Itinerario per sentieri CAI che dalla borgata di San Felice ci porta in vetta al monte Cucco, nel ritorno facciamo un tratto completamente fuori sentiero scendendo dalla grotta nord del monte Cucco fino al passo del Lupo. Itinerario nel complesso non banale (Appennino Umbro)
DATA: 6 ottobre 2024
PARTENZA: Sulla via Flaminia SS.3 che collega Fano a Roma, usciamo al paese di Scheggia, lo attraversiamo e prendiamo la SP.360 con indicazioni Sassoferrato e Isola Fossara. Dopo 15 km arriviamo a Isola Fossara e voltiamo a destra guidando sulla strada provinciale in direzione di Sassoferrato per altri 5,5 km fino a raggiungere l’abazia di San Emiliano, quindi lasciamo la SP.360 e voltiamo a destra sulla SP.47 percorrendola per 4,1 km fino individuare alla nostra destra le indicazioni per San Felice (circa 3 km prima di arrivare al paese di Rucce). Saliamo la stradina e al bivio dopo 5 km evitiamo di andare dritto per la Torre di San Felice e voltiamo a destra mantenendo i cartelli per San Felice, alla biforcazione dopo 100 metri tralasciamo a destra la stradina privata e guidiamo fino al termine giungendo a un tornante a destra dove ci compaiono le poche case di San Felice solo in parte abitate.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio12 - Gruppo del monte Cucco, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: San Felice q.575 (Dal tornante della strada che finisce alla borgata di case, ignoriamo la carrareccia che si abbassa e iniziamo a camminare con la sterrata che si sviluppa poco sopra, siamo sul CAI 136 C ma allo stato attuale non vi sono segni o cartelli) – Bivio q.581 (Biforcazione: dopo pochi metri rimaniamo sulla sterrata principale e tralasciamo quella che sale a destra) – Torre San Felice q.583 (Tralasciamo sulla destra una piazzola e una sterrata che sale, andiamo avanti pochi metri e sulla sinistra ci sono le abitazioni di Torre San Felice, quindi andiamo a destra sulla sterrata CAI 136 C con cartello di divieto di transito, indicazioni assenti) – Bivio q.648 (Rimaniamo sulla pianeggiante pista CAI 136 C evitando quella secondaria sulla nostra destra) – Deviazione q.721 (Quota da IGM Umbria. Biforcazione della pista: lasciamo quella a sinistra che è il proseguo del CAI 136 C e comincia scendere verso il paese di Piaggiasecca, teniamo quella a destra in salita con fondo di pietrisco che in seguito si riduce a sentiero privo di indicazioni) – Bivio q.882 (Tralasciamo il sentiero che continua dritto e seguiamo quello che curva a sinistra, in pochi minuti usciamo dal sottobosco e ci compare la sagoma del monte Cucco) – Bivio q.920 (Ci innestiamo su un largo sentiero pianeggiante senza indicazioni, a destra si direziona verso il monte La Croce e noi lo seguiamo a sinistra) – Passo Porraia q.931 (Ci innestiamo sulla pista bianca CAI 136 B che sale dal paese di Piaggiasecca, saliamo a destra e siamo subito sul valico e crocevia di sentieri: a sinistra sale il crinale CAI 136 D per monte Lo Spicchio, a destra il crinale CAI 229 che prenderemo al ritorno, scendiamo nel versante opposto la pista CAI 229 ignorando sulla destra l’ingresso del sentiero CAI 275 per la Forra di Rio Freddo) – Bivio q.900 (La pista si esaurisce al rio Freddo, lo guadiamo e c’è il bivio: a destra il tracciato più ampio sale come CAI 242 per la località La Fida, spostiamoci a sinistra dove troviamo il sentiero CAI 229 che entra nel bosco e risale il rio Freddo verso la valle di San Pietro) – Rio Freddo q.930 (Guadiamo, il CAI 229 ora si