martedì 9 dicembre 2025

Cima Forca Viola (crinale NE) – Quarto San Lorenzo (EE)

Partiamo da Castelluccio di Norcia e raggiungiamo il frequentato valico di Forca Viola, scendiamo nel versante opposto in direzione del famoso lago di Pilato finché individuiamo l'ampio crinale NE della poco conosciuta Cima Forca Viola che raggiungiamo. Continuiamo sull'aerea cresta guadagnando la cima del Quarto San Lorenzo e ritorniamo al valico di Forca Viola, concludiamo la gita verso Castelluccio calando fuori sentiero nella solitaria Valle Santa.

DATA: 12 luglio 2025 

PARTENZA: Dal piccolo centro di Castelluccio di Norcia (Umbria) scendiamo con l’unica strada asfaltata per 1,2 km verso il Pian Grande e appena oltrepassata una piccola area per camper che ci rimane sulla destra, a sinistra inizia la sterrata CAI 203, cartelli CAI. 


Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Castelluccio q.1318 (Iniziamo con la sterrata CAI 553 che passa sotto il versante est del paese)     Incrocio q.1313 (Incrocio di sterrate, cartelli CAI assenti: il CAI 553 segue quella che va dritto costeggiando l’area recintata)     Bivio q.1320 (Scartiamo la sterrata a sinistra e andiamo avanti in costante ascesa sul CAI 553)    Sterrata q.1462 (Siamo in località Colli Alti e Bassi, ci innestiamo in una sterrata con pietrisco: più in basso nel pianoro alla nostra sinistra possiamo scorgere la fonte abbeveratoio “dei Cagnolini” e probabilmente delle roulotte in uso ai pastori locali, andiamo a destra in che è sempre CAI 553, indicazioni assenti)  Capanna Ghezzi q.1570 (Malga abbandonata con fonte abbeveratoio, indicazioni assenti. A sinistra sotto l’edificio inizia il poco visibile CAI 551, seguiamo il CAI 552 che sale su sentiero sopra la fonte abbeveratoio e ben presto vira traversando a destra)  -  Colle Abieri q.1768 (Bivio e cartelli poco sotto il Colle Abieri. Evitiamo di andare a sinistra dove inizia il sentiero CAI 555 “Strada Imperiale” che sale alla selletta erbosa poco sopra, rilita a mezzacosta raggiungiamo il largo valico erboso, crocevia senza indicazioni: scavalliammaniamo sul CAI 552 che curva a gomito a destra e continua guadagnare quota)   -  Forca Viola q.1936 (Al termine della lunga sao nel versante opposto nel quale scende il sentiero CAI 153 per la valle del lago di Pilato, a sinistra a mezzacosta sale il sentiero CAI 554 che passa sotto il versante occidentale del monte Argentella in direzione della fonte delle Fate, a destra sale trasversalmente il sentiero senza numerazione sotto le cime di Forca Viola e Quarto San Lorenzo dal quale faremo ritorno)   -  Deviazione q.1900 (Dalla Forca Viola il sentiero CAI 153 scende ripidamente a zig zag, poi cambiando direzione, est, si sviluppa in falsopiano per alzarsi successivamente. Arrivati nel punto alto del sentiero CAI 153 lo dobbiamo lasciare, ha inizio alla nostra destra l’ampio e ripido crinale erboso NE della Cima Forca Viola, facciamo riferimento alla quota e a un sottile paletto di metallo proprio sulla destra. Se procedessimo ad oltranza sul sentiero CAI 153, sarebbe possibile intraprendere il crinale E della Cima Forca Viola che termina direttamente sulla vetta)  -  Cima Forca Viola q.2230 (Senza toponimo sulle mappe ma quotata 2230 m da IGM. Risalendo faticosamente l’ampio e ripido crinale NE, giungiamo sui 2085 metri di quota dove alla nostra sinistra appare un invaso erboso delimitato dalla sponda opposta dal crinale E che si sta avvicinando al nostro. Possiamo continuare sul nostro crinale NE, oppure spostarci a sinistra attraversando l’invaso e guadagnare il crinale E che sappiamo culminare direttamente in vetta, decidiamo di continuare l’ascesa stando al centro del dolce valloncello, si esaurisce al raggiungimento del crinale N a pochi metri dalla vetta che ci appare alla nostra sinistra. Dalla cima sormontata da un omino di sassi, intraprendiamo la spettacolare e aerea cresta S che si direziona verso l’aguzza sagoma della cima Quarto San Lorenzo, facciamo attenzione perché il versante rivolto sulla valle del lago di Pilato precipita verticalmente)  -  Quarto San Lorenzo q.2247 (Omino di sassi sulla vetta, si continua sulla cresta e subito vediamo alla nostra destra il sentiero che sale da forca Viola, lo raggiungiamo calando pochi metri a nostro piacere)  -  Sentiero q.2225 (Quota da GPS. Ci innestiamo in un punto imprecisato del sentiero senza numerazione: a sinistra sale lungo il crinale verso la cima del Redentore, noi lo scendiamo a destra all’indietro verso il valico di Forca Viola, si sviluppa a mezzacosta sotto i versanti occidentali di Quarto San Lorenzo appena sceso e di Cima Forca Viola)  -   Forca Viola q.1936 (Tornati al valico di Forca Viola evitiamo di ripercorrere il sentiero CAI 552 per tornare a Castelluccio, andiamo a sinistra e caliamo a vista senza alcuna indicazione inoltrandoci all’interno del solco di pietrisco che sarebbe il ramo orientale della valle delle Fonti, ignoriamo nel caso la vedessimo una traccia che inizia e si allontana dal suo bordo destro)  - Valle delle Fonti q.1604 (Quota da mappa IGM. Scendendo senza difficoltà, il lungo canale di pietrisco si esaurisce entrando nella testata della vasta vallata pianeggiante delle Fonti dove vediamo una isolata fonte abbeveratoio inattiva, ora la iniziamo a percorrere a sinistra con direzione sud)  -  Strettoia q.1490 (La vasta vallata pianeggiante termina e si restringe in un canale, stando spostati a sinistra ora compare una traccia di mezzi motorizzati che seguiamo, poco oltre riappare il proseguo dell’ampia vallata delle Fonti) -  Valle delle Fonti q.1383 (Quota da mappa IGM. Usciamo definitivamente dal vallone, sull’alta sponda a sinistra si riesce scorgere una struttura che dovrebbe essere la fonte Di Matteo quotata 1424 metri. Ora ci aspetta la parte più problematica per orientamento perché iniziamo a costeggiare i vasti coltivi di lenticchie, per necessità è sempre possibile risalire le sponde e orientarsi con la vista su Castelluccio)  -  Sterrata q.1340 (Innesto sulla sterrata che attraversa i campi di lenticchie, la seguiamo a destra in vista di Castelluccio)  -   Incrocio q.1313 (Chiudiamo l’anello)  -  Castelluccio q.1318. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 15 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1080 m

