domenica 15 dicembre 2024

Monte Torrone (dalla cresta delle Svolte e il crinale NO) EE

Dal paese di Foce percorriamo il frequentato percorso nel Pian della Gardosa verso il lago di Pilato, giunti in località Le Svolte lasciamo il sentiero segnato e saliamo a sinistra senza traccia alcuna intraprendendo l'aerea cresta che ci fà innestare sul CAI 152. Lasciato anche questo sentiero segnato iniziamo la lunga salita del crinale NO del monte Torrone fino raggiungere la vetta, facciamo ritorno dal Sasso d'Andrè, la sella del Banditello e la fonte della Cerasa (parco nazionale dei monti Sibillini) 

DATA: 6 luglio 2024 

PARTENZA: Si parte dalla piccola borgata di Foce, raggiungibile da Montemonaco (provincia di Ascoli-Piceno, Marche) andando in direzione di Monte Gallo, poi seguendo le indicazioni per Foce (circa 9/10 km), oppure dall’autostrada A14 usciamo a Pedaso e prendiamo la Sp.238 per Comunanza, poi teniamo per Montemonaco e Foce (circa 60 km dall’A14). 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: Foce q.945 (Parcheggiamo all’ingresso dell’abitato di Foce presso il minuscolo lago e l’area giochi/pic nic. Iniziamo camminando nell’unica stradina che presto termina, quindi continuiamo tenendo la sterrata CAI 151 che ci inoltra attraverso il Piano della Gardosa dove possiamo incontrare alcuni campeggiatori, cartelli assenti)    Fonte dell’Aso q.957 (Ultima possibilità per parcheggiare, cartelli segnalano che il proseguo alle automobili è interdetto, in loco c’è la grande fonte dell’Aso)  –   Fonte della Gardosa q.1086 (Con una deviazione di poche decine di metri dalla pista principale, possiamo raggiungere la fonte/abbeveratoio situata nella prateria alla nostra sinistra)  -  Bivio q.1143 (La pista pianeggiante si esaurisce all’entrata del sottobosco e diventa un sentiero che si biforca, il CAI 151 segue quello a destra)  -  Bivio q.1163 (Dalla nostra sinistra proviene la variante scartata al bivio precedente, ora continuando sul CAI 151 iniziamo salire ripidamente sempre all’interno del bosco)  -  Le Svolte q.1260 (Località Le Svolte. Il sentiero CAI 151 sale tortuoso nel bosco costeggiando delle bastionate rocciose, in loco notiamo anche un anfratto)  -  Deviazione q.1410 (La ripida salita finisce all’uscita dal bosco, proprio in questo punto lasciamo il sentiero CAI 151 che continua nella vallata verso il lago di Pilato. Saliamo a sinistra con direzione est senza traccia alcuna, nei primi metri facendoci spazio tra la fitta vegetazione, poi ne usciamo su aperto e ripido pendio erboso, siamo nella parte iniziale della cresta che sovrasta Le Svolte. L’ascesa diventa particolarmente faticosa, poi nella parte alta dobbiamo inerpicare il ripidissimo pendio con passaggi infidi di 1° tenendoci a debita distanza dal precipizio che sappiamo esserci alla nostra sinistra, guadagnando di fatto l’aerea cresta soprastante)  -  CAI 152 q.1556 (Seguendo l’aerea e bella cresta ma priva di reali difficoltà, ci innestiamo d’obbligo sul sentierino CAI 152: a destra cala verso la fonte Matta e noi lo seguiamo a sinistra in lieve ascesa verso il vicino rilievo roccioso in direzione della fonte Fredda. Eventualmente potremmo attraversare il sentiero CAI 152 e con una ripidissima ascesa a vista nel declivio erboso, guadagnare direttamente il soprastante crinale NO del monte Torrone)  -  Cresta NO M. Torrone q.1605 (Seguendo il CAI 152 riusciamo a racimolare ulteriore quota senza fatica, quindi aggirato il rilievo roccioso ci compare alla nostra destra un catino di pietrisco. In questo punto inizia la cresta NO del monte Torrone che si divide in due rami, uno è l’aspro e imponente rilievo roccioso appena contornato col CAI 152 e che se intrapreso direttamente comporterebbe dei passaggi alpinistici di rilievo, l’altro che scegliamo è più sottile e accessibile, il catino di pietrisco si interpone tra i due. Quindi lasciamo il CAI 152, saliamo a destra il catino di pietrisco sulla sua sponda sinistra per guadagnare alla bene e meglio il crinalino aereo soprastante, in ogni maniera qualsiasi dei due rami vogliamo salire si uniscono poco sopra in un'unica soluzione)   -  Forcella q.1820 (Quota da GPS. Salendo faticosamente ma senza difficoltà il crinale NO del monte Torrone, possiamo già vedere dalla distanza l’evidente intaglio sul crinale stesso, una volta raggiunto dobbiamo arrampicare la rocciosa sponda sinistra con pochi metri di 1° e riprendere di fatto il proseguo verso la vetta)   -   Monte Torrone q.2117 (La parte conclusiva del crinale NO che culmina sul monte Torrone diventa elementare e l’ascesa si addolcisce, sulla cima troviamo solo un minuscolo omino di sassi. Ci innestiamo sul crinale principale solcato dal sentierino privo di segnatura, a destra ci porta a salire in direzione del monte Vettore, noi andiamo a sinistra abbassandoci immediatamente alla grande sella erbosa che ci divide dal vicino Sasso d’Andrè)  –   Sella q.2045 (Separa il monte Torrone dal Sasso d’Andrè)  –  Sasso d’Andre q.2100 (Sulla vetta c’è un grosso sasso con scritta e un punto geodetico, si prosegue tenendo il crinale)  –  Sella del Banditello q.1823 (Incrocio sulla larga sella erbosa, cartelli assenti: dritto il crinale risale al monte Banditello, a destra scende il sentiero CAI 132 verso Santa Maria in Pantano, noi scendiamo trasversalmente a sinistra per sentiero che è sempre CAI 132)  – Bivio q.1749 (Cartelli assenti, in loco c’è la piccola sorgente della fonte Fredda che ormai è scomparsa: dritto il sentiero prosegue come CAI 152 verso la fonte Matta e il lago di Pilato, noi curviamo a gomito a destra tenendo il CAI 132 su esile sentierino a mezzacosta nel verde pendio, segni e omini di sasso che si vedono solo all’ultimo momento a causa dell’erba)  -  Bosco q.1375 (Il sentiero CAI 132 entra definitivamente nel bosco)  –  Fonte della Cerasa q.1190 (Presa d’acqua e alcune tubazioni all’interno del bosco)  -  Foce q.945 (Il CAI 132 termina innestandosi sulla strada asfaltata pochi metri prima del cartello che indica l’entrata di Foce) 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 12 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1200 m

