martedì 3 novembre 2020

Case abbandonate tra Ponte del Faggio e M. Roncacci (EE)

Itinerario selvaggio nelle Foreste Casentinesi (appennino tosco/romagnolo) per sentieri abbandonati in parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti e conoscitori del posto possibilmente dotati di GPS.

DATA: 12 settembre 2020

 PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS 310 arrivando a Santa Sofia (circa 40 km), da qui appena oltrepassato il grande ponte sul Bidente, saliamo con la SP.26 per il passo del Carnaio e San Piero in Bagno lasciandola esattamente dopo 1,6 km, quindi andiamo a destra su stradina con indicazioni per Poggio alla Lastra, oltrepassiamo il paesino e la stradina diventa carrozzabile in prossimità dell’agriturismo Ca’ di Veroli, proseguiamo fino al bivio della carrozzabile in località Ponte del Faggio (13 km da Santa Sofia). 

 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio19-Bagno di Romagna, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

 ITINERARIO: Ponte del Faggio q.469 (Al bivio tralasciamo la carrozzabile che sale a destra per Trappisa e Strabatenza, continuiamo dritto per pochi metri e alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215)      Casina del Ponte q.468 (Casa abbandonata dalla parte opposta del ponte a schiena d’asino sul Bidente)   –   Ca’ del Topino q.479 (Vecchia casa uso vacanze)      Bivio q.480 (Cartelli: a destra il CAI 215 sale a Trappisa di Sotto, stiamo sul CAI 211 che attraversa il ponticello sul fosso d’acqua)     Ca’ Pomino q.477 (Il CAI 211 attraversa una radura e alla nostra sinistra notiamo una piccola casa abbandonata, il rudere infrascato di Ca’ Pomino invece è situato poco più avanti sulla destra)  –   Molino della Cortina q.481 (Tralasciamo a sinistra la carrozzabile d’accesso che attraversa il Bidente, davanti a noi compaiono i vecchi edifici ristrutturati del molino di Cortina con il CAI 211 che a destra risale su larga mulattiera)      Deviazione q.519 (Quando la mulattiera CAI 211 curva a gomito a destra la lasciamo, andiamo dritto per tratturo nella prateria con pochi isolati alberi)  –   Cortine di Sotto q.508 (Grande edificio ristrutturato ora anche B&B La Confluenza, poco sotto sulla destra inizia un largo sentiero privo di indicazioni)     Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua, affluente del Bidente di Pietrapazza. Appena risaliti, il largo sentiero svanisce nella brulla radura, o manteniamo la direzione entrando in una breve macchia di bosco, oppure come abbiamo fatto noi, seguiamo la recinzione poco sopra alla nostra destra senza traccia di passaggio ritrovando in breve il largo sentiero che sale a destra destinato subito a terminare, l’originaria mulattiera transita pochi metri sopra nel fitto bosco, una volta intrapresa la si segue con direzione sud senza problemi)      Ricavoli q.594 (I ruderi infrascati nel fitto bosco ci compaiono all’ultimo istante. Poco sotto il primo rudere, o appena prima di arrivarci, scendiamo a sinistra su esile sentierino a mezzacosta, entrati in breve nella macchia boschiva sottostante, bisogna individuare il proseguo aiutati da vecchi bolli rossi che risale trasversalmente con direzione est e continua a mezzacosta)     Bivio q.556 (Attenzione ai segni, biforcazione: il sentiero più evidente ora scende al Bidente di Pietrapazza, il nostro continua dritto a destra in lieve salita procedendo a mezzacosta, traccia esile)      Bivio q.547 (Dopo avere attraversato un buio canale asciutto nel bosco c’è la biforcazione: dritto a destra sale, stiamo dritto a sinistra che è più evidente e si mantiene poco sotto)     Bivio q.540 (Attenzione ai segni che dopo pochi metri dal bivio precedente il buon sentiero che stiamo percorrendo continua a scendere al Bidente di Pietrapazza che riusciamo a scorgere sotto di noi, stiamo dritto a destra su sentierino/traccia meno evidente che inizia a guadagnare quota)      Bivio q.575 (Il nostro sentiero ora si è allargato e scendendo arriva a un evidente bivio, a sinistra a ritroso un buon tracciato scende al Bidente di Pietrapazza, stiamo dritto iniziando a salire)   –   Crinalino q.602 (Risaliti dal bivio precedente guadagniamo il crinalino e l’evidente mulattiera, dalla parte opposta scende verso Ca’ Petrella, la teniamo a destra in salita giungendo subito a Cà dei Maestri)      Ca’ dei Maestri q.618 (Rudere, la mulattiera procede in salita)      Ca’ di Giorgio q.704 (Ruderi di grandi edifici, ci portiamo dietro a quello più in alto dove c’è il bivio di vecchi sentieri, evitiamo quello a destra a mezzacosta, saliamo quello a sinistra con direzione ovest)     Crinale q.879 (La salita ci fa giungere alla sella del crinale sud occidentale del monte Roncacci, selvaggio e privo di indicazioni: a destra in breve sale alla cima anonima, a sinistra conduce alla casa di Siepe dell’Orso, scendiamo nel versante opposto entrando subito nel fitto bosco, dopo poche decine di metri si delinea l’antico sentiero che perde quota con direzione nord)      Casotto q.808 (Il buon sentiero sembra sparire, circa 15 metri sotto di noi notiamo un piccolo casotto di sasso utile come riferimento ma che non dobbiamo