mantiene sul bordo sinistro del corso d’acqua) – Rio Freddo q.935 (Guadiamo e ci riportiamo sul bordo destro del corso d’acqua) – Tre Confini q.950 (Località Tre Confini, bivio e cartelli: lasciamo il CAI 229 che continua a seguire il rio Freddo verso la valle di San Pietro, saliamo a destra il CAI 287 ex CAI 31 per la fonte dell’Acqua Fredda) – Bivio q.1020 (Località Acqua Fredda, bivio e cartelli. Il CAI 287 risale il fosso dell’Acqua Fredda probabilmente asciutto, poi verso la fine quando diventa incerto volgiamo lo sguardo in alto scorgendo il cartello del bivio con innesto sul CAI 225 ex CAI 1 a mezzacosta: a destra si direziona verso Pian delle Macinare, noi lo seguiamo a sinistra verso la Val di Ranco) – Fonte Acqua Fredda q.1020 (Nella piazzola troviamo un tavolo e panca per pic-nic, la fonte e a poca distanza una torretta, il CAI 225 continua su forestale) – Bivio q.1025 (Il CAI 225 continua sulla forestale verso la Val di Ranco, noi saliamo a destra il sentiero CAI 226 verso il monte Cucco) – Strada asfaltata q.1200 (Nella parte finale usciamo definitivamente dal bosco per transitare sotto il verde crinale del Colle degli Scogli sopra il quale intravediamo degli edifici, successivamente ci innestiamo sulla strada provinciale del monte Cucco sulla quale è posta una fontana. Camminiamo sulla strada andando a destra, dalla parte opposta nel declivio erboso vediamo una fonte abbeveratoio con l’invisibile e non indicato CAI 292 che scende) – Pian di Monte q.1197 (La strada termina alla piazzola adibita a parcheggio, la zona è anche un importante punto di decollo di parapendio e deltaplani. Seguiamo il CAI 226 nella prateria, poi spostandoci a sinistra individuiamo l’inizio della pista forestale che ci fa guadagnare quota) – Rifugio della Valcella q.1296 (Edificio di legno generalmente chiuso. Bivio e cartelli appena prima della piazzola dove c’è il rifugio: lasciamo la pista CAI 226 ex CAI 2 che continua verso la grotta del monte Cucco, saliamo a sinistra il sentiero CAI 239/CAI 240 che ci fa guadagnare subito il crinalino soprastante) – Costa della Valcella q.1335 (Percorriamo il crinalino fino al punto in cui si esaurisce, sotto alla nostra destra vediamo sempre il rifugio della Valcella. Ora l’evidente sentiero CAI 240 continua a mezzacosta, prendiamo il CAI 239 che inizia a salire dritto a destra nel declivio erboso, la segnatura è assente e la traccia molto incerta. Tenendoci la macchia boschiva alla nostra destra, saliamo puntando a vista al crinale meridionale del monte Cucco, direzione NO) – Crinale S q.1470 (Difficilmente riusciamo tenere la traccia incerta del CAI 239, risaliamo a vista il pendio erboso guadagnando il crinale sud del monte Cucco in un punto imprecisato, più in basso c’è la vistosa croce di metallo quotata 1435m da IGM Umbria. Risaliamo il verde e ampio crinale con direzione nord, indicazioni e traccia assenti) – Monte Cucco q.1566 (C’è una piccola croce di metallo, insistiamo sul crinale mantenendo la direzione nord che ora ci fa perdere quota nel versante opposto) – Bivio q.1455 (Scendendo il crinale sud del monte Cucco ci innestiamo d’obbligo sul CAI 226 ex CAI 2 che si sviluppa a mezzacosta, a destra conduce alla grotta di monte Cucco e a Pian di Monte, andiamo a sinistra verso Pian delle Macinare e alla seconda grotta di monte Cucco sul versante nord) – Bivio q.1425 (Lasciamo il CAI 226 che continua a mezzacosta verso Pian delle Macinare, scendiamo a destra il CAI 228 ex CAI 2 C per la grotta nord di