Partiamo da Alba di Canazei e raggiungiamo su pista forestale il rifugio Contrin, continuiamo con impegnativa e faticosa traversata fino al rifugio Passo San Nicolò dal quale facciamo ritorno calando nell’ampio vallone del Prà di Contrin (Escursione invernale nelle Dolomiti del Trentino Alto Adige)
DATA: 30 dicembre 2024
PARTENZA: Dal parcheggio delle funivie di Alba di Canazei (Trentino Alto Adige)
ITINERARIO: Parcheggio q.1490 (Iniziamo camminando sulla via del Contrin di fianco la grande area parcheggio a pagamento degli impianti di risalita. In breve la strada termina, quindi passiamo sotto la funivia dove proviene la pista da sci e si continua sulla forestale CAI 602) - Outes de Contrin q.1524 (Località Outes de Contrin. Appena oltrepassato il grande ponte sul fosso d’acqua c’è il bivio con cartelli: scartiamo a sinistra il sentiero CAI 602A per Pian de la Steles e rimaniamo sulla forestale CAI 602 in salita) - Bivio q.1545 (Appena fatto il tornante della forestale, il CAI 602 sale a sinistra per sentiero che taglia, rimaniamo sulla più agevole forestale) - Bivio q.1560 (Dalla nostra sinistra proviene il sentiero CAI 602 che aveva tagliato) - Deviazione q.1635 (Lasciamo la forestale che continua verso il rifugio Ciampac e le piste da sci, in inverno il proseguo è interdetto, saliamo ripidamente a sinistra tenendo il CAI 602 su sentiero) - Baita Locia de Contrin q.1736 (Al termine della salita siamo sulla forestale con cartelli, sopra di noi è situata la piccola baita. A destra conduce verso il rifugio Ciampac e a Canazei, andiamo a sinistra con la forestale che ora si sviluppa in piano incontrando dopo pochi metri un crocefisso) - Bivio q.1736 (Con la neve passa inosservato, ma a sinistra scende il sentiero Alta via delle Dolomiti 2 nella vallata del rio Contrin, seguiamo la forestale pianeggiante CAI 602) - Calcara q.1740 (Alla nostra destra c’è una tabella didattica che segnala l’antica fornace per la produzione della calce) - Val de Contrin q.1773 (Bivio e cartelli nella vallata pianeggiante: a destra inizia il CAI 646 che s’inoltra in mezzo agli abeti in direzione della Forcia Neigra, seguiamo la forestale CAI 602 verso il rifugio Contrin) - Bivio q.1796 (Biforcazione della forestale e cartelli: dritto è CAI 648 per il passo San Nicolò dal quale faremo ritorno, stiamo su quella principale CAI 602 che si abbassa spostandosi a sinistra verso il ponte sul rio Contrin) - Ponte q.1791 (Quota da mappa IGM Trentino. Attraversato il grande ponte la forestale CAI 602 prende a salire ininterrottamente) - Baita Cianci q.1828 (Grande malga) - Presa d’acqua q.1955 (La forestale continuando a salire fa un doppio tornante portandoci a transitare sopra la presa d’acqua) - Rifugio Contrin q.2016 (Sul tornante pochi metri sotto il rifugio lasciamo la forestale che continua verso la malga Contrin, caliamo nel bosco iniziando il sentiero CAI 608 per il rifugio Passo San Nicolò) - Ponte q.2012 (Appena calati dal rifugio Contrin col sentiero CAI 608, attraversiamo un piccolo ponticello sul fosso d’acqua e cominciamo ad alzarci) - Ponte q.1998 (Quota da mappa IGM Trentino. Usciti dal bosco siamo in un’ampia radura, l’attraversiamo abbassandoci e compare subito il ponticello sul corso d’acqua, dalla parte opposta si riprende a salire, con la neve i segni sono poco visibili) - Crinale SO M. Vernadais q.2355 (Percorriamo il CAI 608 che si sviluppa con direzione sud/ovest tenendoci sul lato sinistro della vallata Prà delle Vacche, l’ambiente è vasto disseminato da alberi e macigni sparsi, quando è possibile ci scostiamo dal CAI 608 estivo indicato dal GPS privilegiando le parti alte. Nella parte terminale siamo costretti a risalire l’ampio solco vallivo che ci fa guadagnare il crinale sud occidentale del monte Vernadais, a destra ci si dirige verso questa cima mentre noi andiamo