mercoledì 28 ottobre 2020

Da Ridracoli a San Paolo in Alpe (1) E/EE

Partiamo da Ridracoli (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Emilia Romagna) e saliamo ai pascoli di San Paolo in Alpe percorrendo il sentiero abbandonato che passa per i ruderi di Ridondone e Le Casette, poi in salita con la sterrata per i ruderi del Ciriegiolino, Ciriegiolone e Le Pozzachere, ritorno per mulattiera CAI.

DATA: 20 settembre 2008 

PARTENZA: Con la SS.310 da Forlì arriviamo a Santa Sofia (circa 40 km), poi dal centro del paese proseguiamo per circa altri 3,8 km in direzione di Corniolo. Qui lasciamo la statale e scendiamo a sinistra con la stradina SP.112 arrivando dopo altri 8,3 km al paesino di Ridracoli e proseguiamo fino al suo termine presso il parcheggio e la biglietteria della diga.

 


ITINERARIO: Cancello della Diga di Ridracoli q.438 (Saliamo per asfaltata a destra chiusa da cancello, transito a pagamento per le auto)   -   Incrocio q.488 (Bivio della stradina asfaltata sul tornante: manteniamoci su quella principale che sale alla diga, davanti a noi un cancello sbarra la stradina di servizio alla chiusa d’acqua del rio Bacine che è anche CAI 233 dove inizia anche il sentiero per Ridracoli, cartelli)     Deviazione q.511 (Dopo avere oltrepassato due tornanti della stradina la lasciamo, risaliamo ripidamente a destra nel bosco un piccolo sentiero, qualche bollo rosso)      Crinale q.723 (Dopo la ripida risalita nel bosco usciamo sul crinale panoramico e lo teniamo a destra, ovest)      Pianoro q.760 (Il panoramico crinale si interrompe entrando in un pianoro alberato quotato 763,1 metri da CTR Emilia Romagna: risalendo il ripido pendio boscoso si continua a seguire l’andamento naturale del crinale, ci spostiamo a sinistra individuando dei bolli rossi che ci guidano a intraprendere il sentierino a mezzacosta per Ridondone)   - Ridondone q.759 (Oltrepassiamo il rudere situato alla nostra destra, il sentierino che ora potrebbe essere nascosto dall’erba continua in falsopiano)   Deviazione q.725 (Il sentiero termina, ora si scende ripidamente a sinistra con direzione sud per traccia di passaggio generalmente evidenziata da alcuni omini di sasso su terreno pietroso e radi alberelli)    Fosso del Molinuzzo q.600 (Nella parte finale della ripida discesa entriamo nel fitto bosco giungendo nel buio fosso del Molinuzzo, la traccia poco evidente con bolli rossi risale nell’opposto versante in direzione del rudere di Poderina, noi andiamo a destra risalendo il fosso e camminando nel suo greto generalmente povero d’acqua, o quando possiamo stando sulla riva destra)  -  Rio Fossati q.613 (In pochi minuti compare l’affluente destro del fosso del Molinuzzo. Dal bivio dei due corsi d’acqua, ci portiamo stabilmente sulla riva destra del fosso del Molinuzzo e lo continuiamo a seguire paralleli ora su esile sentiero man mano sempre più marcato che si alza allontanandosi dalla sponda)     Fosso q.628 (Fosso d’acqua)   -   Bivio q.670 (Attenzione che ora la mulattiera delimitata da pochi muretti di sasso curva a U a destra, noi dobbiamo lasciarla e andare dritto in piano con un po' di difficoltà perché il tracciato originario è infrascato, ancora non lo vediamo ma il rudere è poco distante, qualche segno rosso)  -  Le Casette q.660 (Per la mappa CTR Emilia Romagna è La