Saliamo al monte Brentoni Ovest con la via normale orientale che è di stampo alpinistico, poi scendiamo sulla più frequentata via normale occidentale che è attrezzata (Alpi Carniche)
DATA: 15 agosto 2023
PARTENZA: Guidando sulla SS 52 che costeggia il
fiume Piave in direzione di Santo Stefano di Cadore (nota località turistica
del Veneto), prendiamo l’uscita SP 619 che precede il paese di Cima Gogna (indicazioni
per Piniè). Percorriamo la SP 619 esattamente per 15,7 km oltrepassando il
paese di Laggio di Cadore. Cento metri prima di arrivare al valico di Cima
Ciampigotto, troviamo a sinistra la pista militare CAI 332 con cartelli,
parcheggiamo negli slarghi sul bordo della strada.
ITINERARIO: Partenza q.1776 (Dalla SP 619 iniziamo risalendo l’ex pista militare CAI
332) –
Bivio q.1855 (Biforcazione della pista e cartelli: dritto a
destra sale al Col Rementera, rimaniamo sul CAI 332 che ora comincia a scendere)
– Deviazione q.1783 (Arrivati sul punto
basso la pista curva a gomito a sinistra, pochi metri prima possiamo notare
sulla destra una vasca con fonte. Appena passata la curva lasciamo la pista che
continua per Casera Losco, saliamo a destra tenendo il CAI 332 su esile
sentierino che passa di fianco al rudere di una casermetta appena sopra di noi)
– Forcella Camporosso q.1913 (Il
sentierino procede in falsopiano nel manto erboso arrivando al valico della forcella
Camporosso, bivio con cartelli: a destra dietro la staccionata il CAI 332 perde
quota in direzione della forcella Valgrande, alle nostre spalle il crinale
boschivo sale e culmina sul monte Losco, non vi sono indicazioni né sentieri, andiamo
dritto cominciando a salire con il CAI 328 per forcella Starezza e Cima
Brentoni) – Bivio q.2036 (Il sentierino si sta
alzando a mezzacosta ed esce completamente dalla vegetazione, possiamo ammirare
parte della cresta Castellati. Arriviamo alla biforcazione: scartiamo il CAI 328
a sinistra e teniamo il sentiero CAI senza numerazione che si mantiene sopra) – Bivio q.2155 (Una
marcata traccia non segnalata si sposta a sinistra per attraversare lo scivolo
detritico e allontanandosi continua a mezzacosta per portarsi sotto la cresta
Castellati, noi stiamo a destra in costante ascesa a zig zag sulla via normale
al monte Brentoni segnalata da bolli rossi)
– Bivio q.2238 (Bivio
della via normale presso un grosso macigno a sbalzo: dritto in salita continua
la variante occidentale che gradualmente s’inoltra nel valloncello detritico e
che sarà il nostro ritorno, andiamo a destra sulla variante orientale di stampo
alpinistico. Si seguono sempre dei buoni bolli rossi, guadagnando quota senza
difficoltà tra pietrisco e balzi rocciosi che caratterizzano il versante
meridionale del Brentoni) – Cresta S del Brentoni Ovest q.2430 (Il
punto non è ben definito, continuiamo a salire cambiando direzione e affrontando
qualche tratto particolarmente aereo con un paio di passaggi di 2°) – Monte Brentoni
Ovest q.2547 (L’ampia cresta ormai pianeggiante ci fa arrivare alla croce
con libro delle firme. Di fianco a noi si erge la vicina cima Brentoni di Mezzo
quotata 2548 m unita a una cresta particolarmente affilata, rotta, pericolosa e
poco invitante. Dalla croce torniamo indietro pochi metri e scendiamo lo scivolo
detritico a destra segnato con bolli rossi,
iniziamo la variante occidentale della via normale. Mentre caliamo cerchiamo di
privilegiare le rocce più consistenti sul bordo sinistro e non l’instabile
pietrisco, prestiamo attenzione che dopo 10/15 minuti dobbiamo intercettare l’obliquo camino
attrezzato situato sul bordo destro) – Forcella q.2430
(Il camino attrezzato con cavo
si esaurisce sulla forcella, iniziamo a scendere a sinistra il sentiero
sdrucciolevole che si sviluppa a zig-zag nell’ampio canalone, utili i
bastoncini, nel tragitto incontriamo due brevi tratti attrezzati con cavo
corrimano)
– Bivio q.2238 (Chiudiamo l’anello ritrovando l’attacco della
