Itinerario molto impegnativo per sentieri CAI e fuori sentiero, solo per escursionisti esperti conoscitori del posto o dotati di GPS.
ITINERARIO: SP137 q.520 (Cartelli. Dalla strada scendiamo con il CAI 177 al borgo delle Gualchiere) – Gualchiere q.514 (Vecchio borgo ristrutturato. Appena passate le case c’è la biforcazione: dritto la sterrata attraversa diverse volte il fosso delle Gualchiere, a destra il CAI 177 evita i guadi) – Ponte q.535 (Piccolo ponte a schiena d’asino, dalla parte opposta la Maestà Balassini) – Bivio q.555 (A sinistra CAI 181 in discesa, noi dritto per CAI 177) – Deviazione q.580 (Lasciamo il CAI 177 che curva a gomito a sinistra e andiamo dritto per sentiero non segnato) – Fosso di Faeta q.550 (Lo risaliamo camminando all’interno o ai bordi, l’acqua è bassa, seguendo numerosi ma vecchi punti rossi) – Bivio q.614 (Il fosso si dirama, dritto ora è Fosso del Fossatone, noi a destra, numerosi bolli rossi sul bivio ci aiutano, poi nel proseguo spariscono) – Deviazione q.630 (Attenzione, lasciamo la traccia che prosegue sul bordo del fosso e lo guadiamo, dalla parte opposta si nota un bollo rosso e la traccia ora inizia a salire ripidamente nel bosco) – Bivio q.659 (Dritto prosegue in piano un sentierino, noi continuiamo in ripida salita seguendo i bolli rossi) – Radura q.770 (Minuscola radura dopo la ripida risalita, la traccia sale a sinistra dove sono abbandonate delle vecchie e grosse funi d’acciaio) – Punto panoramico q.885 (Il crinale si apre, bella vista verso monte Zuccherodante, le marne di Nasseto e la strada che da Bagno di Romagna sale al Passo dei Mandrioli. Ora si ritorna all’interno del bosco sempre in ripida salita, i bolli rossi sono sporadici a tratti assenti, comunque ci teniamo sempre sul punto più alto) – Capanno q.1040 (Piccolo capanno con rete mimetica, proseguiamo tenendoci sempre sul punto più alto in ripida salita, bolli rossi assenti) – Cima q.1180 (Siamo arrivati sul crinale principale P.so dei Mandrioli-M. Zuccherodante, causa il fitto bosco il panorama è assente, andiamo a sinistra con direzione est, sotto di noi anche se non lo vediamo c’è il CAI 00) – CAI 00 q.1164 (Innesto sulla forestale CAI 00, la prendiamo a sinistra) – Incrocio q.1102 (La forestale dopo che ha aggirato il versante sud di monte Zuccherodante arriva all’incrocio con cartelli CAI: a destra scende il CAI 59 per il paese di Correzzo, dritto prosegue la forestale CAI 00, noi a sinistra in salita per mulattiera CAI 177) – Passo di Serra q.1150 (Il CAI 177 scende ripidamente dalla parte opposta) – Deviazione q.1055 (Quando il CAI 177 fa una curva a gomito a sinistra noi lo lasciamo e andiamo dritto per crinaletto, l’imbocco è praticamente invisibile ma se dalla curva del CAI 177 scendiamo un po’ inizia una leggera traccia) – Cima q.1045 (In breve la traccia sul crinaletto alberato giunge al “cucuzzolo” q.1045 e da qui inizia a scendere a sinistra sempre ben evidente) – Crinale q.970 (Quando la traccia che scende dalla cimetta q.1045 tende a sparire noi cerchiamo di mantenerci sul bordo destro, est, che è quello che precipita a valle. In breve si esce dal bosco su un bel crinaletto roccioso che percorriamo senza problemi) – Sella q.951 (Dalla sella saliamo tra gli alberi fino alla base della parete rocciosa che risaliamo, attenzione che è molto sdrucciolevole) – Cima q.1015 (Dopo la risalita sdrucciolevole un sottile crinaletto alberato arriva alla cima q.1015, punto alto del Castrum Alpium, nessuna indicazione. Si prosegue con direzione nord abbassandoci nel fitto bosco e contornando ma tenendoci a debita distanza dal suo