Itinerario sui rilievi minori dei monti Sibillini (Marche)
DATA: 14 ottobre 2023
PARTENZA: Con l’autostrada A14 usciamo al casello di Pedaso (Marche) e percorriamo la SP.238 arrivando dopo circa 41 km al paese di Comunanza, attraversiamo l’abitato seguendo le indicazioni per Montemonaco che ci portano a percorrere la SP.237. Dopo altri 10 km arriviamo al lago di Gerosa e alla minuscola frazione di San Giorgio, li oltrepassiamo tralasciando a destra la strada per Montemonaco e proseguiamo esattamente per 2,5 km sulla SP.86 fino a notare a destra la minuscola stradina e le indicazioni per Altino. Quindi lasciata la SP.86 risaliamo la stradina asfaltata per solo 1 km, ora dobbiamo intraprendere a sinistra la larga carrozzabile che termina dopo 4,5 km alla vecchia borgata di Altino.
Per la carta escursionistica scala
1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: Altino q.1035 (La carrozzabile termina presso il rifugio Altino dietro il quale ci sono i cartelli CAI: a sinistra è sentiero forestale G.A.S. Grande Anello dei Sibillini, noi iniziamo risalendo il sentiero forestale CAI 158) – Bivio q.1047 (Cartelli: dopo appena un minuto a destra continua il CAI 158 anche Sentiero Naturalistico delle Carbonaie per Rocca che sarà il nostro ritorno, noi stiamo sulla forestale in costante salita, indicazioni per monte Banditello e i Prati di Altino) – Bivio q.1071 (Segni e cartelli assenti: a sinistra inizia un sentiero non segnato poco evidente, stiamo sulla pista forestale in salita) – Bivio q.1134 (Biforcazione della pista forestale: dritto a destra scende e noi stiamo in salita, cartelli assenti) – Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio. Il sentiero forestale che qui sembra interrompersi continua in salita dietro l’edificio, segni e cartelli assenti) – Bivio q.1310 (Segni CAI e cartelli assenti, bivio del largo sentiero: a destra in salita a ritroso continua con direzione nord/ovest per la cima delle Prata e il monte Banditello, continuiamo dritto sul percorso principale che dopo circa dieci minuti e sui 1400 metri di quota si riduce a traccia a mezzacosta nel declivio erboso) - Fonte abbeveratoio q.1428 - Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco) - Fonte abbeveratoio q.1478 (È quotata 1478 metri da IGM Marche, la fonte abbeveratoio è situata in basso alla sinistra della forestale) - Casale delle Pozze q.1530 (Usciamo dalla macchia boschiva e la pista curvando a gomito si esaurisce al pianoro erboso dove c’è il ricovero, si continua sopra lo stesso ora per sentierino segnalato con omini di sasso, paletti e segni CAI, camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso) - Fonte abbeveratoio q.1587 - CAI 132 q.1715 (Siamo sempre in aperta prateria e ci innestiamo sul CAI 132, a sinistra scende a Santa Maria in Pantano e noi lo seguiamo a destra in salita, omini di sasso e segni CAI) - Sella del Banditello q.1823 (Ampio valico e crocevia: il CAI 132 scavalla e scendendo dalla parte opposta conduce alla fonte Fredda, il crinale alla nostra sinistra sale al Sasso d’Andrè, il monte Torrone e il monte Vettore, noi saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello, direzione N e indicazioni assenti) - Monte Banditello q.1873 (Promontorio anonimo senza indicazioni, continuiamo sul crinale che ora si abbassa di pochi metri e ci direziona verso la successiva cima) - Cima q.1869 (Aguzzo promontorio quotato 1869 da IGM Marche, scendendo dalla parte tralasciamo una marcata traccia a destra che bypassa la vetta) - Cima delle Prata q.1850 (Promontorio erboso senza indicazioni. Dopo averlo superato il sentiero comincia perdere quota mantenendo comunque la direzione N) - Deviazione q.1584 (Punto quotato 1584 metri dalla mappa IGM Marche. Lasciamo il sentiero che curva a destra, continua perdere quota riportando ai Prati di Altino ma ora si mantiene a mezzacosta, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa e in lontananza vediamo che culmina in nella cresta rocciosa della Rocca Vecchia, si procede a vista senza traccia alcuna con direzione NE/N) - Sentiero q.1280 (Scendendo la dorsale erbosa, sui 1400 metri temporaneamente si assottiglia in un crinalino lambito da arbusti, poi riprende ampia innestandosi d’obbligo su un sentierino CAI privo di numerazione. A sinistra si direziona verso il grande spallone erboso quotato 1321 metri da IGM Marche, a destra lo prenderemo al ritorno e conduce ad Altino, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso) - Rocca