Casetta q.658,4. Passiamo davanti al rudere e risaliamo a destra la mulattiera parzialmente infrascata uscendo subito dal bosco, il percorso ora è più chiaro)   -  Bivio q.679 (Da pochi minuti siamo fuori dal bosco e il sentiero si biforca, dritto a destra ora sale, stiamo dritto a sinistra a mezzacosta e in falsopiano)   -   Bivio q.699 (Abbiamo attraversato un tratto franato della mulattiera e rientrando nel bosco in breve siamo alla biforcazione: manteniamoci in falsopiano, dritto a sinistra si scende al fosso del Molinuzzo)   -  Fosso q.699 (Fosso asciutto)   -  Bivio q.714 (Dritto a destra sale la marcata traccia per Le Pozzachere senza indicazioni, manteniamoci in piano sul nostro percorso che ora si allarga)   -   Fosso q.710 (Fosso d’acqua, lo si attraversa su basso ponte di cemento)   -  Fosso q.711 (Fosso d’acqua, lo si attraversa su basso ponte di cemento e risaliamo)      Bivio q.716 (Risaliti dal fosso d’acqua precedente siamo al bivio senza indicazioni, a sinistra il sentiero porta al rudere di Val di Rubbiana, andiamo a destra per pista forestale abbandonata nel fitto bosco)   -    Fosso q.741 (Fosso d’acqua)  -    Fosso q.736 (La pista si riduce giungendo a questo fosso d’acqua, alla nostra sinistra c’è un piccolo sbarramento di cemento e la parete rocciosa. Dalla parte opposta sale il sentiero e a tratti procede come larga pista generalmente confusa e in stato di abbandono, come riferimento procediamo in salita seguendo rigorosamente il corso d’acqua appena attraversato che ora ci rimane alla nostra sinistra)       Ciriegiolone q.843 (Il tracciato poco evidente esce dal bosco e di fronte un pendio terrazzato resistono i pochi sassi del rudere, ora inizia una larga sterrata)   –   Ciriegiolino q.864 (Rudere)   –   Fonte q.850 (Fonte/abbeveratoio)   –  Le Pozzachere q.859 (Ruderi)   -  Fonte q.859 (Fonte abbeveratoio appena lasciato il rudere delle Pozzachere)   –   Forestale q.998 (Al termine della salita la sterrata si innesta sulla pista forestale, andiamo a destra)   –  San Paolo in Alpe q.1028 (Rudere di una grande casa colonica e maestà)  –  Incrocio q.1024 (Cartelli: dritto la pista continua come CAI 257 per Ronco dei Preti, a sinistra nei pascoli oltre la recinzione inizia il sentiero CAI 255 per la vicina chiesetta di Sant’Agostino nascosta dagli alberi, scendiamo a destra la mulattiera CAI 233 per Ridracoli)   -   Bivio q.1006 (Nel punto in cui la mulattiera CAI 233 vira a destra, dritto a sinistra sale il sentiero abbandonato per Cà Val della Villa che scartiamo)   –   Fonte q.922  –   Casette q.885 (Il rudere rimane a pochi metri sulla sinistra del sentiero)   –   Ca’ Ronconi q.779 (Il rudere è dalla parte opposta alla grande maestà situata sul sentiero)   –  Valdoppia q.705 (Rudere)   –  Chiusa q.570 (Il sentiero esce dal bosco e termina con l’arrivo alla chiusa che sbarra il Rio Bacine, dalla piazzola scendiamo per stradina asfaltata interdetta alle auto che in breve passa sotto l’acquedotto)   -   Ponte q.558 (Passiamo sotto il grande ponte/acquedotto dove è situata una fontana)  –    Incrocio q.488 (Chiudiamo l’anello. Appena prima del cancello, alla nostra sinistra il CAI 233 prosegue per sentiero verso Ridracoli, noi attraversiamo il cancello e scendiamo l’asfaltata fino all’auto)   –   Cancello della Diga di Ridracoli q.438.

