venerdì 16 novembre 2018

Monte Sella (ex ferrata Vecchiacchi) PD

Dismessa e dichiarata inagibile dal lontano 2003, la ferrata Vecchiacchi al monte Sella (Alpi Apuane, Toscana) la percorriamo a nostro rischio e pericolo con la cosapevolezza di compiere allo stato attuale non una ferrata ma una grandiosa traversata semi alpinistica. Questo lunghissimo giro và affrontato solo con ottima visibilità e terreno asciutto, da escursionisti molto esperti delle Alpi Apuane e del suo infido terreno.

DATA: 3 giugno 2018

PARTENZA: Dalla diga di Vagli (provincia di Lucca, Toscana) arriviamo al paese di Vagli di Sotto e proseguiamo salendo al paese di Vagli di Sopra (1 km), attraversiamo il centro del minuscolo abitato seguendo i cartelli per le cave e dopo averlo lasciato siamo in breve al bivio dove di fronte a noi c’è un rudere, a sinistra la strada riporta a Vagli di Sotto, continuiamo salire fin quando cartelli vietano il proseguo sull’asfaltata che entra nel complesso delle cave di Arnetola (3,8 km da Vagli di Sotto), alla nostra destra inizia una carrozzabile e cartelli indicano la storica “via Vandelli”, il passo Sella e il passo Tambura.



Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Partenza q.881 (Dal punto in cui i cartelli vietano il transito sulla strada asfaltata, prendiamo la larga carrozzabile a destra in piano che è anche l’antica via Vandelli, cartelli indicano i passi Tambura e Sella)      Capanna d’Abrì q.892 (Rudere costruito accanto a un macigno roccioso, tabella informativa)      Valle di Arnetola q.894 (Località Valle di Arnetola. Lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra dove c’è una piazzola dalla quale inizia il sentierino CAI che conduce ai sentieri CAI 35, CAI 31, CAI 146, cartelli e segni)     Rudere q.975 (Usciamo dal fitto bosco e c’è il rudere, lo aggiriamo e dalla parte opposta continua la traccia CAI in piano nell’erba alta)     Marmifera q.990 (Innesto sulla larga marmifera, il CAI la tiene a destra in salita)   –   Deviazione q.1001 (La marmifera è sbarrata con cartello di divieto d’accesso e continua a salire, sarà il nostro ritorno, a sinistra prendiamo il sentiero CAI 35/CAI 31 che entra nel bosco, cartelli e segni)     Bivio q.1101 (Innesto su mulattiera nel fitto bosco, cartelli: a destra è CAI 35 per il passo Tambura, noi andiamo a sinistra con il CAI 31 per il passo Sella, direzione sud)  –   Fosso q.1187 (Fosso d’acqua e cascatella nel fitto bosco)      Bivio q.1229 (Usciamo temporaneamente dal bosco e in prossimità di due vecchi cippi di cemento, a sinistra scende nel bosco un largo sentiero abbandonato che potrebbe passare inosservato, stiamo sulla mulattiera CAI 31 in piano, che in breve rientra nel bosco e torna risalire ripidamente a zig-zag)     Passo Sella q.1498 (Sui 1400 m di quota si esce dal bosco e la mulattiera dopo qualche tornante sparisce lasciando posto a una traccia che risale sull’ampio e verde passo Sella, cartelli e targhe in memoria: a sinistra poco sotto l’ampia dorsale inizia il CAI 144 per il passo Fiocca e il monte Sumbra, il sentierino CAI 31 scende nel versante opposto dove poco sotto c’è la larga marmifera che sale dal paese di Arni, noi teniamo il crinale a destra in direzione dell’enorme sperone roccioso che sovrasta il passo Sella, una marcata traccia con segni azzurri che è anche la via normale per il monte Sella inizia ad aggirarlo sul versante di Arnetola, cartelli vietano l’accesso alla ferrata perché dismessa)      Costone roccioso q.1562 (Risaliti dal passo Sella, aggiriamo i contrafforti dell’anticima sud del monte Sella, stando sul versante di Arnetola, percorsa un esile cengia in discreta esposizione dove è presente uno spezzone di cavo, si giunge a un costone roccioso attrezzato con cavo inaffidabile, lo risaliamo sempre in discreta esposizione legandoci per precauzione e percependo le difficoltà che ci attendono, l’inizio della ferrata è ancora lontano)      Anticima sud monte Sella q.1694 (Cima quotata 1694.1 da CTR Toscana. Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino, l’ascesa comunque va fatta con attenzione. Arrivati poco sotto il crinale, la traccia con segni azzurri lo segue con direzione nord verso il monte Sella, voltandoci indietro vediamo l’anticima sormontata da un omino di sasso che raggiungiamo stando sul filo dell’aereo crinale, direzione sud, poi torniamo sui nostri passi riprendendo la traccia segnata. Questa deviazione tra andata e ritorno richiede circa 10/15 minuti)      Ferrata Vecchiacchi q.1696 (L’ariosa traccia che si manteneva a mezzacosta ora si porta sul crinale arrivando sotto la parete sud/est del monte Sella, sotto i nostri piedi c’è la cava di Piastreta/Ronchieri che avevamo già avuto modo di notare fin dall’anticima. I segni azzurri della via normale del monte Sella ora risalgono verso la cima in buona esposizione, alla nostra destra notiamo una piccola croce di metallo dopo la quale inizia la ferrata Vecchiacchi in discesa nel versante di Arnetola, sottili e arrugginiti cavi di metallo lungo il pendio molto sdrucciolevole)     Canale Sarperi q.1623 (La ferrata che si sviluppa a mezzacosta arriva in un angusto canalone, i cavi sono rotti, lo attraversiamo arrampicando per riprendere i cavi dalla parte opposta che subito terminano. Proseguiamo legati nell’esposto e molto sdrucciolevole costone per raggiungere il proseguo dei resti della ferrata, passaggio molto infido e pericoloso)    –    Ferrata Vecchiacchi q.1595 (Nella parte finale, la ferrata che si sviluppava a mezzacosta, risale ripidamente per circa 70 metri aiutati dal cavo metallico in discrete condizioni, fino uscire sul crinale nord/est dell’Alto di Sella dove termina, targa della ferrata Vecchiacchi. Percorriamo per pochi metri il crinale a destra, poi la traccia e i vecchi segni CAI ci fanno scendere nella sottostante vallata, direzione ovest)     CAI 146 q.1540 (Siamo in un punto pianeggiante nella conca sotto l’uscita della ferrata Vecchiacchi, ci innestiamo sul CAI 146, dritto risalendo l’ampio anfiteatro conduce alla Focetta dell’Acqua Fredda con tratti ferrati, noi continuiamo la ripida discesa della vallata, nord-ovest/nord, seguendo i segni CAI, in seguito entrando nel bosco bisogna prestare attenzione alla segnatura e il sentiero poco evidenti)      Rudere q.1330 (Usciamo dal bosco e c’è il rudere di un casotto di sasso, ora il CAI 146 scende un appariscente scalinata di sasso, caratteristica che rimane tale anche quando si rientrerà nel bosco fino al termine del sentiero)     Via Vandelli q.1124 (Al termine della discesa nel bosco, il CAI 146 si innesta sullo stradello forestale che è l’antica Via Vandelli e CAI 35 presso un edificio sempre chiuso, andiamo a destra in discesa)      Bivio q.1106 (Cartelli indicano che il CAI 35 continua su largo sentiero dritto a destra in direzione del CAI 31 e il passo Sella, continuiamo a scendere la Via Vandelli su stradello forestale)      Bivio q.1089 (Sulla curva a U della forestale, a destra sale un largo sentiero, continuiamo a tenere la Via Vandelli in discesa)      Deviazione q.1001 (Oltrepassata la catena che sbarra lo stradello chiudiamo l’anello, ora ripercorriamo tutto il tragitto fatto in mattinata fino all’auto)      Marmifera q.990      Rudere q.975    Valle di Arnetola q.894      Capanna d’Abrì q.892   –   Arrivo q.881.

