martedì 18 marzo 2025

Da Farfareta al monte Peschiena (ritorno dal crinale di Cà Tronco) E/EE

Itinerario in parte su sentieri o sterrate privi di segnatura, numerosi bivi senza indicazione possono creare confusione, il ritorno sul crinale di Cà del Tronco è completamente fuori sentiero e in ambiente selvaggio, riferito solo a escursionisti esperti con senso dell’orientamento. (appennino Tosco/Romagnolo)

DATA: 23 novembre 2024 

PARTENZA: Usciamo dal paese di Marradi (sulla SP 302 Faenza-Firenze) andando in direzione di Firenze e subito c’è la frazione di Biforco, quindi lasciamo la SP 302 e prendiamo la stradina a sinistra con indicazione per Campigno che oltrepassiamo fino al termine dell’asfaltata alle vecchie case di Farfareta (7,4 km da Biforco, parcheggiamo sul ciglio della stradina appena prima di arrivare alle case).

 Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Farfareta q.642 (Ci portiamo tra le vecchie case di Farfareta dove ci sono i cartelli, tralasciamo a sinistra che è l’inizio del CAI 533, andiamo a destra sulla carrozzabile in piano CAI 541)   Incrocio q.653 (Alla biforcazione lasciamo la carrozzabile in piano nella quale pochi metri più avanti ha inizio sulla sinistra del sentiero CAI 533A, scendiamo dritto a destra sulla sterrata CAI 544)      Bivio q.616 (Biforcazione della sterrata: tralasciamo quella dritto a sinistra in piano CAI 544 dalla quale faremo ritorno, seguiamo quella dritto a destra che scende senza indicazioni)      Bivio q.573 (La sterrata perde quota uscendo in una vasta radura, la contorniamo e ritroviamo il percorso in prossimità del fosso Campigno dove c’è il bivio: a destra conduce al molino di Gamigno e alla strada asfaltata, noi andiamo a sinistra paralleli al corso d’acqua, nessuna indicazione)    Fosso di Campigno q.575 (Attraversiamo il corso d’acqua, sulla destra possiamo notare una parete con delle stratificazioni verticali di roccia)   –  Fosso di Campaccio q.580    Fosso di Campaccio q.585    Bivio q.615 (Bivio senza indicazioni, a sinistra il sentiero sale verso il rudere di Fontanelle e al monte Castellina, stiamo a destra sulla sterrata che si abbassa verso il corso d’acqua)   –  Fosso di Campaccio q.610    Bivio q.627 (Risaliti dal guado del fosso di Campaccio, in breve la nostra sterrata vira a sinistra stando sempre paralleli al corso d’acqua, sulla destra passa inosservato ma inizia un sentiero abbandonato che entra nel bosco e sale al rudere di casetta dell’Alpe)  -  Fosso del Campaccio q.635   Bivio q.710 (Bivio della sterrata, scartiamo quella a sinistra che sale ripida e andiamo avanti su quella in falsopiano)   Bivio q.719 (Biforcazione: stiamo sulla sterrata a sinistra in salita, dritto a destra inizia un largo sentiero pianeggiante per la casa di Pian Canneto, nessuna indicazione)      Deviazione q.860 (Lasciamo la sterrata che risale ripida curvando a sinistra, andiamo dritto in piano su largo sentiero non segnato che supera un fossetto d’acqua e immediatamente curva a gomito a destra. Successivamente il sentiero si restringe e salendo passa tra una distesa di felci che nasconde l’originario percorso)     Bivio q.930 (Il nostro sentiero ora è evidente, in questo punto dove c’è uno slargo compie una marcata curva a sinistra e salendo ripidamente presenta un fondo di piatte rocce affioranti. Proprio sul tornante si percepisce a destra nel fitto bosco l’esistenza di un sentiero abbandonato, comunque il bivio può passare inosservato)     Bivio q.1000 (Salendo ci innestiamo su un sentiero sterrato pianeggiante privo d’indicazioni, lo seguiamo a destra)   Bivio q.1011 (Il sentiero sterrato si