giovedì 5 dicembre 2024

Monte Brusà (da Vico) EE

Lungo e faticoso itinerario nell'alto appennino tosco/emiliano

DATA: 13 luglio 2024 

PARTENZA: Con l’autostrada A 15 Parma-La Spezia usciamo al casello di Pontremoli e seguiamo le indicazioni per Filattiera, poi successivamente quelle per Aulla che ci portano a guidare sulla SS 62. Dopo circa 12 km andiamo a sinistra sulla provinciale 28 con indicazioni per Bagnone arrivando al paese, lo attraversiamo su stradina acciottolata e continuiamo giungendo alla borgata di Vico, procediamo verso Treschietto fino individuare la biforcazione della strada presso la quale ci fermiamo, i cartelli riportano Treschietto, Compione, Iera andando a destra, e Monterole, Canneto e gli oratori di Sant’Antonio e Santa Croce a sinistra. (4,5 km dal paese di Bagnone, circa 17 km dal casello autostradale di Pontremoli) 

  

ITINERARIO: Vico q.428 (Quota da mappa IGM Toscana. Alla biforcazione della strada asfaltata scartiamo quella dritto a destra per Treschietto e Iera dalla quale faremo ritorno, andiamo dritto a sinistra in salita per Monterole e Canneto che è anche una Via Crucis)      Bivio q.455 (Bivio della strada asfaltata, a sinistra conduce al paese di Canneto e all’oratorio di Sant’Antonio, andiamo dritto verso Monterole)      Capannone q.514 (Piccola casa e capannone alla nostra destra, forse abbandonati)      Bivio q.523 (Appena oltrepassato il capannone rimaniamo sulla strada che compie un tornante a sinistra, proprio sulla curva ha inizio una sterrata senza indicazioni destinata a seguire il torrente Acquetta)   Monterole q.540 (La strada asfaltata termina alla borgata di Monterole, percorriamo il vicolo principale e giunti alla fine iniziamo a salire la stretta stradina asfaltata sulla destra che è sempre la Via Crucis)  –  Cappella di Monterole q.560 (La stradina asfaltata e la Via Crucis finiscono alla piccola e isolata cappella presso la quale c’è la biforcazione di sterrate, scartiamo quella a sinistra e andiamo dritto in salita che è CAI 120)   –   Presa d’acqua q.580 (La sterrata finisce presso la grande presa d’acqua, il CAI 120 ora continua su sentiero/mulattiera)   –   Bivio q.802 (Andiamo dritto sul CAI 120, a sinistra sale una traccia non segnalata che può passare inosservata)  –   Passo Alarola q.862 (Bivio e cartelli: a destra continua il CAI 120, noi andiamo a sinistra con largo sentiero pianeggiante verso il monte Montino, in loco c’è una staccionata)   –  Deviazione q.864 (Appena il largo sentiero inizia a scendere noi lo lasciamo, andiamo dritto su traccia con cartello che indica il monte Montino)  –   Monte Montino q.873 (Sulla cima circondata dagli alberi c’è un cippo con croce di sasso, torniamo indietro)   –   Deviazione q.864Passo Alarola q.862 (Riprendiamo il CAI 120, siamo venuti da destra e ora andiamo dritto)   –   Salve Regina q.888 (Cartello e formella incassata nel macigno con immagine della Madonna)   –   Deviazione q.986 (Lasciamo il CAI 120 che continua sotto il versante nord occidentale del monte Alarola, saliamo a destra su traccia con cartello che indica la vetta)   –   Monte Alarola q.1004 (Il punto alto è boscoso e poco panoramico. Evitiamo di tornare indietro e avanziamo su traccia, subito ci appare una cresta di grossi blocchi rocciosi che percorriamo con attenzione ma senza difficoltà, in breve si esaurisce e calando alla selletta boscosa scendiamo a sinistra su esile traccia per riprendere il sottostante CAI 120)   –   CAI 120 q.990 (Ci reinnestiamo sul CAI 120, lo seguiamo a destra)  –  La Foce q.988 (Sella boschiva)   –   Sant’Antonio di Sotto q.1006 (Edicola con immagine sacra)   –   Deviazione q.1016 (Lasciamo il sentiero CAI 120 che sale, andiamo dritto su traccia con cartello che indica una fonte)   –   Sorgente Groppolungo q.1027  (Dalla sorgente scartiamo la traccia a mezzacosta e prendiamo la traccia a sinistra in salita)  –   Groppolungo q.1043 (Ci reinnestiamo sul CAI 120 in località Groppolungo presso una balconata rocciosa e panoramica, andiamo a destra)   –   Scaluccia q.1240 (Località Scaluccia. Bivio e cartelli: scartiamo a sinistra l’invisibile sentierino di collegamento al CAI 122 e segnato con vernice bianco/azzurro, rimaniamo sul CAI 120 che scavalla una piccola selletta nel bosco)   –   Sant’Antonio di Sopra q.1245 (Formella con immagine sacra incassata nella roccia)   –   Collara q.1293 (Località Collara. Bivio e cartelli: lasciamo a destra il CAI 120 Bis per la fonte e il bivacco Matale, saliamo a sinistra sul CAI 120)   –   Bivio q.1310 (Appena lasciato il bivio di Collara, siamo alla biforcazione del sentiero: stiamo sul CAI 120 dritto a destra, dritto a sinistra cala il CAI 125 per il bivacco Fagianelli)  –   Pianello di Giovanni q.1358 (Pianoro erboso, crocevia e cartelli: dritto continua il CAI 