
Incrocio q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi)
CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi
CAI 167 o via di lizza della valle degli Alberghi

Bivio q.835 (Lasciamo il CAI 167 che procede in falsopiano parallelo al fosso degli Alberghi, pochi metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra, a sinistra scende l’abbandonato sentiero dei Pradacetti contrassegnato da bolli rossi che attraversa il fosso detritico degli Alberghi, cartelli assenti, risaliti dalla parte opposta si continua a mezzacosta a sinistra, nord/ovest, virando in breve a nord)
Bivio q.835 (Lasciamo il CAI 167 che procede in falsopiano parallelo al fosso degli Alberghi, pochi metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra, a sinistra scende l’abbandonato sentiero dei Pradacetti contrassegnato da bolli rossi che attraversa il fosso detritico degli Alberghi, cartelli assenti, risaliti dalla parte opposta si continua a mezzacosta a sinistra, nord/ovest, virando in breve a nord)
In prossimità del Bivio q.850
Oltrepassato il Bivio q.850 il nostro percorso si mantiene a mezzacosta e ci porta in breve ad attraversare un canalino detritico, direzione nord/ovest-ovest, cartelli assenti e sbiaditi bolli rossi
Sul tracciato abbandonato che collega il sentiero dei Pradacetti alle case Cormeneto
Placche rocciose q.873 (La nostra traccia che si manteneva a mezzacosta ci conduce in prossimità di un pendio caratterizzato da placche rocciose e detriti, i segni sono poco visibili, risaliamo ripidamente per circa 25 metri e solo allora attraverseremo)

Placche rocciose q.873 (La nostra traccia che si manteneva a mezzacosta ci conduce in prossimità di un pendio caratterizzato da placche rocciose e detriti, i segni sono poco visibili, risaliamo ripidamente per circa 25 metri e solo allora attraverseremo)
Sul tracciato abbandonato che collega il sentiero dei Pradacetti alle case Cormeneto
Sul tracciato abbandonato che collega il sentiero dei Pradacetti alle case Cormeneto
In lontananza davanti a noi possiamo notare per la prima volta la verde cresta Picco di Navola/M. Rasori, prendiamo questa visuale come riferimento perché la cresta dei Trasandini in questo punto è tutt’altro che ben delineata

Cresta dei Trasandini q.1105 (Lasciamo la traccia ben segnata dai bolli rossi che stavamo percorrendo e che ora comincia a scendere ai ruderi di Case Cormeneto e all’innesto sul CAI 168, risaliamo a destra con direzione nord/est senza traccia e percorso obbligato tra bassa vegetazione e affioramenti rocciosi con passaggi di 1°+)  
Cresta dei Trasandini q.1105 (Lasciamo la traccia ben segnata dai bolli rossi che stavamo percorrendo e che ora comincia a scendere ai ruderi di Case Cormeneto e all’innesto sul CAI 168, risaliamo a destra con direzione nord/est senza traccia e percorso obbligato tra bassa vegetazione e affioramenti rocciosi con passaggi di 1°+)  
Capre selvatiche
Cresta dei Trasandini
Cresta dei Trasandini
Cresta dei Trasandini

Masso sospeso q.1446 (Ora ci portiamo sulla cresta caratterizzata da placche rocciose che risaliamo ripidamente, in alto sopra di noi è visibile la grande spaccatura della parete sovrastata da un macigno incastrato) 
Masso sospeso q.1446 (Ora ci portiamo sulla cresta caratterizzata da placche rocciose che risaliamo ripidamente, in alto sopra di noi è visibile la grande spaccatura della parete sovrastata da un macigno incastrato)
Risaliamo le placche rocciose in direzione della spaccatura con masso sospeso
Ci addentriamo nella spaccatura inerpicandoci su terreno terroso misto roccia scivoloso con terreno umido, passaggio di 2°.

