DATA: 14 aprile 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A14 usciamo dal casello di Ancona nord e iniziamo a percorrere la
SS.76 della Val d’Esino in direzione di Roma e Fabriano. Dopo 47 km lasciamo la
SS.76 per intraprendere la SS.256 che passando per Cerreto d’Esi e Matelica ci
fa arrivare a Castelraimondo (circa 70 km dal casello di Ancona nord). Dal
paese le indicazioni per Pioraco ci fanno percorrere la SS.361 per circa 5 km
quando notiamo alla nostra sinistra la stradina e il cartello per Ormagnano,
risalita per 1,5 km in corrispondenza della parrocchia di Santa Maria delle
Lacrime lasciamo la stradina che continua per Seppio e risaliamo a destra per
500 metri giungendo alle poche case di Ormagnano (parcheggio in prossimità di
una fonte/abbeveratoio e una maestà).
Stralcio della mappa
OpenMTBmap, download freeware dal sito https://openmtbmap.org/it/
ITINERARIO:
Ormagnano q.513 (Dalla fonte/abbeveratoio
risaliamo lo stradello per pochi metri con l’obbiettivo di portarci dietro la
grande casa sulla nostra destra, troviamo il cartello che indica la ferrata e
una traccia ci fa attraversare la piccola e pianeggiante radura fino all’ingresso
del bosco che da inizio a un largo sentiero, segni CAI) – Bivio
q.537 (Il sentiero si biforca, cartelli assenti: dritto a destra in
falsopiano inizia un sentiero abbandonato, il largo CAI invece risale e in
breve si restringe continuando a mezzacosta nella rada boscaglia, buona la
segnatura) – Ferrata
dei Piceni q.516 (Il sentierino a mezzacosta comincia a perdere quota
arrivando al cartello che ufficializza l’inizio della ferrata, per ora solo un
sottile cavo corrimano nel fitto bosco che ci fa abbassare ancora qualche
metro, poi risaliamo e un piccolo salto si supera con l’ausilio di due staffe,
l’ascesa nel bosco su sentierino scivoloso continua ripida. Raggiungiamo una
prima serie di staffe e la prime difficoltà, il terreno e la roccia sono
scivolosi e il cavo d’acciaio lento serve solo come assicurazione e non è molto
utile per la progressione, poi ancora un ripido tratto di sentiero e siamo alla
seconda serie di staffe analoghe alle prime)
–
Placca rocciosa q.640
(Uscendo dal bosco siamo al cospetto della grande parete rocciosa e della lunga
serie di staffe che la risalgono, siamo nel tratto più impegnativo della
ferrata. La prima serie di staffe, esposte e distanti tra loro, ci conducono al
soprastante terrazzo dove la seconda serie di staffe è da considerarsi molto
difficile, sempre distanti tra loro ci fanno sbalzare in fuori con il corpo, il
cavo lento non ci aiuta nella progressione. Al secondo terrazzo dobbiamo
perdere pochi metri dove una piccola scaletta d’acciaio ci aiuta a intraprendere
questa terza parte di ascesa, ora su uno spigolo esposto al termine del quale
finiscono anche le difficoltà) – Libro
delle firme q.760 (Usciti dallo spigolo roccioso la ferrata termina, ora si
risale ripidamente nel bosco con sentierino ben segnato fino sui 780 m dove il
tracciato vira a sinistra, sud/est, per andare a continuare su cengia con rada
boscaglia arrivando al libro delle firme. In questa ultima parte è presente il
cavo d’acciaio utile solo come corrimano) – Colle Ormagnano q.750
(Bivio con cartelli, innesto sul CAI 241/A: a sinistra scende in 20 minuti a
Ormagnano riportandoci all’auto, noi lo teniamo a destra in salita con
indicazioni per il monte Primo, in seguito il largo tracciato si riduce
continuando in ripida salita con direzione nord, poi sugli 800 m cambia
direzione, ovest, proseguendo a mezzacosta) – Lara Ceeli q.900 (Bivio, cartelli e
innesto sul CAI 241: a destra scende al paese di Pioraco, noi risaliamo a
sinistra, sud, con il sentierino che costeggia lo strapiombo sulla vallata del
torrente Scarzito) – Faggeta
di M. Primo q.1080 (Bivio e cartelli: a sinistra c’è il sentiero CAI 241/B
che sarà il nostro ritorno, noi manteniamo la direzione in salita con il
sentiero ora CAI 242, indicazioni per monte Primo) – Sassoia q.1150 (Cartelli
e bivio: il CAI 242 continua con direzione sud a mezzacosta nel verde pendio,
noi risaliamo a sinistra con il CAI 242/A su esile traccia delineata da qualche
paletto, indicazioni per monte Primo e il crinale nord/est) – Bivio
q.1180 (In breve ci innestiamo in un esile e marcata traccia a mezzacosta,
a sinistra conduce all’inizio della dorsale nord/est del monte Primo da cui si
può accedere alla vetta, a destra riporta sul CAI 242, noi risaliamo a vista e
senza percorso obbligato il ripido pendio erboso tagliando faticosamente, direzione
sud/est) – Monte Primo q.1301 (Risalito il ripido
