domenica 18 maggio 2025

Val del Ri e Croce di Fai (EEA)

Lungo e logico concatenamento delle ferrate Val del Ri e Croce di Fai che sovrastano rispettivamente i paesi di Mezzolombardo e Fai della Paganella, sebbene siano a poca distanza tra loro, risultano completamente diverse per l’ambiente in cui sono state collocate e per la difficoltà. Ovviamente ogni via può essere percorsa separatamente partendo ognuna dal proprio paese, ma avendo forza e tempo a disposizione consiglio l’accoppiata di queste due ferrate. (Trentino Alto Adige)

DATA: 28 marzo 2025 

PARTENZA: Con l’autostrada A 22 tra Trento e Bolzano usciamo al casello di San Michele all’Adige e raggiungiamo il vicino paese di Mezzolombardo (circa 3,5 km), ci inoltriamo nell’abitato con l’obbiettivo di arrivare alla piazza San Giovanni dove è situata la chiesa della Natività di San Giovanni Battista, sul suo fianco sinistro c’è un discreto parcheggio nel quale ci fermiamo. 

 

Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  https://www.kompass.de/wanderkarte/

ITINERARIO: Mezzolombardo q.235 (Dal parcheggio sul fianco della chiesa della Natività di San Giovanni Battista ci portiamo sulla via San Pietro proprio dietro la basilica dove troviamo i cartelli CAI, scartiamo quelli che ci fanno tenere la via San Pietro in direzione del cimitero e del ponte sospeso, prendiamo la stradina che sale con indicazioni della ferrata e di Toresela)  –   Deviazione q.264 (Lasciamo la stradina che continua a salire con tornanti a la Toresela, prendiamo a sinistra il largo sentiero che passa vicino a una piccola area giochi, indicazioni per la ferrata, e ci porta successivamente a transitare sotto il ponte sospeso)  –   Ferrata Val del Ri q.310 (Il sentiero pianeggiante delimitato dalla recinzione con cavo metallico termina all’ingresso della stretta forra dalla quale ha inizio la ferrata, risale verticalmente la parete di roccia grazie alle innumerevoli cambre)   –   1° Ponte tibetano q.340  –   2° Ponte tibetano q.357 (Lo attraversiamo e dalla parte opposta si risale senza difficoltà, in breve ci compare un lungo traverso esposto su cambre che si mantiene alto e parallelo al corso d’acqua)   –  3° Ponte tibetano q.385 (Dopo averlo oltrepassato si riprende con il traverso orizzontale su cambre incontrando un enorme macigno incastrato nella gola)  –   Fessura q.415 (La spaccatura della parete crea un sottile e angusto corridoio, dalla parte opposta il proseguo diventa particolarmente scivoloso per la presenza di muschio e terriccio che sporcano la roccia)  –  Cascata q.440 (Gradualmente caliamo fino ad arrivare ai piedi di una grande cascata. Attraversiamo il corso d’acqua senza difficoltà se non quella di prestare attenzione a non scivolare, poi ci aspetta una verticale e impegnativa salita sulla parete destra della cascata, come sempre attrezzata con cambre)  –    4° Ponte tibetano q.475 (Lo troviamo dopo la salita verticale sul bordo destro della cascata)  –  Bivio q.510 (Siamo su una dorsale boschiva, bivio con cartelli: mantenendo la dorsale si può interrompere la ferrata arrivando in breve sul sentiero CAI 602B e fare ritorno a Mezzolombardo, noi invece completiamo lo sviluppo integrale della ferrata che ci fa calare a destra con un traverso nel sottobosco riportandoci in prossimità del corso d’acqua, in questo caso il cavo è utile come corrimano aiutandoci a non scivolare nel fondo terroso)   –   CAI 602B q.580 (La ferrata si conclude salendo un a zig zag un sentierino terroso con cavo corrimano facendoci innestare sul sentiero CAI 602B, a sinistra scende riportandoci a Mezzolombardo, noi lo teniamo a destra in salita cominciando di fatto il lungo collegamento di andata e ritorno con la ferrata Croce di Fai)  –  Area pic-nic q.620 (Oltrepassato un piccolo ponticello ci portiamo nella piazzola adibita a pic-nic, l’attraversiamo e sulla destra inizia una pista forestale che è sempre CAI 602B per Fai della Paganella, subito al tornante dopo pochi metri scartiamo il sentiero  CAI 602C sulla destra per la Baita dei Canai e il Belvedere Givel) – Bivio q.720 (Bivio della forestale: quella principale continua dritto in falsopiano, il nostro CAI 602B svolta a sinistra all’indietro in salita)   –   Bivio q.775 (Dritto la forestale continua come percorso MTB 10, il CAI 602B sale a sinistra all’indietro)   –   Bivio q.795 (Continuiamo in salita sulla pista principale, in alto tra gli alberi vediamo il guard-rail della strada provinciale, a sinistra si abbassa un sentiero non segnato che può passare inosservato)   –   Bivio q.810 (Innesto sullo stradello asfaltato, sulla destra a pochi metri c’è la strada provinciale)   –   SP.64 q.815 (Innesto sulla strada provinciale, l’attraversiamo e dalla parte opposta vediamo la statua della Madonna in una nicchia e il proseguo del CAI 602B che si sviluppa per sentierino nel sotto bosco parallelo alla strada asfaltata)  –   