a sinistra in piano e senza difficoltà dove in breve ci appare la sagoma del rifugio) - Rifugio Passo San Nicolò q.2340 (Ci lasciamo alle spalle il rifugio e l’imponente Col Ombert che lo sovrasta, andiamo a destra sul CAI 648 estivo inoltrandoci nell’ampio vallone del Prà di Contrin nel quale caliamo dolcemente procedendo a vista, puntiamo al rudere del casotto di legno sottostante, l’orizzonte è dominato dal massiccio del Piz Boè e dal Sas Pordoi) - Rudere q.2270 (Rudere di un casotto di legno, lo superiamo continuando a mantenere la direzione nord e insistendo a perdere quota nella vallata) - Baite q.2083 (Dalla mappa CTP del Trentino A.A sono quotate 2082,9 m. Nel fondovalle vediamo due baite isolate poco distanti tra loro che ci guidano nella discesa, volutamente evitiamo di entrare nel grande solco vallivo a rischio valanghe che ci compare e condurrebbe direttamente verso questi edifici, quindi continuiamo perdere quota spostandoci a sinistra rimanendo alti dove si manterrebbe anche il CAI 648 estivo. Senza toccare direttamente le baite, le teniamo alla nostra destra distanti circa 20 metri, continuiamo scendere per poco perché subito giungiamo al margine boschivo. Ora il proseguo è poco evidente come pure la segnatura, dobbiamo virare a destra portandoci di fatto sotto le baite per trovare l’ingresso del CAI 648 che penetra nel bosco con direzione E) - Piazzola q.1834 (Il sentiero si esaurisce uscendo in una piazzola dalla quale ha inizio la forestale che seguiamo) - Bivio q.1796 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo la forestale CAI 602 fino al parcheggio delle funivie di Alba di Canazei) - Val de Contrin q.1773 - Bivio q.1736 - Baita Locia de Contrin q.1736 - Bivio q.1560 - Bivio q.1545 - Outes de Contrin q.1524 - Parcheggio q.1490
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 13,9 km DIFFICOLTA: EEAI |
DISLIVELLO TOTALE: 920 m QUOTA MASSIMA: 2380 m |
Sentieri Neve 30/50 cm con tratti scoperti presso il rifugio Passo San Nicolò, temperatura - 4° e tempo sereno. Alba di Canazei – rifugio Contrin: il
tragitto si svolge su pista forestale battuta dalle motoslitte che
generalmente non richiede l’uso delle ciaspole. Traversata rifugio Contrin – rifugio Passo San Nicolò: a
parte un primo tratto iniziale abbiamo dovuto battere tutto il percorso con
le ciaspole, senza l’uso del GPS la percorrenza del CAI 608 non è intuitiva,
alcuni brevi tratti sono ripidi. Con forte innevamento appare un versante
soggetto a smottamenti al quale prestare attenzione, quando possibile abbiamo
privilegiato tenerci sui punti alti scostandoci dallo sviluppo del CAI 608
estivo. Rifugio Passo San Nicolò – Prà di Contrin – Val di Contrin: Anche tutta la discesa di ritorno l’abbiamo dovuta battere, ci si cala nell’ampia vallata del Prà di Contrin avanzando a vista senza problemi fino all’arrivo delle Baite q.2083 dietro le quali il CAI 648 penetra nel bosco. L’ingresso del sentiero nel sottobosco non è evidente e può creare delle perplessità, il proseguo non ci dà punti di riferimento e un tratto intermedio della discesa si sviluppa su cengia (Con forte innevamento può sparire o diventare pericolosa) Conclusione: il tragitto dal rifugio Contrin al rifugio Passo San Nicolò e il successivo ritorno calando nella valle Prà di Contrin risulta impegnativo dal punto di vista fisico e di orientamento, non appare essere preso in considerazione dal normale escursionismo invernale, è consigliabile percorrerlo solo con un modesto innevamento e possibilmente ben assestato, il panorama dal rifugio Passo San Nicolò ripaga ampiamente la nostra fatica. |
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Rifugi-Bivacchi Baita
Locia de Contrin:
Piccola baita ristoro chiusa nel periodo invernale Baita
Cianci: Indicata
sulla mappa IGM come malga Contrin, la grande malga offre un servizio di