Vecchia q.1180 (La discesa si interrompe giungendo all’intaglio ai piedi della Rocca Vecchia. Ora saliamo alla cima del promontorio roccioso, spostandoci inizialmente sul lato sinistro e successivamente su quello destro, riusciamo conquistare la cima senza dover necessariamente arrampicare anche dobbiamo mettere mano su roccia. Sulla vetta non vi è alcuna indicazione, nel fondovalle è ben visibile la strada che conduce al paese di Foce, torniamo sui nostri passi) - Sentiero q.1280 (Ora seguiamo il sentierino segnato andando a sinistra e abbassandoci) - Bivio q.1210 (Arriviamo in una piazzola all’interno del fitto bosco con un omino di sassi, bivio del largo sentiero: dritto continua in piano, noi lo teniamo curvando a sinistra in discesa, cartelli assenti ma segni CAI) – Bivio q.1140 (Biforcazione: dritto a sinistra c’è un sentiero abbandonato, il nostro sentiero con segni CAI continua a destra in leggera salita, poi riprende a scendere) – Sterrata q.1048 (Nella parte finale il buon sentiero è un po’ infrascato e s’innesta in una sterrata che comincia proprio da questo punto, sopra di noi c’è una radura quindi la teniamo d’obbligo a sinistra) – Incrocio q.1037 (Dopo poche decine di metri avere intrapreso la sterrata, c’è l’incrocio: a sinistra iniziano due sterrate, una in piano e una che scende che è meno evidente, le ignoriamo entrambe, manteniamo quella principale con fondo di pietrisco che curva a destra e continua scendere, indicazioni assenti) – Bivio q.1026 (Appena oltrepassato l’incrocio precedente arriviamo a un fosso d’acqua con l’innesto sul CAI 158: a sinistra prima del fosso scende nella radura il sentiero per Rocca che passerebbe inosservato se non fosse indicato da un cartello, continuiamo sulla sterrata) – Bivio q.1044 (A destra la sterrata sale e termina nella radura, continuiamo dritto in piano) – Bivio q.1047 (Chiudiamo l’anello) – Altino q.1035.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 12,2 km DIFFICOLTA: E/EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1040 m QUOTA MASSIMA: M. Banditello
q.1873 |
Sentieri Itinerario su sentieri CAI, alcuni non segnati e tragitto fuori sentiero nella discesa alla Rocca Vecchia, pur non essendoci particolari difficoltà è consigliato l’uso del GPS. |
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Rifugi-Bivacchi Il rifugio
Altino allo stato attuale (2023) è inagibile ma in fase di recupero. Il casale
della Comunanza ai Prati di Altino è chiuso Casale delle Pozze: sempre aperto, all’interno ci sono due stanze vuote una delle quali provvista di camino, il ricovero deve essere utilizzato solo come riparo temporaneo perché versa in pessime condizioni igieniche. |
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Fonti Fonte abbeveratoio al
casale dei Prati di Altino Fonte abbeveratoio
q.1428 (Asciutta) Fonte abbeveratoio
q.1478 (Poca acqua) Fonte abbeveratoio
q.1587 (Poca acqua) |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Altino |
0,00 |
Cima q.1869 |
2,27 |
Bivio
q.1047 |
0,01 |
Cima delle Prata |
2,34 |
Bivio
q.1071 |
0,05 |
Deviazione q.1584 |
3,00 |
Bivio
q.1134 |
0,12 |
Sentiero q.1280 |
3,30 |
Prati
di Altino |
0,25 |
Rocca
Vecchia |
3,52 |
Bivio
q.1310 |
0,33 |
Sentiero q.1280 |
4,14 |
Fonte abbev. q.1428 |
0,53 |
Bivio q.1210 |
4,40 |
Forestale q.1436 |
0,57 |
Bivio q.1140 |
4,47 |
Fonte
abbev. q.1478 |
1,06 |
Sterrata
q.1048 |
5,02 |
Casale q.1530 |
1,14 |
Incrocio q.1037 |
5,04 |
Fonte abbev. q.1587 |
1,22 |
Bivio q.1026 |
5,05 |
CAI 132 |
1,45 |
Bivio q.1044 |
5,10 |
Sella
del Banditello |
2,07 |
Bivio
q.1047 |
5,13 |
Monte
Banditello |
2,20 |
Altino |
5,14 |
La chiesetta che precede il rifugio Altino |
Il rifugio Altino in fase di recupero |
Altino q.1035 (La carrozzabile termina presso il rifugio Altino dietro il quale ci sono i cartelli CAI: a sinistra è sentiero forestale G.A.S. Grande Anello dei Sibillini, noi iniziamo risalendo il sentiero forestale CAI 158) |
Bivio q.1134 (Biforcazione della pista forestale: dritto a destra scende e noi stiamo in salita, cartelli assenti) |
Prati di Altino (Sullo sfondo si vede il monte Vettore) |
Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio) |
Prati di Altino q.1260 (Nella prateria c’è il casale della Comunanza con la fonte abbeveratoio) |
Il casale della Comunanza ai Prati di Altino appena oltrepassato |
Il sentiero forestale che sale dai Prati di Altino |
