lunedì 7 aprile 2025

L’anello della valle dei Castellani (EE)

Itinerario nel comprensorio di Marradi (Appennino toscano), partiamo dal vicino abitato di Biforco e saliamo di quota con il sentiero CAI fino al Poggio Valdolsera, nel ritorno percorriamo il selvaggio crinale del Poggio delle Pianacce concludendo una bella gita ad anello sulla valle dei Castellani.

DATA: 16 marzo 2025 

PARTENZA: Da Faenza prendiamo la SP.302 arrivando a Marradi (34 km da Faenza), attraversiamo l’abitato in direzione del passo della Colla e dopo appena 1,5 km siamo al paese di Biforco, quindi lasciamo la SP.302 e andiamo a sinistra seguendo le indicazioni per gli impianti sportivi, poi dopo 200 metri lasciamo subito la stradina andando a destra sulla via del Castellaccio oltrepassando il grande ponte sul fosso di Campigno, parcheggiamo dopo altri 100 m davanti al palazzetto dello sport e del campo di calcio. 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 22-Alta Valle del Lamone, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: Biforco q.350 (Parcheggiato davanti al palazzetto dello sport, saliamo a sinistra il ripido stradello asfaltato, siamo sul CAI 527)     Case q.362 (Al termine della salita, lo stradello asfaltato termina a delle case abbandonate, le aggiriamo e dalla parte opposta camminiamo su sentiero in piano costeggiando un grande muretto di sassi)   -  Incrocio q.364 (Ci innestiamo su una carrozzabile, a sinistra scende, a destra sale e termina alle case appena oltrepassate, noi l’attraversiamo e seguiamo il CAI 527 in salita su sentiero/mulattiera)     Bivio q.385 (Cartelli assenti. Entriamo nel bosco e al termine di un alto muretto a secco il sentiero si biforca, dritto a destra continua in piano, il CAI 527 prosegue in ripida salita portandosi poco sotto il crinale alberato)  -  Bivio q.497 (La biforcazione può passare inosservata: dritto a destra un sentierino non segnato si abbassa, il nostro CAI 527 continua a salire)  –  Bivio q.590 (Biforcazione e cartelli assenti, siamo sotto la cima boscosa e anonima del monte di Villanova: dritto a destra scende un largo sentiero non segnato, il CAI 527 continua in salita)  -  Bivio q.674 (Variante del CAI 527, possibile cartello: un sentiero sulla destra continua a mezzacosta, rimaniamo sul CAI 527 ufficiale che sale e continua sul crinale boscoso)  -   Bivio q.707 (A destra a ritroso proviene la variante del sentiero non segnato che si sviluppava a mezzacosta, avanziamo stando sul crinale CAI 527)   –  Bivio q.762 (Biforcazione in un ampio tratto pianeggiante del crinale che precede il poggio Muschieto: dritto a destra inizia un largo sentiero che conduce alle case di Muschieta, l’imbocco non è molto evidente, si continua sul crinale CAI 527)  -  Poggio Muschieto q.784 (Il sentiero si sposta a sinistra e transita a mezzacosta bypassando l’anonima e boscosa cima)  -   Cima q.785 (Ampio e panoramico promontorio erboso, ci abbassiamo dalla parte opposta)    Bivio q.763 (Appena scesi dal promontorio erboso, a destra a ritroso inizia un largo sentiero non segnato per le case di Muschieta, stiamo sul crinale CAI 527)  –  Capanno q.766 (Piccolo capanno di caccia in sasso alla nostra sinistra, lo oltrepassiamo e in breve il crinale CAI 527 comincia salire repentinamente)   Bivio q.880 (Innesto su sentiero sterrato, cartelli assenti: lasciamo il CAI 527 che scende a destra in direzione del monte Carnevalone, stiamo sul sentiero sterrato a sinistra in salita che si riporta sul crinale, direzione sud)     Capanno q.882 (Rudere di un piccolo capanno di caccia in sasso, appena oltrepassato ignoriamo il largo sentiero che scende a destra e stiamo sul crinale con direzione sud/ovest)    Bivio q.897 (Biforcazione del largo sentiero, cartelli assenti: dritto a destra entra nel bosco e aggira il poggio Valdolsera, continuiamo in salita rimanendo sul crinale)      Poggio di Valdolsera q.913 (Ci innestiamo in un ampio crinale ricoperto con fini sedimenti marnosi, a destra un largo sentiero conduce a un ripetitore che notiamo appena sotto, seguiamo il crinale a sinistra che si abbassa con direzione sud)   -  Bivio q.898 (Quando l’ampio crinale di sedimenti si riduce, scartiamo sulla destra un sentiero abbandonato che scende e rimaniamo sul crinale solcato da un sentiero terroso)     Deviazione q.912 (Lasciamo il crinale che in questo punto s’innalza ripido sul promontorio quotato 941 metri, prendiamo un largo sentiero a mezzacosta dritto a sinistra per le case di Faldo oltrepassando un cancello, cartelli assenti)  -  Sella q.907 (Usciamo dal sottobosco ritrovando il crinale, alle nostre spalle c’è il rilievo quotato 941 metri appena aggirato, in fondo alla nostra destra si scorgono con