monte Cucco, in loco vediamo una tubazione nera) – Grotta Nord M. Cucco q.1380 (Il sentiero termina all’ingresso transennato della turistica grotta nord del monte Cucco. Ora il nostro obiettivo è quello di andare a intercettare il sentiero CAI 225 che si sviluppa 250 metri più in basso, l’alternativa sarebbe quella di compiere un giro più lungo per passare da Pian delle Macinare. Decidiamo così di oltrepassare la staccionata che delimita l’area d’ingresso della grotta, poi avanziamo a mezzacosta nel ripido pendio erboso per alcuni minuti e prendiamo a scendere, si procede a vista, senza traccia o segno alcuno, ma soprattutto per intuito cercando di volta in volta il passaggio migliore. Scendiamo con direzione NE nel rigoglioso manto erboso, prestando attenzione ad alcuni salti o placche rocciose affioranti che sono sempre aggirabili) – Cresta N monte Cucco q.1275 (Scendendo ripidamente, ci spostiamo gradualmente a destra, sotto di noi vediamo il netto margine boschivo, nel fondovalle a sinistra invece possiamo avere sempre come riferimento il rifugio di Pian delle Macinare. In questo punto ci innestiamo sulla cresta nord del monte Cucco, in alto vediamo come sia ripida ed esposta. Ora scendiamo penetrando immediatamente nel sottobosco, avanziamo con direzione nord senza punti di riferimento, il bosco è fitto ma il passaggio tra gli alberi è discretamente agevole) – CAI 225 q.1136 (Scendendo nel fitto bosco con direzione nord, c’innestiamo d’obbligo sul sentiero CAI 225 in un punto imprecisato, su un tronco dell’albero notiamo una “C” incisa. A sinistra si va a Pian delle Macinare e noi andiamo a destra) – Passo del Lupo q.1140 (Nessuna indicazione. Appena superato il piccolo valico boschivo iniziamo a scendere costeggiando delle bastionate rocciose) – Bivio q.1035 (Località Bocca Nera, bivio e cartelli nel bosco: lasciamo il CAI 225 ex CAI 1 che continua a scendere al bivio della Fida, andiamo a sinistra sul CAI 241 ex CAI 16 per la voragine di Bocca Nera in lieve ascesa) – Bivio q.1025 (Il sentierino più evidente continua dritto in leggera salita, il CAI 241 invece scende ripidamente a destra) – Bocca Nera q.980 (Quota da GPS, la quotazione di 922 metri in loco appare eccessiva. Il sentierino CAI 241 continua a scendere molto ripidamente sotto l’ingresso della voragine, la traccia non è sempre definita e la segnatura sporadica, con terreno bagnato diventa estremamente scivoloso) – Rio Freddo q.890 (L’ultima parte della ripida discesa avviene su pietrisco e termina al raggiungimento del corso d’acqua dove ci sono i cartelli. Lasciamo momentaneamente il CAI 241 che attraversa il rio Freddo e prende a salire al Passo Porraia, andiamo a sinistra evitando la buona traccia non segnata che sale ma seguendo il CAI 275 lungo il corso d’acqua delimitato da una recinzione) – Forra di Rio Freddo q.885 (Arriviamo in pochi minuti all’ingresso della maestosa forra del rio Freddo oltre la quale non è possibile proseguire se non con attrezzatura da torrentismo, torniamo indietro) – Rio Freddo q.890 (Riprendiamo il CAI 241 che ci fa attraversare il rio Freddo e risalire verso il Passo Porraia) – Passo Porraia q.931 (Ritornati al passo Porraia andiamo a sinistra iniziando il sottile sentiero CAI 229 ex CAI 3 per casa Il Sasso) – Bivio q.940 (Siamo entrati nel bosco e in questo punto c’è una biforcazione, le tracce sono simili: dritto a sinistra in piano non è segnata, mentre il CAI 229 tiene quella a destra che si alza) – Bivio q.937 (Continuiamo