120 per il passo delle Guadine, a destra scende il CAI 120A per il bivacco Matale e l’omonima fonte, andiamo a destra su traccia pianeggiante tra la vegetazione verso il monte Federici)  –   Monte Federici q.1371 (Quota da mappa IGM Toscana. A poca distanza del promontorio erboso e panoramico è situata la croce, torniamo indietro)   –   Pianello di Giovanni q.1358 (Riprendiamo a percorrere il CAI 120 verso il passo delle Guadine)   –   Passo delle Guadine q.1679 (Quota da mappa IGM Toscana, altre mappe lo quotano oltre i 1680 metri. Innesto sulla sella di crinale, crocevia e cartelli: a sinistra il crinale CAI 00 sale al monte Aquila, noi seguiamo il crinale CAI 00 a destra che sale al monte Brusà, nel versante opposto scendono i sentieri CAI 719 per il lago Santo e sempre CAI 719 per la sella del Brusà)   –  Monte Brusà q.1794 (Dalla cima panoramica si continua sul CAI 00 che prende ad abbassarsi, in seguito incontriamo delle macchie boschive che dal versante emiliano lambiscono il crinale, attenzione al versante toscano che dirupa, direzione SE)   –   Passo di Badignana q.1682 (Per CTR Toscana 1682,2 metri. Crocevia e cartelli sulla sella: lasciamo il crinale CAI 00 che ora si alza verso il monte Matto, a sinistra scende il sentiero CAI 715A per la Fontana del Vescovo, noi caliamo a destra iniziando il CAI 118 in stato di abbandono che si sviluppa a mezzacosta con direzione sud, segnatura sporadica e traccia incerta nel manto erboso)   –   Bivio q.1676 (Il bivio passa completamente inosservato, a destra scende il  CAI 118A scomparso nel declivio erboso, rimaniamo sul CAI 118 a mezzacosta su traccia incerta)   –   Pianello di Lola q.1583 (Il CAI 118 comincia a perdere quota sul pendio erboso che si amplia, giungiamo in un’apertura pianeggiante, crocevia di sentieri poco evidenti, allo stato attuale c’è un fatiscente cartello: stiamo sul CAI 118 che curva a gomito a destra e scende trasversalmente con il sentierino che è mimetizzato dal manto erboso molto rigoglioso, poco più avanti troviamo le fondamenta di un casotto di sasso. A destra lungo lo spallone erboso si abbassa il CAI 116B, nel versante opposto scende il CAI 121 per la fonte Gorgo, in stato di abbandono e completamente invisibile, a sinistra sale un evidente sentiero trasversale non segnato verso il monte Matto)   –   Bivio q.1355 (Cartelli nel bosco: a destra ha inizio il sentiero CAI 118A per il passo di Badignana, andiamo dritto sul CAI 118)   –   Capanne Batone q.1360 (Arriviamo a un rudere sotto il quale ha inizio il CAI 123, andiamo avanti pochi metri e sopra il nostro CAI 118 ci sono altre due capanne affiancate adibite a bivacco che possiamo raggiungere con una disgressione di pochi metri)  –   Rudere q.1326 (Il sentiero CAI 118 scende nel bosco dove incontriamo il rudere di un capanno di sasso)   –   Rudere q.1300 (Bivio e rudere di un capanno di sasso: andiamo avanti sul CAI 118, a sinistra all’indietro inizia una traccia per la Fonte Grop Caudu segnalata dal cartello)   –   La Bota q.1266 (Il CAI 118 transita sotto il rilievo montuoso)   –   Bivio q.1082 (Biforcazione: rimaniamo sulla mulattiera CAI 118 che subito curva a gomito, dritto inizia un sentierino in falsopiano senza indicazioni che probabilmente sale al promontorio di Cimarola)   –   Fonte Cornale q.1050   –   Forestale q.764 (Località Monte Forca, innesto sulla pista forestale che ha inizio da questo punto)   –   Deviazione q.720 (Biforcazione: lasciamo la pista forestale, poco sotto continua il CAI 118 che malgrado sia su largo sentiero cosparso di pietre può passare inosservato, attenzione ai segni CAI)   –   Forestale q.631 (Quota da mappa IGM Toscana. Il largo sentiero andando avanti si restringe fino a ritrovare la pista forestale che faceva un giro più ampio, a sinistra sale e noi la teniamo dritto in discesa)   –   Deviazione q.605 (Località Monte Lavacchio. Lasciamo la pista forestale che in questo punto è pianeggiante, seguiamo il CAI 118 a destra su sentierino dall’ingresso un po’ infrascato, attenzione ai segni CAI)   –   Bivio q.516 (Il sentierino è infrascato e poco definito, in questo punto sembra ci sia una biforcazione, evitiamo di andare dritto in piano e stiamo spostati a destra in discesa)   –   Strada q.500 (Innesto sul tornante della strada asfaltata dal quale ha inizio anche una carrozzabile che dobbiamo evitare, a sinistra la strada sale alle case di Querceto e noi la prendiamo in discesa)   –   Cappella q.471 (Quota da mappa IGM Toscana. Incrocio della strada asfaltata: a sinistra conduce a Treschietto e Palestro, dalla parte opposta la strada scende al Castello di Treschietto, noi la teniamo a destra in discesa)   –   Vico q.428. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 19,2 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1540 m