variante orientale, ripercorriamo fedelmente tutto il percorso fatto all’andata) – Bivio
q.2155 – Bivio
q.2036 – Forcella Camporosso q.1913 – Deviazione
q.1783 – Bivio q.1855 – Arrivo q.1776.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 9,8 km DIFFICOLTA: EEA/F |
DISLIVELLO TOTALE: 890 m QUOTA MASSIMA: M. Brentoni O
q.2547 |
Sentieri La vetta del monte Brentoni
ovest può essere salita da due varianti, entrambe segnate con bolli rossi: 1) Variante occidentale: È la
più frequentata. Dal bivio tra le due varianti il sentierino continua in
ripida ascesa incontrando due brevi tratti attrezzati con cavo corrimano,
gradualmente ci inoltriamo nell’ampio canalone e in costante e ripida salita
su sentiero che si sviluppa a zig zag arriviamo in quota presso la forcella
q.2430, da qui ha inizio un camino obliquo attrezzato con cavo (consigliato
farsi sicura) al termine del quale si continua in ripida salita su roccette e
pietrisco instabili fino alla vetta. 2) Variante orientale: È la variante di stampo alpinistico. Dal bivio tra le due varianti presso un macigno (i segni li vediamo solo dopo averlo superato), saliamo a destra su pendio tra pietrisco e ammassi rocciosi transitando nel versante meridionale del Brentoni, in maniera “eccessiva” questo tratto viene definito “cengia” (non vi sono grosse difficoltà e i passaggi si attestano sul 1°/1°+). Raggiunta la cresta sud del Brentoni Ovest le difficoltà aumentano, affrontiamo alcuni tratti più ariosi anche se l’esposizione non è oppressiva con un paio di passaggi di pochi metri che giudico rispettivamente di 2° e 2°+ |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Fonte con poca acqua
a pochi metri sulla destra della pista CAI 332, appena prima di lasciarla
perché continuerebbe per casera Losco (Deviazione q.1783) |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Partenza
q.1776 |
0,00 |
Forcella q.2430 |
/ |
Bivio q.1855 |
0,08 |
Bivio q.2238 |
3,35 |
Deviazione q.1783 |
0,17 |
Bivio q.2155 |
/ |
Forcella Camporosso |
0,40 |
Bivio q.2036 |
/ |
Bivio q.2036 |
1,00 |
Forcella
Camporosso |
/ |
Bivio q.2155 |
1,20 |
Deviazione q.1783 |
/ |
Bivio q.2238 |
1,32 |
Bivio q.1855 |
/ |
Cresta S del Brentoni O |
/ |
Arrivo q.1776 |
5,00 |
Brentoni Ovest |
2,35 |
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Partenza q.1776 (Dalla SP 619 iniziamo risalendo l’ex pista militare CAI 332) |
Bivio q.1855 (Biforcazione della pista e cartelli: dritto a destra sale al Col Rementera, rimaniamo sul CAI 332 che ora comincia a scendere) |
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Arrivati sul punto basso la pista curva a gomito a sinistra, pochi metri prima possiamo notare sulla destra una vasca con fonte. |
Deviazione q.1783 (Appena passata la curva lasciamo la pista che continua per Casera Losco, saliamo a destra tenendo il CAI 332 su esile sentierino che passa di fianco al rudere di una casermetta appena sopra di noi) |
Saliamo a destra tenendo il CAI 332 su esile sentierino che passa di fianco al rudere di una casermetta appena sopra di noi |
Forcella Camporosso q.1913 (Il sentierino procede in falsopiano nel manto erboso arrivando al valico della forcella Camporosso, bivio con cartelli: a destra dietro la staccionata il CAI 332 perde quota in direzione della forcella Valgrande, alle nostre spalle il crinale boschivo sale e culmina sul monte Losco, non vi sono indicazioni né sentieri, andiamo dritto cominciando a salire con il CAI 328 per forcella Starezza e Cima Brentoni) |
Il CAI 328 per forcella Starezza e Cima Brentoni |
Il CAI 328 per forcella Starezza e Cima Brentoni |
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Sulla via normale al monte Brentoni segnalata da bolli rossi |
Sulla via normale al monte Brentoni segnalata da bolli rossi |
