Traversata dolomitica di due giorni a confine tra Friuli V.G e Veneto. Partiamo dal rifugio Pordenone e arriviamo al rifugio Padova facendo la salita semi alpinistica al solitario Monfalcon dei Forni. (Vedi il 2° giorno)
DATA: 8 agosto 2024
PARTENZA: Dal paese di Cimolais (provincia di Pordenone, Friuli V.G.) seguiamo le indicazioni per la Val Cimolaia che ci fanno passare tra le abitazioni, ne usciamo superando dopo circa 2 km il campeggio Bresin e continuiamo per altri 11 km fino al termine, scartiamo a destra il parcheggio inferiore in località Pian di Meluzzo, ci portiamo su quello superiore dove è collocata la teleferica di servizio al rifugio Pordenone. (La stradina della Val Cimolaia nel periodo estivo è a pagamento).
ITINERARIO: Parcheggio q.1204 (Iniziamo sul sentiero di pietrisco CAI 349/CAI 353 che sale lungo la teleferica di servizio al rifugio Pordenone) – Rifugio Pordenone q.1249 (Scartiamo subito un sentiero che scende nel bosco raccordandosi al CAI 361 di casera Meluzzo, ci portiamo dietro l’edificio dove c’è il bivio con cartelli: a sinistra sale il CAI 363 per la val Montanaia e noi prendiamo il sentiero CAI 349 in falsopiano nel bosco, dopo circa 30 minuti ne usciamo per salire a serpentina la pietraia che ci inoltra nella val Monfalcon di Cimoliana) – Bivio q.1880 (A sinistra inizia tra i radi pini mughi il sentiero CAI 360 per la forcella Cimoliana che allo stato attuale è dichiarato inagibile. Continuiamo a risalire la val Monfalcon di Cimoliana sul CAI 349) – Forcella del Leone q.2290 (Stretto intaglio della cresta, nella parete alla nostra destra troviamo la targa nera in memoria dell’alpinista Piero Taiariol, il sentiero CAI 349 scavalla scendendo nella val Monfalcon di Forni) – Bivio q.2240 (A sinistra sembra esserci una traccia di passaggio che si mantiene alta e a mezzacosta sulla testata della Val Monfalcon di Forni. Noi continuiamo a scendere sul CAI 349, dove nel frattempo sul fondovalle ci è apparso il bivacco Marchi Granzotto) – Bivacco Marchi Granzotto q.2152 (Situato su un dolce rilievo pianeggiante nella Val Monfalcon di Forni, crocevia e cartelli: dal fondovalle proviene il sentiero CAI 359, a mezzacosta c’è il CAI 342 per la forcella Cason, prendiamo a sinistra e in salita il CAI 342 per la forcella Monfalcon di Forni ben visibile in lontananza) – Forcella Da Las Busas q.2261 (Nessuna indicazione, il versante opposto si affaccia nel canalone orientale del Monfalcon di Forni) – Bivio q.2278 (Sulla destra il CAI 354 scende nel ripido canalone orientale del Monfalcon di Forni, andiamo avanti in vista del vicino valico della forcella Monfalcon di Forni) – Forcella Monfalcon di Forni q.2309 (Appena scavallato il valico lasciamo il proseguo in discesa del CAI 342 nel Cadin d’Arade, andiamo a destra seguendo una traccia a mezzacosta pianeggiante nel pendio di pietrisco) – Spallone q.2317 (La traccia a mezzacosta ci porta a camminare sotto una scura parete rocciosa, guadagnando successivamente uno spallone che è visibile anche dalla forcella Monfalcon di Forni. Dalla sua sella ci abbassiamo nella parte opposta su traccia sdrucciolevole che ci deposita alla vicina colata di pietrisco) – Canalone q.2300 (Ora comincia la Via Normale vera e propria, inerpichiamo il canalone roccioso segnalato con omini di sasso originato dalla forcella Alfonso, passaggi vari di 1° e 2°) – Canalone