giovedì 9 ottobre 2025

Monti delle Rose e Patino (da Castelluccio) E/EE

Partiamo dal caratteristico borgo di Castelluccio e andiamo a salire le facili cime del monte delle Rose e del monte Patino, nel ritorno percorriamo il bel sentiero abbandonato che si sviluppa a mezzacosta sul Pian Grande e passa la fonte Conserva e la fonte Poggiolo.(Monti Sibillini)

DATA: 11 luglio 2025 

PARTENZA: Dal piccolo centro di Castelluccio di Norcia (Umbria). Provenendo dal passo della Forca di Gualdo, ci fermiamo all’entrata di Castelluccio appena vediamo la carrozzabile che sale a destra all’agriturismo La Valle delle Aquile. 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Castelluccio q.1432 (Risaliamo la carrozzabile che porta all’agriturismo La Valle delle Aquile appena sopra di noi, siamo sul CAI SI – Sentiero Italia)  -  Agriturismo La Valle delle Aquile (Si continua sulla carrozzabile in piano CAI SI – Sentiero Italia)  -  Fonte di Val Canatra q.1373 (Sulla curva della carrozzabile ignoriamo sulla sinistra una sterrata non indicata che entra nel bosco, poco oltre c’è sulla destra la radura con la fonte e il camino per barbecue. Si continua sulla carrozzabile in piano CAI SI – Sentiero Italia seguendo il valloncello lambito dal versante opposto dall’imponente declivio erboso meridionale del monte Lieto)  -  Val Canatra q.1486 (Quota da mappa IGM Marche. In questo punto la carrozzabile si esaurisce, non ci sono indicazioni: sulla sinistra inizia il valloncello erboso e pianeggiante lungo il versante occidentale del colle Bernardo, rimaniamo sul CAI SI – Sentiero Italia che in breve entra nel bosco e sale come mulattiera mantenendo la direzione)  -  Bivio q.1592 (Bivio nel bosco con omino di sassi, cartelli assenti: lasciamo il proseguo del CAI SI – Sentiero Italia comunque allo stato attuale poco segnato, prendiamo sulla destra un sentiero privo di segnalazioni che ci porta a salire con direzione N)  -  Deviazione q.1670 (Nel frattempo siamo usciti dal bosco, il sentierino procede in falsopiano poi vira a destra sviluppandosi a mezzacosta in direzione della sagoma del monte Lieto, in un punto imprecisato noi lo lasciamo e saliamo a vista sulla sella di crinale appena sopra)   -  Sella q.1687 (Quota da mappa IGM Marche. Sulla sella erbosa del crinale c’è un omino di sassi, dovremmo essere sul CAI 584 ma non ci sono segni: a destra il crinale si direziona verso il verde monte Lieto, andiamo a sinistra su esile traccia puntando al rilievo roccioso quotato 1817 metri e alla macchia boschiva, direzione O)  -  Sterrata q.1816 (Puntando al rilievo roccioso di quota 1817 attraversiamo una piccola macchia boschiva, ne usciamo e risaliamo riportandoci sul crinale, quindi avanziamo a vista senza traccia o segni giungendo alla sterrata E1 – Sentiero Europeo 1: l’attraversiamo e saliamo il pendio erboso probabilmente solcato dalla traccia di mezzi motorizzati, poi virando naturalmente a sinistra puntiamo alla cima del monte delle Rose)  -  Monte delle Rose q.1861 (Mentre saliamo il verde pendio, ci appare in lontananza l’enorme croce di vetta del monte Patino. Conquistiamo l’ampia cima prativa del monte delle Rose, omino di sassi ma indicazioni assenti, cominciamo a scendere a vista con direzione SO per raggiungere il sottostante valico della Forca di Giuda)  -  Forca di Giuda q.1794 (Piccola sella erbosa, crocevia e cartelli: a destra il sentiero cala in direzione della forca di Ancarano come CAI 582 o Sentiero Europeo 14, a sinistra cala il CAI 581 o Sentiero Europeo 14 nella valle di Patino mentre sempre a sinistra c’è il sentiero GAS – Grande Anello dei Sibillini, prendiamo davanti a noi la ripida e marcata traccia di passaggio senza indicazioni che sale alla Cima q.1887, dritto a mezzacosta il sentiero CAI 582 aggira tale cima