Bivio q.2238 (Bivio della via normale presso un grosso macigno a sbalzo: dritto in salita continua la variante occidentale che gradualmente s’inoltra nel valloncello detritico e che sarà il nostro ritorno, andiamo a destra sulla variante orientale di stampo alpinistico) |
Bivio q.2238 (Bivio della via normale presso un grosso macigno a sbalzo: dritto in salita continua la variante occidentale che gradualmente s’inoltra nel valloncello detritico e che sarà il nostro ritorno, andiamo a destra sulla variante orientale di stampo alpinistico) |
Appena risaliti dal Bivio q.2238 della via normale presso un grosso macigno a sbalzo che vediamo sotto |
Si seguono sempre dei buoni bolli rossi, guadagnando quota senza difficoltà tra pietrisco e balzi rocciosi che caratterizzano il versante meridionale del Brentoni |
Si seguono sempre dei buoni bolli rossi, guadagnando quota senza difficoltà tra pietrisco e balzi rocciosi che caratterizzano il versante meridionale del Brentoni |
Saliamo su pendio tra pietrisco e ammassi rocciosi transitando nel versante meridionale del Brentoni, in maniera “eccessiva” questo tratto viene definito “cengia” |
Saliamo su pendio tra pietrisco e ammassi rocciosi transitando nel versante meridionale del Brentoni, in maniera “eccessiva” questo tratto viene definito “cengia” |
Non vi sono grosse difficoltà e i passaggi si attestano sul 1°/1°+ |
Sulla variante orientale della via normale al Brentoni Ovest |
Non vi sono grosse difficoltà e i passaggi si attestano sul 1°/1°+ |
Sulla variante orientale della via normale al Brentoni Ovest |
Arrivo alla Cresta S del Brentoni Ovest q.2430 (Il punto non è ben definito, continuiamo a salire cambiando direzione e affrontando qualche tratto particolarmente aereo con un paio di passaggi di 2°) |
Un passaggio di 2° |
Un passaggio di 2° |
Cresta S del Brentoni Ovest |
Passaggio di 2°+ |
Affrontiamo alcuni tratti più ariosi anche se l’esposizione non è oppressiva |
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Ultima parte della cresta |
Ultima parte della cresta |
Ultima parte della cresta |
L’ampia cresta ormai pianeggiante ci fa arrivare alla croce con libro delle firme |
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Monte Brentoni Ovest q.2547 |
Monte Brentoni Ovest q.2547 (Di fianco a noi si erge la vicina cima Brentoni di Mezzo quotata 2548 m unita a una cresta particolarmente affilata, rotta, pericolosa e poco invitante) |
Monte Brentoni Ovest q.2547 (Dalla croce torniamo indietro pochi metri e scendiamo lo scivolo detritico a destra segnato con bolli rossi, iniziamo la variante occidentale della via normale) |
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La variante occidentale della via normale del Brentoni ovest |
La variante occidentale della via normale del Brentoni ovest |
La variante occidentale della via normale del Brentoni ovest |
Mentre caliamo cerchiamo di privilegiare le rocce più consistenti sul bordo sinistro e non l’instabile pietrisco, prestiamo attenzione che dopo 10/15 minuti dobbiamo intercettare l’obliquo camino attrezzato situato sul bordo destro |
L’obliquo camino attrezzato |
L’obliquo camino attrezzato |
L’obliquo camino attrezzato |
L’obliquo camino attrezzato |
L’obliquo camino attrezzato |
Forcella q.2430 (Il camino attrezzato con cavo si esaurisce sulla forcella) |
Iniziamo a scendere il sentiero sdrucciolevole che si sviluppa a zig-zag nell’ampio canalone |
Iniziamo a scendere il sentiero sdrucciolevole che si sviluppa a zig-zag nell’ampio canalone |
Iniziamo a scendere il sentiero sdrucciolevole che si sviluppa a zig-zag nell’ampio canalone |
Nel tragitto incontriamo due brevi tratti attrezzati con cavo corrimano |
All’uscita del canalone il sentierino traversa a sinistra |
All’uscita del canalone il sentierino traversa a sinistra |
Arrivo al Bivio q.2238 presso un grosso macigno a sbalzo con via normale orientale intrapresa in salita |
Il monte Brentoni Ovest e nella prateria vediamo la casera Val Da Rin |