dritto sul CAI 229, a destra all’indietro sale un sentiero non segnato destinato uscire dal bosco per portarsi sul crinale) - Bivio q.929 (Quota da mappa IGM Umbria e IGA 12. Il sentiero che continua dritto conduce al monte La Croce, rimaniamo sul CAI 229 che curva a gomito a sinistra in discesa su sentiero confuso, vediamo un grande bollo rosso nell’albero, sugli 870 metri il sentiero diventa evidente e si sviluppa a mezzacosta) – Bivio q.820 (Ci innestiamo su un largo sentiero, lo tralasciamo a sinistra all’indietro che scende alla forra di Rio Freddo, il CAI 229 lo segue andando dritto in piano) – Deviazione q.807 (Facciamo attenzione alla segnatura CAI, dobbiamo lasciare il largo sentiero mentre il CAI 229 scende a sinistra su traccia) – Fonte Acqua Ferrata q.798 (Appena scesi siamo subito in una piazzola con le fonti abbeveratoio, andiamo a destra e immediatamente lasciamo il tracciato più largo che si ricollega a quello superiore, il CAI 229 ex CAI 13 si sposta a sinistra su esile sentierino a mezzacosta) – Bivio q.775 (Località Il Vergatoio, bivio e cartelli: a sinistra scende il CAI 276 alla forra di Rio Freddo, andiamo a destra rimanendo sul CAI 229 verso casa Il Sasso) – Bivio q.745 (Rimaniamo sul CAI 229 in discesa, a sinistra inizia un sentiero non segnato che facendo un giro più ampio si ricollega al CAI 229) – Bivio q.731 (Dalla nostra sinistra proviene il sentiero non segnato che faceva un giro più ampio, continuiamo sul nostro CAI 229 che ora si allarga a forestale) – Bivio q.680 (Quota da IGM Umbria e IGA 12. Il CAI 229 scende a sinistra su sentiero conducendo a Ca’ Sasso, in loco possiamo scorgere in lontananza l’eremo di San Girolamo, rimaniamo sulla forestale che curva a gomito a destra e continua come CAI 136 C per San Felice) – Incrocio q.605 (Continuando a perdere quota arriviamo al crocevia di piste appena sopra l’abitato di San Felice, scartiamo la pista a destra che sale ripida e quella dritto che continua in piano, scendiamo a sinistra arrivando subito alle abitazioni) – San Felice q.575.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 16,4 km DIFFICOLTA: E/EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m QUOTA MASSIMA: M. Cucco q.1566 |
Sentieri Itinerario prevalentemente su sentieri CAI dove i numerosi bivi possono generare confusione, la segnatura è generalmente sporadica mentre i cartelli sono ben posizionati. La variante di discesa dalla grotta nord del monte Cucco fino intercettare il CAI 225 la facciamo a vista e per intuito scegliendo di volta in volta i passaggi che riteniamo migliori, prima nel ripidissimo declivio, poi nel fitto bosco. (Questa variante è solo per escursionisti esperti, in caso contrario dalla grotta nord del monte Cucco bisogna ritornare sui propri passi e scendere a Pian delle Macinare per intraprendere il CAI 225) Sentiero CAI 241 ex CAI 16: Il sentiero scende ripidissimo passando dalla maestosa voragine dei Bocca Nera fino a raggiungere il fondovalle presso il rio Freddo. La segnatura è appena sufficiente, il sentierino diventa particolarmente infido e molto scivoloso in caso di terreno bagnato come nel nostro caso. Voragine di Bocca Nera: Attenzione a non affacciarsi troppo all’ingresso della maestosa voragine che precipita verticalmente, sulla destra ci sono delle cambre che portano all’attacco di una breve via ferrata che s’inoltra al suo interno (Non si tratta di una vera ferrata, il proseguo in grotta avviene solo con attrezzatura da speleo) |