divide, a destra curva e continua in falsopiano, andiamo dritto in salita)   Bivio q.1024 (Appena risaliti dal bivio precedente usciamo del bosco in una grande radura, scartiamo a sinistra il tracciato poco visibile per il Poggio Ceppa Tonda e seguiamo il più evidente sentiero sterrato, siamo sotto il versante settentrionale del monte Giogo di Villore, in breve ci appare una vistosa e isolata antenna)   Incrocio q.1052 (Arriviamo sul promontorio, a destra poco distante è situata la lunga antenna, evitiamo il sentiero davanti a noi e andiamo a sinistra su largo percorso che comincia a perdere quota)      Bivio q.999 (Bivio della sterrata e innesto sul CAI 00 in località Porcellecchi: a destra sale verso il passo di Campiglioni e lo teniamo a sinistra in discesa)    Ripetitore q.988 (Arrivati nella piazzola sotto il grande ripetitore verde, evitiamo il largo sentiero a destra e teniamo il CAI 00 che risale a sinistra)      Bivio q.995 (Bivio e cartelli: tralasciamo a sinistra il CAI 541 che ci consentirebbe di tornare a Farfareta abbreviando la gita, andiamo dritto in salita sul sentiero CAI 00 con indicazione del passo del Muraglione)    Bivio q.1096 (Al termine della ripida salita siamo al bivio con cartelli: scartiamo a destra l’inizio del CAI 16 SOFT21 per il paese di Corella, seguiamo a sinistra il CAI 00 su sentiero sterrato)   –   Giogo di Corella q.1132 (Il sentiero sterrato transita poco sotto il punto alto)   –   Incrocio q.1121 (Cartelli: a destra scende il CAI 12 per il paese di Corella, a sinistra c’è il CAI 501 che potremmo prendere se volessimo evitare il monte Peschiena, andiamo dritto sul CAI 00)   –   Bivio q.1143 (Quota da mappa IGM Toscana, per CTR Toscana 1142,4 m. Arriviamo sul punto alto dove troviamo i cartelli del metanodotto, a sinistra in discesa inizia il lungo crinale verso il monte Lavane, andiamo a destra su sterrata pianeggiante CAI 00)  –  Bivio q.1148 (A sinistra della sterrata ha inizio il sentiero CAI 411 per la casa de La Greta, sul bivio ha inizio anche il selvaggio crinalino che culmina sulla vetta del monte Peschiena, è molto infrascato quindi rimaniamo sulla sterrata CAI 00 per trovare un punto ottimale di salita)   –  Deviazione q.1148 (Lasciamo la sterrata CAI 00 e saliamo a sinistra senza traccia o indicazione alcuna inoltrandoci nel sottobosco, saliamo a vista con direzione NE)   –  Monte Peschiena q.1201 (Usciti dal sottobosco, passiamo tra distese di felci e sottili rovi fino guadagnare l’anonima vetta delimitata tra il margine boschivo e il declivio di felci, torniamo sui nostri passi)   –   Deviazione q.1148   – Bivio q.1148  –  Bivio q.1143 (Tornati su questo punto, lasciamo il sentiero sterrato che scende a sinistra verso il Giogo di Corella dal quale siamo venuti, ci abbassiamo nel pendio dietro i cartelli del metanodotto che recano la numerazione 001 MB e 101 AB. Ha inizio il lungo crinale verso il monte Lavane, il pendio è un po’ infrascato ma sul bordo destro c’è una buona traccia di passaggio non segnata)   –   Bivio q.1082 (Innesto sul CAI 501, proviene dalla nostra sinistra su sentiero a mezzacosta nel bosco e conduce all’ Incrocio q.1121 passato in precedenza e ora continua sul nostro crinale verso il monte Lavane)   –  Il Terminone q.1039 (Anonimo promontorio sul crinale, il CAI 501 lo bypassa sulla sinistra e continua a perdere quota)  – Sella q.975 (Superata una colonnina di servizio al metanodotto, il CAI 501 si sposta a destra per bypassare il promontorio quotato 982 m da IGM Toscana)   –   Sella q.964 (Quota da mappa IGM Toscana. Possiamo tenere il crinale oppure il sentiero CAI 501 che bypassa il promontorio