Poco distante dallo stradello che scende alle case delle Gualchiere risaliamo il selvaggio crinale di Poggio Valsezza, successivamente ci innestiamo sula sentieristica CAI e superiamo i ruderi di Castel dell'Alpe e Casanova. Lasciamo ancora il sentiero segnato e intraprendiamo un secondo crinalino selvaggio fino raggiungere il passo Serra e la mulattiera CAI 177, scendiamo quindi ai ruderi di Nasseto attraverso le sue famose creste marnose e proseguiamo fino ritornare alla Gualchiere (Alpe di Serra, Emilia Romagna)
DATA: 28 gennaio 2024
PARTENZA: Con la
super strada E45 Cesena-Roma si esce a Bagno di Romagna e si attraversa il
paese arrivando al bivio con la strada che sale al passo dei Mandrioli, noi
proseguiamo dritto in direzione di Verghereto ancora per 300 metri giungendo ad
uno spiazzo a destra dove parcheggiamo.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio19-Bagno di Romagna, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: SP 137 q.520 (Dallo slargo della strada provinciale tralasciamo sulla destra il frequentato stradello CAI 177 per il borgo delle Gualchiere dal quale faremo ritorno, avanziamo pochi metri sulla strada avendo alla nostra sinistra il viadotto della E45 e siamo immediatamente all’inizio del crinale nord di poggio Valsezza che è ben visibile alla nostra destra. Prendiamo quindi sulla destra la buona traccia di passaggio priva di indicazioni portandoci al vicino traliccio della luce, poi lasciamo il proseguo della traccia che si sviluppa a mezzacosta tra il fosso delle Gualchiere in basso alla nostra destra e il crinale di nostro interesse e inerpichiamo con difficoltà per guadagnare i primi metri aiutandoci con i sottili arbusti) - Punto alto q.685 (Per mappa CTR Emilia Romagna 685,1 metri, su IGM Emilia Romagna q.688. La ripidissima salita dove dobbiamo aggrapparci letteralmente agli arbusti si esaurisce temporaneamente su questo promontorio, ora lo sviluppo del crinale è ben delineato e procediamo in costante ascesa tra i radi arbusti mantenendo d’obbligo la direzione sud, una traccia del passaggio di animali ci agevola nella prosecuzione) - Punto alto q.712 (Per mappa CTR Emilia Romagna 711,5 metri, senza quota su IGM Emilia Romagna. Guadagniamo questo promontorio con una delicata e ripida arrampicata tra gli arbusti facendo attenzione al versante sulla nostra sinistra che precipita, ora avanziamo in piano sul crinalino, poi ci spostiamo a destra e rialzandoci ci portiamo nel pianoro soprastante) - Punto alto q.755 (Quota da GPS. Per la prima volta arriviamo su un ampio pianoro boscoso, camminiamo in piano per pochi istanti e riprendiamo a salire senza difficoltà nel declivio boscoso) - Punto alto q.808 (Per mappa CTR Emilia Romagna 808,2 metri, su IGM Emilia Romagna q.810. Le mappe riportano l’esistenza di una traccia che alla nostra destra scende riconducendo al fosso delle Gualchiere, in loco non traspare nulla, noi comunque dobbiamo continuare sul crinale mantenendo sempre la direzione S) - Poggio Valsezza q.845 (Per mappa CTR Emilia Romagna 845,1 metri, su IGM Emilia Romagna è indicato con il toponimo di Poggio Stangone e quotato 849 metri. Sempre mantenendo la direzione avanziamo in piano, poi quando cominciamo ad abbassarci notiamo sulla nostra destra un piccolo muretto di sassi e il crinale si apre, la vista panoramica spazia sulle marne di Nasseto) - CAI 181 q.817 (Innesto sul sentiero CAI 181, proviene a mezzacosta dalla nostra destra e lo seguiamo mantenendo l’aperto crinale di sedimenti marnosi, il punto è quotato 816,5 metri da CTR o 818 metri da IGM) - Sella q.878 (Bivio e cartelli sulla sella marnosa: a destra il CAI 181 cala direzionandosi verso Nasseto, prendiamo il CAI 175 che scende a sinistra per Castel dell’Alpe) - Castel