 
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Inizio ferrata Vecchiacchi q.1696
LUNGHEZZA: 10,5 km
DIFFICOLTA: PD

 
NOTE:











Sentieri



- La via ferrata Vecchiacchi che transita nelle pareti dei versanti est del monte Sella e Alto di Sella è stata dichiarata inagibile fin dal lontano 2003, quindi percorrendola la facciamo a nostro rischio e pericolo coscienti che le attrezzature rimaste sono in forte stato di degrado. Dobbiamo percorrere questa traversata con la consapevolezza che non stiamo facendo una ferrata ma una vera e propria via alpinistica, quindi con le capacità e l’attrezzatura adeguata per affrontare le problematiche che si possono creare. La via ferrata Vecchiacchi era attrezzata solo con cavo di ferro, allo stato attuale è molto arrugginito e in diversi tratti il cavo manca o si è spezzato, come pure gli ancoraggi. La via si sviluppa interamente a mezzacosta, sotto di noi il vuoto è totale e se in origine la difficoltà della ferrata era medio/facile, allo stato attuale è molto infida e pericolosa, la dobbiamo percorrere solo con ottima visibilità e terreno asciutto. Il punto più pericoloso è presso il Canale Sarperi (giugno 2018) dove i cavi rotti ci costringono ad arrampicare (passaggio di 2+) e in seguito fare un traverso molto esposto e sdrucciolevole, ma ovviamente con il passare degli anni le cose peggioreranno.