spostandosi a destra)  –  Sella q.980 (Quota da GPS. Siamo ritornati sul crinale e spostandoci a sinistra aggiriamo anche il punto quotato 999 da IGM Toscana)   –   Bivio q.1008 (Il punto è quotato 1007,6 metri da CTR Toscana. Sulla sinistra dove ci sono due paletti ravvicinati del metanodotto e un paletto di metallo alto circa un metro, ha inizio un marcato sentierino a mezzacosta che scende al rudere di Ca’ Martino, stiamo sul crinale CAI 501 che per la prima volta inizia a salire ripidamente)   –   Sella q.1097 (La ripida salita s’interrompe al punto quotato 1097 m da IGM Toscana, il CAI 501 come le volte precedenti bypassa a destra su sentiero, noi teniamo il crinale che riprende la faticosa ascesa)  –  Deviazione q.1131 (La ripida salita s’interrompe al punto quotato 1130,6 m da CTR Toscana, il proseguo del crinale verso il Poggio della Colletta s’addolcisce. In questo punto lasciamo il crinale e andiamo a sinistra penetrando nel fitto bosco a vista e senza traccia alcuna, su un albero vediamo incisa una T rovesciata. Cominciamo a perdere quota rigorosamente con direzione NO, il bosco è fitto e ci preclude qualsiasi riferimento ma il passaggio è agevole, in breve superiamo una vecchia recinzione di filo spinato e si delinea l’ampio crinale boscoso che ci direziona verso Ca’ del Tronco)   –  Radura q.1034 (Usciamo dal sottobosco in una vasta radura di felci solcata da tracce di animali. Il crinale è vasto e poco delineato, mentre procediamo nella radura di felci cerchiamo di non spostarci a destra verso il sottobosco che ci allontanerebbe dalla nostra traiettoria, sforziamoci di stare spostati a sinistra dove purtroppo ci attende una zona infrascata che dobbiamo risolvere man mano che avanziamo, manteniamo sempre la direzione NO)  –  Sentiero q.863 (Quota da GPS. Il tratto infrascato si è esaurito da poco, notiamo alla nostra sinistra l’inizio di un largo sentiero che scendendo ci fa lasciare il crinale)  – Incrocio q.835 (Appena scesi siamo al crocevia di larghi sentieri senza indicazioni: tralasciamo quello a destra che si direziona verso il fosso Costanmarcolo, andiamo a sinistra evitando quello che sale ripido per esaurirsi poco sopra e seguiamo quello che svolta a destra abbassandosi, è delimitato da un “guard rail” di tronchi)  –   Ca’ al Tronco q.746 (Grande e vecchia casa colonica forse abitata saltuariamente. Tralasciamo il sentiero sterrato subito a destra, andiamo a sinistra oltrepassando la casa e scendendo la sua sterrata principale d’accesso)   –   Incrocio q.735 (Crocevia di sterrate: evitiamo quella che sale dritto a sinistra per il rudere di Ca’ Martino, poi quella dritto in piano per Pian degli Arali, scegliamo quella che curva a gomito a destra in discesa)   –   Bivio q.655 (Arrivati nei pressi del fosso Costanmarcolo, un sentiero a sinistra non indicato si raccorda al sottostante CAI 541, rimaniamo sulla sterrata)  -  Bivio q.650 (Innesto sul CAI 541, proviene su sentiero dalla nostra sinistra e continua sulla nostra sterrata che manteniamo)   –  Fosso delle Chiesine q.632 (Lo guadiamo, la sterrata si sposta sulla riva sinistra)   –   Fosso delle Chiesine q.626 (Lo guadiamo, dalla parte opposta sul ciglio della sterrata troviamo la maestà Angiolo Ferrini)   –   Fango q.623 (Rudere infrascato, la sterrata comincia a guadagnare quota)  –  Bivio q.616 (Chiudiamo l’anello, a sinistra all’indietro c’è la sterrata presa in mattinata che scende verso il fosso Campigno, andiamo avanti)  –  Incrocio q.653  –  Farfareta q.642. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 17,4 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1050 m