dell’Alpe q.850 (Rudere di una grande casa, il sentiero sterrato CAI 175 vira a destra aggirando il valloncello erboso) - Sella q.868 (Per CTR E. Romagna 868,1 m. Evitiamo di seguire il sentiero sterrato che si mantiene in falsopiano, il CAI 175 sale per pochi metri portandosi sulla selletta alla nostra destra e dalla parte opposta riprende il largo percorso che comincia perdere quota) - Bivio q.770 (Bivio della sterrata e cartelli: a sinistra il CAI 175 conduce al rudere di Cà della Picchia anche Cà di Picchio e alla località La Strada, andiamo a destra che è CAI 175A per Casanova e Cornieto) - Casanova q.778 (Il grande rudere è situato sulla destra poco sopra la sterrata) - Fosso di Casanova q.792 (Fosso d’acqua) - Deviazione q.835 (Dopo circa 6/7 minuti avere guadato il fosso di Casanova giungiamo a una selletta, lasciamo il proseguo del CAI 175A che cala dalla parte opposta, scartiamo anche un largo sentiero abbandonato che si sviluppa dritto a destra a mezzacosta in lieve salita, iniziamo a inerpicare il crinalino a destra privo di qualsiasi indicazione. Inizialmente è aperto, poi si svolge in costante salita nel bosco che nel periodo invernale regala sporadiche aperture, a intermittenza incontriamo dei cartelli di divieto di caccia, direzione ovest) - Crinale SE passo Serra q.1167 (Nella parte conclusiva il nostro crinale intrapreso dal CAI 175A diventa particolarmente ripido e sottile ma sempre coperto di alberelli, prestiamo attenzione che il versante alla nostra destra dirupa. Ci innestiamo sul crinale principale, il punto è quotato 1167 m da IGM Emilia Romagna, quindi lo seguiamo a destra con direzione NO direzionandoci di fatto verso il passo Serra sempre nel fitto bosco) - Passo Serra q.1150 (Antico valico della via Romea Germanica e innesto sulla mulattiera CAI 177, in loco ci sono dei cartelli e un grande cippo di sasso, scendiamo a destra verso Nasseto) - Bivio q.915 (La mulattiera esce gradualmente dal bosco e siamo al bivio con cartelli: a destra inizia il CAI 177A che bypassa le marne di Nasseto su sentiero più elementare, rimaniamo sul CAI 177 puntando alle evidenti creste marnose, nel proseguo il tracciato si sposta a mezzacosta e diventa esile, il tratto più esposto è attrezzato con corda corrimano) – Bivio q.888 (Cartelli: a destra scende il CAI 181, andiamo dritto sul CAI 177 mantenendo l’ultima parte del crinale marnoso) – Nasseto q.899 (Un vialetto alberato ci guida fino ai ruderi di Nasseto, scartiamo pochi metri prima la segnalazione sulla sinistra per una fonte abbeveratoio e insistiamo sul CAI 177 che comincia scendere su mulattiera) - Bivio q.580 (Rimaniamo sulla mulattiera CAI 177 che in questo punto curva a gomito a destra, sulla sinistra inizia un sentiero abbandonato privo di segnalazioni destinato a raggiungere il fosso di Faeta) - Bivio q.555 (Cartelli: a destra inizia il CAI 181 per il rudere del Chiuso e Castel dell’Alpe, stiamo sulla mulattiera CAI 177) - Ponte q.535 (Incontriamo l’edicola della maestà Balassini e successivamente il ponticello a schiena d’asino) - Traliccio Enel q.535 - Sterrata q.517 (Superato un secondo traliccio ci innestiamo sulla sterrata che costeggia il fosso delle Gualchiere, andiamo a sinistra in vista della borgata di vecchie case) - Gualchiere q.514 (Antica borgata di case) - SP 137 q.520
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 11,5 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 940 m QUOTA MASSIMA: 1167 m |
Sentieri Il
crinale di Poggio Valsezza come pure il crinale che culmina al passo Serra
sono di stampo selvaggio/esplorativo, privi di qualsiasi indicazione sono
riferiti a escursionisti esperti, conoscitori del posto, dotati di GPS o
