giovedì 26 ottobre 2023

M. Banditello 2 (da Altino e ritorno dalla Rocca Vecchia) E/EE

Itinerario sui rilievi minori dei monti Sibillini (Marche)

DATA: 14 ottobre 2023 

PARTENZA: Con l’autostrada A14 usciamo al casello di Pedaso (Marche) e percorriamo la SP.238 arrivando dopo circa 41 km al paese di Comunanza, attraversiamo l’abitato seguendo le indicazioni per Montemonaco che ci portano a percorrere la SP.237. Dopo altri 10 km arriviamo al lago di Gerosa e alla minuscola frazione di San Giorgio, li oltrepassiamo tralasciando a destra la strada per Montemonaco e proseguiamo esattamente per 2,5 km sulla SP.86 fino a notare a destra la minuscola stradina e le indicazioni per Altino. Quindi lasciata la SP.86 risaliamo la stradina asfaltata per solo 1 km, ora dobbiamo intraprendere a sinistra la larga carrozzabile che termina dopo 4,5 km alla vecchia borgata di Altino. 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Altino q.1035 (La carrozzabile termina presso il rifugio Altino dietro il quale ci sono i cartelli CAI: a sinistra è sentiero forestale G.A.S. Grande Anello dei Sibillini, noi iniziamo risalendo il sentiero forestale CAI 158)     Bivio q.1047 (Cartelli: dopo appena un minuto a destra continua il CAI 158 anche Sentiero Naturalistico delle Carbonaie per Rocca che sarà il nostro ritorno, noi stiamo sulla forestale in costante salita, indicazioni per monte Banditello e i Prati di Altino)     Bivio q.1071 (Segni e cartelli assenti: a sinistra inizia un sentiero non segnato poco evidente, stiamo sulla pista forestale in salita)     Bivio q.1134 (Biforcazione della pista forestale: dritto a destra scende e noi stiamo in salita, cartelli assenti)   Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio. Il sentiero forestale che qui sembra interrompersi continua in salita dietro l’edificio, segni e cartelli assenti)    Bivio q.1310 (Segni CAI e cartelli assenti, bivio del largo sentiero: a destra in salita a ritroso continua con direzione nord/ovest per la cima delle Prata e il monte Banditello, continuiamo dritto sul percorso principale che dopo circa dieci minuti e sui 1400 metri di quota si riduce a traccia a mezzacosta nel declivio erboso)   -  Fonte abbeveratoio q.1428   - Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco)   -  Fonte abbeveratoio q.1478 (È quotata 1478 metri da IGM Marche, la fonte abbeveratoio è situata in basso alla sinistra della forestale)  -  Casale delle Pozze q.1530 (Usciamo dalla macchia boschiva e la pista curvando a gomito si esaurisce al pianoro erboso dove c’è il ricovero, si continua sopra lo stesso ora per sentierino segnalato con omini di sasso, paletti e segni CAI, camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso)   -  Fonte abbeveratoio q.1587   -  CAI 132 q.1715 (Siamo sempre in aperta prateria e ci innestiamo sul CAI 132, a sinistra scende a Santa Maria in Pantano e noi lo seguiamo a destra in salita, omini di sasso e segni CAI)      - Sella del Banditello q.1823 (Ampio valico e crocevia: il CAI 132 scavalla e scendendo dalla parte opposta conduce alla fonte Fredda, il crinale alla nostra sinistra sale al Sasso d’Andrè, il monte Torrone e il monte Vettore, noi saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello, direzione N e indicazioni assenti)  -  Monte Banditello q.1873 (Promontorio anonimo senza indicazioni, continuiamo sul crinale che ora si abbassa di pochi metri e ci direziona verso la successiva cima)   -  Cima q.1869 (Aguzzo promontorio quotato 1869 da IGM Marche, scendendo dalla parte tralasciamo una marcata traccia a destra che bypassa la vetta)  -  Cima delle Prata q.1850 (Promontorio erboso senza indicazioni. Dopo averlo superato il sentiero comincia perdere quota mantenendo comunque la direzione N)  -  Deviazione q.1584 (Punto quotato 1584 metri dalla mappa IGM Marche. Lasciamo il sentiero che curva a destra, continua perdere quota riportando ai Prati di Altino ma ora si mantiene a mezzacosta, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa e in lontananza vediamo che culmina in nella cresta rocciosa della Rocca Vecchia, si procede a vista senza traccia alcuna con direzione NE/N)  -  Sentiero q.1280 (Scendendo la dorsale erbosa, sui 1400 metri temporaneamente si assottiglia in un crinalino lambito da arbusti, poi riprende ampia innestandosi d’obbligo su un sentierino CAI privo di numerazione. A sinistra si direziona verso il grande spallone erboso quotato 1321 metri da IGM Marche, a destra lo prenderemo al ritorno e conduce ad Altino, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso)  -  Rocca Vecchia q.1180 (La discesa si interrompe giungendo all’intaglio ai piedi della Rocca Vecchia. Ora saliamo alla cima del promontorio roccioso, spostandoci inizialmente sul lato sinistro e successivamente su quello destro, riusciamo conquistare la cima senza dover necessariamente arrampicare anche dobbiamo mettere mano su roccia. Sulla vetta non vi è alcuna indicazione, nel fondovalle è ben visibile la strada che conduce al paese di Foce, torniamo sui nostri passi)  -  Sentiero q.1280 (Ora seguiamo il sentierino segnato andando a sinistra e abbassandoci)  -  Bivio q.1210 (Arriviamo in una piazzola all’interno del fitto bosco con un omino di sassi, bivio del largo sentiero: dritto continua in piano, noi lo teniamo curvando a sinistra in discesa, cartelli assenti ma segni CAI)   –   Bivio q.1140 (Biforcazione: dritto a sinistra c’è un sentiero abbandonato, il nostro sentiero con segni CAI continua a destra in leggera salita, poi riprende a scendere)   –   Sterrata q.1048 (Nella parte finale il buon sentiero è un po’ infrascato e s’innesta in una sterrata che comincia proprio da questo punto, sopra di noi c’è una radura quindi la teniamo d’obbligo a sinistra)   –  Incrocio q.1037 (Dopo poche decine di metri avere intrapreso la sterrata, c’è l’incrocio: a sinistra iniziano due sterrate, una in piano e una che scende che è meno evidente, le ignoriamo entrambe, manteniamo quella principale con fondo di pietrisco che curva a destra e continua scendere, indicazioni assenti)   –  Bivio q.1026 (Appena oltrepassato l’incrocio precedente arriviamo a un fosso d’acqua con l’innesto sul CAI 158: a sinistra prima del fosso scende nella radura il sentiero per Rocca che passerebbe inosservato se non fosse indicato da un cartello, continuiamo sulla sterrata)   –   Bivio q.1044 (A destra la sterrata sale e termina nella radura, continuiamo dritto in piano)   –   Bivio q.1047 (Chiudiamo l’anello)   –   Altino q.1035.