Bivio q.840 (Rimaniamo sul nostro CAI 602B in falsopiano nel sottobosco, sotto di noi è ben visibile un grande piazzale con una baita di legno)  –   Bivio q.875 (Il sentierino s’innesta sul tornante di una pista forestale, dritto a sinistra scende alla strada provinciale, andiamo dritto a destra fiancheggiando un grande muro di sasso)   –   Bivio q.908 (La pista forestale si esaurisce arrivando alla strada provinciale, pochi metri prima il CAI 602B continua dritto su sentiero mantenendo la direzione e rimanendo parallelo alla SP.64)   –   Fontana Bianca q.930 (Il sentiero CAI 602B in questo punto lambisce la strada provinciale, un cartello indica la località)   –   Fai della Paganella q.928 (Tralasciamo immediatamente il largo sentiero CAI 603 che sale a destra e dal quale faremo ritorno, avanziamo in piano accanto la strada verso il distributore di benzina, poi appena superiamo la maestà intraprendiamo la forestale in falsopiano che è Sentiero Frassati)  –  Deviazione q.960 (Lasciamo la forestale, alla nostra sinistra ci sono due panchine, noi dobbiamo intraprendere il ripido sentierino a destra che ci porta all’attacco della ferrata, un cartello la indica)   –   Ferrata Croce di Fai q.1270 (Il sentierino sale ripido con numerosi zig-zag fino a uscire dal bosco ai piedi della parete rocciosa nella quale ha inizio la ferrata. Si presenta subito verticale e in totale esposizione, le numerose cambre agevolano la salita evitando nella maggior parte dei casi il contatto con la roccia)   –   Ferrata Croce di Fai q.1390 (La prima parte della ferrata si interrompe guadagnando un piccolo sperone roccioso, camminiamo sull’aerea cresta per pochi metri e affrontiamo ancora una corta arrampicata verticale esposta che ci porta a un secondo sperone. Ora le difficoltà cessano, si cammina su sentierino attrezzato con cavo corrimano solo nella sua parte iniziale, poi guadagnando gradualmente quota nella rada macchia di arbusti fino a portarci alla base della parete rocciosa dalla quale ha inizio la seconda parte della ferrata)   –   Croce di Fai q.1465 (La ferrata ci tiene impegnati e in costante esposizione tranne gli ultimi istanti che precedono l’arrivo in vetta dove è collocata la grande croce con libro delle firme e una statua del Cristo. Caliamo dalla parte opposta penetrando nella macchia boschiva per pochi metri e ci innestiamo immediatamente sulla forestale CAI 604 che prendiamo andando a destra)   –   Bivio q.1445 (Rimaniamo sulla forestale che compie un tornante a sinistra, sulla destra inizia un largo tracciato delimitato da un muro di grossi sassi)   –   Deviazione q.1430 (Lasciamo la pista forestale che continua verso la malga Val dei Brenzi, scendiamo a destra su sentiero che è sempre CAI 604 per la Bocca delle Scalace)  –   Bocca delle Scalace q.1260 (Piazzola nel bosco, panca con tavolo, cartelli e innesto sul CAI 603: a sinistra conduce alla Baita Campedel, andiamo a destra verso Fai della Paganella, dopo pochi minuti l’ampio sentiero forestale si riduce)   –   Madonna q.1160 (Nicchia nella parete rocciosa con formella della Madonna)  –  Cenotafio q.1100 (Oltrepassata una targa in memoria siamo su un punto panoramico, il sentiero si sposta a destra scendendo ripidamente su fondo sdrucciolevole e costeggiando le scure bastionate rocciose)   –   Ripetitore q.1020   –   Fai della Paganella q.928 (Ora ripercorriamo il tragitto già fatto per tornare presso l’uscita della ferrata Val del Ri)  –   Fontana Bianca q.930   –   Bivio q.908   –  Bivio q.875  –  Bivio q.840  –  SP. 64 q.815   –   Bivio q.810  –   Bivio q.795  –  Bivio q.775  –  Bivio q.720  –  Area pic-nic q.620  –  CAI 602B q.580 (Siamo tornati nel punto dove avevamo terminato la ferrata Val del Ri, ora rimaniamo in discesa sul sentiero CAI 602B)  –  Cenotafio q.570 (Lapide in memoria, il sentiero scende alla sua destra)  –  Ponte q.560 (Alla nostra sinistra proviene l’uscita della ferrata Val del Ri nella sua variante più corta, il nostro CAI 602B ora oltrepassa un grande ponte di legno)  –  Bivio q.470 (Il sentierino si biforca, quello ufficiale si mantiene alto, stiamo su quello basso di pietrisco che taglia)   -  Bivio q.460 (Abbiamo ripreso il CAI 602B e lo teniamo in discesa)  –  Bivio q.422 (Stiamo sul CAI 602B che curva a gomito a sinistra continuando a scendere ora con una serie di serpentine, dritto inizia un sentierino senza indicazioni)   –   Crocefisso q.340   –   Colle San Pietro q.266 (Il sentiero termina uscendo dal bosco, davanti a noi c’è il cimitero e la chiesa di San Pietro. Scendiamo l’unica stradina che aggira il complesso, ci portiamo nella piazzetta davanti all’ingresso del cimitero e continuiamo a scendere sulla strada asfaltata che è anche Via Crucis, evitiamo appena superato il cimitero lo stradello che risale verso il ponte sospeso)   –   Mezzolombardo q.235. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 14,5 km

        DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE: 1250 m

QUOTA MASSIMA: 1490 m

Sentieri

Lungo e logico concatenamento delle ferrate Val del Ri e Croce di Fai che sovrastano rispettivamente i paesi di Mezzolombardo e Fai della Paganella, sebbene siano a poca distanza tra loro, risultano completamente diverse per l’ambiente in cui sono state collocate e per la difficoltà. Ovviamente ogni via può essere percorsa separatamente partendo ognuna dal proprio paese, ma avendo forza e tempo a disposizione consiglio l’accoppiata di queste due ferrate. 

Ferrata Val del Ri: Ferrata di media difficoltà che si sviluppa all’interno dell’angusta e buia forra del Rio Fai, è attrezzata con cavo d’acciaio e numerosissime cambre, la via alterna passaggi verticali esposti a traversi orizzontali sopra il corso d’acqua, inoltre sono presenti 4 ponti tibetani per l’attraversamento della forra. Una prima via di fuga la si ha solo dopo il 4° ponte tibetano dove si giunge in breve a un bivio su un costone boschivo, qui è possibile anticipare il ritorno al paese di Mezzolombardo oppure prolungare con l’ultimo tratto della ferrata che continua risalire la forra. Questa ultima parte della ferrata si mantiene alta sul corso d’acqua all’interno del sottobosco, alcuni tratti seppur facili risultano molto infidi a causa della scivolosità e del fango soprattutto dopo le piogge. Le quote altimetriche all’interno della forra nella quale si sviluppa la ferrata sono state rilevate col GPS, causa i “naturali” problemi di ricezione del segnale, sono da intendersi come approssimative. 