fatica i pochi resti della casa Faldo di Sopra, avanziamo sul crinale superando una recinzione dalla quale ha inizio un sentiero forestale che ci fa perdere quota)  -  Capanno di caccia q.868 (Per la mappa CTR Toscana 868,2 metri. In questo punto il percorso si allarga a sterrata e compie un tornante a destra continuando perdere quota verso casa Faldo di Sotto. Proprio sul tornante c’è un’area recintata con un capanno di caccia in pietra, quindi lasciamo la pista e andiamo a sinistra aggirando da sotto la recinzione al termine della quale ci alziamo portandoci sull’ampio crinale erboso, direzione est)  -  Cima q.879 (Senza toponimo ma quotata 879,4 metri dalla mappa CTR Toscana. In poco tempo siamo sul promontorio erboso senza indicazioni, davanti a noi il proseguo è sbarrato dal ripido pendio e la fitta macchia boschiva, in questo punto il crinale si divide ma è tutt’altro che evidente. Appare logico seguire il margine boschivo e la direzione calando spostandoci a destra, sarebbe il crinale est in direzione delle case di Ravale, noi invece dobbiamo intraprendere il crinale N/NE completamente invisibile perché rimane più basso rispetto a noi, quindi penetriamo nella fitta boscaglia a sinistra scendendo molto ripidamente, con terreno umido come nel nostro caso questa discesa è particolarmente delicata e infida)   -   Cima q.814 (Quota da GPS. Persi circa 50 metri di quota, il crinale boschivo si sviluppa semi pianeggiante giungendo subito a un punto oltre il quale precipita, è giocoforza tornare un po' indietro e bypassare sul versante ovest questo salto)  -  Cima q.804 (Punto alto quotato 803,5 metri da CTR Toscana. Avanziamo sul crinale boscoso sfruttando una esile traccia di passaggio, alcuni tratti ostruiti da cespugli sempreverdi o di ginestre li aggiriamo a piacere)  -  Rudere q.765 (Situato a destra pochi metri sotto il filo del crinale, è visibile all’ultimo istante e rimangono poche pietre. Avanzando ci compare anche un muretto di sasso che anticipa la salita finale al Poggio delle Pianacce)  -  Poggio delle Pianacce q.787 (Ampio e anonimo promontorio senza indicazioni riportato su tutte le mappe. Rimaniamo sempre sul crinale boschivo mantenendo la direzione NE)  -  Cima q.764 (Cima senza toponimo quotata 763,5 da CTR Toscana, la riconosciamo perché la salita alla cima avviene su una bella cresta con roccia dentellata a sbalzo, ora si prosegue nel sottile crinale di arbusti e compaiono alcuni cartelli che indicano il confine dell’area addestramento cani “I Pianacci”)  -  Cima q.723 (Punto alto quotato 723,3 metri da CTR Toscana. Prestiamo attenzione perché il proseguo del crinale non è intuitivo, per ritrovarlo caliamo nel bosco mantenendo fedelmente la direzione)  -  Rudere q.678 (Calando nel sottile crinale boschivo compare all’improvviso il minuscolo rudere di sasso, avanziamo salendo alla vicina cima quotata 688 metri tralasciando immediatamente una marcata traccia di passaggio che sulla destra aggira la vetta)   -  Cima q.688 (Cima panoramica senza toponimo ma quotata 687,5 metri da CTR Toscana, in loco notiamo un piccolo paletto angolare di metallo. Senza tornare indietro, scendiamo nel bosco virando a destra per ricollegarci alla buona traccia di passaggio che dopo il piccolo rudere aggirava questa vetta)  -  Cima q.584 (Il punto è anonimo e passa ignorato, nel fondovalle alla nostra sinistra invece possiamo vedere il grande complesso di Versarola)  -  Quota 426 (A sinistra c’è una buona traccia di passaggio a mezzacosta che scende per direzionarsi verso il fosso di Rineto nella valle dei Castellani, la potremmo intraprendere, ma temendo di concludere la gita guadando il corso d’acqua in piena continuiamo a scendere mantenendo la originaria direzione NE, la strada asfaltata è sotto di noi e traspare tra gli alberelli)  -  Strada q.379 (Ci arriviamo calando a vista tra gli alberi cercando di volta in volta la soluzione ottimale, ora camminiamo sulla strada asfaltata andando a sinistra)  -  Bivio q.378 (Per CTR Toscana 377,8 metri. Appena superato il ponte sul fosso di Rineto, scartiamo a sinistra la carrozzabile che s’inoltra nella valle dei Castellani e teniamo la strada principale)  -  Ponte q.359 (Ponte sul fosso di Campigno, la strada asfaltata si sposta dalla parte opposta)  -  Bivio q.358 (Manteniamo la strada principale in piano, a destra sale la stradina via Pacifico Sidoli)  -  Bivio q.340 (Bivio della strada: andiamo a sinistra che è via del Castellaccio oltrepassando il grande ponte sul fosso di Campigno)  -  Biforco q.350 (Siamo tornati al parcheggio del palazzetto dello sport) 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 11,1 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 800 m

