Dismessa e dichiarata inagibile dal lontano 2003, la ferrata Vecchiacchi al monte Sella (Alpi Apuane, Toscana) la percorriamo a nostro rischio e pericolo con la cosapevolezza di compiere allo stato attuale non una ferrata ma una grandiosa traversata semi alpinistica. Questo lunghissimo giro và affrontato solo con ottima visibilità e terreno asciutto, da escursionisti molto esperti delle Alpi Apuane e del suo infido terreno.
DATA: 3 giugno 2018
PARTENZA: Dalla
diga di Vagli (provincia di Lucca, Toscana) arriviamo al paese di Vagli di
Sotto e proseguiamo salendo al paese di Vagli di Sopra (1 km), attraversiamo il
centro del minuscolo abitato seguendo i cartelli per le cave e dopo averlo
lasciato siamo in breve al bivio dove di fronte a noi c’è un rudere, a sinistra
la strada riporta a Vagli di Sotto, continuiamo salire fin quando cartelli
vietano il proseguo sull’asfaltata che entra nel complesso delle cave di
Arnetola (3,8 km da Vagli di Sotto), alla nostra destra inizia una carrozzabile
e cartelli indicano la storica “via Vandelli”, il passo Sella e il passo
Tambura.
Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal
sito http://www.webmapp.it/
ITINERARIO:
Partenza q.881 (Dal punto in cui i cartelli vietano il transito sulla
strada asfaltata, prendiamo la larga carrozzabile a destra in piano che è anche
l’antica via Vandelli, cartelli indicano i passi Tambura e Sella) – Capanna
d’Abrì q.892 (Rudere costruito accanto a un macigno roccioso, tabella
informativa) – Valle di Arnetola q.894 (Località
Valle di Arnetola. Lasciamo la carrozzabile e andiamo a destra dove c’è una
piazzola dalla quale inizia il sentierino CAI che conduce ai sentieri CAI 35, CAI
31, CAI 146, cartelli e segni) – Rudere q.975 (Usciamo dal fitto bosco
e c’è il rudere, lo aggiriamo e dalla parte opposta continua la traccia CAI in
piano nell’erba alta) – Marmifera q.990 (Innesto sulla larga marmifera,
il CAI la tiene a destra in salita) – Deviazione q.1001 (La marmifera è sbarrata con
cartello di divieto d’accesso e continua a salire, sarà il nostro ritorno, a
sinistra prendiamo il sentiero CAI 35/CAI 31 che entra nel bosco, cartelli e
segni) – Bivio q.1101 (Innesto su mulattiera nel
fitto bosco, cartelli: a destra è CAI 35 per il passo Tambura, noi andiamo a
sinistra con il CAI 31 per il passo Sella, direzione sud) – Fosso q.1187 (Fosso d’acqua e cascatella nel fitto
bosco) – Bivio
q.1229 (Usciamo temporaneamente dal bosco e in prossimità di due vecchi
cippi di cemento, a sinistra scende nel bosco un largo sentiero abbandonato che
potrebbe passare inosservato, stiamo sulla mulattiera CAI 31 in piano, che in
breve rientra nel bosco e torna risalire ripidamente a zig-zag) – Passo
Sella q.1498 (Sui 1400 m di quota si esce dal bosco e la mulattiera dopo
qualche tornante sparisce lasciando posto a una traccia che risale sull’ampio e
verde passo Sella, cartelli e targhe in memoria: a sinistra poco sotto l’ampia
dorsale inizia il CAI 144 per il passo Fiocca e il monte Sumbra, il sentierino CAI
31 scende nel versante opposto dove poco sotto c’è la larga marmifera che sale
dal paese di Arni, noi teniamo il crinale a destra in direzione dell’enorme
sperone roccioso che sovrasta il passo Sella, una marcata traccia con segni
azzurri che è anche la via normale per il monte Sella inizia ad aggirarlo sul
versante di Arnetola, cartelli vietano l’accesso alla ferrata perché dismessa) – Costone roccioso q.1562 (Risaliti dal
passo Sella, aggiriamo i contrafforti dell’anticima sud del monte Sella, stando
sul versante di Arnetola, percorsa un esile cengia in discreta esposizione dove
è presente uno spezzone di cavo, si giunge a un costone roccioso attrezzato con