per condurre direttamente al monte Patino)   –   Cima q.1887 (Cima quotata 1887 da IGM, omino di sassi, scendiamo dalla parte opposta con direzione ovest alla sella che ci separa dalla vetta del monte Patino con la sua grande croce)  –   Sella q.1827 (Alla sella ci ricongiungiamo al sentiero CAI 582 che aveva aggirato la Cima q.1887, la grande croce del monte Patino è ben visibile sopra di noi)   –   Monte Patino q.1883 (Grande croce di metallo e panorama a 360°, torniamo sui nostri passi)  –   Sella q.1827 (Rimaniamo sul CAI 182 che continua a mezzacosta)   –   Forca di Giuda q.1794 (Tornati alla forca di Giuda seguiamo a destra a mezzacosta in falsopiano il sentiero GAS – Grande Anello dei Sibillini)  -  Sterrata q.1765 (Ci innestiamo sulla sterrata, andiamo a destra che è GAS – Grande Anello dei Sibillini e Sentiero Europeo 1)  -  Bivio q.1724 (Biforcazione e cartelli, quota da mappa IGM Marche: lasciamo la sterrata che inizia abbassarsi e seguiamo dritto a destra in leggera salita il sentiero GAS – Grande Anello dei Sibillini)  -  Sella q.1743 (Quota da mappa IGM Marche e cartelli: lasciamo il sentiero GAS – Grande Anello dei Sibillini che continua mantenendo la direzione sud in direzione della forca Canapine e Colle Le Cese, andiamo a sinistra scavallando la piccola sella e seguendo il sentiero a mezzacosta in direzione di Castelluccio e del Poggio di Croce)  -  Carrozzabile q.1742 (Quota da mappa IGM Marche/Umbria. Innesto sulla carrozzabile SI – Sentiero Italia, anche SE1-Sentiero Europeo 1 e CAI 560, in loco c’è un cartello di divieto d’accesso: andiamo a destra cominciando a perdere quota aggirando il promontorio erboso del Poggio di Croce che vediamo davanti a noi)  -  Deviazione q.1635 (Lasciamo la carrozzabile SI – Sentiero Italia, anche SE1-Sentiero Europeo 1 e CAI 560 che condurrebbe direttamente a Castelluccio, decidiamo di allungare la gita andando a destra all’indietro su tratturo privo di indicazioni che perde quota)  -  Deviazione q.1522 (Il tratturo continua perdere quota, poi dopo 5/6 minuti presso il punto quotato 1583 metri comincia a compiere un ampio tornante a sinistra per direzionarsi verso Castelluccio. Arriviamo al bivio, prestiamo attenzione perché potrebbe passare inosservato a causa del manto erboso: andiamo avanti in falsopiano ora su sentierino a mezzacosta ben visibile poco oltre, il tratturo invece curva a destra e si mantiene poco sotto per terminare presso la fonte Conserva, qualsiasi indicazione è assente)  -  Fonte Conserva q.1511 (Il sentierino a mezzacosta appena iniziato transita sopra la presa d’acqua)  - Tombino q.1498 (Il piccolo tombino con un vecchio tubo di ferro è collocato nel punto quotato 1498 metri dalla mappa IGM, dopo averlo oltrepassato stiamo attenti a non intraprendere la traccia che sale mentre la nostra si mantiene sempre in piano)  -  Fonte Poggiolo q.1486 (Grande fonte abbeveratoio dismessa situata in uno slargo panoramico, insistiamo a mezzacosta sul sentierino verso l’abitato di Castelluccio che vediamo)  -  Cimitero q.1410 (Paradossalmente man mano che ci avviciniamo a Castelluccio il sentierino diventa inconsistente fino a sparire, ormai siamo poco sopra il cimitero e scendiamo il pendio fino a raggiungerlo, quindi continuiamo sulla stradina asfaltata)  -  Castelluccio q.1432 (Tralasciando dopo una piccola area giochi lo stradello sulla destra che scende come CAI 556, ci portiamo sulla strada provinciale, andando a sinistra attraversiamo la zona centrale di Castelluccio e siamo in breve all’auto) 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 17 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 700 m

QUOTA MASSIMA: Cima q.1887

Sentieri

L’itinerario potrebbe essere semplice, ma da sempre la segnatura e i cartelli sono insufficienti. 