Ferrata Croce di Fai: La ferrata è da considerarsi difficile e in grande esposizione, si sviluppa nella rocciosa parete meridionale della Croce di Fai che sovrasta il paese di Fai della Paganella. È attrezzata con cavo e una lunghissima serie di cambre che raramente ci consentono di toccare roccia, teniamo in considerazione che andremmo a percorrere questa ferrata di maggior impegno quando avremo già speso energie per la ferrata Val del Ri (Valutare attentamente le nostre condizioni fisiche). La ferrata Croce di Fai è suddivisa in due sezioni, entrambe con sviluppo verticale e in esposizione, tra loro sono collegate da una camminata su sentierino non attrezzato di circa 10/15 minuti, non vi sono vie di fuga. 

Tutto il CAI 602 B che collega Mezzolombardo a Fai della Paganella, fa parte del Sentiero Frassati, un percorso di 100 km che si sviluppa fra il santuario Madonna delle Grazie di Arco e il santuario di S. Romedio in Valle di Non (Trentino Alto Adige)

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte all’area pic-nic di quota 620 metri al bivio dei sentieri CAI 602B e CAI 602C

Fontana Bianca: appena prima di arrivare a Fai della Paganella col sentiero CAI 602B, se scendiamo sulla strada provinciale c’è la fonte (Un cartello sul sentiero ci indica il punto)

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Mezzolombardo

0,00

Bivio q.875

3,06

Bivio q.840

/

Deviazione q.264

0,04

Bivio q.908

3,13

SP.64 q.815

/

Ferrata Val del Ri

0,10

Fontana Bianca

3,18

Bivio q.810

/

1° Ponte tibetano

0,25

Fai della Paganella

3,22

Bivio q.795

/

2° Ponte tibetano

0,33

Deviazione q.960

3,30

Bivio q.775

/

3° Ponte tibetano

0,53

1° Ferrata Croce di Fai

4,00

Bivio q.720

/

Fessura q.415

1,15

2° Ferrata Croce di Fai

5,00

Area pic-nic q.620

/

Cascata q.440

1,30

Croce di Fai

5,30

CAI 602B q.580

7,26

4° Ponte tibetano

1,45

Bivio q.1445

5,44

Cenotafio q.570

7,28

Bivio q.510

1,52

Deviazione q.1430

5,46

Ponte q.560

7,30

CAI 602B q.580

2,22

Bocca delle Scalace

6,02

Bivio q.470

7,43

Area pic-nic q.620

2,30

Madonna q.1160

6,15

Bivio q.460

/

Bivio q.720

2,38

Cenotafio q.1100

6,21

Bivio q.422

7,47

Bivio q.775

2,44

Ripetitore q.1020  

6,28

Crocefisso q.340  

7,56

Bivio q.795

2,46

Fai della Paganella

6,35

Colle San Pietro

8,02

Bivio q.810

2,49

Fontana Bianca

/

Mezzolombardo

8,10

SP.64 q.815

2,50

Bivio q.908

/

 

 

Bivio q.840

2,57

Bivio q.875

/

 

 



 

Dal parcheggio sul fianco della chiesa della Natività di San Giovanni Battista ci portiamo sulla via San Pietro proprio dietro la basilica …

  dove troviamo i cartelli CAI, scartiamo quelli che ci fanno tenere la via San Pietro in direzione del cimitero e del ponte sospeso, prendiamo la stradina che sale con indicazioni della ferrata e di Toresela.

La stradina che sale con indicazioni della ferrata e di Toresela

Deviazione q.264 (Lasciamo la stradina che continua a salire con tornanti a la Toresela, prendiamo a sinistra il largo sentiero che passa vicino a una piccola area giochi)

Successivamente passiamo sotto il ponte sospeso

Il sentiero pianeggiante è delimitato dalla recinzione con cavo metallico

 

Ferrata Val del Ri q.310 (Il sentiero pianeggiante delimitato dalla recinzione con cavo metallico termina all’ingresso della stretta forra dalla quale ha inizio la ferrata, risale verticalmente la parete di roccia grazie alle innumerevoli cambre) 