QUOTA MASSIMA: M. Peschiena q.1201

Sentieri

Itinerario in parte su sentieri o sterrate privi di segnatura, numerosi bivi senza indicazione possono creare confusione, il ritorno sul crinale di Cà del Tronco è completamente fuori sentiero e in ambiente selvaggio, riferito solo a escursionisti esperti con senso dell’orientamento. 

Causa piogge recenti, abbiamo riscontrato parecchia difficoltà a guadare i fossi Campigno e Campaccio, poi al ritorno anche il fosso delle Chiesine. 

Crinale di Cà al Tronco: Decidiamo di percorrere questo selvaggio crinale senza averne mai trovato notizia, la mappa IGM riporta una traccia che solo in parte è percettibile. Dal crinale CAI 501 solcato dal metanodotto tra i monti Lavane e Peschiena, ci dobbiamo portare al punto anonimo quotato 1130,6 m da CTR Toscana e che per il nostro senso di marcia precede il Poggio della Colletta. Deviando a sinistra penetriamo immediatamente nel sottobosco, allo stato attuale notiamo una T rovesciata su un albero, il crinale da intraprendere ancora ci rimane celato. Calando con direzione NO a vista senza traccia o segno alcuno ma rimanendo sempre sul punto alto, ben presto attraversiamo una fatiscente recinzione di filo spinato con il crinale che comincia delinearsi, camminiamo lungo il margine boschivo che appare più agevole. Dopo circa 15 minuti il crinale si amplia in una vasta radura di felci, in questo periodo invernale sono secche e schiacciate sul terreno, lasciano intravvedere numerose tracce di animali che utilizziamo per avanzare, presumo che nel periodo primaverile il passaggio potrebbe essere proibitivo. Causa l’ampiezza il crinale appare poco delineato, stiamo attenti a non deviare a destra abbassandoci verso il sottobosco, ma sforziamoci a stare a sinistra sul punto alto, purtroppo ci attende un lungo tratto particolarmente infrascato da risolvere man mano che avanziamo senza certezza di avere fatto la scelta giusta. Concluso il tratto infrascato, si continua perdere quota fino individuare a circa 863 metri sulla sinistra l’inizio di una sterrata che sancisce la fine del crinale. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fontana a Farfareta

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Farfareta

0,00

Bivio q.1024

2,03

Sella q.964

/

Incrocio q.653 

0,02

Incrocio q.1052

2,10

Sella q.980

3,55

Bivio q.616

0,10

Bivio q.999

2,17

Bivio q.1008

4,08

Bivio q.573

0,14

Ripetitore q.988

2,24

Sella q.1097

4,23

Fosso di Campigno q.575

0,16

Bivio q.995

2,26

Deviazione q.1131

4,28

Fosso di Campaccio q.578 

/

Bivio q.1096

2,44

Radura q.1034

4,40

Fosso di Campaccio q.580 

/

Giogo di Corella

/

Sentiero q.863

5,12

Fosso di Campaccio q.585 

/

Incrocio q.1121

2,55

Incrocio q.835

5,14

Bivio q.615

0,28

Bivio q.1143

2,57

Ca’ al Tronco

5,22

Fosso di Campaccio q.610

0,29

Bivio q.1148

3,01

Incrocio q.735

5,24

Bivio q.627

0,31

Deviazione q.1148

3,02

Bivio q.735

5,34

Fosso di Campaccio q.635 

/

Monte Peschiena

3,10

Bivio q.650

5,35

Bivio q.710

1,00

Deviazione q.1148

/

Fosso delle Chiesine q.632

5,37

Bivio q.719

1,03

Bivio q.1140

/

Fosso delle Chiesine q.626

5,41

Deviazione q.860

1,28

Bivio q.1143

3,20

Fango

5,46

Bivio q.930

1,43

Bivio q.1082

3,28

Bivio q.616

6,01

Bivio q.1000

1,53

Il Terminone

3,38

Incrocio q.653 

/

Bivio q.1011

2,00

Sella q.975

3,47

Farfareta

6,12

 