ristorante con possibilità di pernottamento nel periodo estivo Rifugio
Contrin: aperto
da giugno a settembre, il complesso è composto da due gradi edifici e una
piccola cappella, dispone di oltre 100 posti letto. Rifugio Passo San Nicolò: Il rifugio è situato nel grande valico del passo di San Nicolò ai piedi del Col Ombert, in un contesto molto bello e altamente panoramico, è aperto da giugno a settembre e dispone di 24 posti letto. |
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Fonti Fonte presso le Baite q.2083 (Situata a circa 30 metri sul lato ovest
dove transita il CAI 648) |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Parcheggio
|
0,00 |
Crinale SO M. Vernadais |
4,25 |
Outes de Contrin |
0,05 |
Rifugio Passo San Nicolò |
4,40 |
Bivio q.1545 |
0,09 |
Rudere q.2270 |
4,48 |
Bivio q.1560 |
0,12 |
Baite q.2083 |
5,25 |
Deviazione q.1635 |
0,23 |
Piazzola
q.1834 |
6,00 |
Baita Locia de Contrin |
0,40 |
Bivio q.1796 |
6,10 |
Bivio q,1736 |
/ |
Val de Contrin |
/ |
Calcara |
0,48 |
Calcara |
/ |
Val de Contrin |
0,56 |
Bivio
q,1736 |
/ |
Bivio q.1796 |
1,10 |
Baita Locia de Contrin |
/ |
Ponte q.1791 |
1,11 |
Deviazione q.1635 |
/ |
Baita Cianci |
1,20 |
Bivio q.1560 |
/ |
Presa
d’acqua |
1,42 |
Bivio
q.1545 |
/ |
Rifugio
Contrin |
1,55 |
Outes
de Contrin |
/ |
Ponte
q.2012 |
1,57 |
Parcheggio
|
7,05 |
Ponte
q.1998 |
2,04 |
|
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Il parcheggio di servizio alla funivia di Alba |
Iniziamo camminando sulla via del Contrin di fianco la grande area parcheggio a pagamento degli impianti di risalita. In breve la strada termina, quindi passiamo sotto la funivia dove proviene la pista da sci e si continua sulla forestale CAI 602 |
Sulla forestale CAI 602 |
Outes de Contrin q.1524 (Località Outes de Contrin. Appena oltrepassato il grande ponte sul fosso d’acqua c’è il bivio con cartelli: scartiamo a sinistra il sentiero CAI 602A per Pian de la Steles e rimaniamo sulla forestale CAI 602 in salita) |
Deviazione q.1635 (Lasciamo la forestale che continua verso il rifugio Ciampac e le piste da sci, in inverno il proseguo è interdetto, saliamo ripidamente a sinistra tenendo il CAI 602 su sentiero) |
Deviazione q.1635 (Lasciamo la forestale che continua verso il rifugio Ciampac e le piste da sci, in inverno il proseguo è interdetto, saliamo ripidamente a sinistra tenendo il CAI 602 su sentiero) |
Baita Locia de Contrin: Al termine della salita siamo sulla forestale con cartelli, sopra di noi è situata la piccola baita. Andiamo a sinistra con la forestale che ora si sviluppa in piano … |
… incontrando dopo pochi metri un crocefisso. |
Sulla forestale CAI 602 verso il rifugio Contrin |
Calcara q.1740 (Alla nostra destra c’è una tabella didattica che segnala l’antica fornace per la produzione della calce) |
Val de Contrin |
Bivio q.1796 (Biforcazione della forestale e cartelli: dritto è CAI 648 per il passo San Nicolò dal quale faremo ritorno, stiamo su quella principale CAI 602 che si abbassa spostandosi a sinistra verso il ponte sul rio Contrin) |
Ponte q.1791 (Ponte sul rio Contrin) |
Arrivo alla baita Cianci |
Baita Cianci |
Sulla forestale dopo avere superato la baita Cianci |
Presa d’acqua q.1955 |
Al rifugio Contrin |
Al rifugio Contrin |
Al rifugio Contrin |
La cappella al rifugio Contrin |
Panorama dal rifugio Contrin sul percorso che dovremo affrontare per raggiungere il rifugio Passo San Nicolò |
Sul tornante pochi metri sotto il rifugio Contrin lasciamo la forestale che continua verso la malga Contrin, caliamo nel bosco iniziando il sentiero CAI 608 per il rifugio Passo San Nicolò |
Ponte q.2012: appena calati dal rifugio Contrin col sentiero CAI 608, attraversiamo un piccolo ponticello sul fosso d’acqua … |
… e cominciamo ad alzarci. |