bussola con altimetro. Consiglio di fare la gita nel periodo autunnale quando la vegetazione è più spoglia, evitare possibilmente il terreno bagnato che i crinali diventano scivolosi. Inoltre è preferibile percorrere l’itinerario in senso contrario al nostro per non avere perennemente il sole davanti agli occhi impedendoci una buona visuale. Allo stato attuale (2024) alcune incertezze si hanno guardando le
varie mappe a proposito del Poggio Valsezza, vediamo quali: CTR
Emilia Romagna identifica il Poggio Valsezza alla quota di 845,1 metri IGM
Emilia Romagna e la mappa SELCA lo chiamano Poggio Stangone quotato 849 metri
IGA-Istituto
Geografico Adriatico cita entrambi i toponimi come due promontori ben
distinti, Poggio Valsezza alla quota di 845 metri come la mappa CTR, e il
Poggio Stangone lo identifica nel punto alto quotato 810 metri da IGM o 808
da CTR. Varie mappe elettroniche citano solo il Poggio Valsezza alla quota di 849 metri (stessa quota IGM ma collocazione CTR) mentre il toponimo Poggio Stangone non compare. |
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Rifugi-Bivacchi Bivacco a Nasseto: dal recupero di un piccolo edificio è stato ricavato un bivacco che è sempre aperto, si tratta di un'unica stanza con tavolo, sedie e camino, no posti letto. |
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Fonti Scendendo nella
prateria sul versante opposto dei ruderi di Nasseto, possiamo raggiungere Fontana alle
Gualchiere |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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SP
137 q.520 |
0,00 |
Deviazione q.835 |
2,25 |
Punto alto q.685 |
0,40 |
Crinale SE passo Serra |
3,25 |
Punto alto q.712 |
0,56 |
Passo Serra |
3,35 |
Punto alto q.755 |
1,00 |
Bivio q.915 |
4,00 |
Punto alto q.808 |
1,10 |
Bivio
q.888 |
4,16 |
Poggio Valsezza |
1,16 |
Nasseto |
4,22 |
CAI 181 q.817 |
1,24 |
Bivio q.580 |
5,05 |
Sella q.878 |
1,48 |
Bivio q.555 |
5,09 |
Castel dell’Alpe |
1,50 |
Ponte
|
5,12 |
Sella q.868 |
1,58 |
Traliccio Enel |
5,22 |
Carrozzabile q.770 |
2,05 |
Sterrata |
5,26 |
Casanova |
2,13 |
Gualchiere |
5,29 |
Fosso
di Casanova |
2,19 |
SP
137 q.520 |
5,32 |
La ripidissima salita per guadagnare il punto alto q.712 |
La ripidissima salita per guadagnare il punto alto q.712 |
Dal punto alto q.712 avanziamo in piano sul crinalino |
Dal punto alto q.712 avanziamo in piano sul crinalino |
Sul crinale tra il punto alto q.712 e il punto alto q.755 |
Sul crinale tra il punto alto q.712 e il punto alto q.755 |
Sul crinale tra il punto alto q.712 e il punto alto q.755 |
Un caratteristico costone roccioso che ci appare nel versante alla nostra sinistra |
Punto alto q.808 |
Salita finale al poggio Valsezza |
Poggio Valsezza |
Dal poggio Valsezza avanziamo in piano |
Quando cominciamo ad abbassarci notiamo sulla nostra destra un piccolo muretto di sassi |
Il nostro crinale si apre, la vista panoramica spazia sulle marne di Nasseto |
CAI 181 q.817 (Innesto sul sentiero CAI 181, proviene a mezzacosta dalla nostra destra e lo seguiamo mantenendo l’aperto crinale di sedimenti marnosi, il punto è quotato 816,5 metri da CTR o 818 metri da IGM) |
Sul sentiero CAI 181 |
Sul sentiero CAI 181 |
Sul sentiero CAI 181 |
Sella q.878 (Bivio e cartelli sulla sella marnosa) |
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Sella q.878 (Bivio e cartelli sulla sella marnosa: a destra il CAI 181 cala direzionandosi verso Nasseto, prendiamo il CAI 175 che scende a sinistra per Castel dell’Alpe) |
Castel dell’Alpe |
Castel dell’Alpe |
Da Castel dell’Alpe il sentiero sterrato CAI 175 vira a destra aggirando il valloncello erboso |
Panoramica sul complesso di Castel dell’Alpe |
Il sentiero sterrato CAI 175 |