Farfareta q.642 (Ci portiamo tra le vecchie case di Farfareta dove ci sono i cartelli, tralasciamo a sinistra che è l’inizio del CAI 533, andiamo a destra sulla carrozzabile in piano CAI 541) 

  Incrocio q.653 (Alla biforcazione lasciamo la carrozzabile in piano nella quale pochi metri più avanti ha inizio sulla sinistra del sentiero CAI 533A, scendiamo dritto a destra sulla sterrata CAI 544)  

   Bivio q.616 (Biforcazione della sterrata: tralasciamo quella dritto a sinistra in piano CAI 544 dalla quale faremo ritorno, seguiamo quella dritto a destra che scende senza indicazioni)

Bivio q.573 (La sterrata perde quota uscendo in una vasta radura, la contorniamo)

Ritroviamo il percorso in prossimità del fosso Campigno dove c’è il bivio: a destra conduce al molino di Gamigno e alla strada asfaltata, noi andiamo a sinistra paralleli al corso d’acqua

Fosso di Campigno q.575: Attraversiamo il corso d’acqua …


…. sulla destra possiamo notare una parete con delle stratificazioni verticali di roccia.

Bivio q.615 (Bivio senza indicazioni, a sinistra il sentiero sale verso il rudere di Fontanelle e al monte Castellina, stiamo a destra sulla sterrata che si abbassa verso il corso d’acqua)

Fosso di Campaccio q.610   

Bivio q.627 (Risaliti dal guado del fosso di Campaccio, in breve la nostra sterrata vira a sinistra stando sempre paralleli al corso d’acqua, sulla destra passa inosservato ma inizia un sentiero abbandonato che entra nel bosco e sale al rudere di casetta dell’Alpe) 

  Fosso del Campaccio q.635 

  Bivio q.710 (Bivio della sterrata, scartiamo quella a sinistra che sale ripida e andiamo avanti su quella in falsopiano) 

  

  Bivio q.719 (Biforcazione: stiamo sulla sterrata a sinistra in salita, dritto a destra inizia un largo sentiero pianeggiante per la casa di Pian Canneto, nessuna indicazione)

Sulla sterrata

  Deviazione q.860 (Lasciamo la sterrata che risale ripida curvando a sinistra, andiamo dritto in piano su largo sentiero non segnato che supera un fossetto d’acqua e immediatamente curva a gomito a destra) 

Successivamente il sentiero si restringe e salendo passa tra una distesa di felci che nasconde l’originario percorso

Passato il Bivio q.930 dove c’è uno slargo, il sentiero compie una marcata curva a sinistra e salendo ripidamente presenta un fondo di piatte rocce affioranti

Bivio q.1000 (Salendo ci innestiamo su un sentiero sterrato pianeggiante privo d’indicazioni, lo seguiamo a destra)

 

Bivio q.1011 (Il sentiero sterrato si divide, a destra curva e continua in falsopiano, andiamo dritto in salita)

Retrospettiva del Bivio q.1011

Bivio q.1024 (Appena risaliti dal bivio precedente usciamo del bosco in una grande radura, scartiamo a sinistra il tracciato poco visibile per il Poggio Ceppa Tonda e seguiamo il più evidente sentiero sterrato, siamo sotto il versante settentrionale del monte Giogo di Villore, in breve ci appare una vistosa e isolata antenna

Incrocio q.1052 (Arriviamo sul promontorio, a destra poco distante è situata la lunga antenna, evitiamo il sentiero davanti a noi e andiamo a sinistra su largo percorso che comincia a perdere quota)

  Bivio q.999 (Bivio della sterrata e innesto sul CAI 00 in località Porcellecchi: a destra sale verso il passo di Campiglioni e lo teniamo a sinistra in discesa) 

Sterrata


  Ripetitore q.988

Bivio q.995 (Bivio e cartelli: tralasciamo a sinistra il CAI 541 che ci consentirebbe di tornare a Farfareta abbreviando la gita, andiamo dritto in salita sul sentiero CAI 00 con indicazione del passo del Muraglione) 

Giogo di Corella q.1132 (Il sentiero sterrato transita poco sotto il punto alto)

