lunedì 25 giugno 2018

Monte Primo (per la ferrata dei Piceni) EEA

Percorriamo la ferrata dei Piceni al termine della quale continuiamo l'ascesa per sentieri CAI fino alla vetta del monte Primo a q.1301 (Appennino marchigiano in provincia di Macerata)

DATA: 14 aprile 2018

PARTENZA: Con l’autostrada A14 usciamo dal casello di Ancona nord e iniziamo a percorrere la SS.76 della Val d’Esino in direzione di Roma e Fabriano. Dopo 47 km lasciamo la SS.76 per intraprendere la SS.256 che passando per Cerreto d’Esi e Matelica ci fa arrivare a Castelraimondo (circa 70 km dal casello di Ancona nord). Dal paese le indicazioni per Pioraco ci fanno percorrere la SS.361 per circa 5 km quando notiamo alla nostra sinistra la stradina e il cartello per Ormagnano, risalita per 1,5 km in corrispondenza della parrocchia di Santa Maria delle Lacrime lasciamo la stradina che continua per Seppio e risaliamo a destra per 500 metri giungendo alle poche case di Ormagnano (parcheggio in prossimità di una fonte/abbeveratoio e una maestà).




Stralcio della mappa OpenMTBmap, download freeware dal sito https://openmtbmap.org/it/