raggiungere, insistiamo mantenendo la direzione tra gli arbusti e in breve lo ritroviamo)      Ca’ Santoni q.721 (Il buon sentiero che avevamo ritrovato sopra il Casotto q.808 si esaurisce di nuovo, l’antico tracciato è scomparso tra il bosco e la fitta vegetazione, procediamo a vista con direzione nord senza traccia e arrangiandoci nell’ambiente selvaggio ma soprattutto trovando il rudere grazie al GPS. Della casa rimangono pochi muri infrascati nel pendio panoramico visibili solo all’ultimo istante, poco sotto curviamo a gomito a sinistra, sud procedendo a vista senza perdere quota, in breve entriamo nel bosco dove compare il largo sentiero in piano)      Bivio q.700 (Biforcazione: un sentiero scende a destra al sottostante corso d’acqua, andiamo dritto in lieve salita, poi si procede in falsopiano. Dopo quattro minuti il buon sentiero termina, insistiamo mantenendo quota e direzione tra gli arbusti e lo ritroviamo subito)   –   Fosso q.709 (Il sentiero non molto evidente nel fitto bosco arriva a un fosso d’acqua, probabilmente asciutto, risaliamo paralleli per qualche minuto e lo attraversiamo ritrovando il buon sentiero dalla parte opposta)      Fosso q.708 (Dal fosso precedente oltrepassiamo altri due minuscoli corsi d’acqua arrivando a quello principale, il sentiero risale dalla parte opposta ma in breve termina, insistiamo in salita mantenendo la direzione)     Rudere q.740 (Rimangono solo pochi sassi di quella che forse era una casa, continuiamo in salita con direzione nord e subito ne usciamo in una pietraia)      Punto Alto q.762 (Risalito il pendio di pietrisco, subito giungiamo sul crinaletto, scendiamo dalla parte opposta senza traccia obbligata nel bosco, sempre con direzione nord-nord/ovest. Se gli alberi sono spogli è possibile intravedere in lontananza le case del Poggiolo)      Fosso q.754 (Probabilmente è asciutto e in questo punto si attraversa facilmente senza accorgersene, poco sotto invece il solco è maggiore. Dalla parte opposta ormai fuori dal bosco si risale il verde promontorio a vista e senza traccia verso le case del Poggiolo, direzione nord)   –   Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico. Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest)    Fosso q.774 (Poca acqua)   Punto Alto q.794 (Dalla parte opposta si intravedono i ruderi di Galluzze, scendiamo sempre con sentierino a mezzacosta)      Fosso q.755 (Precede l’arrivo a Galluzze, il sentierino infrascato risale dalla parte opposta)     Le Galluzze q.764 (Rudere di una grande casa nella verde radura, ci portiamo davanti l’edificio e andiamo a destra in piano individuando l’originario sentiero appena accennato, siamo consapevoli che il CAI 211 transita poco sopra)      CAI 211 q.761 (Innesto sulla mulattiera CAI 211, la teniamo a destra in discesa)   –   Ruderi q.692 (Ruderi senza toponimo alla destra della mulattiera CAI 211, rimangono poche fondamenta)   –    Fonte della Spungazza q.667 (Quota da GPS, in loco quotata 650 m)      Il Trogo q.638 (Ruderi di grandi case e celletta votiva, la mulattiera CAI 211 continua oltrepassando anche una maestà)     Deviazione q.636 (Quando la mulattiera CAI 211 comincia a perdere quota in prossimità di un muretto di sasso la lasciamo, a sinistra risaliamo un sentierino abbandonato privo di indicazioni, in breve camminiamo ai piedi di un grande piano inclinato di placca rocciosa)      Crinalino q.632 (Sul crinalino c’è un piccolo cippo di sasso, lo attraversiamo e continuiamo sul sentierino a mezzacosta)     Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna, valichiamo senza difficoltà mantenendo il tracciato a mezzacosta che in breve attraversa il pendio di terriccio e sedimenti in forte stato di erosione)    Crinale q.672 (Raggiungiamo il crinale principale dove notiamo un cippo di sasso e qualche bollo rosso, lo valichiamo e scendiamo dalla parte opposta su buon sentiero abbandonato)    Bivio q.629 (A destra a ritroso c’è un sentiero a mezzacosta non segnato, continuiamo dritto su quello principale che però dopo pochi metri si riduce a traccia, direzione ovest)    Bivio q.600 (Il nostro percorso che nel frattempo si è allargato raggiunge un largo sentiero segnato con bolli rossi/stelle, lo teniamo a destra in discesa sempre nel fitto bosco)      Palaino q.575 (Rudere alla nostra sinistra, evitiamo a destra il sentiero pianeggiante e oltrepassiamo la casa mantenendo il largo sentiero segnato con bolli rossi/stelle)    Fosso del Palaino q.565  –   Bivio q.558 (A destra a ritroso un sentiero scende, continuiamo dritto)      Fosso di Strabatenza q.535     Trappisa di Sopra q.563 (Piccolo nucleo di vecchie case, scendiamo alla carrozzabile ben visibile poco sotto)    Carrozzabile q.547 (Innesto sulla carrozzabile presso l’area pic-nic con la fonte di Guido, la teniamo a destra)    Trappisa di Sotto q.528 (Anche casa per ferie Le Romagne, a destra scende il sentiero CAI 215 che comunque riporta a Ponte del Faggio, manteniamoci sulla carrozzabile)  –   La Bottega q.474 (Sul tornante della carrozzabile c’è la grande casa colonica di proprietà privata)    Ponte del Faggio q.469 (Oltrepassata l’area pic-nic siamo al bivio della carrozzabile) 