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Rifugi-Bivacchi Rifugio Valcella: edificio di legno generalmente chiuso |
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Fonti Fonte dell’Acqua Fredda sul sentiero CAI 225 ex CAI 1 |
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore): |
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San Felice |
0,00 |
Pian di Monte |
2,01 |
Rio
Freddo q.890 |
4,28 |
Bivio q.581 |
0,01 |
Rifugio della Valcella |
2,15 |
Passo
Porraia |
4,35 |
Torre San Felice |
0,05 |
Costa della Valcella |
2,20 |
Bivio
q.940 |
5,00 |
Bivio q.648 |
0,13 |
Crinale
S M. Cucco |
2,35 |
Bivio
q.937 |
5,02 |
Deviazione q.721 |
0,26 |
Monte Cucco |
2,48 |
Bivio q.929 |
5,05 |
Bivio q.882 |
0,45 |
Bivio q.1455 |
2,58 |
Bivio q.820 |
5,20 |
Bivio q.920 |
0,50 |
Bivio q.1425 |
3,04 |
Deviazione q.807 |
5,22 |
Passo Porraia |
0,53 |
Grotta
Nord M. Cucco |
3,09 |
Fonte Acqua Ferrata |
5,23 |
Bivio q.900 |
0,58 |
Cresta N monte Cucco |
3,25 |
Bivio q.775 |
5,28 |
Rio Freddo q.930 |
/ |
CAI 225 q.1136 |
3,42 |
Bivio q.745 |
5,33 |
Rio Freddo q.935 |
/ |
Passo del Lupo |
3,43 |
Bivio q.731 |
5,34 |
Tre
Confini |
1,16 |
Bivio
q.1035 |
3,57 |
Bivio q.680 |
5,40 |
Bivio
q.1020 |
1,28 |
Bivio
q.1025 |
4,00 |
Incrocio q.605 |
5,52 |
Fonte
Acqua Fredda |
1,30 |
Bocca
Nera |
4,08 |
San Felice |
5,57 |
Bivio
q.1025 |
1,32 |
Rio
Freddo q.890 |
4,20 |
|
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Strada
asfaltata |
1,57 |
Forra
di Rio Freddo |
4,24 |
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San Felice |
San Felice q.575 (Dal tornante della strada che finisce alla borgata di case, ignoriamo la carrareccia che si abbassa e iniziamo a camminare con la sterrata che si sviluppa poco sopra, siamo sul CAI 136 C ma allo stato attuale non vi sono segni o cartelli) |
Bivio q.581 (Biforcazione: dopo pochi metri rimaniamo sulla sterrata principale e tralasciamo quella che sale a destra) |
Scorcio dalla sterrata sull’abitato di Torre San Felice |
CAI 136 C |
Deviazione q.721 (Biforcazione della pista: lasciamo quella a sinistra che è il proseguo del CAI 136 C e comincia scendere verso il paese di Piaggiasecca, teniamo quella a destra in salita con fondo di pietrisco che in seguito si riduce a sentiero privo di indicazioni) |
Bivio q.882: Tralasciamo il sentiero che continua dritto e seguiamo quello che curva a sinistra …. |
…. in pochi minuti usciamo dal sottobosco e ci compare la sagoma del monte Cucco. |
Bivio q.920 (Ci innestiamo su un largo sentiero pianeggiante senza indicazioni, a destra si direziona verso il monte La Croce e noi lo seguiamo a sinistra) |
Passo Porraia q.931 (Ci innestiamo sulla pista bianca CAI 136 B che sale dal paese di Piaggiasecca, saliamo a destra e siamo subito sul valico e crocevia di sentieri) |
Dal passo Porraia scendiamo nel versante opposto la pista CAI 229 |
Sul sentiero CAI 229 che entra nel bosco e risale il rio Freddo verso la valle di San Pietro |
Sul sentiero CAI 229 che entra nel bosco e risale il rio Freddo verso la valle di San Pietro |
Tre Confini q.950 (Località Tre Confini, bivio e cartelli: lasciamo il CAI 229 che continua a seguire il rio Freddo verso la valle di San Pietro, saliamo a destra il CAI 287 ex CAI 31 per la fonte dell’Acqua Fredda) |
Il CAI 287 ex CAI 31 per la fonte dell’Acqua Fredda |
Bivio q.1020 (Località Acqua Fredda, bivio e cartelli. Innesto sul CAI 225 ex CAI 1 a mezzacosta: a destra si direziona verso Pian delle Macinare, noi lo seguiamo a sinistra verso la Val di Ranco) |