QUOTA MASSIMA: M. Brusà q.1794

Sentieri

Itinerario lungo e faticoso, in generale la segnatura della sentieristica CAI è sporadica, buoni i cartelli sui bivi. 

CAI 118: Il sentiero si sviluppa interamente a mezzacosta e collega il passo di Badignana alla radura Pianella di Lola. Palesemente poco frequentato, la segnatura è sporadica/assente e a tratti la traccia del sentiero svanisce nel manto erboso. Anche il tratto del CAI 118 tra il monte Lavacchio e l’arrivo sulla strada di Querceto è infrascato e palesemente poco frequentato. 

Rifugi-Bivacchi

Bivacco Matale (anche bivacco Oriente): Casotto di sasso in ottime condizioni, al piano terra ci sono il tavolo, panche e stufa, nel sottotetto è possibile pernottare nel pavimento di legno per 5/7 persone dotate di materassino. Il bivacco lo possiamo raggiungere scendendo per 5 minuti sul CAI 120A dal Pianello di Giovanni. 

Capanna Baton: Sono due edifici di sasso affiancati in buone condizioni situati sopra il sentiero CAI 118 presso il bivio col sentiero CAI 123. In una stanza c’è il tavolo con panche e una stufa, nella stanza accanto ci sono due fatiscenti reti senza materasso e coperte. 

Fonti

Fonte appena dopo il tornante della strada (Bivio q.523) che conduce al paese di Monterole

Fonte Matale: la possiamo raggiungere scendendo dal Pianello di Giovanni sul CAI 120A per circa 6 minuti in direzione dell’omonimo bivacco

Fonte Grop Caudu: la possiamo raggiungere con una deviazione di 5 minuti dal CAI 118 che scende dalle capanne Batone (Bivio e cartello dal Rudere q.1300)

Fonte Cornale: sul CAI 118 sotto il versante nord occidentale di Cimarola

Tubo con rubinetto sulla strada asfaltata presso il crocevia dove è situata la cappella quotata 471 metri

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Vico

0,00

La Foce

1,44

Bivio q.1355

6,32

Bivio q.455

0,05

Sant’Antonio di Sotto

1,49

Capanne Batone

6,37

Capannone q.514

0,14

Deviazione q.1016

1,51

Rudere q.1326

6,43

Bivio q.523

0,15

Sorgente Groppolungo

1,54

Rudere q.1300

6,45

Monterole

0,19

Groppolungo

1,57

La Bota

/

Cappella di Monterole

0,23

Scaluccia

2,25

Bivio q.1082

7,08

Presa d’acqua q.580

0,25

Sant’Antonio di Sopra

2,27

Fonte Cornale

7,12

Bivio q.802

0,55

Collara

2,33

Forestale q.764

7,46

Passo Alarola

1,05

Bivio q.1310

2,34

Deviazione q.720

7,52

Deviazione q.864

1,07

Pianello di Giovanni

2,43

Forestale q.631

8,01

Monte Montino

1,09

Monte Federici

2,47

Deviazione q.605

8,06

Deviazione q.864

/

Pianello di Giovanni

/

Bivio q.516

8,18

Passo Alarola

/

Passo delle Guadine

4,08

Strada q.500

8,22

Salve Regina

1,18

Monte Brusà

4,24

Cappella q.471

8,25

Deviazione q.986

1,30

Passo di Badignana

5,12

Vico

8,38

Monte Alarola

1,32

Bivio q.1676

5,15

 