Usciti dal bosco siamo in un’ampia radura, l’attraversiamo abbassandoci e compare subito il Ponte q.1998 sul corso d’acqua, dalla parte opposta si riprende a salire |
Ponte q.1998 |
Sul CAI 608 |
Percorriamo il CAI 608 che si sviluppa con direzione sud/ovest tenendoci sul lato sinistro della vallata Prà delle Vacche, l’ambiente è vasto disseminato da alberi e macigni sparsi |
Percorriamo il CAI 608 che si sviluppa con direzione sud/ovest tenendoci sul lato sinistro della vallata Prà delle Vacche, l’ambiente è vasto disseminato da alberi e macigni sparsi |
Percorriamo il CAI 608 che si sviluppa con direzione sud/ovest tenendoci sul lato sinistro della vallata Prà delle Vacche, l’ambiente è vasto disseminato da alberi e macigni sparsi |
Percorriamo il CAI 608 che si sviluppa con direzione sud/ovest tenendoci sul lato sinistro della vallata Prà delle Vacche, l’ambiente è vasto disseminato da alberi e macigni sparsi |
Quando è possibile ci scostiamo dal CAI 608 estivo indicato dal GPS privilegiando le parti alte |
Quando è possibile ci scostiamo dal CAI 608 estivo indicato dal GPS privilegiando le parti alte |
La sagoma del Col Ombert alla nostra sinistra |
Crinale SO M. Vernadais q.2355 |
Seguiamo il crinale pianeggiante e senza difficoltà verso il rifugio Passo San Nicolò |
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Seguiamo il crinale pianeggiante e senza difficoltà verso il rifugio Passo San Nicolò |
In breve ci appare la sagoma del rifugio |
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Rifugio Passo San Nicolò |
Rifugio Passo San Nicolò |
Panorama dal rifugio Passo San Nicolò |
Panorama dal rifugio Passo San Nicolò |
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Ci lasciamo alle spalle il rifugio e l’imponente Col Ombert che lo sovrasta |
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Andiamo a destra sul CAI 648 estivo inoltrandoci nell’ampio vallone del Prà di Contrin nel quale caliamo dolcemente procedendo a vista |
Andiamo a destra sul CAI 648 estivo inoltrandoci nell’ampio vallone del Prà di Contrin nel quale caliamo dolcemente procedendo a vista |
Puntiamo al rudere del casotto di legno sottostante, l’orizzonte è dominato dal massiccio del Piz Boè e dal Sas Pordoi |
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Rudere q.2270 (Rudere di un casotto di legno, lo superiamo continuando a mantenere la direzione nord e insistendo a perdere quota nella vallata) |
Scendiamo nell’ampio vallone del Prà di Contrin |
Nel fondovalle vediamo due baite isolate poco distanti tra loro che ci guidano nella discesa, volutamente evitiamo di entrare nel grande solco vallivo a rischio valanghe che ci compare e condurrebbe direttamente verso questi edifici, quindi continuiamo perdere quota spostandoci a sinistra rimanendo alti dove si manterrebbe anche il CAI 648 estivo |
Zoomata sulle due Baite q.2083 |
Scendiamo verso le due Baite q.2083 |
Scendiamo verso le due Baite q.2083 |
Senza toccare direttamente le baite, le teniamo alla nostra destra distanti circa 20 metri, continuiamo scendere per poco perché subito giungiamo al margine boschivo. Ora il proseguo è poco evidente come pure la segnatura, dobbiamo virare a destra portandoci di fatto sotto le baite per trovare l’ingresso del CAI 648 che penetra nel bosco con direzione E |
CAI 648 |
Un tratto intermedio della discesa sul CAI 648 si sviluppa su cengia |
Scorcio sulla baita Cianci che vediamo nel fondovalle |
Un tratto intermedio della discesa sul CAI 648 si sviluppa su cengia |
Piazzola q.1834 (Il sentiero si esaurisce uscendo in una piazzola dalla quale ha inizio la forestale che seguiamo) |
Bivio q.1796 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo la forestale CAI 602 fino al parcheggio delle funivie di Alba di Canazei) |
Nel fondovalle si vede il paese di Canazei, sullo sfondo il gruppo del Sassopiatto/Sassolungo |