Itinerario selvaggio nelle Foreste Casentinesi (appennino tosco/romagnolo) per sentieri abbandonati in parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti e conoscitori del posto possibilmente dotati di GPS.
DATA: 12 settembre 2020
PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS 310 arrivando a Santa Sofia (circa 40 km), da qui appena oltrepassato il grande ponte sul Bidente, saliamo con la SP.26 per il passo del Carnaio e San Piero in Bagno lasciandola esattamente dopo 1,6 km, quindi andiamo a destra su stradina con indicazioni per Poggio alla Lastra, oltrepassiamo il paesino e la stradina diventa carrozzabile in prossimità dell’agriturismo Ca’ di Veroli, proseguiamo fino al bivio della carrozzabile in località Ponte del Faggio (13 km da Santa Sofia).
ITINERARIO: Ponte del Faggio q.469 (Al bivio tralasciamo la carrozzabile che sale a destra per Trappisa e Strabatenza, continuiamo dritto per pochi metri e alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215) – Casina del Ponte q.468 (Casa abbandonata dalla parte opposta del ponte a schiena d’asino sul Bidente) – Ca’ del Topino q.479 (Vecchia casa uso vacanze) – Bivio q.480 (Cartelli: a destra il CAI 215 sale a Trappisa di Sotto, stiamo sul CAI 211 che attraversa il ponticello sul fosso d’acqua) – Ca’ Pomino q.477 (Il CAI 211 attraversa una radura e alla nostra sinistra notiamo una piccola casa abbandonata, il rudere infrascato di Ca’ Pomino invece è situato poco più avanti sulla destra) – Molino della Cortina q.481 (Tralasciamo a sinistra la carrozzabile d’accesso che attraversa il Bidente, davanti a noi compaiono i vecchi edifici ristrutturati del molino di Cortina con il CAI 211 che a destra risale su larga mulattiera) – Deviazione q.519 (Quando la mulattiera CAI 211 curva a gomito a destra la lasciamo, andiamo dritto per tratturo nella prateria con pochi isolati alberi) – Cortine di Sotto q.508 (Grande edificio ristrutturato ora anche B&B La Confluenza, poco sotto sulla destra inizia un largo sentiero privo di indicazioni) – Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua, affluente del Bidente di Pietrapazza. Appena risaliti, il largo sentiero svanisce nella brulla radura, o manteniamo la direzione entrando in una breve macchia di bosco, oppure come abbiamo fatto noi, seguiamo la recinzione poco sopra alla nostra destra senza traccia di passaggio ritrovando in breve il largo sentiero che sale a destra destinato subito a terminare, l’originaria mulattiera transita pochi metri sopra nel fitto bosco, una volta intrapresa la si segue con direzione sud senza problemi) – Ricavoli q.594 (I ruderi infrascati nel fitto bosco ci compaiono all’ultimo istante. Poco sotto il primo rudere, o appena prima di arrivarci, scendiamo a sinistra su esile sentierino a mezzacosta, entrati in breve nella macchia boschiva sottostante, bisogna individuare il proseguo aiutati da vecchi bolli rossi che risale trasversalmente con direzione est e continua a mezzacosta) – Bivio q.556 (Attenzione ai segni, biforcazione: il sentiero più evidente ora scende al Bidente di Pietrapazza, il nostro continua dritto a destra in lieve salita procedendo a mezzacosta, traccia esile) – Bivio q.547 (Dopo avere attraversato un buio canale asciutto nel bosco c’è la biforcazione: dritto a destra sale, stiamo dritto a sinistra che è più evidente e si mantiene poco sotto) – Bivio q.540 (Attenzione ai segni che dopo pochi metri dal bivio precedente il buon sentiero che stiamo percorrendo continua a scendere