Fonte Acqua Fredda q.1020 (Nella piazzola troviamo un tavolo e panca per pic-nic, la fonte e a poca distanza una torretta) |
Fonte Acqua Fredda q.1020 (Nella piazzola troviamo un tavolo e panca per pic-nic, la fonte e a poca distanza una torretta) |
Bivio q.1025 (Il CAI 225 continua sulla forestale verso la Val di Ranco, noi saliamo a destra il sentiero CAI 226 verso il monte Cucco) |
Nella parte finale usciamo definitivamente dal bosco per transitare sotto il verde crinale del Colle degli Scogli |
Strada asfaltata q.1200 (Ci innestiamo sulla strada provinciale del monte Cucco sulla quale è posta una fontana. Camminiamo sulla strada andando a destra, dalla parte opposta nel declivio erboso vediamo una fonte abbeveratoio con l’invisibile e non indicato CAI 292 che scende) |
Pian di Monte q.1197 (La strada termina alla piazzola adibita a parcheggio) |
Scultura “il volo di Giulia” a Pian di Monte |
Seguiamo il CAI 226 nella prateria, poi spostandoci a sinistra individuiamo l’inizio della pista forestale che ci fa guadagnare quota |
La forestale CAI 226 |
Rifugio della Valcella q.1296 (Edificio di legno generalmente chiuso. Bivio e cartelli appena prima della piazzola dove c’è il rifugio: lasciamo la pista CAI 226 ex CAI 2 che continua verso la grotta del monte Cucco, saliamo a sinistra il sentiero CAI 239/CAI 240 che ci fa guadagnare subito il crinalino soprastante) |
Rifugio della Valcella q.1296 (Edificio di legno generalmente chiuso. Bivio e cartelli appena prima della piazzola dove c’è il rifugio: lasciamo la pista CAI 226 ex CAI 2 che continua verso la grotta del monte Cucco, saliamo a sinistra il sentiero CAI 239/CAI 240 che ci fa guadagnare subito il crinalino soprastante) |
Costa della Valcella |
Costa della Valcella |
Costa della Valcella |
Prendiamo il CAI 239 che inizia a salire dritto a destra nel declivio erboso, la segnatura è assente e la traccia molto incerta |
Crinale S q.1470 (Difficilmente riusciamo tenere la traccia incerta del CAI 239, risaliamo a vista il pendio erboso guadagnando il crinale sud del monte Cucco in un punto imprecisato, più in basso c’è la vistosa croce di metallo quotata 1435m da IGM Umbria) |
Arrivo sul monte Cucco |
Monte Cucco q.1566 (C’è una piccola croce di metallo) |
Dalla vetta del monte Cucco insistiamo sul crinale mantenendo la direzione nord che ora ci fa perdere quota nel versante opposto |
Dalla vetta del monte Cucco insistiamo sul crinale mantenendo la direzione nord che ora ci fa perdere quota nel versante opposto |
Grotta Nord M. Cucco q.1380 (Il sentiero termina all’ingresso transennato della turistica grotta nord del monte Cucco) |
Dalla grotta nord del monte Cucco decidiamo di oltrepassare la staccionata che delimita l’area d’ingresso della grotta … |
… poi avanziamo a mezzacosta nel ripido pendio erboso per alcuni minuti … |
… poi avanziamo a mezzacosta nel ripido pendio erboso per alcuni minuti … |
… e prendiamo a scendere con direzione NE nel rigoglioso manto erboso, prestando attenzione ad alcuni salti o placche rocciose affioranti che sono sempre aggirabili. |
… e prendiamo a scendere con direzione NE nel rigoglioso manto erboso, prestando attenzione ad alcuni salti o placche rocciose affioranti che sono sempre aggirabili. |
Cresta N monte Cucco q.1275 (Scendendo ripidamente, ci spostiamo gradualmente a destra, in questo punto ci innestiamo sulla cresta nord del monte Cucco, in alto vediamo come sia ripida ed esposta) |