ITINERARIO: Ormagnano q.513 (Dalla fonte/abbeveratoio risaliamo lo stradello per pochi metri con l’obbiettivo di portarci dietro la grande casa sulla nostra destra, troviamo il cartello che indica la ferrata e una traccia ci fa attraversare la piccola e pianeggiante radura fino all’ingresso del bosco che da inizio a un largo sentiero, segni CAI)     Bivio q.537 (Il sentiero si biforca, cartelli assenti: dritto a destra in falsopiano inizia un sentiero abbandonato, il largo CAI invece risale e in breve si restringe continuando a mezzacosta nella rada boscaglia, buona la segnatura)      Ferrata dei Piceni q.516 (Il sentierino a mezzacosta comincia a perdere quota arrivando al cartello che ufficializza l’inizio della ferrata, per ora solo un sottile cavo corrimano nel fitto bosco che ci fa abbassare ancora qualche metro, poi risaliamo e un piccolo salto si supera con l’ausilio di due staffe, l’ascesa nel bosco su sentierino scivoloso continua ripida. Raggiungiamo una prima serie di staffe e la prime difficoltà, il terreno e la roccia sono scivolosi e il cavo d’acciaio lento serve solo come assicurazione e non è molto utile per la progressione, poi ancora un ripido tratto di sentiero e siamo alla seconda serie di staffe analoghe alle prime)      Placca rocciosa q.640 (Uscendo dal bosco siamo al cospetto della grande parete rocciosa e della lunga serie di staffe che la risalgono, siamo nel tratto più impegnativo della ferrata. La prima serie di staffe, esposte e distanti tra loro, ci conducono al soprastante terrazzo dove la seconda serie di staffe è da considerarsi molto difficile, sempre distanti tra loro ci fanno sbalzare in fuori con il corpo, il cavo lento non ci aiuta nella progressione. Al secondo terrazzo dobbiamo perdere pochi metri dove una piccola scaletta d’acciaio ci aiuta a intraprendere questa terza parte di ascesa, ora su uno spigolo esposto al termine del quale finiscono anche le difficoltà)      Libro delle firme q.760 (Usciti dallo spigolo roccioso la ferrata termina, ora si risale ripidamente nel bosco con sentierino ben segnato fino sui 780 m dove il tracciato vira a sinistra, sud/est, per andare a continuare su cengia con rada boscaglia arrivando al libro delle firme. In questa ultima parte è presente il cavo d’acciaio utile solo come corrimano)   –   Colle Ormagnano q.750 (Bivio con cartelli, innesto sul CAI 241/A: a sinistra scende in 20 minuti a Ormagnano riportandoci all’auto, noi lo teniamo a destra in salita con indicazioni per il monte Primo, in seguito il largo tracciato si riduce continuando in ripida salita con direzione nord, poi sugli 800 m cambia direzione, ovest, proseguendo a mezzacosta)       Lara Ceeli q.900 (Bivio, cartelli e innesto sul CAI 241: a destra scende al paese di Pioraco, noi risaliamo a sinistra, sud, con il sentierino che costeggia lo strapiombo sulla vallata del torrente Scarzito)      Faggeta di M. Primo q.1080 (Bivio e cartelli: a sinistra c’è il sentiero CAI 241/B che sarà il nostro ritorno, noi manteniamo la direzione in salita con il sentiero ora CAI 242, indicazioni per monte Primo)  –   Sassoia q.1150 (Cartelli e bivio: il CAI 242 continua con direzione sud a mezzacosta nel verde pendio, noi risaliamo a sinistra con il CAI 242/A su esile traccia delineata da qualche paletto, indicazioni per monte Primo e il crinale nord/est)      Bivio q.1180 (In breve ci innestiamo in un esile e marcata traccia a mezzacosta, a sinistra conduce all’inizio della dorsale nord/est del monte Primo da cui si può accedere alla vetta, a destra riporta sul CAI 242, noi risaliamo a vista e senza percorso obbligato il ripido pendio erboso tagliando faticosamente, direzione sud/est)      Monte Primo q.1301 (Risalito il ripido pendio erboso ci innestiamo d’obbligo sul crinale nord/est in prossimità di un affioramento roccioso, lo teniamo a destra in vista della vicina croce di vetta. Dalla cima torniamo sui nostri passi continuando però a percorrere integralmente il crinale nord/est)    Crinale nord/est q.1190 (Scesi lungo il crinale nord/est arriviamo al margine del bosco, bivio e cartelli: a destra è CAI 242/G per Costa San Severo, noi teniamo il sentierino sulla sinistra, a mezzacosta in piano che è CAI 242/A, direzione sud/ovest)      Bivio q.1180 (Ritorniamo al punto dove avevamo iniziato a risalire il ripido pendio verso la vetta, ripercorriamo il tragitto fatto all’andata)      Sassoia q.1150     Faggeta di M. Primo q.1080 (Ora iniziamo a percorrere il CAI 241/B a destra e in discesa nel fitto bosco, direzione est)     La Colonna q.945 (Il sentiero risale e ci appare il monolito roccioso de La Colonna, cartelli, una piccola deviazione attrezzata con cavo d’acciaio conduce sulla vetta)  –   Bivio q.897 (In breve dopo avere lasciato La Colonna, a sinistra scende un sentierino non segnato, stiamo sul CAI 241/B in leggera salita che nel frattempo si è allargato)      Bivio q.855 (Cartelli assenti: a destra il largo sentiero non è segnato, stiamo sul CAI 241/B che curva a U a sinistra, sempre nel fitto bosco con il sentiero “sporco” di pietrisco)      Bivio q.783 (Località La Colonna, cartelli e bivio quotato in loco erroneamente a 850 m: a destra continua il CAI 241/B con indicazioni per Ormagnano, le stesse che troviamo sul sentiero CAI 241/E a sinistra che prendiamo)      Colle Ormagnano q.699 (Bivio e cartelli in loco quotato erroneamente a 650 m, innesto sulla forestale CAI 241/A, la teniamo a destra in discesa)   -  Incrocio q.605 (Cartelli assenti: a destra a ritroso c’è un sentiero forestale non segnato, continuiamo in discesa sul nostro CAI 241/A e dopo pochi metri usciamo dal bosco, a sinistra in salita c’è un sentiero sterrato, davanti a noi il tracciato si biforca, il CAI 241/A lo tiene dritto a destra su largo sentiero un po’ infrascato, stiamo dritto a sinistra costeggiando un’area di rimboschimento su carrareccia, in ogni maniera poco sotto si riuniscono)    -   Bivio q.530 ( Dritto a destra sale un largo sentiero acciottolato, stiamo sulla carrareccia che le case di Ormagnano sono a poche decine di metri)   -   Ormagnano q.513

DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Monte Primo q.1301
LUNGHEZZA: 9,7 km
DIFFICOLTA: EEA

 
NOTE:







Sentieri



- Itinerario ben segnato dal CAI
- La ferrata dei Piceni è da considerarsi di media difficoltà con un tratto sulle placche rocciose molto difficile. Si svolge prevalentemente nel bosco, il sentiero e le rocce sono sempre abbastanza scivolosi, le staffe in metallo sono ben fissate ma risultano sempre un po’distanti tra loro aumentando la difficoltà, come pure il cavo d’acciaio sottile e lento è utile solo per l’assicurazione e non ci aiuta nella progressione dei tratti più ripidi.
- Allo stato attuale (aprile 2018) rendo noto che parte dell’itinerario è interdetto causa il sisma del 2016:
1) Interdetta la ferrata che risulta ben attrezzata e senza danni
2) Interdetto il sentiero CAI 241/A da Colle Ormagnano q.750 fino al bivio di Lara Ceeli: piccoli smottamenti su un tratto che però è ben percorribile
3) Interdetto il CAI 241/B che dal bivio Faggeta di monte Primo q.1080 scende a La Colonna: piccolo tratto di sentiero franato sui 900 metri e tratto consistente franato pochi minuti prima di arrivare al monolite de La Colonna, lo aggiriamo da sotto, prestare molta attenzione.

 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Ormagnano
0,00
Bivio q.537
0,07
Ferrata dei Piceni
0,22
Placca rocciosa
0,45
Libro delle firme
1,33
Colle Ormagnano q.750
1,40
Lara Ceeli
2,18
Faggeta di M. Primo
2,45
Sassoia
2,55
Bivio q.1180
3,00
Monte Primo
3,15
Crinale nord/est q.1190
3,25
Bivio q.1180
3,29
Sassoia
/
Faggeta di M. Primo
3,40
La Colonna
4,02
Bivio q.897
4,07
Bivio q.855
4,12
Bivio q.783
4,20
Colle Ormagnano q.699
4,32
Incrocio q.605
4,39
Bivio q.530
4,43
Ormagnano
4,45



Ormagnano q.513
Ormagnano q.513 (Dalla fonte/abbeveratoio risaliamo lo stradello per pochi metri con l’obbiettivo di portarci dietro la grande casa sulla nostra destra, troviamo il cartello che indica la ferrata)
Ormagnano q.513 (Dalla fonte/abbeveratoio risaliamo lo stradello per pochi metri con l’obbiettivo di portarci dietro la grande casa sulla nostra destra, troviamo il cartello che indica la ferrata e una traccia ci fa attraversare la piccola e pianeggiante radura)
All’ingresso del bosco che da inizio a un largo sentiero
Segnaletica per la ferrata
Ferrata dei Piceni q.516 (Il sentierino a mezzacosta comincia a perdere quota arrivando al cartello che ufficializza l’inizio della ferrata)

Ferrata dei Piceni q.516 (Il sentierino a mezzacosta comincia a perdere quota arrivando al cartello che ufficializza l’inizio della ferrata, per ora solo un sottile cavo corrimano nel fitto bosco che ci fa abbassare ancora qualche metro)
Ferrata dei Piceni q.516 (Il sentierino a mezzacosta comincia a perdere quota arrivando al cartello che ufficializza l’inizio della ferrata, per ora solo un sottile cavo corrimano nel fitto bosco che ci fa abbassare ancora qualche metro)
Tabella
Risaliamo e un piccolo salto si supera con l’ausilio di due staffe
L’ascesa nel bosco su sentierino scivoloso continua

Raggiungiamo una prima serie di staffe e la prime difficoltà, il terreno e la roccia sono scivolosi e il cavo d’acciaio lento serve solo come assicurazione e non è molto utile per la progressione
Poi ancora un ripido tratto di sentiero e siamo alla seconda serie di staffe analoghe alle prime
Tabella
Terminate le due serie di staffe il sentierino risale per uscire dal bosco presso delle placche rocciose
Terminate le due serie di staffe il sentierino risale per uscire dal bosco presso delle placche rocciose

Placca rocciosa q.640 (Uscendo dal bosco siamo al cospetto della grande parete rocciosa e della lunga serie di staffe che la risalgono, siamo nel tratto più impegnativo della ferrata)
Risaliamo le placche rocciose
Risaliamo le placche rocciose
Risaliamo le placche rocciose