NOTE:

LUNGHEZZA: 14,2 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 910 m

QUOTA MASSIMA: 879 m

 

 

 

 

 

 

 

 

Sentieri

 

 

 

Itinerario per sentieri abbandonati in parte scomparsi, riferito solo a escursionisti esperti e conoscitori del posto possibilmente dotati di GPS.

- Erroneamente su alcune mappe la casa de La Bottega viene posizionata al Ponte del Faggio mentre è situata sul primo tornante della carrozzabile che risale a Trappisa come si evince dalla CTR Emilia Romagna.

- L’antico sentiero che collega Cortine di Sotto, Ricavoli e CA ‘dei Maestri è generalmente visibile, vi sono sporadici bolli rossi che aiutano ma non cancellano eventuali incertezze di tragitto che possono subentrare, esempio intercettare l’inizio della via già dopo il Fosso q.924, il proseguo dopo i ruderi di Ricavoli, i vari bivi con sentieri che scendono al Bidente di Pietrapazza ecc..

- La mulattiera tra Ca’ dei Maestri e Ca’ di Giorgio è evidente, il proseguo fino al crinale sud/occidentale di monte Roncacci può creare qualche problema perché il tracciato è labile.

- Impegnativo il tragitto che dal Crinale q.879 (crinale sud/ovest di monte Roncacci) passa per i ruderi di Ca’ Santoni, Il Poggiolo, Le Galluzze, alterna tratti di buon sentiero ad altri dove scompare totalmente, indispensabile il GPS. 