  

NOTE:

LUNGHEZZA: 15 km

DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 880 m

QUOTA MASSIMA: S.P.in Alpe q.1028

Sentieri

- La gita è riferita a escursionisti esperti possibilmente conoscitori della zona, tutto il tragitto tra la stradina di servizio alla diga di Ridracoli e il rudere del Ciriegiolone è segnato con sporadici bolli rossi, molto utile l’uso del GPS.

Rifugi-Bivacchi

 - Una stanza sempre aperta è stata ottenuta dal restauro di San Paolo in Alpe, in ottime condizioni, all’interno solo tavolo con sedie.

Fonti

Fontana alla partenza di fronte la biglietteria.

Fonte presso l’Incrocio q.488 (Sulla stradina asfaltata che dalla biglietteria sale alla diga)

Fonte q.850 sulla pista tra i ruderi del Ciriegiolino e Le Pozzachere, poca acqua.

Fonte q.859 (Fonte abbeveratoio appena lasciato il rudere delle Pozzachere, poca acqua)

Fonte a q.922 sul CAI 233

Fonte sulla stradina asfaltata che scende dalla chiusa 

Traccia GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Cancello Diga di Ridracoli

0,00

Fosso q.741 

2,19

Incrocio q.488

0,08

Fosso q.736

2,22

Deviazione q.511

0,14

Ciriegiolone

2,43

Crinale q.723

0,38

Ciriegiolino

2,51

Pianoro q.760

0,47

Fonte q.850

3,03

Ridondone

0,56

Le Pozzachere

3,06

Deviazione q.725

1,07

Fonte q.859

3,07

Fosso del Molinuzzo q.600

1,18

Forestale q.998

3,37

Rio Fossati

1,21

San Paolo in Alpe

3,43

Fosso q.628

1,31

Incrocio q.1024

3,46

Bivio q.670

1,39

Bivio q.1006

3,55

Le Casette

1,40

Fonte q.922    

/

Bivio q.679

1,43

Casette

4,06

Bivio q.699

1,56

Ca’ Ronconi

4,16

Fosso q.699

2,00

Valdoppia

4,26

Bivio q.714

2,06

Chiusa

4,37

Fosso q.710

2,08

Ponte q.558

/

Fosso q.711

2,12

Incrocio q.488

4,47

Bivio q.716

2,13

Cancello Diga di Ridracoli

4,54


  

Cancello della Diga di Ridracoli q.438

Crinale q.723

Crinale q.723

Vista sul lago di Ridracoli

Sul sentiero in prossimità di Ridondone

Ridondone

La diga di Ridracoli vista dai ruderi di Ridondone

Particolare del percorso all’arrivo sul fosso del Molinuzzo


I pochi ruderi de Le Casette

Da Le Casette, saliamo a destra per mulattiera infrascata ed in breve sbuchiamo in un largo sentiero che si segue a sinistra.

Fosso q.711 (Fosso d’acqua, lo si attraversa su basso ponte di cemento)

Ciriegiolone 

Terrazzamenti sopra i ruderi del Ciriegiolone 

Bovini al pascolo nei pressi del Ciriegiolone 

 

Ciriegiolino

Sterrata tra il Ciriegiolino e Le Pozzachere

Fonte q.850 che precede Le Pozzachere (Poca acqua)

Le Pozzachere

Le Pozzachere

Fonte q.859 (Fonte abbeveratoio appena lasciato il rudere delle Pozzachere)



San Paolo in Alpe

Note Storiche

Nell’aprile del 1944 la località fu scelta dal comando del gruppo Brigate Romagna per effettuarvi degli aviolanci degli alleati di armi, vestiario, denari e viveri per i partigiani. Alla fine di marzo il comitato provinciale di Liberazione Nazionale fece pervenire al comando Brigate la comunicazione che era tempo di preparare il campo lancio e le segnalazioni luminose per essere intercettati dagli aerei alleati. La terza Brigata (in via di formazione) del Gruppo Romagna venne inviata a presidiare il campo di lancio da eventuali attacchi o rastrellamenti. Ai primi di aprile radio Londra trasmise il messaggio convenzionale “Le ciliegie sono mature”. Nella notte tra il 4 e il 5 e in quella tra il 7 e l’8 si ebbero due lanci di 52 e 54 pistole mitragliatrici ,150 bombe a mano, alcuni quintali di esplosivo, ordigni per guastatori, indumenti, viveri e 2 milioni per il finanziamento della Brigata e del Comitato di Liberazione Nazionale. Le operazioni di rastrellamento in corso resero difficoltosa la distribuzione del materiale che non poterono così usufruire appieno degli scarsi aiuti giunti fino a quel momento. La vigilanza al campo venne rafforzata in attesa di nuovi lanci . La mattina del 12 aprile del 1944 il campo di lancio venne attaccato dai mortai e dalle truppe tedesche. Dopo una giornata di combattimenti, la sera del 12 aprile, San Paolo in Alpe venne occupata dai tedeschi che, infrante le resistenze partigiane sul crinale di Biserno, poterono attaccare anche da quel lato costringendo i partigiani alla ritirata nella retrostante foresta. Raggiunto quello che era il loro obiettivo nella zona, le truppe tedesche bruciarono la chiesa e le abitazioni civili.


San Paolo in Alpe

San Paolo in Alpe

Casette

Maestà nei pressi di Cà Ronconi

Fregi sulla maestà

Valdoppia (Ruderi)   


Chiusa q.570 (Il sentiero esce dal bosco e termina con l’arrivo alla chiusa che sbarra il Rio Bacine)