 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12,2 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1040 m

QUOTA MASSIMA: M. Banditello q.1873

Sentieri

Itinerario su sentieri CAI, alcuni non segnati e tragitto fuori sentiero nella discesa alla Rocca Vecchia, pur non essendoci particolari difficoltà è consigliato l’uso del GPS.  

Rifugi-Bivacchi

Il rifugio Altino allo stato attuale (2023) è inagibile ma in fase di recupero.

Il casale della Comunanza ai Prati di Altino è chiuso

Casale delle Pozze: sempre aperto, all’interno ci sono due stanze vuote una delle quali provvista di camino, il ricovero deve essere utilizzato solo come riparo temporaneo perché versa in pessime condizioni igieniche. 

Fonti

Fonte abbeveratoio al casale dei Prati di Altino

Fonte abbeveratoio q.1428 (Asciutta) 

Fonte abbeveratoio q.1478 (Poca acqua)

Fonte abbeveratoio q.1587 (Poca acqua)

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Altino

0,00

Cima q.1869

2,27

Bivio q.1047

0,01

Cima delle Prata

2,34

Bivio q.1071

0,05

Deviazione q.1584

3,00

Bivio q.1134

0,12

Sentiero q.1280

3,30

Prati di Altino

0,25

Rocca Vecchia

3,52

Bivio q.1310

0,33

Sentiero q.1280

4,14

Fonte abbev. q.1428

0,53

Bivio q.1210

4,40

Forestale q.1436

0,57

Bivio q.1140

4,47

Fonte abbev. q.1478

1,06

Sterrata q.1048

5,02

Casale q.1530

1,14

Incrocio q.1037

5,04

Fonte abbev. q.1587

1,22

Bivio q.1026

5,05

CAI 132

1,45

Bivio q.1044

5,10

Sella del Banditello

2,07

Bivio q.1047

5,13

Monte Banditello

2,20

Altino

5,14



La chiesetta che precede il rifugio Altino

Il rifugio Altino in fase di recupero

Altino q.1035 (La carrozzabile termina presso il rifugio Altino dietro il quale ci sono i cartelli CAI: a sinistra è sentiero forestale G.A.S. Grande Anello dei Sibillini, noi iniziamo risalendo il sentiero forestale CAI 158)  