q.2360 (In questo punto lasciamo il canalone che ad oltranza è destinato a restringersi, usciamo a destra su cengia) – Camino q.2380 (Siamo al punto chiave della Via Normale, stiamo attenti a non seguire la cengia che è “sbarrata” da una linea di pietre, dobbiamo arrampicare a sinistra il sottile e verticale camino alto 5/6 metri di 2°/2°+, ma è preferibile tenere il suo spigolo sinistro in buona esposizione. Alla sua conclusione possiamo notare sulla destra un vecchio ma solido chiodo utile per un eventuale discesa in doppia, il proseguo ora è su terreno roccioso e confuso che seguiamo grazie ai numerosi omini di sasso) – Monfalcon di Forni q.2453 (Arrivati sotto la vetta in una zona abbastanza ampia non vi sono indicazioni, scartiamo il largo canale più appariscente ma con un’uscita su placca impegnativa, arrampichiamo invece la fenditura meno evidente che precede il canale di pochi metri, passaggi continui di 1°+/2° per circa 15 metri. Dall’angusta vetta con omino ritorniamo indietro) – Camino q.2380 – Canalone q.2360 – Canalone q.2300 – Spallone q.2317 – Forcella Monfalcon di Forni q.2309 (Tornati alla forcella riprendiamo il CAI 342 scendendolo a destra nella valle del Cadin d’Arade) – Bivio q.1880 (Siamo in presenza dei primi pini mughi, sulla sinistra c’è una traccia di raccordo al CAI 353, non ci sono indicazioni e lo notiamo solo per la presenza di omini di sasso) – Val d’Arade q.1800 (Località Val d’Arade, bivio e cartelli tra la distesa di pini mughi: tralasciamo a sinistra il CAI 353 per la forcella Montanaia e continuiamo in discesa sul CAI 342 verso il rifugio Padova) – Bivio q.1560 (Bivio e cartelli nel bosco, innesto sul CAI 346: a destra risale verso la forcella Scodavacca e noi insistiamo in discesa) – Bivio q.1310 (Usciamo dal bosco nei pressi dei pascoli della casera Prà di Toro. A sinistra c’è il sentiero CAI 357 per la forcella Segnata e vediamo una piccola cappella poco distante, scendiamo a destra dove c’è subito la carrozzabile) – Carrozzabile q.1300 (Località Prà di Toro. L’accesso con le auto è possibile fino a questo punto, scendiamo a sinistra verso il vicino rifugio per la sua carrozzabile d’accesso attraversando la sbarra, come alternativa dalla parte opposta cala un sentiero che compie un giro più ampio) – Rifugio Padova q.1287 (Ci fermiamo a pernottare).
NOTE: |
|
LUNGHEZZA: 11 km DIFFICOLTA: EE/F+ |
DISLIVELLO SALITA: 1370 m DISLIVELLO DISCESA: 1300 m QUOTA MAX: Monfalcon dei Forni q.2453 |
Sentieri Via Normale al Monfalcon dei Forni: La via è segnalata da numerosi omini di sasso che invito a rinforzare, ci sono passaggi vari di 1° e 2° con il punto chiave del camino che giudico di 2+ in esposizione (noi preferiamo arrampicare il suo spigolo sinistro), da non sottovalutare anche l’ascesa iniziale del canalone franoso originato dalla forcella Alfonso e l’arrampicata finale alla vetta di circa 15 metri continui e ariosi di 1+/2°. Indispensabile l’uso del casco, un cordino solo per rassicurare i meno esperti. (La difficoltà F+ viene data solo per la via normale al Monfalcon dei Forni, il resto della gita è EE) |
|