QUOTA MASSIMA: 920 m

Sentieri

Probabilmente il periodo migliore per fare questa gita rientra tra i mesi di febbraio, marzo, aprile, questo perché la vegetazione è ancora spoglia e meno invadente consentendoci una buona visuale nel selvaggio crinale del Poggio delle Pianacce, inoltre il periodo di caccia è terminato, in caso contrario il tragitto tra la Sella q.907 e il Capanno di caccia q.868 potrebbe essere interdetto. 

Tutto il lungo crinale che ci fa passare dal Poggio delle Pianacce è selvaggio e privo di qualsiasi indicazione, la parte più problematica è l’immediata discesa dalla anonima Cima q.879, successivamente l’obbiettivo è quello di tenersi sempre sul crinale o poco sotto mantenendo rigorosamente la direzione NE, man mano che procediamo è intuibile una sottile traccia di passaggio, poche zone ostruite da cespugli sempreverdi o di ginestre si riescono sempre aggirare, mentre maggiore attenzione bisogna riporla a non intraprendere crinali secondari ma di uguale ampiezza al nostro che potrebbero trarre in inganno (Utile GPS o bussola per tenere la direzione su alcuni tratti incerti) 

Rifugi-Bivacchi

Capanno q.766 sul crinale CAI 527: fatiscente e piccolo capanno di pietra, utile solo come riparo temporaneo. 

Fonti

Assenti

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Biforco

0,00

Bivio q.880

1,32

Cima q.764

3,07

Case q.362

0,02

Capanno q.882

1,40

Cima q.723

/

Incrocio q.364

0,03

Bivio q.897

1,44

Rudere q.678

3,23

Bivio q.385

/

Poggio di Valdolsera

1,46

Cima q.688

3,27

Bivio q.497

0,20

Bivio q.898

1,49

Cima q.584

/

Bivio q.590

/

Deviazione q.912

1,56

Quota 426

4,00

Bivio q.674

0,45

Sella q.907

2,01

Strada q.379

4,10

Bivio q.707

0,52

Capanno di caccia q.868

2,11

Bivio q.378

4,11

Bivio q.762

1,03

Cima q.879

2,15

Ponte q.359

4,25

Poggio Muschieto

1,05

Cima q.814

2,30

Bivio q.358

4,28

Cima q.785

1,10

Cima q.804

/

Bivio q.340

4,36

Bivio q.763

1,11

Rudere q.765

2,53

Biforco

4,40

Capanno q.766

1,14

Poggio delle Pianacce

3,00

 