QUOTA MASSIMA: M. Torrone q.2117

Sentieri

La segnatura CAI è sporadica/assente. 

La cresta che sovrasta Le Svolte presenta un punto delicato che è quello intermedio, cioè la salita del ripidissimo pendio che ci fa conquistare l’aerea cresta. Inerpichiamo faticosamente e con difficoltà aggrappandoci al manto erboso e a qualche roccetta affiorante (1°/1°+), da evitare assolutamente con terreno bagnato, la cresta aerea che segue e che termina facendoci innestare sul CAI 152 non crea difficoltà. 

Il crinale NO del monte Torrone è ripido e faticoso ma privo di reali difficoltà, poche volte si mette mano su roccia (max.1°) 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonti all’ingresso del paese di Foce presso l’area giochi.

Fonte dell’Aso: sulla sterrata dopo pochi minuti dalla partenza da Foce

Fonte della Gardosa: fonte/abbeveratoio situata nella prateria a poche decine di metri alla sinistra della pista CAI 151 (potrebbe passare inosservata)

Fonte Fredda sul Bivio q.1749 (La sorgente che fuoriesce dal terreno è ormai scomparsa, ridotta a un rigagnolo)

Fonte della Cerasa (Presa d’acqua sul CAI 132 dalla quale non è possibile prelevare)

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Foce

0,00

Forcella q.1820

2,25

Fonte dell’Aso

0,06

M. Torrone

3,15

Fonte della Gardosa

0,25

Sella q.2045

3,22

Bivio q.1143

0,36

Sasso d’Andrè

3,30

Bivio q.1163

0,39

Sella del Banditello

4,05

Le Svolte

0,52

Bivio q.1749

4,15

Deviazione q.1410

1,08

Bosco q.1375

5,00

CAI 152 q.1556

1,38

Fonte della Cerasa

5,15

Cresta NO del M. Torrone

1,45

Foce

5,50

 


Parcheggiamo all’ingresso dell’abitato di Foce

Attraversiamo tra le poche case di Foce

Ultima possibilità per parcheggiare, cartelli segnalano che il proseguo alle automobili è interdetto, in loco c’è la grande fonte dell’Aso

Il CAI 151 ci inoltra attraverso il Piano della Gardosa

La fonte della Gardosa

In vista della cresta che sovrasta Le Svolte


Primo piano della cresta che sovrasta Le Svolte

Le Svolte q.1260 (Località Le Svolte. Il sentiero CAI 151 sale tortuoso nel bosco costeggiando delle bastionate rocciose, in loco notiamo anche un anfratto) 

Il sentiero CAI 151 sale tortuoso nel bosco costeggiando delle bastionate rocciose

Il sentiero CAI 151 sale tortuoso nel bosco costeggiando delle bastionate rocciose

  

Deviazione q.1410 (La ripida salita finisce all’uscita dal bosco, proprio in questo punto lasciamo il sentiero CAI 151 che continua nella vallata verso il lago di Pilato. Saliamo a sinistra con direzione est senza traccia alcuna, nei primi metri facendoci spazio tra la fitta vegetazione) 