Rifugi-Bivacchi Rifugio Pordenone: Situato nella val Cimoliana in Friuli Venezia Giulia, è raggiungibile in auto dal paese di Cimolais e con breve camminata di pochi minuti dal parcheggio sottostante, aperto da fine maggio dispone di 60 posti letto e in aggiunta ci sono delle originali casette sugli alberi. Rifugio Padova: Situato ai piedi della catena dei Monfalconi/Spalti di Toro in Veneto, dispone di 25 posti letto più altri 25 d’emergenza. Il rifugio è aperto da metà aprile a fine ottobre, poi nel periodo natalizio. Bivacco Marchi Granzotto: Il bivacco in lamiera è collocato nell’alta valle Monfalcon di Forni presso il crocevia dei sentieri CAI 349/CAI 359/CAI 342, è in ottime condizioni e all’interno ci sono 12 posti letto con materassi e coperte, in fondo è presente un comodino. |
|
Fonti Fonte al rifugio Padova |
|
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
|||
Parcheggio
|
0,00 |
Monfalcon di Forni |
5,00 |
Rifugio Pordenone |
0,06 |
Camino q.2380 |
/ |
Bivio q.1880 |
1,55 |
Canalone q.2360 |
/ |
Forcella del Leone |
3,00 |
Canalone q.2300 |
/ |
Bivio q.2240 |
3,04 |
Spallone
q.2317 |
/ |
Bivacco Marchi Granzotto |
3,20 |
Forcella Monfalcon di Forni |
5,50 |
Forcella Da Las Busas |
3,37 |
Bivio q.1880 |
6,45 |
Bivio q.2278 |
3,40 |
Val d’Arade |
6,55 |
Forcella Monfalcon di Forni |
3,44 |
Bivio
q.1560 |
7,18 |
Spallone q.2317 |
3,49 |
Bivio q.1316 |
7,46 |
Canalone q.2300 |
3,52 |
Carrozzabile (Prà di Toro) |
7,47 |
Canalone q.2360 |
/ |
Rifugio Padova |
7,50 |
Camino
q.2380 |
/ |
|
|
Parcheggio q.1204 (Iniziamo sul sentiero di pietrisco CAI 349/CAI 353 che sale lungo la teleferica di servizio al rifugio Pordenone) |
Parcheggio q.1204 (Iniziamo sul sentiero di pietrisco CAI 349/CAI 353 che sale lungo la teleferica di servizio al rifugio Pordenone) |
Il rifugio Pordenone è già visibile poco più in alto |
Rifugio Pordenone |
Rifugio Pordenone q.1249 (Ci portiamo dietro l’edificio dove c’è il bivio con cartelli: a sinistra sale il CAI 363 per la Val Montanaia e noi prendiamo il sentiero CAI 349 in falsopiano nel bosco) |
Il sentiero CAI 349 in falsopiano nel bosco |
Dopo circa 30 minuti usciamo dal bosco per salire a serpentina la pietraia che ci inoltra nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana (Retrospettiva) |
|
Saliamo la val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Bivio q.1880 (A sinistra inizia tra i radi pini mughi il sentiero CAI 360 per la forcella Cimoliana che allo stato attuale è dichiarato inagibile) |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
|
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
Nella val Monfalcon di Cimoliana |
In vista della forcella del Leone nell’alta val Monfalcon di Cimoliana |
In vista della forcella del Leone nell’alta val Monfalcon di Cimoliana |
Arrivo alla forcella del Leone |
Forcella del Leone q.2290 (Stretto intaglio della cresta, nella parete alla nostra destra troviamo la targa nera in memoria dell’alpinista Piero Taiariol, il sentiero CAI 349 scavalla scendendo nella val Monfalcon di Forni) |
Dalla forcella del Leone scavalliamo scendendo nella val Monfalcon di Forni |
Entriamo nella valle Monfalcon dei Forni |
Vista sulla forcella Monfalcon di Forni |
Continuiamo a scendere sul CAI 349, nel frattempo sul fondovalle ci è apparso il bivacco Marchi Granzotto |
|
Sul CAI 349 |
Arrivo al bivacco Marchi Granzotto |
Bivacco Marchi Granzotto |
Bivacco Marchi Granzotto |
Dal bivacco Marchi Granzotto prendiamo in salita il CAI 342 per la forcella Monfalcon di Forni |
Sul CAI 342 che dal bivacco sale alla forcella Monfalcon di Forni |
Alla forcella Da Las Busas |