al Bidente di Pietrapazza che riusciamo a scorgere sotto di noi, stiamo dritto a destra su sentierino/traccia meno evidente che inizia a guadagnare quota) – Bivio q.575 (Il nostro sentiero ora si è allargato e scendendo arriva a un evidente bivio, a sinistra a ritroso un buon tracciato scende al Bidente di Pietrapazza, stiamo dritto iniziando a salire) – Crinalino q.602 (Risaliti dal bivio precedente guadagniamo il crinalino e l’evidente mulattiera, dalla parte opposta scende verso Ca’ Petrella, la teniamo a destra in salita giungendo subito a Cà dei Maestri) – Ca’ dei Maestri q.618 (Rudere, la mulattiera procede in salita) – Ca’ di Giorgio q.704 (Ruderi di grandi edifici, ci portiamo dietro a quello più in alto dove c’è il bivio di vecchi sentieri, evitiamo quello a destra a mezzacosta, saliamo quello a sinistra con direzione ovest) – Crinale q.879 (La salita ci fa giungere alla sella del crinale sud occidentale del monte Roncacci, selvaggio e privo di indicazioni: a destra in breve sale alla cima anonima, a sinistra conduce alla casa di Siepe dell’Orso, scendiamo nel versante opposto entrando subito nel fitto bosco, dopo poche decine di metri si delinea l’antico sentiero che perde quota con direzione nord) – Casotto q.808 (Il buon sentiero sembra sparire, circa 15 metri sotto di noi notiamo un piccolo casotto di sasso utile come riferimento ma che non dobbiamo raggiungere, insistiamo mantenendo la direzione tra gli arbusti e in breve lo ritroviamo) – Ca’ Santoni q.721 (Il buon sentiero che avevamo ritrovato sopra il Casotto q.808 si esaurisce di nuovo, l’antico tracciato è scomparso tra il bosco e la fitta vegetazione, procediamo a vista con direzione nord senza traccia e arrangiandoci nell’ambiente selvaggio ma soprattutto trovando il rudere grazie al GPS. Della casa rimangono pochi muri infrascati nel pendio panoramico visibili solo all’ultimo istante, poco sotto curviamo a gomito a sinistra, sud procedendo a vista senza perdere quota, in breve entriamo nel bosco dove compare il largo sentiero in piano) – Bivio q.700 (Biforcazione: un sentiero scende a destra al sottostante corso d’acqua, andiamo dritto in lieve salita, poi si procede in falsopiano. Dopo quattro minuti il buon sentiero termina, insistiamo mantenendo quota e direzione tra gli arbusti e lo ritroviamo subito) – Fosso q.709 (Il sentiero non molto evidente nel fitto bosco arriva a un fosso d’acqua, probabilmente asciutto, risaliamo paralleli per qualche minuto e lo attraversiamo ritrovando il buon sentiero dalla parte opposta) – Fosso q.708 (Dal fosso precedente oltrepassiamo altri due minuscoli corsi d’acqua arrivando a quello principale, il sentiero risale dalla parte opposta ma in breve termina, insistiamo in salita mantenendo la direzione) – Rudere q.740 (Rimangono solo pochi sassi di quella che forse era una casa, continuiamo in salita con direzione nord e subito ne usciamo in una pietraia) – Punto Alto q.762 (Risalito il pendio di pietrisco, subito giungiamo sul crinaletto, scendiamo dalla parte opposta senza traccia obbligata nel bosco, sempre con direzione nord-nord/ovest. Se gli alberi sono spogli è possibile intravedere in lontananza le case del Poggiolo) – Fosso q.754 (Probabilmente è asciutto e in questo punto si attraversa facilmente senza accorgersene, poco sotto invece il solco è maggiore. Dalla parte opposta ormai fuori dal bosco si risale il verde promontorio a vista e senza traccia verso le case del Poggiolo, direzione nord) – Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico. Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest) – Fosso q.774 (Poca acqua) – Punto Alto q.794 (Dalla parte opposta si intravedono i ruderi di Galluzze, scendiamo sempre con sentierino a mezzacosta) – Fosso q.755 (Precede l’arrivo a Galluzze, il sentierino infrascato risale dalla parte opposta) – Le Galluzze q.764 (Rudere di una grande casa nella verde radura, ci portiamo davanti l’edificio e andiamo a destra in piano individuando l’originario sentiero appena accennato, siamo consapevoli che il CAI 211 transita poco sopra) – CAI 211 q.761 (Innesto sulla mulattiera CAI 211, la teniamo a destra in discesa) – Ruderi q.692 (Ruderi senza toponimo alla destra della mulattiera CAI 211, rimangono poche fondamenta) – Fonte della Spungazza q.667 (Quota da GPS, in loco quotata 650 m) – Il Trogo q.638 (Ruderi di grandi case e celletta votiva, la mulattiera CAI 211 continua oltrepassando anche una maestà) – Deviazione q.636 (Quando la mulattiera CAI 211 comincia a perdere quota in prossimità di un muretto di sasso la lasciamo, a sinistra risaliamo un sentierino abbandonato privo di indicazioni, in breve camminiamo ai piedi di un grande piano inclinato di placca rocciosa) – Crinalino q.632 (Sul crinalino c’è un piccolo cippo di sasso, lo attraversiamo e continuiamo sul sentierino a mezzacosta) – Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna, valichiamo senza difficoltà mantenendo il tracciato a mezzacosta che in breve attraversa il pendio di terriccio e sedimenti in forte stato di erosione) – Crinale q.672 (Raggiungiamo il crinale principale dove notiamo un cippo di sasso e qualche bollo rosso, lo valichiamo e scendiamo dalla parte opposta su buon sentiero abbandonato) – Bivio q.629 (A destra a ritroso c’è un sentiero a mezzacosta non segnato, continuiamo dritto su quello principale che però dopo pochi metri si riduce a traccia, direzione ovest) – Bivio q.600 (Il nostro percorso che nel frattempo si è allargato raggiunge un largo sentiero segnato con bolli rossi/stelle, lo teniamo a destra in discesa sempre nel fitto bosco) – Palaino q.575 (Rudere alla nostra sinistra, evitiamo a destra il sentiero pianeggiante e oltrepassiamo la casa mantenendo il largo sentiero segnato con bolli rossi/stelle) – Fosso del Palaino q.565 – Bivio q.558 (A destra a ritroso un sentiero scende, continuiamo dritto) – Fosso di Strabatenza q.535 – Trappisa di Sopra q.563 (Piccolo nucleo di vecchie case, scendiamo alla carrozzabile ben visibile poco sotto) – Carrozzabile q.547 (Innesto sulla carrozzabile presso l’area pic-nic con la fonte di Guido, la teniamo a destra) – Trappisa di Sotto q.528 (Anche casa per ferie Le Romagne, a destra scende il sentiero CAI 215 che comunque riporta a Ponte del Faggio, manteniamoci sulla carrozzabile) – La Bottega q.474 (Sul tornante della carrozzabile c’è la grande casa colonica di proprietà privata) – Ponte del Faggio q.469 (Oltrepassata l’area pic-nic siamo al bivio della carrozzabile)
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 14,2 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 910 m QUOTA MASSIMA: 879 m |
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Sentieri
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Itinerario per sentieri abbandonati in parte scomparsi, riferito
solo a escursionisti esperti e conoscitori del posto possibilmente dotati di
GPS. -
Erroneamente su alcune mappe la casa de La Bottega viene posizionata al Ponte