 

Rifugi-Bivacchi

Trappisa di Sotto: La casa in autogestione dispone di 21 posti letto, una cucina, 2 bagni, 2 camini, un forno a legna e tanti altri servizi. https://www.trappisa.it/

 

 

Fonti

- Fontana nell’area pic-nic a Ponte del Faggio (a lato della carrozzabile che sale a Trappisa)

- Fonte della Spungazza sul CAI 211 precede l’arrivo ai ruderi de Il Trogo (poca acqua)

- Fonte di Guido presso l’area pic-nic sulla carrozzabile a Trappisa di Sopra

Tracce GPS




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Ponte del Faggio

0,00

Fosso q.754

3,07

Casina del Ponte

0,03

Il Poggiolo

3,13

Ca’ del Topino

0,04

Fosso q.774

/

Bivio q.480

0,06

Punto Alto q.794

3,25

Ca’ Pomino

0,10

Fosso q.755

3,38

Molino della Cortina

0,12

Le Galluzze

3,40

Deviazione q.519

0,25

CAI 211

3,42

Cortine di Sotto

0,27

Ruderi q.692

3,52

Fosso q.498

0,28

Fonte della Spungazza

3,59

Ricavoli

0,44

Il Trogo

4,15

Bivio q.556

0,49

Deviazione q.636

4,18

Bivio 547

0,58

Crinalino q.632

4,23

Bivio q.540

0,59

Cresta marnosa

4,27

Bivio q.575

1,22

Crinale q.672

4,34

Crinalino q.602

1,27

Bivio q.629

4,38

Ca’ dei Maestri

1,28

Bivio q.600

4,46

Ca’ di Giorgio

1,41

Palaino

4,48

Crinale q.879

2,06

Fosso del Palaino

/

Casotto q.808

2,13

Bivio q.558

4,56

Ca’ Santoni

2,30

Fosso di Strabatenza

5,02

Bivio q.700

2,35

Trappisa di Sopra

5,06

Fosso q.709

2,45

Carrozzabile q.547

5,07

Fosso q.708

2,52

Trappisa di Sotto

5,09

Rudere q.740

2,57

La Bottega

5,17

Punto Alto q.762

3,02

Ponte del Faggio

5,20

 

 

Ponte del Faggio q.469 (Al bivio tralasciamo la carrozzabile che sale a destra per Trappisa e Strabatenza, continuiamo dritto per pochi metri e alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215)

Alle vecchie case uso vacanze di Molinaccio andiamo a destra costeggiandole sulla mulattiera CAI 211/CAI 215

Ponte a schiena d’asino sul Bidente

Casina del Ponte q.468 (Casa abbandonata dalla parte opposta del ponte a schiena d’asino sul Bidente)

Sulla mulattiera dopo la Casina del Ponte

Ca’ del Topino q.479 (Vecchia casa uso vacanze)

 

   Bivio q.480 (Cartelli: a destra il CAI 215 sale a Trappisa di Sotto, stiamo sul CAI 211 che attraversa il ponticello sul fosso d’acqua)

Il CAI 211 attraversa una radura ….

…. e alla nostra sinistra notiamo una piccola casa abbandonata….

…., il rudere infrascato di Ca’ Pomino invece è situato poco più avanti sulla destra.

Molino della Cortina

Molino della Cortina

 

Dal molino di Cortina, il CAI 211 risale su larga mulattiera

Cortine di Sotto q.508 (Grande edificio ristrutturato ora anche B&B La Confluenza)

Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua)

Fosso q.498 (Presso una piccola e singolare maestà in sasso guadiamo il fosso d’acqua)

Fosso q.498 (Appena risaliti, il largo sentiero svanisce nella brulla radura, o manteniamo la direzione entrando in una breve macchia di bosco, oppure come abbiamo fatto noi, seguiamo la recinzione poco sopra alla nostra destra)

L’antico sentiero per Ricavoli

 

Ricavoli q.594 (I ruderi infrascati nel fitto bosco ci compaiono all’ultimo istante)

Ricavoli q.594

Ricavoli q.594

Il sentierino continua appena sotto il rudere di Ricavoli

Entrati in breve nella macchia boschiva sottostante, bisogna individuare il proseguo aiutati da vecchi bolli rossi che risale trasversalmente con direzione est e continua a mezzacosta

Bivio q.547 (Dopo avere attraversato un buio canale asciutto nel bosco c’è la biforcazione)

L’antico sentiero tra Ricavoli e Cà dei Maestri

Bivio q.575 (Il nostro sentiero ora si è allargato e scendendo arriva a un evidente bivio, a sinistra a ritroso un buon tracciato scende al Bidente di Pietrapazza, stiamo dritto iniziando a salire)