La forcella del Leone vista dalla forcella Da Las Busas |
Retrospettiva sulla forcella Da Las Busas appena lasciata |
In vista della forcella Monfalcon di Forni |
Forcella Monfalcon di Forni q.2309 |
La valle Monfalcon dei Forni dalla quale siamo risaliti vista dalla forcella Monfalcon di Forni (In lontananza di vede il bivacco Marchi Granzotto) |
|
La vallata del Cadin d’Arade nel versante opposto della forcella Monfalcon di Forni |
Zoomata sulla vetta del Pelmo |
Forcella Monfalcon di Forni q.2309 (Appena scavallato il valico lasciamo il proseguo in discesa del CAI 342 nel Cadin d’Arade, andiamo a destra seguendo una traccia a mezzacosta pianeggiante nel pendio di pietrisco) |
Dalla forcella Monfalcon di Forni lasciamo il proseguo in discesa del CAI 342 nel Cadin d’Arade, andiamo a destra seguendo una traccia a mezzacosta pianeggiante nel pendio di pietrisco che ci conduce all’attacco della via normale alla cima del Monfalcon dei Forni |
|
La traccia a mezzacosta ci porta a camminare sotto una scura parete rocciosa |
Alle nostre spalle vediamo la forcella Monfalcon di Forni |
Dallo Spallone ci abbassiamo nella parte opposta su traccia sdrucciolevole che ci deposita alla vicina colata di pietrisco dalla quale ha inizio la via normale |
Inerpichiamo il canalone roccioso segnalato con omini di sasso originato dalla forcella Alfonso |
Inerpichiamo il canalone roccioso segnalato con omini di sasso originato dalla forcella Alfonso |
Canalone q.2360 (In questo punto lasciamo il canalone che ad oltranza è destinato a restringersi, usciamo a destra su cengia) |
La cengia che ci conduce al camino |
Camino q.2380 (Siamo al punto chiave della Via Normale, stiamo attenti a non seguire la cengia che è “sbarrata” da una linea di pietre, dobbiamo arrampicare a sinistra il sottile e verticale camino alto 5/6 metri di 2°/2°+, ma è preferibile tenere il suo spigolo sinistro in buona esposizione) |
|
Alla sua conclusione possiamo notare sulla destra un vecchio ma solido chiodo utile per un eventuale discesa in doppia |
Il proseguo ora è su terreno roccioso e confuso che seguiamo grazie ai numerosi omini di sasso |
Il proseguo ora è su terreno roccioso e confuso che seguiamo grazie ai numerosi omini di sasso |
Il proseguo ora è su terreno roccioso e confuso che seguiamo grazie ai numerosi omini di sasso |
Il proseguo ora è su terreno roccioso e confuso che seguiamo grazie ai numerosi omini di sasso |
Arrampichiamo la fenditura con passaggi continui di 1°+/2° per circa 15 metri che ci fa pervenire alla vetta |
Monfalcon di Forni q.2453 |
Tornati alla forcella Monfalcon di Forni riprendiamo il CAI 342 scendendo nella valle del Cadin d’Arade |
Scendiamo nella valle del Cadin d’Arade |
Alle nostre spalle vediamo in lontananza la forcella Monfalcon di Forni dalla quale abbiamo iniziato a scendere |
Scendiamo nella valle del Cadin d’Arade |
Val d’Arade q.1800 (Località Val d’Arade, bivio e cartelli tra la distesa di pini mughi: tralasciamo a sinistra il CAI 353 per la forcella Montanaia e continuiamo in discesa sul CAI 342 verso il rifugio Padova) |
Carrozzabile q.1300 (Località Prà di Toro) |
Carrozzabile q.1300 (Località Prà di Toro. L’accesso con le auto è possibile fino a questo punto, scendiamo a sinistra verso il vicino rifugio per la sua carrozzabile d’accesso attraversando la sbarra) |
La “divertente” fonte al rifugio Padova |
Rifugio Padova |