del Faggio mentre è situata sul primo tornante della carrozzabile che risale
a Trappisa come si evince dalla CTR Emilia Romagna. -
L’antico sentiero che collega Cortine di Sotto,
Ricavoli e CA ‘dei Maestri è generalmente visibile, vi sono sporadici
bolli rossi che aiutano ma non cancellano eventuali incertezze di tragitto
che possono subentrare, esempio intercettare l’inizio della via già dopo il
Fosso q.924, il proseguo dopo i ruderi di Ricavoli, i vari bivi con sentieri
che scendono al Bidente di Pietrapazza ecc.. - La
mulattiera tra Ca’ dei Maestri e Ca’ di Giorgio è evidente, il proseguo fino
al crinale sud/occidentale di monte Roncacci può creare qualche problema
perché il tracciato è labile. - Impegnativo il tragitto che dal Crinale q.879 (crinale sud/ovest di monte Roncacci) passa per i ruderi di Ca’ Santoni, Il Poggiolo, Le Galluzze, alterna tratti di buon sentiero ad altri dove scompare totalmente, indispensabile il GPS. |
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Rifugi-Bivacchi |
Trappisa di Sotto: La casa in autogestione dispone di 21 posti letto, una cucina, 2 bagni, 2 camini, un forno a legna e tanti altri servizi. https://www.trappisa.it/ |
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Fonti |
- Fontana nell’area pic-nic a Ponte del Faggio (a lato della carrozzabile che sale a Trappisa) - Fonte della Spungazza sul CAI 211 precede l’arrivo ai ruderi de Il Trogo (poca acqua) - Fonte di Guido presso l’area pic-nic sulla carrozzabile a Trappisa di Sopra |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Ponte del Faggio |
0,00 |
Fosso q.754 |
3,07 |
Casina del Ponte |
0,03 |
Il Poggiolo |
3,13 |
Ca’ del Topino |
0,04 |
Fosso q.774 |
/ |
Bivio q.480 |
0,06 |
Punto Alto q.794 |
3,25 |
Ca’ Pomino |
0,10 |
Fosso q.755 |
3,38 |
Molino della Cortina |
0,12 |
Le Galluzze |
3,40 |
Deviazione q.519 |
0,25 |
CAI 211 |
3,42 |
Cortine di Sotto |
0,27 |
Ruderi q.692 |
3,52 |
Fosso q.498 |
0,28 |
Fonte della Spungazza |
3,59 |
Ricavoli |
0,44 |
Il Trogo |
4,15 |
Bivio q.556 |
0,49 |
Deviazione q.636 |
4,18 |
Bivio 547 |
0,58 |
Crinalino q.632 |
4,23 |
Bivio q.540 |
0,59 |
Cresta marnosa |
4,27 |
Bivio q.575 |
1,22 |
Crinale q.672 |
4,34 |
Crinalino q.602 |
1,27 |
Bivio q.629 |
4,38 |
Ca’ dei Maestri |
1,28 |
Bivio q.600 |
4,46 |
Ca’ di Giorgio |
1,41 |
Palaino |
4,48 |
Crinale q.879 |
2,06 |
Fosso del Palaino |
/ |
Casotto q.808 |
2,13 |
Bivio q.558 |
4,56 |
Ca’ Santoni |
2,30 |
Fosso di Strabatenza |
5,02 |
Bivio q.700 |
2,35 |
Trappisa di Sopra |
5,06 |
Fosso q.709 |
2,45 |
Carrozzabile q.547 |
5,07 |
Fosso q.708 |
2,52 |
Trappisa di Sotto |
5,09 |
Rudere q.740 |
2,57 |
La Bottega |
5,17 |
Punto Alto q.762 |
3,02 |
Ponte del Faggio |
5,20 |
Ponte del Faggio q.469 (Al bivio tralasciamo la carrozzabile che sale a destra per Trappisa e Strabatenza, continuiamo dritto per pochi metri e alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215) |
Alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215 |
Ponte a schiena d’asino sul Bidente |
Casina del Ponte q.468 (Casa abbandonata dalla parte opposta del ponte a schiena d’asino sul Bidente) |
Sulla mulattiera dopo la Casina del Ponte |
Ca’ del Topino q.479 (Vecchia casa uso vacanze) |
Bivio q.480 (Cartelli: a destra il CAI 215 sale a Trappisa di Sotto, stiamo sul CAI 211 che attraversa il ponticello sul fosso d’acqua) |
Il CAI 211 attraversa una radura …. |
…. e alla nostra sinistra notiamo una piccola casa abbandonata…. |
…., il rudere infrascato di Ca’ Pomino invece è situato poco più avanti sulla destra.