Sentiero delle fonti Conserva/Poggiolo: Nel ritorno a Castelluccio allunghiamo la gita per intraprendere l’antico sentierino abbandonato che si sviluppa a mezzacosta sopra il Pian Grande che si rivelerà essere una delle parti più belle. Fino alla fonte Conserva (presa d’acqua) si scende su tratturo, poi si continua sempre a mezzacosta e in piano su traccia passando la fonte abbeveratoio del Poggiolo. Lo sviluppo del tragitto è sempre visibile in lontananza, mentre man mano che avanziamo dobbiamo prestare attenzione ad alcuni tratti celati dal manto erboso. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fonte di Val Canatra: sulla carrozzabile CAI SI – Sentiero Italia

Fonte Conserva: presa d’acqua infrascata al termine del tratturo in località Costa Terre Nere Alte (non è possibile approvvigionarsi)

Fonte Poggiolo: antica fonte abbeveratoio inattiva

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Castelluccio

0,00

Sella q.1827

/

Agriturismo La V.d. Aquile

0,01

Forca di Giuda

2,39

Fonte di Val Canatra

0.25

Sterrata q.1765

2,47

Val Canatra q.1486

0,51

Bivio q.1724

2,55

Bivio q.1592

1,05

Sella q.1743

3,13

Deviazione q.1670

1,21

Carrozzabile q.1742

3,18

Sella q.1687

1,23

Deviazione q.1635

3,37

Sterrata q.1816

1,42

Deviazione q.1522

3,50

Monte delle Rose

1,50

Fonte Conserva

3,52

Forca di Giuda

1,55

Tombino q.1498

4,12

Cima q.1887

2,07

Fonte Poggiolo

4,25

Sella q.1827

2,14

Cimitero

4,53

Monte Patino

2,21

Castelluccio

5,00


  

Castelluccio q.1432 (Risaliamo la carrozzabile che porta all’agriturismo La Valle delle Aquile appena sopra di noi, siamo sul CAI SI – Sentiero Italia) 

Dall’agriturismo La Valle delle Aquile si continua sulla carrozzabile in piano CAI SI – Sentiero Italia

Panorama sul Pian Perduto

Davanti a noi il monte Lieto

Arrivo alla fonte di Val Canatra

Fonte di Val Canatra

 

Dalla fonte di Val Canatra si continua sulla carrozzabile in piano CAI SI – Sentiero Italia seguendo il valloncello lambito dal versante opposto dall’imponente declivio erboso meridionale del monte Lieto.

Val Canatra q.1486 (Quota da mappa IGM Marche. In questo punto la carrozzabile si esaurisce, non ci sono indicazioni: sulla sinistra inizia il valloncello erboso e pianeggiante lungo il versante occidentale del colle Bernardo, rimaniamo sul CAI SI – Sentiero Italia che in breve entra nel bosco e sale come mulattiera mantenendo la direzione) 

Sul CAI SI – Sentiero Italia nel bosco

  Bivio q.1592 (Bivio nel bosco con omino di sassi, cartelli assenti: lasciamo il proseguo del CAI SI – Sentiero Italia comunque allo stato attuale poco segnato, prendiamo sulla destra un sentiero privo di segnalazioni che ci porta a salire con direzione N) 

Nel frattempo siamo usciti dal bosco, il sentierino procede in falsopiano poi vira a destra sviluppandosi a mezzacosta in direzione della sagoma del monte Lieto, in un punto imprecisato noi lo lasciamo e saliamo a vista sulla sella di crinale appena sopra

Alla Sella q.1687 andiamo a sinistra su esile traccia puntando al rilievo roccioso quotato 1817 metri e alla macchia boschiva, direzione O

 

Stiamo risalendo l’ampio crinale sopra il rilievo roccioso quotato 1817 metri

Panorama verso il monte Cardosa

Sterrata q.1816 (L’attraversiamo e saliamo il pendio erboso probabilmente solcato dalla traccia di mezzi motorizzati, poi virando naturalmente a sinistra puntiamo alla cima del monte delle Rose)

Saliamo al monte delle Rose

Mentre saliamo il verde pendio, ci appare in lontananza l’enorme croce di vetta del monte Patino

Monte delle Rose q.1861


Dal monte delle Rose cominciamo a scendere a vista con direzione SO per raggiungere il sottostante valico della Forca di Giuda

Dalla forca di Giuda prendiamo davanti a noi la ripida e marcata traccia di passaggio senza indicazioni che sale alla Cima q.1887