Ci addentriamo nella spaccatura inerpicandoci su terreno terroso misto roccia scivoloso con terreno umido, passaggio di 2°.
Dalla forcellina che si raggiunge disarrampicando pochi metri, passaggio di 2°, si risale immediatamente uno stretto canalino o arrampicando la paretina che lo delimita, passaggio di 2°+
Dalla forcellina che si raggiunge disarrampicando pochi metri, passaggio di 2°, si risale immediatamente uno stretto canalino o arrampicando la paretina che lo delimita, passaggio di 2°+
La ripida rampa ci conduca sulla Punta Questa q.1519

Dalla vetta di Punta Questa q.1519 passiamo alla vetta ufficiale quotata 1508 da CTR Toscana o 1524 da IGM
Dalla vetta di Punta Questa q.1519 passiamo alla vetta ufficiale quotata 1508 da CTR Toscana o 1524 da IGM
Punta Questa q.1508 (Raggiungiamo la cima ufficiale con un delicato traverso su placca inclinata)
Punta Questa q.1508 (Scritta sul masso in vetta)

Punta Questa (Panorama su La Forbice)
Punta Questa (Panorama sul monte Contrario)
Punta Questa (Panorama verso il monte Sagro)
Punta Questa (Zoomata sul Campanile di Colonnata)
Punta Questa (Panorama sulla valle degli Alberghi)

Dalla Punta Questa q.1519 ripercorriamo la cresta dei Trasandini disarrampicando la ripida rampa fino al punto basso a q.1480 dove c’è la nostra deviazione
Dalla Punta Questa q.1519 ripercorriamo la cresta dei Trasandini disarrampicando la ripida rampa fino al punto basso a q.1480 dove c’è la nostra deviazione
Deviazione q.1480 (Scesa la ripida rampa lasciamo la cresta dei Trasandini, dobbiamo individuare sulla destra una traccia a mezzacosta non segnata)
Traccia a mezzacosta non segnata
In breve ci conduce in un canalone detritico, lo discendiamo con cautela ma senza difficoltà per circa 25 metri

Scendiamo il canalone detritico con cautela ma senza difficoltà per circa 25 metri, tenendolo ad oltranza andrebbe a precipitare, e lo lasciamo per intercettare un esile traccia a destra che aggira il versante sud occidentale di Punta Questa
Scendiamo il canalone detritico con cautela ma senza difficoltà per circa 25 metri, tenendolo ad oltranza andrebbe a precipitare, e lo lasciamo per intercettare un esile traccia a destra che aggira il versante sud occidentale di Punta Questa
Via Normale q.1398 (La traccia si va a innestare sulla via normale di salita a Punta Questa, scritta sulla roccia e bolli rossi, a destra risale il canale che la separa dal Torrione Figari, la teniamo a sinistra)
CAI 168 q.1325 (La via normale nella seconda parte esce dal bosco e si mantiene a mezzacosta con direzione nord/ovest in aperto pendio fino a innestarsi sul CAI 168, attenzione ai segni CAI)
CAI 168 q.1325 (La via normale nella seconda parte esce dal bosco e si mantiene a mezzacosta con direzione nord/ovest in aperto pendio fino a innestarsi sul CAI 168, attenzione ai segni CAI. Mantenendo la direzione in breve si giunge alla foce di Rasori, noi lo teniamo a sinistra in ripida discesa, sud/est, dove l’esile sentiero s’inoltra nella verde valle del Fondone)

L’esile sentiero CAI 168 s’inoltra nella verde valle del Fondone
CAI 168
Vista dei ruderi di case Cormeneto
Canale di Grondilice q.1045 (Pozze d’acqua e cascatella)
CAI 168
CAI 168

Canale delle Gronde q.1016
CAI 168
Panorama dal CAI 168 verso le cave del Fondone che dobbiamo raggiungere
Zoomata sulle cave del Fondone dal CAI 168
Tratti infrascati del CAI 168
Canale del Fondone q.765 (Largo canale detritico nel bosco)

Cavi corrimano presso il canale del Fondone
Cavi corrimano presso il canale del Fondone
All’uscita del canale del Fondone presso l’omonima cava
All’uscita del canale del Fondone presso l’omonima cava
Segnaletica del CAI 168
Arrivo alla cava del Fondone