Cà dei Maestri

Cà dei Maestri

Cà dei Maestri

Il terreno terrazzato dopo Cà dei Maestri

La mulattiera che da ca’ dei Maestri sale a ca’ di Giorgio

Ca’ di Giorgio

Ca’ di Giorgio

Ca’ di Giorgio

Ca’ di Giorgio

Ca’ di Giorgio

Il sentiero che da ca’ di Giorgio sale verso la sella di monte Roncacci

Crinale q.879 (La salita ci fa giungere alla sella del crinale sud occidentale del monte Roncacci, selvaggio e privo di indicazioni: a destra in breve sale alla cima anonima, a sinistra conduce alla casa di Siepe dell’Orso, scendiamo nel versante opposto entrando subito nel fitto bosco, dopo poche decine di metri si delinea l’antico sentiero che perde quota con direzione nord)

Sul sentiero che scende a ca’ Santoni

Sul sentiero che scende a ca’ Santoni

Casotto q.808 (Il buon sentiero sembra sparire, circa 15 metri sotto di noi notiamo un piccolo casotto di sasso utile come riferimento ma che non dobbiamo raggiungere)

Sul sentiero che scende a ca’ Santoni che ritroviamo sopra il Casotto q.808

Ca’ Santoni q.721 (Il buon sentiero che avevamo ritrovato sopra il Casotto q.808 si esaurisce di nuovo, l’antico tracciato è scomparso tra il bosco e la fitta vegetazione, procediamo a vista con direzione nord senza traccia e arrangiandoci nell’ambiente selvaggio ma soprattutto trovando il rudere grazie al GPS)

Cà Santoni

Poco sotto Ca’ Santoni curviamo a gomito a sinistra, sud, procedendo a vista senza perdere quota, in breve entriamo nel bosco dove compare il largo sentiero in piano 

Fosso q.709 (Il sentiero non molto evidente nel fitto bosco arriva a un fosso d’acqua, probabilmente asciutto)

Rudere q.740 (Rimangono solo pochi sassi di quella che forse era una casa)

Continuiamo in salita con direzione nord e subito ne usciamo in una pietraia

 

Arrivo alle case del Poggiolo

Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) 

Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) 

Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) 

Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) 

Il Poggiolo q.785 (Ruderi di due grandi case sul promontorio panoramico) 

 

Il Poggiolo q.785 (Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest) 

Il Poggiolo q.785 (Ci portiamo davanti alla casa posizionata più in basso, poi intraprendiamo il sentiero a mezzacosta entrando nel bosco con direzione ovest) 

Le Galluzze

Le Galluzze

Le Galluzze

Tavolo in sasso a Le Galluzze

 

Mulattiera CAI 211

Ruderi q.692 (Ruderi senza toponimo alla destra della mulattiera CAI 211, rimangono poche fondamenta)

Fonte della Spungazza

CAI 211

Il Trogo

Il Trogo

 

Il Trogo

La maestà sul CAI 211 dopo avere lasciato Il Trogo

Deviazione q.636 (Quando la mulattiera CAI 211 comincia a perdere quota in prossimità di un muretto di sasso la lasciamo, a sinistra risaliamo un sentierino abbandonato privo di indicazioni)

In breve camminiamo ai piedi di un grande piano inclinato di placca rocciosa

Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna) 

Cresta marnosa q.654 (Cresta marnosa e affilata quotata 653,5 da CTR Emilia Romagna) 

 

 

Valichiamo senza difficoltà la Cresta marnosa q.654 mantenendo il tracciato a mezzacosta

Dalla cresta marnosa in breve si attraversa il pendio di terriccio e sedimenti in forte stato di erosione

Crinale q.672 (Raggiungiamo il crinale principale dove notiamo un cippo di sasso e qualche bollo rosso, lo valichiamo e scendiamo dalla parte opposta su buon sentiero abbandonato) 

Il rudere di Palaino

Il rudere di Palaino

Fosso di Strabatenza

Trappisa di Sopra

Trappisa di Sopra

Carrozzabile q.547 (Innesto sulla carrozzabile presso l’area pic-nic con la fonte di Guido) 

Fonte di Guido

Trappisa di Sotto

Trappisa di Sotto