Arrivo alla Cima q.1887

Cima q.1887 (Scendiamo dalla parte opposta con direzione ovest alla sella che ci separa dalla vetta del monte Patino con la sua grande croce)

 


Retrospettiva mentre facciamo la salita finale alla vetta del monte Patino: dietro c’è la Cima q.1887 appena scesa, poi alla Sella q.1827 ci ricongiungiamo al sentiero CAI 582 che aveva aggirato la Cima q.1887 e che prenderemo al ritorno  

Salita finale alla vetta del monte Patino

Monte Patino q.1883

Sul CAI 182 a mezzacosta (In lontananza si vede la vetta del monte Patino e la sua croce)  

Sul CAI 182 a mezzacosta che ci riporta alla forca di Giuda

 

Sul CAI 182 a mezzacosta che ci riporta alla forca di Giuda

Tornati alla forca di Giuda seguiamo a destra a mezzacosta in falsopiano il sentiero GAS – Grande Anello dei Sibillini

  Sterrata q.1765 (Ci innestiamo sulla sterrata, andiamo a destra che è GAS – Grande Anello dei Sibillini e Sentiero Europeo 1) 

La sterrata GAS – Grande Anello dei Sibillini

Retrospettiva verso le cime salite

 

Arrivo alla Sella q.1743

Scavalliamo la piccola Sella q.1743 seguendo il sentiero a mezzacosta in direzione di Castelluccio e del Poggio di Croce

Carrozzabile q.1742 (Quota da mappa IGM Marche/Umbria. Innesto sulla carrozzabile SI – Sentiero Italia, anche SE1-Sentiero Europeo 1 e CAI 560, in loco c’è un cartello di divieto d’accesso: andiamo a destra cominciando a perdere quota aggirando il promontorio erboso del Poggio di Croce che vediamo davanti a noi) 

Cominciamo a perdere quota aggirando il promontorio erboso del Poggio di Croce che vediamo davanti a noi

Panorama

Deviazione q.1635 (Lasciamo la carrozzabile SI – Sentiero Italia, anche SE1-Sentiero Europeo 1 e CAI 560 che condurrebbe direttamente a Castelluccio, decidiamo di allungare la gita andando a destra all’indietro su tratturo privo di indicazioni che perde quota)

 

Deviazione q.1635 (Lasciamo la carrozzabile SI – Sentiero Italia, anche SE1-Sentiero Europeo 1 e CAI 560 che condurrebbe direttamente a Castelluccio, decidiamo di allungare la gita andando a destra all’indietro su tratturo privo di indicazioni che perde quota)

Sul tratturo abbandonato che scende alla fonte Conserva

Dopo 5/6 minuti presso il punto quotato 1583 metri il tratturo comincia a compiere un ampio tornante a sinistra per direzionarsi verso Castelluccio

Deviazione q.1522 (Arriviamo al bivio, prestiamo attenzione perché potrebbe passare inosservato a causa del manto erboso: andiamo avanti in falsopiano ora su sentierino a mezzacosta ben visibile poco oltre, il tratturo invece curva a destra e si mantiene poco sotto per terminare presso la fonte Conserva, qualsiasi indicazione è assente) 

  Fonte Conserva (Presa d’acqua) 

Lo sviluppo del tragitto è sempre visibile in lontananza, mentre man mano che avanziamo dobbiamo prestare attenzione ad alcuni tratti celati dal manto erboso.

 

Tombino q.1498 (Il piccolo tombino con un vecchio tubo di ferro è collocato nel punto quotato 1498 metri dalla mappa IGM) 

Verso la fonte Poggiolo

Lo sviluppo del tragitto è sempre visibile in lontananza ….

… mentre man mano che avanziamo dobbiamo prestare attenzione ad alcuni tratti celati dal manto erboso.

Fonte Poggiolo q.1486 (Grande fonte abbeveratoio dismessa situata in uno slargo panoramico)

Fonte Poggiolo q.1486 (Grande fonte abbeveratoio dismessa situata in uno slargo panoramico)

  

Panorama sul Pian Grande in direzione del valico di forca di Presta

Insistiamo a mezzacosta sul sentierino verso l’abitato di Castelluccio che vediamo

Paradossalmente man mano che ci avviciniamo a Castelluccio il sentierino diventa inconsistente fino a sparire ….

… ormai siamo poco sopra il cimitero e scendiamo il pendio fino a raggiungerlo…

… quindi continuiamo sulla stradina asfaltata.