 

 

Biforco q.350 (Parcheggiamo davanti al palazzetto dello sport)

Biforco q.350 (Parcheggiato davanti al palazzetto dello sport, saliamo a sinistra il ripido stradello asfaltato, siamo sul CAI 527)  

  Case q.362 (Al termine della salita, lo stradello asfaltato termina a delle case abbandonate)

  Case q.362 (Al termine della salita, lo stradello asfaltato termina a delle case abbandonate)

Case q.362: Al termine della salita, lo stradello asfaltato termina alle delle case abbandonate ….

… le aggiriamo e dalla parte opposta camminiamo su sentiero in piano costeggiando un grande muretto di sassi.

 

Incrocio q.364 (Ci innestiamo su una carrozzabile, a sinistra scende, a destra sale e termina alle case appena oltrepassate, noi l’attraversiamo e seguiamo il CAI 527 in salita su sentiero/mulattiera)

Il CAI 527 in salita su sentiero/mulattiera

CAI 527

Bivio q.674 (Variante del CAI 527, possibile cartello: un sentiero sulla destra continua a mezzacosta, rimaniamo sul CAI 527 ufficiale che sale e continua sul crinale boscoso) 

   Bivio q.707 (A destra a ritroso proviene la variante del sentiero non segnato che si sviluppava a mezzacosta, avanziamo stando sul crinale CAI 527)  

CAI 527


Bivio q.762 (Biforcazione in un ampio tratto pianeggiante del crinale che precede il poggio Muschieto: dritto a destra inizia un largo sentiero che conduce alle case di Muschieta, l’imbocco non è molto evidente, si continua sul crinale CAI 527)

Poggio Muschieto q.784 (Il sentiero si sposta a sinistra e transita a mezzacosta bypassando l’anonima e boscosa cima)

Cima q.785 (Ampio e panoramico promontorio erboso, ci abbassiamo dalla parte opposta)

   Bivio q.763 (Appena scesi dal promontorio erboso, a destra a ritroso inizia un largo sentiero non segnato per le case di Muschieta, stiamo sul crinale CAI 527)  

Capanno q.766 (Piccolo capanno di caccia in sasso alla nostra sinistra)

Capanno q.766 (Piccolo capanno di caccia in sasso alla nostra sinistra)


In vista del Poggio Valdolsera

Bivio q.880 (Innesto su sentiero sterrato, cartelli assenti: lasciamo il CAI 527 che scende a destra in direzione del monte Carnevalone, stiamo sul sentiero sterrato a sinistra in salita che si riporta sul crinale)

Sul crinale

Capanno q.882 (Rudere di un piccolo capanno di caccia in sasso)

Capanno q.882 (Rudere di un piccolo capanno di caccia in sasso)

Bivio q.897 (Biforcazione del largo sentiero, cartelli assenti: dritto a destra entra nel bosco e aggira il poggio Valdolsera, continuiamo in salita rimanendo sul crinale)

  

  Poggio di Valdolsera q.913 (Ci innestiamo in un ampio crinale ricoperto con fini sedimenti marnosi)

Sul crinale sedimentario del Poggio Valdolsera

Sul crinale dopo avere lasciato il Poggio Valdolsera

Deviazione q.912 (Lasciamo il crinale che in questo punto s’innalza ripido sul promontorio quotato 941 metri, prendiamo un largo sentiero a mezzacosta dritto a sinistra per le case di Faldo oltrepassando un cancello, cartelli assenti) 

Deviazione q.912 (Lasciamo il crinale che in questo punto s’innalza ripido sul promontorio quotato 941 metri, prendiamo un largo sentiero a mezzacosta dritto a sinistra per le case di Faldo oltrepassando un cancello, cartelli assenti) 

In vista della Sella q.907


Dalla Sella q.907, nel fondovalle alla nostra destra si scorgono con fatica i pochi resti della casa Faldo di Sopra …

… avanziamo sul crinale superando una recinzione dalla quale ha inizio un sentiero forestale.

