sabato 12 gennaio 2019

Pizzo d’Uccello (per il sentiero ferrato Piotti) EEA

Partiamo dal paese di Vinca (Alpi Apuane, Toscana) e risaliamo fino arrivare in prossimità della foce Lizzari dove iniziamo percorrere il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti che ci conduce alla foce del Giovetto, da quì la rilevante sagoma del Pizzo d'Uccello ci appare in tutta la sua bellezza e la risaliamo con la frequentata via normale. Tornati sui nostri passi alla foce del Giovetto, prolunghiamo fino alla larga e verde sella della foce del Giovo per compiere un grande giro ad anello che passando per i ruderi delle Capanne del Giovo ci riporta a Vinca.

DATA: 23 giugno 2018

PARTENZA: Con l’autostrada A15 Parma-La Spezia, usciamo al casello di Aulla e prendiamo la SS.63 seguendo le indicazioni per Fivizzano arrivando al paese di Rometta, lo attraversiamo e dopo 1,5 km voltiamo a destra (12,5 km da Aulla) dove troviamo i cartelli per Vinca oltrepassando i paesi di Cassano, Gragnola, Monzone fino ad arrivare a Vinca. All’entrata dell’abitato evitiamo la stradina che sale al centro e teniamo la stradina a destra che bypassa le case da sotto fino arrivare al secondo bivio in prossimità di un rudere dove parcheggiamo, dritto la stradina lascia l’abitato e continua verso la piccola cappella e la statua della Madonna dei Cavatori di Vinca, noi iniziamo risalendo a sinistra verso le abitazioni.




Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Vinca q.757 (Risaliamo con la stradina che subito arriva a delle fonti dietro la chiesa, continuiamo a destra in salita) – Bivio q.788 (Sulla curva della stradina in prossimità di un minuscolo garage in lamiera, a destra inizia il sentiero CAI 15/CAI 38 che sarà il nostro ritorno, cartelli assenti, il bivio passa inosservato. Continuiamo sulla stradina che dopo poche decine di metri termina, possibilità di parcheggio, evitiamo di entrare in centro e risaliamo a destra sullo stradello cementato)        Deviazione q.806 (Appena risaliti con lo stradello cementato oltrepassiamo una piccola fontana e lasciamo il proseguo, iniziamo risalire a destra il sentierino CAI 190, cartelli e segni, che costeggia minuscole recinzioni e continua ripidamente nel bosco)        Bivio q.955 (Il sentiero CAI 190 sta risalendo nella pineta e arriviamo a un bivio, cartelli assenti: a sinistra è segnato giallo/verde, noi continuiamo in salita con il CAI 190)        Bivio q.1160 (Cartelli assenti e il bivio potrebbe passare inosservato: un sentierino continua a mezzacosta con direzione ovest passando sotto i versanti sud della Punta Nattapiana e il Pizzo dell’Aquila, il CAI 190 risale a destra, siamo sempre nel fitto bosco, attenzione ai segni CAI)        Bivio q.1265 (Cartelli CAI: a destra inizia il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti che prendiamo, in salita il CAI 190 supera pochi tratti attrezzati arrivando in breve alla Foce Lizzari)    -   Ferrata Piotti q.1185 (Il sentiero CAI 191 si sviluppa a mezzacosta con piccoli sali/scendi e seppur facile non è mai banale, alcuni tratti richiedono piede fermo e attenzione soprattutto se il terreno è bagnato. Superate delle placche rocciose con cavo corrimano dove le suole delle nostre scarpe fanno buona presa, arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri generalmente asciutto, poi si allontana virando a destra a mezzacosta dove all’entrata del bosco termina il cavo d’acciaio. Il CAI 191 ora continua per sentierino un poco evidente con direzione sud/est, attenzione alla segnatura)   -   Bivio q.1328 (Usciamo definitivamente dal bosco nel verde pendio con ammassi rocciosi, il bivio non è evidente e non ci sono cartelli, in lontananza davanti a noi è ben visibile l’ampia sella erbosa della foce Giovo, poco sotto alla nostra destra verso la testata della vallata si possono notare i ruderi delle capanne del Giovo sul CAI 175 che scende dalla foce Giovo e che potremmo raggiungere a vista senza percorso obbligato, il nostro CAI 191 invece inizia virare a sinistra risalendo verso la foce del Giovetto che ancora non vediamo, omini di sasso e segni CAI)       Giovetto q.1496 (Sella di crinale e incrocio di sentieri con cartelli: a destra c’è il CAI 181 per foce Giovo, dalla parte opposta sempre il CAI 181 aggira il versante est del Pizzo d’Uccello conducendo alla foce Siggioli e il CAI 37 che scende al rifugio Donegani, noi andiamo a sinistra in salita all’evidente cima del Pizzo d’Uccello, direzione nord, in seguito passaggi su roccia di I°+ con segni CAI)      Pizzo d’Uccello q.1783 (Piccola croce e omino di sassi con libro delle firme, torniamo sui nostri passi)   –   Giovetto q.1499 (Tralasciamo a sinistra il CAI 181/CAI 37 e a destra il CAI 191 dal quale siamo saliti, continuiamo dritto sul CAI 181 per foce Giovo con direzione sud che entra nel bosco per bypassare il promontorio che separa foce Giovo dalla foce Giovetto)   -   Foce Giovo q.1498 (Ampia sella erbosa con cartelli, incrocio: a sinistra scende il CAI 37 per il rifugio Donegani, dritto c’è il CAI 179 che si mantiene a mezzacosta sotto la cresta del Garnerone in direzione del rifugio Orto di Donna, sud, noi scendiamo nella vallata a destra sul sentiero CAI 175/CAI 37)  -  Bivio q.1334 (Cartelli CAI anticipano l’arrivo ai ruderi delle Capanne del Giovo: a sinistra il CAI 37 continua per Capanna Garnerone e la foce di Navola, continuiamo a scendere la verde vallata con il sentierino CAI 175 nascosto dall’alto paleo)      Capanne del Giovo q.1315 (Numerosi ruderi di sasso sparsi nella radura, la traccia è ben marcata prosegue sotto gli stessi con direzione ovest, possibile traccia a sinistra che si ricollega al CAI 37)      Fonte q.1210 (Fonte e rudere sepolto dalla vegetazione, il sentiero CAI 175 continua entrando nel bosco)       Marginetta q.881 (Al termine della discesa usciamo in una piazzola dove c’è la grande marginetta, incrocio: a sinistra c’è la mulattiera CAI 38 che entra nel bosco, a sinistra in discesa un largo tracciato che scende, noi prendiamo il sentiero CAI 175/CAI 38 sotto la marginetta)      Torrente Doglio q.869 (Precipita in una stretta forra sotto di noi)        Asfaltata q.788 (Innesto sulla stradina asfaltata di Vinca fatta in mattinata, andiamo a sinistra in discesa ripassando dalle fonti dietro la chiesa)      Vinca q.757.
 