Sella q.868 (Per CTR E. Romagna 868,1 m. Evitiamo di seguire il sentiero sterrato che si mantiene in falsopiano, il CAI 175 sale per pochi metri portandosi sulla selletta alla nostra destra e dalla parte opposta riprende il largo percorso che comincia perdere quota) |
Sella q.868 |
Il CAI 175 comincia perdere quota |
Bivio q.770 (Bivio della sterrata e cartelli: a sinistra il CAI 175 conduce al rudere di Cà della Picchia anche Cà di Picchio e alla località La Strada, andiamo a destra che è CAI 175A per Casanova e Cornieto) |
Casanova q.778 (Il grande rudere è situato sulla destra poco sopra la sterrata) |
Sul CAI 175A dopo avere oltrepassato il rudere di Casanova |
Deviazione q.835 (Dopo circa 6/7 minuti avere guadato il fosso di Casanova giungiamo a una selletta, lasciamo il proseguo del CAI 175A che cala dalla parte opposta, scartiamo anche un largo sentiero abbandonato che si sviluppa dritto a destra a mezzacosta in lieve salita, iniziamo a inerpicare il crinalino a destra privo di qualsiasi indicazione) |
Inizialmente è aperto, poi si svolge in costante salita nel bosco che nel periodo invernale regala sporadiche aperture, a intermittenza incontriamo dei cartelli di divieto di caccia, direzione ovest |
Il promontorio senza toponimo quotato 1015 metri da IGM Emilia Romagna |
Il selvaggio crinale O-SO che saliamo dopo avere lasciato il CAI 175A |
Il selvaggio crinale O-SO che saliamo dopo avere lasciato il CAI 175A |
Nella parte conclusiva il nostro crinale intrapreso dal CAI 175A diventa particolarmente ripido e sottile ma sempre coperto di alberelli |
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Alle nostre spalle ci rimane il monte Comero |
Crinale SE del passo Serra q.1167 (Ci innestiamo sul crinale principale, il punto è quotato 1167 m da IGM Emilia Romagna, quindi lo seguiamo a destra con direzione NO direzionandoci di fatto verso il passo Serra sempre nel fitto bosco) |
Crinale SE del passo Serra |
Il declivio boscoso sotto di noi |
Arrivo al passo Serra |
Passo Serra q.1150 (Antico valico della via Romea Germanica e innesto sulla mulattiera CAI 177, in loco ci sono dei cartelli e un grande cippo di sasso, scendiamo a destra verso Nasseto) |
Grande cippo di sasso al passo Serra |
Passo Serra q.1150 (Antico valico della via Romea Germanica e innesto sulla mulattiera CAI 177, in loco ci sono dei cartelli e un grande cippo di sasso, scendiamo a destra verso Nasseto) |
Sulla mulattiera CAI 177 che dal passo Serra scende a Nasseto |
Sulla mulattiera CAI 177 che dal passo Serra scende a Nasseto |
Le creste marnose di Nasseto |
Le creste marnose di Nasseto |
Il sentiero si sposta a mezzacosta |
Il tratto più esposto è attrezzato con corda corrimano |
Il tratto più esposto è attrezzato con corda corrimano |
Le creste marnose di Nasseto |
Le creste marnose di Nasseto |
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Le creste marnose di Nasseto |
Le creste marnose di Nasseto |
Le creste marnose di Nasseto |
Bivio q.888 (Cartelli: a destra scende il CAI 181, andiamo dritto sul CAI 177 mantenendo l’ultima parte del crinale marnoso) |
Il vialetto che precede l’arrivo a Nasseto |
I ruderi di Nasseto |
I ruderi di Nasseto (edificio ristrutturato e adibito a bivacco) |
Sulla mulattiera CAI 177 che da Nasseto scende alle Gualchiere |
Sulla mulattiera CAI 177 che da Nasseto scende alle Gualchiere |
Sulla mulattiera CAI 177 che da Nasseto scende alle Gualchiere |
Sulla mulattiera CAI 177 che da Nasseto scende alle Gualchiere |
Incontriamo l’edicola della maestà Balassini …. |
….. e successivamente il ponticello a schiena d’asino. |
Sterrata q.517 (Superato un secondo traliccio ci innestiamo sulla sterrata che costeggia il fosso delle Gualchiere, andiamo a sinistra in vista della borgata di vecchie case) |
Il fosso delle Gualchiere |
La borgata delle Gualchiere |