Ferrata Val del Ri q.310 (Il sentiero pianeggiante delimitato dalla recinzione con cavo metallico termina all’ingresso della stretta forra dalla quale ha inizio la ferrata, risale verticalmente la parete di roccia grazie alle innumerevoli cambre) 

Ferrata Val del Ri

1° Ponte tibetano 

 

1° Ponte tibetano 

Appena attraversato il 1° Ponte tibetano

  2° Ponte tibetano

  2° Ponte tibetano

  

Attraversato il 2° ponte tibetano in breve ci compare un lungo traverso esposto su cambre che si mantiene alto e parallelo al corso d’acqua  

Attraversato il 2° ponte tibetano in breve ci compare un lungo traverso esposto su cambre che si mantiene alto e parallelo al corso d’acqua  

3° Ponte tibetano

3° Ponte tibetano


Oltrepassato il 3° ponte tibetano si riprende con il traverso orizzontale su cambre incontrando un enorme macigno incastrato nella gola.

Dopo avere oltrepassato il 3° ponte tibetano

Fessura q.415 (La spaccatura della parete crea un sottile e angusto corridoio)

 

Ferrata Val del Ri

Ferrata Val del Ri


Gradualmente caliamo fino ad arrivare ai piedi di una grande cascata

Cascata q.440 (Attraversiamo il corso d’acqua senza difficoltà se non quella di prestare attenzione a non scivolare, poi ci aspetta una verticale e impegnativa salita sulla parete destra della cascata)

La verticale e impegnativa salita sulla parete destra della cascata

Arrivo al 3° Ponte tibetano

3° Ponte tibetano

Scorcio panoramico dal 3° ponte tibetano

 

Bivio q.510 (Siamo su una dorsale boschiva, bivio con cartelli: mantenendo la dorsale si può interrompere la ferrata arrivando in breve sul sentiero CAI 602B e fare ritorno a Mezzolombardo, noi invece completiamo lo sviluppo integrale della ferrata che ci fa calare a destra con un traverso nel sottobosco riportandoci in prossimità del corso d’acqua) 

In questo caso il cavo è utile come corrimano aiutandoci a non scivolare nel fondo terroso

Sulla variante lunga della ferrata Val del Ri

Sulla variante lunga della ferrata Val del Ri

Sulla variante lunga della ferrata Val del Ri

La ferrata si conclude salendo un a zig zag un sentierino terroso con cavo corrimano


CAI 602B q.580 (La ferrata si conclude facendoci innestare sul sentiero CAI 602B, a sinistra scende riportandoci a Mezzolombardo, noi lo teniamo a destra in salita cominciando di fatto il lungo collegamento di andata e ritorno con la ferrata Croce di Fai)

Oltrepassato un piccolo ponticello ci portiamo nella piazzola adibita a pic-nic

Area pic-nic q.620

Bivio q.720 (Bivio della forestale: quella principale continua dritto in falsopiano, il nostro CAI 602B svolta a sinistra all’indietro in salita)

SP.64 q.815 (Innesto sulla strada provinciale, l’attraversiamo e dalla parte opposta vediamo la statua della Madonna in una nicchia e il proseguo del CAI 602B che si sviluppa per sentierino nel sotto bosco parallelo alla strada asfaltata)

Sul CAI 602B in direzione di Fai della Paganella


Bivio q.840 (Rimaniamo sul nostro CAI 602B in falsopiano nel sottobosco, sotto di noi è ben visibile un grande piazzale con una baita di legno) 

Bivio q.875 (Il sentierino s’innesta sul tornante di una pista forestale, dritto a sinistra scende alla strada provinciale, andiamo dritto a destra fiancheggiando un grande muro di sasso)  

Bivio q.908 (La pista forestale si esaurisce arrivando alla strada provinciale, pochi metri prima il CAI 602B continua dritto su sentiero mantenendo la direzione e rimanendo parallelo alla SP. 64) 

Arrivo a Fai della Paganella

Avanziamo in piano accanto la strada verso il distributore di benzina, poi appena superiamo la maestà intraprendiamo la forestale in falsopiano che è Sentiero Frassati