QUOTA MASSIMA: Quarto San Lorenzo q.2247

Sentieri

Crinale NE di Cima Forca Viola: Crinale sconosciuto e raramente percorso nel periodo estivo, lo intraprendiamo dal sentiero CAI 153 facendo riferimento a un sottile paletto di metallo, risale ripido e faticoso su pendio erboso ma privo di reali difficoltà. Sui 2085 metri di quota, alla nostra sinistra appare un invaso erboso delimitato dalla sponda opposta dal crinale E che si sta avvicinando al nostro, ci si presentano quindi tre opzioni per concludere la salita:

1) tenere il crinale NE che stavamo salendo che culmina sul crinale N a poca distanza dalla vetta

2) spostarci all’interno dell’invaso erboso che culmina sempre sul crinale N a pochi metri dalla vetta

3) traversare a sinistra l’invaso erboso e risalire dalla parte opposta per guadagnare il crinale E che culmina direttamente in vetta. 

Cresta Cima Forca Viola-Quarto San Lorenzo: Questo breve tratto di cresta rientra tra le più belle di tutto il comprensorio dei monti Sibillini, ingiustamente viene trascurata dal normale escursionista perché il sentiero che sale dal valico di Forca Viola bypassa a mezzacosta queste due vette. La cresta è ben camminabile e priva di difficoltà, ma il versante rivolto sulla valle del lago di Pilato precipita verticalmente. 