Incrocio q.1121 (Cartelli: a destra scende il CAI 12 per il paese di Corella, a sinistra c’è il CAI 501 che potremmo prendere se volessimo evitare il monte Peschiena, andiamo dritto sul CAI 00)  

   Bivio q.1143 (Quota da mappa IGM Toscana, per CTR Toscana 1142,4 m. Arriviamo sul punto alto dove troviamo i cartelli del metanodotto, a sinistra in discesa inizia il lungo crinale verso il monte Lavane, andiamo a destra su sterrata pianeggiante CAI 00) 

Sterrata pianeggiante CAI 00


Deviazione q.1148 (Lasciamo la sterrata CAI 00 e saliamo a sinistra senza traccia o indicazione alcuna inoltrandoci nel sottobosco, saliamo a vista con direzione NE)

Vecchia recinzione sul monte Peschiena

Bivio q.1143: Tornati su questo punto, lasciamo il sentiero sterrato che scende a sinistra verso il Giogo di Corella dal quale siamo venuti, ci abbassiamo nel pendio dietro i cartelli del metanodotto che recano la numerazione 001 MB e 101 AB.

Ha inizio il lungo crinale verso il monte Lavane, il pendio è un po’ infrascato ma sul bordo destro c’è una buona traccia di passaggio non segnata.

Sella q.975: Superata una colonnina di servizio al metanodotto …

… il CAI 501 si sposta a destra per bypassare il promontorio quotato 982 m da IGM Toscana. 


Bivio q.1008 (Il punto è quotato 1007,6 metri da CTR Toscana. Sulla sinistra dove ci sono due paletti ravvicinati del metanodotto e un paletto di metallo alto circa un metro, ha inizio un marcato sentierino a mezzacosta che scende al rudere di Ca’ Martino, stiamo sul crinale CAI 501 che per la prima volta inizia a salire ripidamente)        

Stiamo sul crinale CAI 501 che per la prima volta inizia a salire ripidamente

Sella q.1097 (La ripida salita s’interrompe al punto quotato 1097 m da IGM Toscana, il CAI 501 come le volte precedenti bypassa a destra su sentiero, noi teniamo il crinale che riprende la faticosa ascesa) 

  Deviazione q.1131 (In questo punto lasciamo il crinale e andiamo a sinistra penetrando nel fitto bosco a vista e senza traccia alcuna)

Cominciamo a perdere quota rigorosamente con direzione NO, il bosco è fitto e ci preclude qualsiasi riferimento ma il passaggio è agevole

In breve superiamo una vecchia recinzione di filo spinato e si delinea l’ampio crinale boscoso che ci direziona verso Ca’ del Tronco


Scendiamo l’ampio crinale boschivo  

Radura q.1034 (Usciamo dal sottobosco in una vasta radura di felci solcata da tracce di animali. Il crinale è vasto e poco delineato) 

Stiamo per uscire dalla zona infrascata

Stiamo per uscire dalla zona infrascata

Incrocio q.835 (Appena scesi siamo al crocevia di larghi sentieri senza indicazioni)

Dall’Incrocio q.835 seguiamo il sentiero delimitato da un “guard rail” di tronchi

 

Ca’ al Tronco

Ca’ al Tronco

Ca’ al Tronco

   Incrocio q.735 (Crocevia di sterrate: evitiamo quella che sale dritto a sinistra per il rudere di Ca’ Martino, poi quella dritto in piano per Pian degli Arali, scegliamo quella che curva a gomito a destra in discesa)  

Sterrata

La forra del fosso delle Chiesine


Bivio q.650 (Innesto sul CAI 541, proviene su sentiero dalla nostra sinistra e continua sulla nostra sterrata che manteniamo) 

Fosso delle Chiesine q.632 (Lo guadiamo, la sterrata si sposta sulla riva sinistra)

   Fosso delle Chiesine q.626 (Lo guadiamo, dalla parte opposta sul ciglio della sterrata troviamo la maestà Angiolo Ferrini)

La maestà Angiolo Ferrini

Il rudere di Fango sepolto dalla vegetazione

Sterrata CAI 544