Deviazione q.960 (Lasciamo la forestale, alla nostra sinistra ci sono due panchine, noi dobbiamo intraprendere il ripido sentierino a destra che ci porta all’attacco della ferrata, un cartello la indica) 


Deviazione q.960 (Lasciamo la forestale, alla nostra sinistra ci sono due panchine, noi dobbiamo intraprendere il ripido sentierino a destra che ci porta all’attacco della ferrata, un cartello la indica) 

Il ripido sentierino che ci conduce all’attacco della ferrata Croce di Fai

Arrivo all’attacco della ferrata Croce di Fai, in alto si vede un escursionista che ci precede

Arrivo all’attacco della ferrata Croce di Fai

La ferrata Croce di Fai si presenta subito verticale e in totale esposizione, le numerose cambre agevolano la salita evitando nella maggior parte dei casi il contatto con la roccia

La ferrata Croce di Fai si presenta subito verticale e in totale esposizione, le numerose cambre agevolano la salita evitando nella maggior parte dei casi il contatto con la roccia

 

Panorama dalla ferrata Croce di Fai

Ferrata Croce di Fai

La prima parte della ferrata si interrompe guadagnando un piccolo sperone roccioso, camminiamo sull’aerea cresta per pochi metri ….

…. e affrontiamo ancora una corta arrampicata verticale esposta che ci porta a un secondo sperone.

…. e affrontiamo ancora una corta arrampicata verticale esposta che ci porta a un secondo sperone.

 

Conquistato il secondo sperone le difficoltà cessano …

…. si cammina su sentierino attrezzato con cavo corrimano solo nella sua parte iniziale ….

…. poi guadagniamo gradualmente quota nella rada macchia di arbusti.

Ferrata Croce di Fai q.1390 (Inizio della seconda parte della ferrata)

La seconda parte della ferrata Croce di Fai

La seconda parte della ferrata Croce di Fai

 

La seconda parte della ferrata Croce di Fai

La ferrata ci tiene impegnati e in costante esposizione tranne gli ultimi istanti che precedono l’arrivo in vetta

La ferrata ci tiene impegnati e in costante esposizione tranne gli ultimi istanti che precedono l’arrivo in vetta

   Croce di Fai q.1465

Dalla Croce di Fai caliamo dalla parte opposta penetrando nella macchia boschiva per pochi metri e ci innestiamo immediatamente sulla forestale CAI 604 che prendiamo andando a destra 

Sulla forestale CAI 604


Bivio q.1445 (Rimaniamo sulla forestale che compie un tornante a sinistra, sulla destra inizia un largo tracciato delimitato da un muro di grossi sassi)

  Deviazione q.1430 (Lasciamo la pista forestale che continua verso la malga Val dei Brenzi, scendiamo a destra su sentiero che è sempre CAI 604 per la Bocca delle Scalace)

Sul sentiero CAI 604 per la Bocca delle Scalace

Bocca delle Scalace q.1260 (Piazzola nel bosco, panca con tavolo, cartelli e innesto sul CAI 603: a sinistra conduce alla Baita Campedel, andiamo a destra verso Fai della Paganella)

Sul CAI 603

Sul CAI 603


Madonna q.1160 (Nicchia nella parete rocciosa con formella della Madonna) 

 Cenotafio q.1100 (Targa in memoria) 

Dopo la targa in memoria siamo su un punto panoramico ….

… il sentiero si sposta a destra scendendo ripidamente su fondo sdrucciolevole e costeggiando le scure bastionate rocciose

Ripetitore q.1020 

CAI 602B q.580 (Siamo tornati nel punto dove avevamo terminato la ferrata Val del Ri, ora rimaniamo in discesa sul sentiero CAI 602B)


Cenotafio q.570 (Lapide in memoria, il sentiero scende alla sua destra) 

  Ponte q.560 (Alla nostra sinistra proviene l’uscita della ferrata Val del Ri nella sua variante più corta, il nostro CAI 602B ora oltrepassa un grande ponte di legno)

CAI 602B

Crocefisso q.340  

  Colle San Pietro (Cimitero e basilica)

Scendiamo sulla strada asfaltata che è anche Via Crucis