- Attenzione alle numerose capre selvatiche che popolano il monte Sella facendo precipitare sassi.

- Materiale impiegato: casco, guanti, 1 corda da 30 m, 4/5 rinvii, fettucce varie. Volutamente fin dall’inizio abbiamo evitato o ridotto l’utilizzo del cavo della ferrata la cui affidabilità va testata continuamente, procediamo sempre in conserva assicurandoci sui fittoni rimasti o su roccette, perdendo molto tempo ma tenendo alta la tensione. Teniamo ovviamente presente che col passare del tempo il degrado dell’ex ferrata Vecchiacchi peggiorerà e il nostro materiale alpinistico dovrà tenere conto di questa situazione.


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Assenti (portare buona scorta d’acqua, minimo 2 litri)


TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Partenza q.881
0,00
Canale Sarperi
4,25
Capanna d’Abrì
0,02
Ferrata Vecchiacchi q.1595
7,15
Valle di Arnetola
0,05
CAI 146 q.1540
7,25
Rudere q.975
0,19
Rudere q.1330
8,00
Marmifera q.990
0,23
Via Vandelli q.1124
8,30
Deviazione q.1001
0,25
Bivio q.1106
8,32
Bivio q.1101
0,40
Bivio q.1089
8,34
Fosso q.1187
0,58
Deviazione q.1001
8,43
Bivio q.1229
1,08
Marmifera q.990
/
Passo Sella
2,00
Rudere q.975
/
Costone roccioso
2,17
Valle di Arnetola
/
Anticima sud monte Sella
2,50
Capanna d’Abrì
/
Ferrata Vecchiacchi q.1696
   3,15
Arrivo q.881
9,05




Partenza q.881 (Dal punto in cui i cartelli vietano il transito sulla strada asfaltata, prendiamo la larga carrozzabile a destra in piano che è anche l’antica via Vandelli, cartelli indicano i passi Tambura e Sella)
Capanna d’Abrì q.892 (Rudere costruito accanto a un macigno roccioso, tabella informativa)
La scultura di fianco la Capanna d’Abrì
Valle di Arnetola q.894 (Località Valle di Arnetola)
Dalla Valle di Arnetola lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra dove c’è una piazzola dalla quale inizia il sentierino CAI che conduce ai sentieri CAI 35, CAI 31, CAI 146

Il sentierino CAI che sale dalla Valle di Arnetola e conduce ai sentieri CAI 35, CAI 31, CAI 146
Rudere q.975 (Usciamo dal fitto bosco e c’è il rudere)
Rudere q.975 (Lo aggiriamo e dalla parte opposta continua la traccia CAI in piano nell’erba alta)
Marmifera q.990 (Innesto sulla larga marmifera, il CAI la tiene a destra in salita)
Deviazione q.1001 (La marmifera è sbarrata con cartello di divieto d’accesso e continua a salire, sarà il nostro ritorno, a sinistra prendiamo il sentiero CAI 35/CAI 31 che entra nel bosco, cartelli e segni)
Bivio q.1101 (Innesto su mulattiera nel fitto bosco, cartelli: a destra è CAI 35 per il passo Tambura, noi andiamo a sinistra con il CAI 31 per il passo Sella, direzione sud)

Sulla mulattiera CAI 31 che sale al passo Sella
Sulla mulattiera CAI 31 che sale al passo Sella
Fosso q.1187 (Fosso d’acqua e cascatella nel fitto bosco)
Bivio q.1229 (Usciamo temporaneamente dal bosco e in prossimità di due vecchi cippi di cemento, a sinistra scende nel bosco un largo sentiero abbandonato che potrebbe passare inosservato, stiamo sulla mulattiera CAI 31 in piano)
Sui 1400 m di quota si esce dal bosco e la mulattiera dopo qualche tornante sparisce lasciando posto a una traccia che risale sull’ampio e verde passo Sella
Passo Sella q.1498

Dal passo Sella teniamo il crinale a destra in direzione dell’enorme sperone roccioso che sovrasta il passo Sella, una marcata traccia con segni azzurri che è anche la via normale per il monte Sella inizia ad aggirarlo sul versante di Arnetola
Risaliti dal passo Sella, aggiriamo i contrafforti dell’anticima sud del monte Sella, stando sul versante di Arnetola
Risaliti dal passo Sella, aggiriamo i contrafforti dell’anticima sud del monte Sella, stando sul versante di Arnetola
Cartelli vietano l’accesso alla ferrata perché dismessa
Cartelli vietano l’accesso alla ferrata perché dismessa