precipizio occidentale) – Cima q.976 (Il panorama si apre verso le marne di Nasseto e arriviamo sul punto alto settentrionale del Castrum Alpium dove s’interrompe il proseguo. Evitiamo di insistere mantenendo la direzione fin qui tenuta perchè ora il crinale al di là degli alberi si attortiglia e diventa esposto, caliamo a destra nel bosco ripidamente e senza traccia, sud/est, al termine del quale si cerca di individuare il punto meno ripido per arrivare verso Castel dell’Alpe. Attenzione ad alcuni punti di parete verticale al margine del bosco) – Castel dell’Alpe q.850 (Riusciamo a individuare un punto debole ma non banale per vincere il precipizio del Castrum Alpium, quindi raggiungiamo i ruderi della grande casa di Castel dell’Alpe dove innestandoci sul CAI 181 lo seguiamo a sinistra in salita) – Sella q.875 (Appena sopra a Castel dell’Alpe c’è il bivio: scavallando dalla parte opposta la sterrata CAI 181 prosegue verso Nasseto, noi andiamo a destra per sentiero in piano che è sempre CAI 181) – Ca’ Il Chiuso q.727 (Rudere, il CAI 181 curva a gomito sotto alla casa) – Fosso q.535 (Il CAI 181 guada il fosso delle Gualchiere) – Bivio q.555 (Innesto sul CAI 177 e chiusura dell’anello, andiamo a destra in discesa) – Ponte q.535 – Gualchiere q.514 – SP137 q.520.
Le Gualchiere
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 12,5 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 950 m QUOTA MASSIMA: Cima q.1180 |
Sentieri La risalita del fosso di Faeta si percorre senza problemi sia stando nel greto, sia su alcune tracce ai bordi, ci sono dei bolli rossi, prestare attenzione alle rocce scivolose. Nella risalita una volta lasciato il fosso di Faeta (deviazione q.630) fino al crinale (cima q.1180) i bolli rossi diventano sporadici e a tratti assenti, manteniamoci sempre sul punto più alto, il percorso è ripido ma non vi sono problemi. Castrum Alpium: È quel promontorio senza toponimo ma indicato dalla mappa IGM Emilia Romagna con cinque punti alti (948 m - 987 m – 1015 m – 987 m e 976 m). Apparentemente inaccessibile da tutti i versanti a causa delle sue imponenti bastionate di marne, è collocato tra i ruderi delle case di Castel dell’Alpe e Casa Nuova. La risalita dalla Sella q.951 alla Cima q.1015 (Castrum Alpium) è molto sdrucciolevole e la devono fare solo escursionisti esperti con piede fermo e assenza di vertigini, una eventuale scivolata potrebbe essere fatale, vista da lontano la parete sembrerebbe proibitiva ma a parte il terreno sdrucciolevole non è tecnicamente difficile. Prestare molta attenzione anche nella discesa dalla Cima q.976 del Castrum Alpium dove al limite del bosco ci sono dei tratti verticali della parete. |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Fontana alle
Gualchiere |
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TEMPI RILEVATI: |
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SP137 q.520 |
0,00 |
Passo
di Serra q.1150 |
2,56 |
Gualchiere
q.515 |
0,02 |
Deviazione
q.1055 |
3,05 |
Ponte
q.535 |
0,14 |
Cima q.1045 |
3,09 |
Bivio
q.555 |
0,16 |
Crinale
q.970 |
3,17 |
Deviazione
q.580 |
0,20 |
Sella q.951 |
3,20 |
Fosso
di Faeta q.550 |
0,25 |
Cima q.1015 (Castrum
Alpium) |
3,32 |
Bivio
q.614 |
1,15 |
Cima q.976 |
3,37 |
Deviazione
q.630 |
1,19 |
Castel
dell’Alpe |
3,55 |
Bivio
q.659 |
1,22 |
Sella q.875 |
3,59 |
Radura
q.770 |
1,38 |
Ca’ Il
Chiuso |
4,28 |
Punto
panoramico q.885 |
1,52 |
Fosso
q.535 |
4,48 |
Capanno
q.1040 |
2,10 |
Bivio
q.555 |
4,50 |
Cima q.1180 |
2,27 |
Ponte q.535 |
/ |
CAI 00 q.1164 |
2,29 |
Gualchiere q.515 |
/ |
Incrocio q.1102 |
2,50 |
Fine
q.520 |
5,06 |
Radura q.770 |