Valle delle Fonti: Questa bella variante di rientro è sicuramente conosciuta in ambito invernale ma del tutto trascurata nel periodo estivo. Dal valico di Forca Viola scendiamo nel pendio erboso occidentale nel quale subito appare il canale di pietrisco che andiamo a intraprendere (camminabile con attenzione), si esaurisce depositandoci nella vasta e pianeggiante valle delle Fonti nella quale troviamo un’isolata fonte abbeveratoio inattiva. La percorriamo in lieve discesa camminando nella prateria, la direzione è obbligatoria, fin quando alla quota di 1383 metri si apre negli ampi coltivi di lenticchie, ora cominciano i problemi di orientamento comunque risolvibili perché è sempre possibile risalire le sponde e orientarsi con la vista su Castelluccio.

Rifugi-Bivacchi

Capanna Ghezzi: edificio in muratura sempre aperto ad uso dei pastori. 

Fonti

Fonte a Capanna Ghezzi.

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Castelluccio

0,00

Quarto San Lorenzo

3,00

Incrocio q.1313

0,04

Sentiero q.2225

3,05

Bivio q.1320

0,06

Forca Viola

3,37

Sterrata q.1462

0,28

Valle delle Fonti q.1604

4,12

Capanna Ghezzi

0,45

Strettoia

4,26

Colle Abieri

1,13

Valle delle Fonti q.1383

4,38

Forca Viola

1,42

Sterrata q.1340

4,53

Deviazione q.1900

2,00

Incrocio q.1313

5,00

Cima Forca Viola

2,47

Castelluccio

5,05


Castelluccio q.1318 (Iniziamo con la sterrata CAI 553 che passa sotto il versante est del paese)

La sterrata CAI 553

Sterrata q.1462 (Siamo in località Colli Alti e Bassi, ci innestiamo in una sterrata con pietrisco: più in basso nel pianoro alla nostra sinistra possiamo scorgere la fonte abbeveratoio “dei Cagnolini” e probabilmente delle roulotte in uso ai pastori locali, andiamo a destra in che è sempre CAI 553, indicazioni assenti)

La sterrata CAI 553 che sale alla Capanna Ghezzi

Capanna Ghezzi

Dalla Capanna Ghezzi seguiamo il CAI 552 che sale su sentiero sopra la fonte abbeveratoio e ben presto vira traversando a destra 

 

La Capanna Ghezzi appena lasciata

Sul CAI 552 che dalla Capanna Ghezzi sale al Colle Abieri

Sul CAI 552 che dalla Capanna Ghezzi sale al Colle Abieri

Colle Abieri q.1768 (Bivio e cartelli poco sotto il Colle Abieri. Evitiamo di andare a sinistra dove inizia il sentiero CAI 555 “Strada Imperiale” che sale alla selletta erbosa poco sopra, rimaniamo sul CAI 552 che curva a gomito a destra e continua guadagnare quota) 

Sul CAI 552 che sale verso Forca Viola

Sul CAI 552 che sale verso Forca Viola


Panorama dal CAI 552 che sale a Forca Viola: la Valle delle Fonti dalla quale faremo ritorno

Sul CAI 552 che sale verso Forca Viola

Sul CAI 552 che sale verso Forca Viola

Arrivo al valico di Forca Viola

A Forca Viola scavalliamo nel versante opposto nel quale scende il sentiero CAI 153 per la valle del lago di Pilato


Il sentiero CAI 153

Il sentiero CAI 153

Panorama dal sentiero CAI 153

In vista del crinale NE di Cima Forca Viola che dobbiamo intraprendere

Deviazione q.1900: lasciamo il sentiero CAI 153 (linea rossa) e risaliamo a destra l’ampio e ripido crinale erboso NE della Cima Forca Viola. 


Crinale NE di Cima Forca Viola

Crinale NE di Cima Forca Viola

Crinale NE di Cima Forca Viola

Risalendo faticosamente l’ampio e ripido crinale NE, giungiamo sui 2085 metri di quota dove alla nostra sinistra appare un invaso erboso delimitato dalla sponda opposta dal crinale E che si sta avvicinando al nostro.