Deviazione q.1410 (La ripida salita finisce all’uscita dal bosco, proprio in questo punto lasciamo il sentiero CAI 151 che continua nella vallata verso il lago di Pilato. Saliamo a sinistra con direzione est senza traccia alcuna, nei primi metri facendoci spazio tra la fitta vegetazione) 

Poi ne usciamo su aperto e ripido pendio erboso, siamo nella parte iniziale della cresta che sovrasta Le Svolte

Poi ne usciamo su aperto e ripido pendio erboso, siamo nella parte iniziale della cresta che sovrasta Le Svolte

L’ascesa diventa particolarmente faticosa

Guadagniamo l’aerea cresta soprastante

Sulla cresta che sovrasta Le Svolte

Sulla cresta che sovrasta Le Svolte

Arrivo sul CAI 152, retrospettiva del percorso fatto

CAI 152 q.1556: Seguendo l’aerea e bella cresta ma priva di reali difficoltà, ci innestiamo d’obbligo sul sentierino CAI 152, a destra cala verso la fonte Matta …..

…. e noi lo seguiamo a sinistra in lieve ascesa verso il vicino rilievo roccioso in direzione della fonte Fredda


Sul CAI 152, sotto di noi vediamo la cresta delle Svolte

Cresta NO M. Torrone q.1605 (Seguendo il CAI 152 riusciamo a racimolare ulteriore quota senza fatica, quindi aggirato il rilievo roccioso ci compare alla nostra destra un catino di pietrisco. In questo punto inizia la cresta NO del monte Torrone che si divide in due rami, uno è l’aspro e imponente rilievo roccioso appena contornato col CAI 152 e che se intrapreso direttamente comporterebbe dei passaggi alpinistici di rilievo, l’altro che scegliamo è più sottile e accessibile, il catino di pietrisco si interpone tra i due. Quindi lasciamo il CAI 152, saliamo a destra il catino di pietrisco sulla sua sponda sinistra per guadagnare alla bene e meglio il crinalino aereo soprastante)

In ogni maniera qualsiasi dei due rami vogliamo salire si uniscono poco sopra in un'unica soluzione

Voltandoci indietro vediamo il percorso fatto (linea bianca): terminata la cresta delle Svolte ci innestiamo sul CAI 152 (linea rossa), aggiriamo il promontorio roccioso del primo ramo NO del monte Torrone e lasciamo il CAI 152 salendo il secondo ramo del crinale che è più accessibile (non visibile dalla foto)

Risaliamo il crinale NO del monte Torrone

Risaliamo il crinale NO del monte Torrone


Forcella q.1820 (Salendo faticosamente ma senza difficoltà il crinale NO del monte Torrone, possiamo già vedere dalla distanza l’evidente intaglio sul crinale stesso)

Arriviamo alla Forcella q.1820

Arriviamo alla Forcella q.1820


Dopo la Forcella q,1820, gradualmente la salita del crinale diventa meno faticosa

Dopo la Forcella q,1820, gradualmente la salita del crinale diventa meno faticosa

Panorama dalla cresta NO del monte Torrone

Panorama dalla cresta NO del monte Torrone

 

Panorama dalla cresta NO del monte Torrone

Ci appare il Sasso d’Andrè

Vicini alla vetta del monte Torrone

Arrivo in vetta al monte Torrone


Arrivo in vetta al monte Torrone

Sul monte Torrone

Dalla vetta del monte Torrone andiamo a sinistra abbassandoci immediatamente alla grande sella erbosa che ci divide dal vicino Sasso d’Andrè

Sella q.2045 (Separa il monte Torrone dal Sasso d’Andrè) 

Sasso d’Andrè q.2100 (Sulla vetta c’è un grosso sasso con scritta e un punto geodetico)

   


Un tratto di cresta che affrontiamo direttamente, eventualmente come si vede la possiamo bypassare a destra

Retrospettiva del crinale

Vista panoramica mentre avanziamo sul crinale in direzione della sella del Banditello

Sella del Banditello q.1823 (Incrocio sulla larga sella erbosa, cartelli assenti: dritto il crinale risale al monte Banditello, a destra scende il sentiero CAI 132 verso Santa Maria in Pantano, noi scendiamo trasversalmente a sinistra per sentiero che è sempre CAI 132) 

Appena lasciata la sella del Banditello

Sul CAI 132 che dalla sella del Banditello cala al bivio della fonte Fredda


Sul CAI 132 a mezzacosta che dal bivio presso la fonte Fredda scende in direzione della fonte della Cerasa e al paese di Foce

Alcune centinaia di metri sotto di noi vediamo il paese di Foce

Bosco q.1375 (Il sentiero CAI 132 entra definitivamente nel bosco)

Sul CAI 132

Fonte della Cerasa q.1190 (Presa d’acqua e alcune tubazioni all’interno del bosco)

Arrivo al paese di Foce