pendio erboso ci innestiamo d’obbligo sul crinale nord/est in prossimità di un
affioramento roccioso, lo teniamo a destra in vista della vicina croce di
vetta. Dalla cima torniamo sui nostri passi continuando però a percorrere
integralmente il crinale nord/est) – Crinale nord/est q.1190 (Scesi lungo
il crinale nord/est arriviamo al margine del bosco, bivio e cartelli: a destra
è CAI 242/G per Costa San Severo, noi teniamo il sentierino sulla sinistra, a
mezzacosta in piano che è CAI 242/A, direzione sud/ovest) – Bivio q.1180 (Ritorniamo al punto dove
avevamo iniziato a risalire il ripido pendio verso la vetta, ripercorriamo il
tragitto fatto all’andata) – Sassoia
q.1150 – Faggeta di M. Primo q.1080 (Ora
iniziamo a percorrere il CAI 241/B a destra e in discesa nel fitto bosco, direzione
est) – La
Colonna q.945 (Il sentiero risale e ci appare il monolito roccioso de La
Colonna, cartelli, una piccola deviazione attrezzata con cavo d’acciaio conduce
sulla vetta) – Bivio q.897 (In breve
dopo avere lasciato La Colonna, a sinistra scende un sentierino non segnato,
stiamo sul CAI 241/B in leggera salita che nel frattempo si è allargato) – Bivio
q.855 (Cartelli assenti: a destra il largo sentiero non è segnato, stiamo
sul CAI 241/B che curva a U a sinistra, sempre nel fitto bosco con il sentiero
“sporco” di pietrisco) – Bivio q.783 (Località La Colonna, cartelli
e bivio quotato in loco erroneamente a 850 m: a destra continua il CAI 241/B con
indicazioni per Ormagnano, le stesse che troviamo sul sentiero CAI 241/E a
sinistra che prendiamo) – Colle Ormagnano q.699 (Bivio e cartelli
in loco quotato erroneamente a 650 m, innesto sulla forestale CAI 241/A, la
teniamo a destra in discesa) - Incrocio q.605 (Cartelli assenti: a
destra a ritroso c’è un sentiero forestale non segnato, continuiamo in discesa
sul nostro CAI 241/A e dopo pochi metri usciamo dal bosco, a sinistra in salita
c’è un sentiero sterrato, davanti a noi il tracciato si biforca, il CAI 241/A
lo tiene dritto a destra su largo sentiero un po’ infrascato, stiamo dritto a
sinistra costeggiando un’area di rimboschimento su carrareccia, in ogni maniera
poco sotto si riuniscono) - Bivio
q.530 ( Dritto a destra sale un largo sentiero acciottolato, stiamo sulla
carrareccia che le case di Ormagnano sono a poche decine di metri) - Ormagnano q.513
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Monte Primo q.1301
LUNGHEZZA: 9,7 km
DIFFICOLTA: EEA
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario ben segnato dal CAI
- La ferrata dei Piceni è da considerarsi
di media difficoltà con un tratto sulle placche rocciose molto difficile. Si
svolge prevalentemente nel bosco, il sentiero e le rocce sono sempre
abbastanza scivolosi, le staffe in metallo sono ben fissate ma risultano
sempre un po’distanti tra loro aumentando la difficoltà, come pure il cavo
d’acciaio sottile e lento è utile solo per l’assicurazione e non ci aiuta
nella progressione dei tratti più ripidi.
- Allo stato attuale (aprile 2018) rendo
noto che parte dell’itinerario è interdetto causa il sisma del 2016:
1) Interdetta la ferrata che risulta ben
attrezzata e senza danni
2) Interdetto il sentiero CAI 241/A da
Colle Ormagnano q.750 fino al bivio di Lara Ceeli: piccoli smottamenti su un
tratto che però è ben percorribile
3) Interdetto il CAI 241/B che dal bivio
Faggeta di monte Primo q.1080 scende a La Colonna: piccolo tratto di sentiero
franato sui 900 metri e tratto consistente franato pochi minuti prima di
arrivare al monolite de La Colonna, lo aggiriamo da sotto, prestare molta
attenzione.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Ormagnano
|
0,00
|
Bivio q.537
|
0,07
|
Ferrata dei Piceni
|
0,22
|
Placca rocciosa
|
0,45
|
Libro delle firme
|
1,33
|
Colle Ormagnano q.750
|
1,40
|
Lara Ceeli
|
2,18
|
Faggeta di M. Primo
|
2,45
|
Sassoia
|
2,55
|
Bivio q.1180
|
3,00
|
Monte Primo
|
3,15
|
Crinale nord/est q.1190
|
3,25
|
Bivio
q.1180
|
3,29
|
Sassoia
|
/
|
Faggeta
di M. Primo
|
3,40
|
La
Colonna
|
4,02
|
Bivio
q.897
|
4,07
|
Bivio
q.855
|
4,12
|
Bivio
q.783
|
4,20
|
Colle
Ormagnano q.699
|
4,32
|
Incrocio
q.605
|
4,39
|
Bivio
q.530
|
4,43
|
Ormagnano
|
4,45
|
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Terminate le
due serie di staffe il sentierino risale per uscire dal bosco presso delle
placche rocciose
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Placca rocciosa q.640 (Uscendo dal bosco
siamo al cospetto della grande parete rocciosa e della lunga serie di staffe
che la risalgono, siamo nel tratto più impegnativo della ferrata)
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