 

CAI 120 q.990

1,40

Pianello di Lola

6,02

 

 

 


Vico q.428 (Alla biforcazione della strada asfaltata scartiamo quella dritto a destra per Treschietto e Iera dalla quale faremo ritorno, andiamo dritto a sinistra in salita per Monterole e Canneto che è anche una Via Crucis)

Via Crucis

  Bivio q.455 (Bivio della strada asfaltata, a sinistra conduce al paese di Canneto e all’oratorio di Sant’Antonio, andiamo dritto verso Monterole)

Monterole q.540 (La strada asfaltata termina alla borgata di Monterole, percorriamo il vicolo principale)

Giunti alla fine del vicolo di Monterole iniziamo a salire la stretta stradina asfaltata sulla destra che è sempre la Via Crucis

Cappella di Monterole q.560 (La stradina asfaltata e la Via Crucis finiscono alla piccola e isolata cappella presso la quale c’è la biforcazione di sterrate, scartiamo quella a sinistra e andiamo dritto in salita che è CAI 120)  


  Presa d’acqua q.580 (La sterrata finisce presso la grande presa d’acqua)

Il CAI 120 ora continua su sentiero/mulattiera

   Bivio q.802 (Andiamo dritto sul CAI 120, a sinistra sale una traccia non segnalata che può passare inosservata) 

   Passo Alarola q.862 (Bivio e cartelli: a destra continua il CAI 120, noi andiamo a sinistra con largo sentiero pianeggiante verso il monte Montino, in loco c’è una staccionata)

  Deviazione q.864 (Appena il largo sentiero inizia a scendere noi lo lasciamo, andiamo dritto su traccia con cartello che indica il monte Montino)

Monte Montino

  

Salve Regina q.888 (Cartello e formella incassata nel macigno con immagine della Madonna)

CAI 120

Monte Alarola q.1004 (Il punto alto è boscoso e poco panoramico)

Dal monte Alarola evitiamo di tornare indietro e avanziamo su traccia, subito ci appare una cresta di grossi blocchi rocciosi che percorriamo con attenzione ma senza difficoltà

Dal monte Alarola evitiamo di tornare indietro e avanziamo su traccia, subito ci appare una cresta di grossi blocchi rocciosi che percorriamo con attenzione ma senza difficoltà

CAI 120


Sant’Antonio di Sotto q.1006 (Edicola con immagine sacra)

Sorgente Groppolungo

Dalla sorgente Groppolungo scartiamo la traccia a mezzacosta e prendiamo la traccia a sinistra in salita

   Groppolungo q.1043 (Ci reinnestiamo sul CAI 120 in località Groppolungo presso una balconata rocciosa e panoramica)

Scaluccia q.1240 (Località Scaluccia. Bivio e cartelli: scartiamo a sinistra l’invisibile sentierino di collegamento al CAI 122 e segnato con vernice bianco/azzurro, rimaniamo sul CAI 120 che scavalla una piccola selletta nel bosco)

   Sant’Antonio di Sopra q.1245 (Formella con immagine sacra incassata nella roccia)


   Collara q.1293 (Località Collara. Bivio e cartelli: lasciamo a destra il CAI 120 Bis per la fonte e il bivacco Matale, saliamo a sinistra sul CAI 120)  

  Bivio q.1310 (Appena lasciato il bivio di Collara, siamo alla biforcazione del sentiero: stiamo sul CAI 120 dritto a destra, dritto a sinistra cala il CAI 125 per il bivacco Fagianelli)

Pianello di Giovanni q.1358 (Pianoro erboso, crocevia e cartelli)

Saliamo al monte Federici

  Monte Federici (A poca distanza del promontorio erboso e panoramico è situata la croce)

Il CAI 120 verso il passo delle Guadine


Il CAI 120 verso il passo delle Guadine

Il CAI 120 verso il passo delle Guadine

Il CAI 120 verso il passo delle Guadine

Il CAI 120 verso il passo delle Guadine

Passo delle Guadine q.1679 (Innesto sulla sella di crinale, crocevia e cartelli: a sinistra il crinale CAI 00 sale al monte Aquila, noi seguiamo il crinale CAI 00 a destra che sale al monte Brusà, nel versante opposto scendono i sentieri CAI 719 per il lago Santo e sempre CAI 719 per la sella del Brusà)