Pe comodità risaliamo l’invaso erboso sommitale che s’interpone tra il crinale NE che percorrevamo al crinale E

Panorama dalla Cima Forca Viola

Il dolce valloncello si esaurisce al raggiungimento del crinale N a pochi metri dalla vetta che ci appare alla nostra sinistra

Cima Forca Viola q.2230

Panorama dalla Cima Forca Viola

Panorama dalla Cima Forca Viola


Panorama dalla Cima Forca Viola

Panorama dalla Cima Forca Viola (Vista su Castelluccio dal quale siamo partiti)

Dalla Cima Forca Viola intraprendiamo la spettacolare e aerea cresta S che si direziona verso l’aguzza sagoma della cima Quarto San Lorenzo, facciamo attenzione perché il versante rivolto sulla valle del lago di Pilato precipita verticalmente

Dalla Cima Forca Viola intraprendiamo la spettacolare e aerea cresta S che si direziona verso l’aguzza sagoma della cima Quarto San Lorenzo, facciamo attenzione perché il versante rivolto sulla valle del lago di Pilato precipita verticalmente

Dalla Cima Forca Viola intraprendiamo la spettacolare e aerea cresta S che si direziona verso l’aguzza sagoma della cima Quarto San Lorenzo, facciamo attenzione perché il versante rivolto sulla valle del lago di Pilato precipita verticalmente

 

Quarto San Lorenzo q.2247

Dalla cima di Quarto San Lorenzo si continua sulla cresta ….

…. e subito vediamo alla nostra destra il sentiero che sale da forca Viola ….

… lo raggiungiamo calando pochi metri a nostro piacere.

Sentiero q.2225 (Quota da GPS. Ci innestiamo in un punto imprecisato del sentiero senza numerazione: a sinistra sale lungo il crinale verso la cima del Redentore, noi lo scendiamo a destra all’indietro verso il valico di forca Viola, si sviluppa a mezzacosta sotto i versanti occidentali di Quarto San Lorenzo appena sceso e di Cima Forca Viola)


Zoomata sul paese di Castelluccio con l’inizio della gita (Punto rosso)

Sul sentiero che ci riconduce al valico di Forca Viola

Ritorno al valico di Forca Viola: a destra il CAI 153 che scende nella valle del lago di Pilato, dritto il CAI 554 che transita sotto il versante occidentale del monte Argentella in direzione della fonte delle Fate, a sinistra a mezzacosta il CAI 552 che proviene dal Colle Abieri, a sinistra il pendio erboso che ci inoltra nel canale di pietre e alla valle delle Fonti che vogliamo percorrere (Punti blu)

Tornati al valico di Forca Viola evitiamo di ripercorrere il sentiero CAI 552 per tornare a Castelluccio, andiamo a sinistra e caliamo a vista senza alcuna indicazione ….

…. inoltrandoci all’interno del solco di pietrisco


Il solco di pietrisco sarebbe il ramo orientale della valle delle Fonti

Caliamo all’interno del solco di pietrisco che ci fa raggiungere la testata della valle delle Fonti.

Caliamo all’interno del solco di pietrisco che ci fa raggiungere la testata della valle delle Fonti.

Caliamo all’interno del solco di pietrisco che ci fa raggiungere la testata della valle delle Fonti.

Valle delle Fonti q.1604 (Entriamo nella testata della vasta vallata pianeggiante delle Fonti dove vediamo una isolata fonte abbeveratoio inattiva)


L’isolata fonte abbeveratoio inattiva nell’alta Valle delle Fonti a q.1604

Lasciamo la fonte abbeveratoio e iniziamo a percorrere la pianeggiante Valle delle Fonti

La pianeggiante Valle delle Fonti

Gregge di pecore nella Valle delle Fonti

Strettoia q.1490 (La vasta vallata pianeggiante termina e si restringe in un canale, stando spostati a sinistra ora compare una traccia di mezzi motorizzati che seguiamo, poco oltre riappare il proseguo dell’ampia vallata delle Fonti)

Valle delle Fonti q.1383 (Usciamo definitivamente dal vallone, ora ci aspetta la parte più problematica per orientamento perché iniziamo a costeggiare i vasti coltivi di lenticchie, per necessità è sempre possibile risalire le sponde e orientarsi con la vista su Castelluccio) 


Costeggiamo i vasti coltivi di lenticchie

Costeggiamo i vasti coltivi di lenticchie

Zoomata sullo Scoglio dell’Aquila

Sterrata q.1340 (Innesto sulla sterrata che attraversa i campi di lenticchie, la seguiamo a destra in vista di Castelluccio)