Bivio q.1310 (Segni CAI e cartelli assenti, bivio del largo sentiero: a destra in salita a ritroso continua con direzione nord/ovest per la cima delle Prata e il monte Banditello, continuiamo dritto sul percorso principale) |
Il sentiero forestale |
Sui 1400 metri di quota la forestale si riduce a traccia a mezzacosta nel declivio erboso |
Fonte abbeveratoio q.1428 |
Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco) |
Forestale q.1436 (Ci innestiamo sul tornante di una forestale, segni CAI: a sinistra scende entrando nel bosco e riconduce verso la pista del Grande Anello dei Sibillini-G.A.S, andiamo in salita che comunque ci fa entrare nel bosco) |
Fonte abbeveratoio q.1478 (È quotata 1478 metri da IGM Marche, la fonte abbeveratoio è situata in basso alla sinistra della forestale) |
Arriviamo al casale delle Pozze |
Casale delle Pozze q.1530 (Usciamo dalla macchia boschiva e la pista curvando a gomito si esaurisce al pianoro erboso dove c’è il ricovero) |
Casale delle Pozze: all’interno ci sono due stanze vuote una delle quali provvista di camino, il ricovero deve essere utilizzato solo come riparo temporaneo perché versa in pessime condizioni igieniche. |
Si continua sopra il casale ora per sentierino segnalato con omini di sasso, paletti e segni CAI |
Fonte abbeveratoio q.1587 |
Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso |
Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso |
Camminiamo a mezzacosta con direzione sud nel declivio erboso |
Sul CAI 132 verso la sella del Banditello |
Vista verso il lago di Gerosa |
Sella del Banditello q.1823 (Ampio valico e crocevia: il CAI 132 scavalla e scendendo dalla parte opposta conduce alla fonte Fredda, il crinale alla nostra sinistra sale al Sasso d’Andrè, il monte Torrone e il monte Vettore, noi saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello) |
Dalla sella del Banditello saliamo il crinale a destra verso il monte Banditello |
Panorama sulle vette più rinomate |
Panorama sulle vette più rinomate |
Retrospettiva mentre saliamo al monte Banditello |
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Sul monte Banditello |
Scorcio nel fondovalle sul paese di Foce |
Dal monte Banditello continuiamo sul crinale che ora si abbassa di pochi metri e ci direziona verso la successiva cima |
Alle nostre spalle la Cima q.1869 appena superata |
In vista della cima delle Prata |
Deviazione q.1584 (Punto quotato 1584 metri dalla mappa IGM Marche. Lasciamo il sentiero che curva a destra, continua perdere quota riportando ai Prati di Altino ma ora si mantiene a mezzacosta, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa) |
Deviazione q.1584 (Lasciamo il sentiero che curva a destra, sotto di noi il crinale si biforca: scegliamo quello spostato a destra che si presenta come un’ampia dorsale erbosa e in lontananza vediamo che culmina in nella cresta rocciosa della Rocca Vecchia, si procede a vista senza traccia alcuna con direzione NE/N) |
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Zoomata verso la Rocca Vecchia |
Si procede a vista senza traccia alcuna |
Alla nostra sinistra vediamo il grande spallone erboso quotato 1321 metri |
Scendiamo l’ampia dorsale verso la Rocca Vecchia |
Dall’innesto sul Sentiero q.1280, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso |
Dall’innesto sul Sentiero q.1280, noi lo attraversiamo continuando scendere senza traccia o indicazione, ora camminiamo su un sottile crinalino in parte roccioso e successivamente lambito da alberi, la direzione è sempre la stessa come pure l’obiettivo che rimane la rocciosa Rocca Vecchia situata più in basso |
La Rocca Vecchia davanti a noi |
Ora saliamo alla cima del promontorio roccioso, spostandoci inizialmente sul lato sinistro e successivamente su quello destro, riusciamo conquistare la cima senza dover necessariamente arrampicare |
Rocca Vecchia q.1180 (Retrospettiva della dorsale scesa dopo che abbiamo lasciato il sentiero alla Deviazione q.1584 indicata dalla freccia rossa) |
Rocca Vecchia q.1180 (Sullo sfondo la Sibilla) |
Nel fondovalle è ben visibile la strada che conduce al paese di Foce |
Bivio q.1210 (Arriviamo in una piazzola all’interno del fitto bosco con un omino di sassi, bivio del largo sentiero: dritto continua in piano, noi lo teniamo curvando a sinistra in discesa, cartelli assenti ma segni CAI) |
Sterrata q.1048 (Nella parte finale il buon sentiero è un po’ infrascato e s’innesta in una sterrata che comincia proprio da questo punto, sopra di noi c’è una radura quindi la teniamo d’obbligo a sinistra) |