Seguiamo il crinale CAI 00 che sale al monte Brusà


Il monte Scala visto durante la salita al monte Brusà

Lasciamo la vetta del monte Brusà

Incontriamo delle macchie boschive che dal versante emiliano lambiscono il crinale, attenzione al versante toscano che dirupa

Sul crinale CAI 00 che dal monte Brusà ci direziona verso il passo di Badignana

Sul crinale CAI 00 che dal monte Brusà ci direziona verso il passo di Badignana

Sul CAI 118 appena scesi dal passo di Badignana


Sul CAI 118

Sul CAI 118

Fiordaliso

Scorzonera purpurea

Sul CAI 118

Pianello di Lola q.1583 (Il CAI 118 comincia a perdere quota sul pendio erboso che si amplia, giungiamo in un’apertura pianeggiante, crocevia di sentieri poco evidenti: stiamo sul CAI 118 che curva a gomito a destra, a destra lungo lo spallone erboso si abbassa il CAI 116B, nel versante opposto scende il CAI 121 per la fonte Gorgo, in stato di abbandono e completamente invisibile, a sinistra sale un evidente sentiero trasversale non segnato verso il monte Matto)


Panorama verso il monte Sillara

Dal Pianello di Lola stiamo sul CAI 118 che curva a gomito a destra e scende trasversalmente con il sentierino che è mimetizzato dal manto erboso molto rigoglioso, poco più avanti troviamo le fondamenta di un casotto di sasso

Sul CAI 118 che scende trasversalmente con il sentierino che è mimetizzato dal manto erboso molto rigoglioso

Capanne Batone q.1360 (Arriviamo a un rudere sotto il quale ha inizio il CAI 123)  

Capanne Batone q.1360 (Arriviamo a un rudere sotto il quale ha inizio il CAI 123, andiamo avanti pochi metri e sopra il nostro CAI 118 ci sono altre due capanne affiancate adibite a bivacco che possiamo raggiungere con una disgressione di pochi metri) 

Capanna Baton: Sono due edifici di sasso affiancati in buone condizioni situati sopra il sentiero CAI 118

 

Capanna Baton: Sono due edifici di sasso affiancati in buone condizioni situati sopra il sentiero CAI 118 presso il bivio col sentiero CAI 123. In una stanza c’è il tavolo con panche e una stufa ….

… nella stanza accanto ci sono due fatiscenti reti senza materasso e coperte.

  Rudere q.1326 (Il sentiero CAI 118 scende nel bosco dove incontriamo il rudere di un capanno di sasso)

   Rudere q.1300 (Bivio e rudere di un capanno di sasso: andiamo avanti sul CAI 118, a sinistra all’indietro inizia una traccia per la Fonte Grop Caudu segnalata dal cartello)

Sul CAI 118

Bivio q.1082 (Biforcazione: rimaniamo sulla mulattiera CAI 118 che subito curva a gomito, dritto inizia un sentierino in falsopiano senza indicazioni che probabilmente sale al promontorio di Cimarola)

 

   Fonte Cornale

Forestale q.764 (Località Monte Forca, innesto sulla pista forestale che ha inizio da questo punto)

Deviazione q.720 (Biforcazione: lasciamo la pista forestale, poco sotto continua il CAI 118 che malgrado sia su largo sentiero cosparso di pietre può passare inosservato, attenzione ai segni CAI)

Forestale q.631 (Il largo sentiero andando avanti si restringe fino a ritrovare la pista forestale che faceva un giro più ampio, a sinistra sale e noi la teniamo dritto in discesa)

Deviazione q.605 (Località Monte Lavacchio. Lasciamo la pista forestale che in questo punto è pianeggiante, seguiamo il CAI 118 a destra su sentierino dall’ingresso un po’ infrascato, attenzione ai segni CAI)

Il CAI 118

 

Strada q.500 (Innesto sul tornante della strada asfaltata dal quale ha inizio anche una carrozzabile che dobbiamo evitare ….

… a sinistra la strada sale alle case di Querceto e noi la prendiamo in discesa)

   Cappella q.471 (Incrocio della strada asfaltata: a sinistra conduce a Treschietto e Palestro, dalla parte opposta la strada scende al Castello di Treschietto, noi la teniamo a destra in discesa)

   Cappella q.471 (Incrocio della strada asfaltata: a sinistra conduce a Treschietto e Palestro, dalla parte opposta la strada scende al Castello di Treschietto, noi la teniamo a destra in discesa)