Bivio q.1134 (Biforcazione della pista forestale: dritto a destra scende e noi stiamo in salita, cartelli assenti) 

Prati di Altino (Sullo sfondo si vede il monte Vettore)

Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio)

 

Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio)

Il casale della Comunanza ai Prati di Altino appena oltrepassato

Il sentiero forestale che sale dai Prati di Altino

Bivio q.1310 (Segni CAI e cartelli assenti, bivio del largo sentiero: a destra in salita a ritroso continua con direzione nord/ovest per la cima delle Prata e il monte Banditello, continuiamo dritto sul percorso principale) 

Il sentiero forestale

Sui 1400 metri di quota la forestale si riduce a traccia a mezzacosta nel declivio erboso


Fonte abbeveratoio q.1428  

Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco)  

Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco)  

Fonte abbeveratoio q.1478 (È quotata 1478 metri da IGM Marche, la fonte abbeveratoio è situata in basso alla sinistra della forestale)

Arriviamo al casale delle Pozze

Casale delle Pozze q.1530 (Usciamo dalla macchia boschiva e la pista curvando a gomito si esaurisce al pianoro erboso dove c’è il ricovero)

 

Casale delle Pozze: all’interno ci sono due stanze vuote una delle quali provvista di camino, il ricovero deve essere utilizzato solo come riparo temporaneo perché versa in pessime condizioni igieniche.

Si continua sopra il casale ora per sentierino segnalato con omini di sasso, paletti e segni CAI

 Fonte abbeveratoio q.1587  

Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso

Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso

Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso


Sul CAI 132 verso la sella del Banditello

Vista verso il lago di Gerosa

Sella del Banditello q.1823 (Ampio valico e crocevia: il CAI 132 scavalla e scendendo dalla parte opposta conduce alla fonte Fredda, il crinale alla nostra sinistra sale al Sasso d’Andrè, il monte Torrone e il monte Vettore, noi saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello) 

Dalla sella del Banditello saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello

Panorama sulle vette più rinomate

Panorama sulle vette più rinomate

 

Retrospettiva mentre saliamo al monte Banditello

Sul monte Banditello

Scorcio nel fondovalle sul paese di Foce

Dal monte Banditello continuiamo sul crinale che ora si abbassa di pochi metri e ci direziona verso la successiva cima

Alle nostre spalle la Cima q.1869 appena superata  


In vista della cima delle Prata

Deviazione q.1584 (Punto quotato 1584 metri dalla mappa IGM Marche. Lasciamo il sentiero che curva a destra, continua perdere quota riportando ai Prati di Altino ma ora si mantiene a mezzacosta, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa) 

Deviazione q.1584 (Lasciamo il sentiero che curva a destra, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa e in lontananza vediamo che culmina in nella cresta rocciosa della Rocca Vecchia, si procede a vista senza traccia alcuna con direzione NE/N)

 

Zoomata verso la Rocca Vecchia

Si procede a vista senza traccia alcuna


Alla nostra sinistra vediamo il grande spallone erboso quotato 1321 metri

Scendiamo l’ampia dorsale verso la Rocca Vecchia

Dall’innesto sul Sentiero q.1280, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso

Dall’innesto sul Sentiero q.1280, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso

La Rocca Vecchia davanti a noi


Ora saliamo alla cima del promontorio roccioso, spostandoci inizialmente sul lato sinistro e successivamente su quello destro, riusciamo conquistare la cima senza dover necessariamente arrampicare

Rocca Vecchia q.1180 (Retrospettiva della dorsale scesa dopo che abbiamo lasciato il sentiero alla Deviazione q.1584 indicata dalla freccia rossa)

Rocca Vecchia q.1180 (Sullo sfondo la Sibilla)

Nel fondovalle è ben visibile la strada che conduce al paese di Foce

Bivio q.1210 (Arriviamo in una piazzola all’interno del fitto bosco con un omino di sassi, bivio del largo sentiero: dritto continua in piano, noi lo teniamo curvando a sinistra in discesa, cartelli assenti ma segni CAI)

Sterrata q.1048 (Nella parte finale il buon sentiero è un po’ infrascato e s’innesta in una sterrata che comincia proprio da questo punto, sopra di noi c’è una radura quindi la teniamo d’obbligo a sinistra)