cavo inaffidabile, lo risaliamo sempre in discreta esposizione legandoci per
precauzione e percependo le difficoltà che ci attendono, l’inizio della ferrata
è ancora lontano) – Anticima sud monte Sella q.1694
(Cima quotata 1694.1 da CTR Toscana. Superato il costone roccioso, siamo nel ripido pendio est del monte Sella tra
paleo e roccette, la buona traccia con segni azzurri lo risale senza problemi e
rimaniamo legati solo per risparmiare tempo nel riporre il tutto nello zaino,
l’ascesa comunque va fatta con attenzione. Arrivati poco sotto il crinale, la
traccia con segni azzurri lo segue con direzione nord verso il monte Sella,
voltandoci indietro vediamo l’anticima sormontata da un omino di sasso che
raggiungiamo stando sul filo dell’aereo crinale, direzione sud, poi torniamo
sui nostri passi riprendendo la traccia segnata. Questa deviazione tra andata e
ritorno richiede circa 10/15 minuti) – Ferrata
Vecchiacchi q.1696 (L’ariosa traccia che si manteneva a mezzacosta ora si
porta sul crinale arrivando sotto la parete sud/est del monte Sella, sotto i
nostri piedi c’è la cava di Piastreta/Ronchieri che avevamo già avuto modo di
notare fin dall’anticima. I segni azzurri della via normale del monte Sella ora
risalgono verso la cima in buona esposizione, alla nostra destra notiamo una
piccola croce di metallo dopo la quale inizia la ferrata Vecchiacchi in discesa
nel versante di Arnetola, sottili e arrugginiti cavi di metallo lungo il pendio
molto sdrucciolevole) – Canale Sarperi q.1623 (La ferrata che
si sviluppa a mezzacosta arriva in un angusto canalone, i cavi sono rotti, lo
attraversiamo arrampicando per riprendere i cavi dalla parte opposta che subito
terminano. Proseguiamo legati nell’esposto e molto sdrucciolevole costone per
raggiungere il proseguo dei resti della ferrata, passaggio molto infido e
pericoloso) – Ferrata Vecchiacchi q.1595 (Nella parte finale, la
ferrata che si sviluppava a mezzacosta, risale ripidamente per circa 70 metri
aiutati dal cavo metallico in discrete condizioni, fino uscire sul crinale
nord/est dell’Alto di Sella dove termina, targa della ferrata Vecchiacchi.
Percorriamo per pochi metri il crinale a destra, poi la traccia e i vecchi
segni CAI ci fanno scendere nella sottostante vallata, direzione ovest) – CAI
146 q.1540 (Siamo in un punto pianeggiante nella conca sotto l’uscita della
ferrata Vecchiacchi, ci innestiamo sul CAI 146, dritto risalendo l’ampio
anfiteatro conduce alla Focetta dell’Acqua Fredda con tratti ferrati, noi
continuiamo la ripida discesa della vallata, nord-ovest/nord, seguendo i segni CAI,
in seguito entrando nel bosco bisogna prestare attenzione alla segnatura e il
sentiero poco evidenti) – Rudere q.1330 (Usciamo dal bosco e c’è
il rudere di un casotto di sasso, ora il CAI 146 scende un appariscente
scalinata di sasso, caratteristica che rimane tale anche quando si rientrerà
nel bosco fino al termine del sentiero) – Via
Vandelli q.1124 (Al termine della discesa nel bosco, il CAI 146 si innesta
sullo stradello forestale che è l’antica Via Vandelli e CAI 35 presso un
edificio sempre chiuso, andiamo a destra in discesa) – Bivio q.1106 (Cartelli indicano che il CAI
35 continua su largo sentiero dritto a destra in direzione del CAI 31 e il
passo Sella, continuiamo a scendere la Via Vandelli su stradello forestale) – Bivio q.1089 (Sulla curva a U della
forestale, a destra sale un largo sentiero, continuiamo a tenere la Via
Vandelli in discesa) – Deviazione q.1001 (Oltrepassata la catena
che sbarra lo stradello chiudiamo l’anello, ora ripercorriamo tutto il tragitto
fatto in mattinata fino all’auto) – Marmifera q.990 – Rudere
q.975 – Valle di Arnetola q.894 – Capanna d’Abrì q.892 – Arrivo q.881.