Arrivo al Capanno di caccia q.868 dove lasciamo il sentiero forestale 

Capanno di caccia q.868

Capanno di caccia q.868 (In questo punto il percorso si allarga a sterrata e compie un tornante a destra continuando perdere quota verso casa Faldo di Sotto. Proprio sul tornante c’è un’area recintata con un capanno di caccia in pietra, quindi lasciamo la pista e andiamo a sinistra aggirando da sotto la recinzione)

Cima q.879 (In poco tempo siamo sul promontorio erboso senza indicazioni) 


Cima q.879 (In poco tempo siamo sul promontorio erboso senza indicazioni, davanti a noi il proseguo è sbarrato dal ripido pendio e la fitta macchia boschiva, ora dobbiamo intraprendere il crinale N/NE completamente invisibile perché rimane più basso rispetto a noi, quindi penetriamo nella fitta boscaglia a sinistra scendendo molto ripidamente) 

Penetriamo nella fitta boscaglia a sinistra scendendo molto ripidamente, con terreno umido come nel nostro caso questa discesa è particolarmente delicata e infida

Cima q.814 (Persi circa 50 metri di quota, il crinale boschivo si sviluppa semi pianeggiante giungendo subito a un punto oltre il quale precipita, è giocoforza tornare un po' indietro e bypassare sul versante ovest questo salto) 

Retrospettiva del selvaggio crinale iniziato con la discesa dalla Cima q.879 e che ci direziona verso il Poggio delle Pianacce

Arrivo sulla Cima q.804

Oltrepassata la Cima q.804 siamo in vista del Poggio delle Pianacce


Sul crinale verso il Poggio delle Pianacce

Alcuni tratti ostruiti da cespugli sempreverdi o di ginestre li aggiriamo a piacere

Rudere q.765 (Situato a destra pochi metri sotto il filo del crinale, è visibile all’ultimo istante e rimangono poche pietre

 Avanzando ci compare anche un muretto di sasso che anticipa la salita finale al Poggio delle Pianacce

La salita finale al Poggio delle Pianacce

Poggio delle Pianacce q.787 (Ampio e anonimo promontorio) 


Salita alla Cima q.764

Zoomata sulle case Val della Fratta

Cima q.764 (La riconosciamo perché la salita alla cima avviene su una bella cresta con roccia dentellata a sbalzo) 

Ora si prosegue nel sottile crinale di arbusti …

… e compaiono alcuni cartelli che indicano il confine dell’area addestramento cani “I Pianacci”

Un piccolo salto roccioso sul crinale


Nel sottile crinale boschivo

Rudere q.678 (Calando nel sottile crinale boschivo compare all’improvviso il minuscolo rudere di sasso) 

La valle dei Castellani

Dal Rudere q.678 avanziamo salendo alla vicina cima quotata 688 metri tralasciando immediatamente una marcata traccia di passaggio che sulla destra aggira la vetta

Sulla Cima q.688 notiamo un piccolo paletto angolare di metallo

Presso l’anonima Cima q.584 possiamo vedere il grande complesso di Versarola

 

La parte terminale del lungo crinale

La strada asfaltata è sotto di noi e traspare tra gli alberelli

La parte terminale del lungo crinale

Arrivo sulla strada asfaltata 

Strada q.379 (Ci arriviamo calando a vista tra gli alberi cercando di volta in volta la soluzione ottimale, ora camminiamo sulla strada asfaltata andando a sinistra) 

Bivio q.378 (Appena superato il ponte sul fosso di Rineto, scartiamo a sinistra la carrozzabile che s’inoltra nella valle dei Castellani e teniamo la strada principale) 

 

Ponte q.359 (Ponte sul fosso di Campigno, la strada asfaltata si sposta dalla parte opposta) 

Il fosso di Campigno e l’abitato di Biforco