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Molino della Cortina |
Molino della Cortina |
Dal molino di Cortina, il CAI 211 risale su larga mulattiera |
Cortine di Sotto q.508 (Grande edificio ristrutturato ora anche B&B La Confluenza) |
Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua) |
Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua) |
Fosso q.498 (Appena risaliti, il largo sentiero svanisce nella brulla radura, o manteniamo la direzione entrando in una breve macchia di bosco, oppure come abbiamo fatto noi, seguiamo la recinzione poco sopra alla nostra destra) |
L’antico sentiero per Ricavoli |
Ricavoli q.594 (I ruderi infrascati nel fitto bosco ci compaiono all’ultimo istante) |
Ricavoli q.594 |
Ricavoli q.594 |
Il sentierino continua appena sotto il rudere di Ricavoli
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Entrati in breve nella macchia boschiva sottostante, bisogna individuare il proseguo aiutati da vecchi bolli rossi che risale trasversalmente con direzione est e continua a mezzacosta |
Bivio q.547 (Dopo avere attraversato un
buio canale asciutto nel bosco c’è la biforcazione) |
L’antico sentiero tra Ricavoli e Cà dei Maestri
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Bivio q.575 (Il nostro sentiero ora si è allargato e scendendo arriva a un evidente bivio, a sinistra a ritroso un buon tracciato scende al Bidente di Pietrapazza, stiamo dritto iniziando a salire) |
Cà dei Maestri |
Cà dei Maestri |
Cà dei Maestri |
Il terreno terrazzato dopo Cà dei Maestri
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La mulattiera che da ca’ dei Maestri sale a ca’ di Giorgio
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Ca’ di Giorgio |
Ca’ di Giorgio |
Ca’ di Giorgio |
Ca’ di Giorgio |
Ca’ di Giorgio |
Il sentiero che da ca’ di Giorgio sale verso la sella di monte Roncacci
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Crinale q.879 (La salita ci fa giungere alla sella del crinale sud occidentale del monte Roncacci, selvaggio e privo di indicazioni: a destra in breve sale alla cima anonima, a sinistra conduce alla casa di Siepe dell’Orso, scendiamo nel versante opposto entrando subito nel fitto bosco, dopo poche decine di metri si delinea l’antico sentiero che perde quota con direzione nord) |
Sul sentiero che scende a ca’ Santoni
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Sul sentiero che scende a ca’ Santoni |
Casotto q.808 (Il buon sentiero sembra sparire, circa 15 metri sotto di noi notiamo un piccolo casotto di sasso utile come riferimento ma che non dobbiamo raggiungere) |
Sul sentiero che scende a ca’ Santoni che ritroviamo sopra il Casotto q.808 |
Ca’ Santoni q.721 (Il buon sentiero che avevamo ritrovato sopra il Casotto q.808 si esaurisce di nuovo, l’antico tracciato è scomparso tra il bosco e la fitta vegetazione, procediamo a vista con direzione nord senza traccia e arrangiandoci nell’ambiente selvaggio ma soprattutto trovando il rudere grazie al GPS) |
Cà Santoni |
Poco sotto Ca’ Santoni curviamo a gomito a sinistra, sud, procedendo a vista senza perdere quota, in breve entriamo nel bosco dove compare il largo sentiero in piano |
Fosso q.709 (Il sentiero non molto evidente nel fitto bosco arriva a un fosso d’acqua, probabilmente asciutto) |
Rudere q.740 (Rimangono solo pochi sassi di quella che forse era una casa) |
Continuiamo in salita con direzione nord e subito ne usciamo in una pietraia |
Arrivo alle case del Poggiolo
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Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) |
Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) |
Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) |
Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) |
Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) |
Il Poggiolo q.785 (Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest) |
Il Poggiolo q.785 (Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest) |
Le Galluzze |
Le Galluzze |
Le Galluzze |
Tavolo in sasso a Le Galluzze
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Mulattiera CAI 211 |
Ruderi q.692 (Ruderi senza toponimo alla destra della mulattiera CAI 211, rimangono poche fondamenta) |
Fonte della Spungazza
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CAI 211 |
Il Trogo
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Il Trogo |
Il Trogo |
La maestà sul CAI 211 dopo avere lasciato Il Trogo |
Deviazione q.636 (Quando la mulattiera CAI 211 comincia a perdere quota in prossimità di un muretto di sasso la lasciamo, a sinistra risaliamo un sentierino abbandonato privo di indicazioni) |
In breve camminiamo ai piedi di un grande piano inclinato di placca rocciosa |
Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna) |
Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna) |
Valichiamo senza difficoltà la Cresta marnosa q.654 mantenendo il tracciato a mezzacosta |
Dalla cresta marnosa in breve si attraversa il pendio di terriccio e sedimenti in forte stato di erosione |
Crinale q.672 (Raggiungiamo il crinale principale dove notiamo un cippo di sasso e qualche bollo rosso, lo valichiamo e scendiamo dalla parte opposta su buon sentiero abbandonato) |
Il rudere di Palaino
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Il rudere di Palaino |
Fosso di Strabatenza
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Trappisa di Sopra
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Trappisa di Sopra |
Carrozzabile q.547 (Innesto sulla carrozzabile presso l’area pic-nic con la fonte di Guido) |
Fonte di Guido |
Trappisa di Sotto
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Trappisa di Sotto |