Panorama sul passo Sella appena lasciato
Costone roccioso q.1562 (Percorsa un esile cengia in discreta esposizione dove è presente uno spezzone di cavo, si giunge a un costone roccioso attrezzato con cavo inaffidabile, lo risaliamo sempre in discreta esposizione legandoci per precauzione e percependo le difficoltà che ci attendono)
Costone roccioso q.1562 (Percorsa un esile cengia in discreta esposizione dove è presente uno spezzone di cavo, si giunge a un costone roccioso attrezzato con cavo inaffidabile, lo risaliamo sempre in discreta esposizione legandoci per precauzione e percependo le difficoltà che ci attendono)

Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino, l’ascesa comunque va fatta con attenzione
Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino, l’ascesa comunque va fatta con attenzione
Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino, l’ascesa comunque va fatta con attenzione
Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino, l’ascesa comunque va fatta con attenzione
Arrivati poco sotto il crinale, la traccia con segni azzurri lo segue con direzione nord verso il monte Sella, voltandoci indietro vediamo l’anticima sormontata da un omino di sasso che raggiungiamo stando sul filo dell’aereo crinale
Arrivati poco sotto il crinale, la traccia con segni azzurri lo segue con direzione nord verso il monte Sella, voltandoci indietro vediamo l’anticima sormontata da un omino di sasso che raggiungiamo stando sul filo dell’aereo crinale

Anticima sud monte Sella q.1694
Sul crinale dell’anticima sud del monte Sella
Zoomata sulla cava di Piastreta/Ronchieri sotto il monte Sella
Dall’anticima sud del monte Sella torniamo sui nostri passi continuando percorrere l’ariosa traccia che si mantiene a mezzacosta
Dall’anticima sud del monte Sella torniamo sui nostri passi continuando percorrere l’ariosa traccia che si mantiene a mezzacosta

L’ariosa traccia che si manteneva a mezzacosta ora si porta sul crinale arrivando sotto la parete sud/est del monte Sella
Alla nostra destra notiamo una piccola croce di metallo dopo la quale inizia la ferrata Vecchiacchi
L’ariosa traccia che si manteneva a mezzacosta ora si porta sul crinale arrivando sotto la parete sud/est del monte Sella, sotto i nostri piedi c’è la cava di Piastreta/Ronchieri che avevamo già avuto modo di notare fin dall’anticima. I segni azzurri della via normale del monte Sella ora risalgono verso la cima in buona esposizione, alla nostra destra notiamo una piccola croce di metallo dopo la quale inizia la ferrata Vecchiacchi in discesa nel versante di Arnetola
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi

Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Particolare dei vecchi cavi della ferrata
Particolare dei vecchi cavi della ferrata
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi

Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Il versante est tra il monte Sella e l’Alto di Sella dove si svolge il vecchio tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Il forte degrado dell’ex ferrata Vecchiacchi
Arrivo al Canale Sarperi

Arrivo al Canale Sarperi
Il Canale Sarperi q.1623 precipita sotto di noi
Canale Sarperi q.1623 (La ferrata che si sviluppa a mezzacosta arriva in un angusto canalone, i cavi sono rotti, lo attraversiamo arrampicando per riprendere i cavi dalla parte opposta) 
Appena oltrepassato il Canale Sarperi

Il versante est tra il monte Sella e l’Alto di Sella dove si svolge il vecchio tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi

Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Sul tracciato dell’ex ferrata Vecchiacchi
Nella parte finale, la ferrata che si sviluppava a mezzacosta, risale ripidamente per circa 70 metri
Nella parte finale, la ferrata che si sviluppava a mezzacosta, risale ripidamente per circa 70 metri
Ferrata Vecchiacchi q.1595 (L’ex ferrata Vecchiacchi termina all’uscita sul crinale nord/est dell’Alto di Sella)

Ferrata Vecchiacchi q.1595 (L’ex ferrata Vecchiacchi termina all’uscita sul crinale nord/est dell’Alto di Sella)
Panorama sul monte Tambura al termine dell’ex ferrata Vecchiacchi
Panorama sui monti Sumbra e Fiocca al termine dell’ex ferrata Vecchiacchi

Terminata l’ex via ferrata percorriamo per pochi metri il crinale a destra, poi la traccia e i vecchi segni CAI ci fanno scendere nella sottostante vallata
Le maestose cave di Arnetola
Sul CAI 146
Rudere q.1330 (Usciamo dal bosco e c’è il rudere di un casotto di sasso, ora il CAI 146 scende un appariscente scalinata di sasso)
Rudere q.1330 (Usciamo dal bosco e c’è il rudere di un casotto di sasso, ora il CAI 146 scende un appariscente scalinata di sasso)
Via Vandelli q.1124 (Al termine della discesa nel bosco, il CAI 146 si innesta sullo stradello forestale che è l’antica Via Vandelli e CAI 35 presso un edificio sempre chiuso, andiamo a destra in discesa)