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Ora scendiamo penetrando immediatamente nel sottobosco, avanziamo con direzione nord senza punti di riferimento, il bosco è fitto ma il passaggio tra gli alberi è discretamente agevole |
Ora scendiamo penetrando immediatamente nel sottobosco, avanziamo con direzione nord senza punti di riferimento, il bosco è fitto ma il passaggio tra gli alberi è discretamente agevole |
CAI 225 q.1136 (Scendendo nel fitto bosco con direzione nord, c’innestiamo d’obbligo sul sentiero CAI 225 in un punto imprecisato, su un tronco dell’albero notiamo una “C” incisa. A sinistra si va a Pian delle Macinare e noi andiamo a destra) |
Passo del Lupo q.1140 |
Passo del Lupo q.1140 (Appena superato il piccolo valico boschivo iniziamo a scendere costeggiando delle bastionate rocciose) |
Bivio q.1035 (Località Bocca Nera, bivio e cartelli nel bosco: lasciamo il CAI 225 ex CAI 1 che continua a scendere al bivio della Fida, andiamo a sinistra sul CAI 241 ex CAI 16 per la voragine di Bocca Nera) |
Bivio q.1025 (Il sentierino più evidente continua dritto in leggera salita, il CAI 241 invece scende ripidamente a destra) |
Il CAI 241 ex CAI 16 scende ripidamente |
Il CAI 241 ex CAI 16 |
La voragine di Bocca Nera |
La voragine di Bocca Nera |
La voragine di Bocca Nera |
L’ultima parte della ripida discesa avviene su pietrisco |
Rio Freddo q.890 (L’ultima parte della ripida discesa avviene su pietrisco e termina al raggiungimento del corso d’acqua dove ci sono i cartelli) |
Lasciamo momentaneamente il CAI 241 che attraversa il rio Freddo e prende a salire al Passo Porraia, andiamo a sinistra evitando la buona traccia non segnata che sale ma seguendo il CAI 275 lungo il corso d’acqua delimitato da una recinzione |
Il CAI 275 lungo il corso d’acqua del rio Freddo |
Sul CAI 229 (Monte Lo Spicchio alle nostre spalle) |
Vediamo una cresta rocciosa a picco sulla forra del rio Freddo |
Sul CAI 229 |
Sul CAI 229 |
Bivio q.940 (Siamo entrati nel bosco e in questo punto c’è una biforcazione, le tracce sono simili: dritto a sinistra in piano non è segnata, mentre il CAI 229 tiene quella a destra che si alza) |
Bivio q.929 (Il sentiero che continua dritto conduce al monte La Croce, rimaniamo sul CAI 229 che curva a gomito a sinistra) |
In discesa su sentiero confuso tra gli alberi |
Sugli 870 metri il sentiero diventa evidente e si sviluppa a mezzacosta |
Bivio q.820 (Ci innestiamo su un largo sentiero, lo tralasciamo a sinistra all’indietro che scende alla forra di Rio Freddo, il CAI 229 lo segue andando dritto in piano) |
Deviazione q.807 (Facciamo attenzione alla segnatura CAI, dobbiamo lasciare il largo sentiero mentre il CAI 229 scende a sinistra su traccia) |
Fonte Acqua Ferrata |
Fonte Acqua Ferrata q.798 (Appena scesi siamo subito in una piazzola con le fonti abbeveratoio, andiamo a destra … |
… e immediatamente lasciamo il tracciato più largo che si ricollega a quello superiore, il CAI 229 ex CAI 13 si sposta a sinistra su esile sentierino a mezzacosta |
Bivio q.775 (Località Il Vergatoio, bivio e cartelli: a sinistra scende il CAI 276 alla forra di Rio Freddo, andiamo a destra rimanendo sul CAI 229 verso casa Il Sasso) |
Bivio q.680 (Il CAI 229 scende a sinistra su sentiero conducendo a Ca’ Sasso, rimaniamo sulla forestale che curva a gomito a destra e continua come CAI 136 C per San Felice) |
Bivio q.680 (In loco possiamo scorgere in lontananza l’eremo di San Girolamo) |
Sulla forestale CAI 136 C per San Felice |
Arrivo alle prime case di San Felice |