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Inizio ferrata Vecchiacchi q.1696
LUNGHEZZA: 10,5 km
DIFFICOLTA: PD
NOTE:
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Sentieri
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- La via ferrata Vecchiacchi che transita
nelle pareti dei versanti est del monte Sella e Alto di Sella è stata
dichiarata inagibile fin dal lontano 2003, quindi percorrendola la facciamo a
nostro rischio e pericolo coscienti che le attrezzature rimaste sono in forte
stato di degrado. Dobbiamo percorrere questa traversata con la consapevolezza
che non stiamo facendo una ferrata ma una vera e propria via alpinistica,
quindi con le capacità e l’attrezzatura adeguata per affrontare le
problematiche che si possono creare. La via ferrata Vecchiacchi era
attrezzata solo con cavo di ferro, allo stato attuale è molto arrugginito e
in diversi tratti il cavo manca o si è spezzato, come pure gli ancoraggi. La
via si sviluppa interamente a mezzacosta, sotto di noi il vuoto è totale e se
in origine la difficoltà della ferrata era medio/facile, allo stato attuale è
molto infida e pericolosa, la dobbiamo percorrere solo con ottima visibilità
e terreno asciutto. Il punto più pericoloso è presso il Canale Sarperi
(giugno 2018) dove i cavi rotti ci costringono ad arrampicare (passaggio di
2+) e in seguito fare un traverso molto esposto e sdrucciolevole, ma
ovviamente con il passare degli anni le cose peggioreranno.
- Attenzione
alle numerose capre selvatiche che popolano il monte Sella facendo
precipitare sassi.
- Materiale
impiegato: casco, guanti, 1 corda da 30 m, 4/5 rinvii, fettucce varie.
Volutamente fin dall’inizio abbiamo evitato o ridotto l’utilizzo del cavo
della ferrata la cui affidabilità va testata continuamente, procediamo sempre
in conserva assicurandoci sui fittoni rimasti o su roccette, perdendo molto tempo
ma tenendo alta la tensione. Teniamo ovviamente presente che col passare del
tempo il degrado dell’ex ferrata Vecchiacchi peggiorerà e il nostro materiale
alpinistico dovrà tenere conto di questa situazione.
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Rifugi-Bivacchi
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- Assenti
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Fonti
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-
Assenti (portare buona scorta d’acqua, minimo 2 litri)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Partenza
q.881
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0,00
|
Canale Sarperi
|
4,25
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Capanna d’Abrì
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0,02
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Ferrata Vecchiacchi q.1595
|
7,15
|
Valle di Arnetola
|
0,05
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CAI 146 q.1540
|
7,25
|
Rudere q.975
|
0,19
|
Rudere q.1330
|
8,00
|
Marmifera q.990
|
0,23
|
Via
Vandelli q.1124
|
8,30
|
Deviazione q.1001
|
0,25
|
Bivio q.1106
|
8,32
|
Bivio q.1101
|
0,40
|
Bivio q.1089
|
8,34
|
Fosso q.1187
|
0,58
|
Deviazione q.1001
|
8,43
|
Bivio q.1229
|
1,08
|
Marmifera
q.990
|
/
|
Passo Sella
|
2,00
|
Rudere q.975
|
/
|
Costone roccioso
|
2,17
|
Valle di Arnetola
|
/
|
Anticima sud monte Sella
|
2,50
|
Capanna d’Abrì
|
/
|
Ferrata
Vecchiacchi q.1696
|
3,15
|
Arrivo
q.881
|
9,05
|
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L’ariosa
traccia che si manteneva a mezzacosta ora si porta sul crinale arrivando
sotto la parete sud/est del monte Sella, sotto i nostri piedi c’è la cava di
Piastreta/Ronchieri che avevamo già avuto modo di notare fin dall’anticima. I
segni azzurri della via normale del monte Sella ora risalgono verso la cima
in buona esposizione, alla nostra destra notiamo una piccola croce di metallo
dopo la quale inizia la ferrata Vecchiacchi in discesa nel versante di
Arnetola
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Il versante
est tra il monte Sella e l’Alto di Sella dove si svolge il vecchio tracciato
dell’ex ferrata Vecchiacchi
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Canale Sarperi q.1623 (La ferrata che si
sviluppa a mezzacosta arriva in un angusto canalone, i cavi sono rotti, lo
attraversiamo arrampicando per riprendere i cavi dalla parte opposta)
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