Risaliamo le placche rocciose
Risaliamo le placche rocciose
Al secondo terrazzo dobbiamo perdere pochi metri dove una piccola scaletta d’acciaio ci aiuta a intraprendere questa terza parte di ascesa caratterizzata da uno spigolo roccioso
Al secondo terrazzo dobbiamo perdere pochi metri dove una piccola scaletta d’acciaio ci aiuta a intraprendere questa terza parte di ascesa caratterizzata da uno spigolo roccioso
Panorama dalla ferrata
Caratteristica della parete rocciosa

La ripida salita dello spigolo roccioso
La ripida salita dello spigolo roccioso
Uscita dallo spigolo roccioso
Usciti dallo spigolo roccioso la ferrata termina, ora si risale ripidamente nel bosco con sentierino ben segnato

Sui 780 m dove il tracciato vira a sinistra, sud/est, per andare a continuare su cengia con rada boscaglia
Sulla cengia verso il libro delle firme
Sulla cengia verso il libro delle firme
Libro delle firme q.760
Appena lasciato il libro delle firme

Colle Ormagnano q.750, bivio con cartelli, innesto sul CAI 241/A: a sinistra scende in 20 minuti a Ormagnano riportandoci all’auto, noi lo teniamo a destra in salita con indicazioni per il monte Primo
Sugli 800 m cambia direzione, ovest, proseguendo a mezzacosta  
Sul CAI 241/A a mezzacosta
Lara Ceeli q.900 (Bivio, cartelli e innesto sul CAI 241)
Dal bivio di Lara Ceeli risaliamo a sinistra, sud, con il sentierino che costeggia lo strapiombo sulla vallata del torrente Scarzito

Faggeta di M. Primo q.1080
Sassoia q.1150 (Cartelli e bivio: il CAI 242 continua con direzione sud a mezzacosta nel verde pendio, noi risaliamo a sinistra con il CAI 242/A su esile traccia delineata da qualche paletto, indicazioni per monte Primo e il crinale nord/est)
Dal Bivio q.1180 noi risaliamo a vista e senza percorso obbligato il ripido pendio erboso tagliando faticosamente, direzione sud/est
Risalito il ripido pendio erboso ci innestiamo d’obbligo sul crinale nord/est in prossimità di un affioramento roccioso
Arrivati sul crinale nord/est lo teniamo a destra in vista della vicina croce di vetta

Arrivati sul crinale nord/est lo teniamo a destra in vista della vicina croce di vetta
Arrivati sul crinale nord/est lo teniamo a destra in vista della vicina croce di vetta
Monte Primo q.1301
Panorama sulla catena dei monti Sibillini

Panorama verso il monte di Mistrano
Panorama verso il monte Vermenone
Monte Primo q.1301 (Dalla cima torniamo sui nostri passi continuando però a percorrere integralmente il crinale nord/est)

Sul crinale nord/est del monte Primo
Crinale nord/est q.1190 (Scesi lungo il crinale nord/est arriviamo al margine del bosco, bivio e cartelli: a destra è CAI 242/G per Costa San Severo, noi teniamo il sentierino sulla sinistra, a mezzacosta in piano che è CAI 242/A, direzione sud/ovest)
CAI 242/A
Ritornati alla Faggeta di M. Primo, iniziamo a percorrere il CAI 241/B a destra e in discesa nel fitto bosco, direzione est
CAI 241/B

CAI 241/B
La Colonna q.945 (Il sentiero risale e ci appare il monolito roccioso de La Colonna)
Una piccola deviazione attrezzata con cavo d’acciaio conduce sulla vetta de La Colonna
Panorama da La Colonna q.945
Bivio q.783 (Località La Colonna, cartelli e bivio quotato in loco erroneamente a 850 m: a destra continua il CAI 241/B con indicazioni per Ormagnano, le stesse che troviamo sul sentiero CAI 241/E a sinistra che prendiamo)
Incrocio q.605 (Costeggiamo un’area di rimboschimento su carrareccia)