 
DISLIVELLO TOTALE: 1280 m
QUOTA MASSIMA: Pizzo d’Uccello q.1783
LUNGHEZZA: 10 km
DIFFICOLTA: EEA

 
NOTE:




Sentieri



- L’ascesa con la via normale al Pizzo d’Uccello è ben segnata dal CAI, risale con passaggi di I°+ su roccia generalmente buona.
- Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti collega la foce Lizzari alla foce del Giovetto e si sviluppa a mezzacosta sotto il versante sud/ovest della Cresta di Nattapiana, tecnicamente facile ma non banale causa alcuni passaggi in leggera esposizione del sentiero, i brevi tratti attrezzati solo con cavo sono nella parte centrale della via mentre il passaggio nel bosco che ne segue denota una scarsa frequentazione, attenzione ai segni CAI.


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Alla partenza da Vinca
- Sul CAI 175 a q.1210 (15 minuti dopo avere oltrepassato le Capanne del Giovo in direzione di Vinca presso un rudere sepolto dalla vegetazione)
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Vinca
0,00
Bivio q.788
/
Deviazione q.806
0,07
Bivio q.955
0,28
Bivio q.1160
1,00
Bivio q.1265
1,15
Ferrata Piotti
2,30
Bivio q.1328
3,45
Giovetto
4,10
Pizzo d’Uccello
4,30
Giovetto
5,15
Foce Giovo
5,28
Bivio q.1334
5,45
Capanne del Giovo
5,49
Fonte q.1210
6,04
Marginetta q.881
6,46
Torrente Doglio
6,50
Asfaltata q.788
7,01
Vinca
7,05



Vinca q.757 (Risaliamo con la stradina che subito arriva a delle fonti dietro la chiesa, continuiamo a destra in salita)
Fonti dietro la chiesa
Continuiamo sulla stradina che dopo poche decine di metri termina, possibilità di parcheggio, evitiamo di entrare in centro e risaliamo a destra sullo stradello cementato
Deviazione q.806 (Appena risaliti con lo stradello cementato oltrepassiamo una piccola fontana e lasciamo il proseguo, iniziamo risalire a destra il sentierino CAI 190)   
Muretto di cemento con….lavello
Il sentierino CAI 190 nella parte iniziale è un po’ infrascato

Il sentierino CAI 190
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti è tecnicamente facile ma non banale causa alcuni passaggi in leggera esposizione del sentiero
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti è tecnicamente facile ma non banale causa alcuni passaggi in leggera esposizione del sentiero
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti è tecnicamente facile ma non banale causa alcuni passaggi in leggera esposizione del sentiero

Superiamo delle placche rocciose con cavo corrimano dove le suole delle nostre scarpe fanno buona presa
Superiamo delle placche rocciose con cavo corrimano dove le suole delle nostre scarpe fanno buona presa
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti
Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti
Ferrata Piotti q.1185 (Arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri)

Ferrata Piotti q.1185 (Arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri)
Ferrata Piotti q.1185 (Arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri)
Ferrata Piotti q.1185 (Arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri)
Poi si allontana virando a destra a mezzacosta dove all’entrata del bosco termina il cavo d’acciaio
Poi si allontana virando a destra a mezzacosta dove all’entrata del bosco termina il cavo d’acciaio

Il CAI 191 ora continua per sentierino un poco evidente con direzione sud/est, attenzione alla segnatura
Usciamo definitivamente dal bosco nel verde pendio con ammassi rocciosi
Usciamo definitivamente dal bosco nel verde pendio con ammassi rocciosi, in lontananza davanti a noi è ben visibile l’ampia sella erbosa della foce Giovo, poco sotto alla nostra destra verso la testata della vallata si possono notare i ruderi delle capanne del Giovo sul CAI 175 che scende dalla foce Giovo e che potremmo raggiungere a vista senza percorso obbligato
Il nostro CAI 191 invece inizia virare a sinistra risalendo verso la foce del Giovetto che ancora non vediamo, omini di sasso e segni CAI
Il nostro CAI 191 invece inizia virare a sinistra risalendo verso la foce del Giovetto che ancora non vediamo, omini di sasso e segni CAI

In lontananza il paese di Vinca visto dalla foce del Giovetto
Vecchio cartello del sentiero attrezzato Mario Piotti
Giovetto q.1499 (Sella di crinale e incrocio di sentieri con cartelli: a destra c’è il CAI 181 per foce Giovo, dalla parte opposta sempre il CAI 181 aggira il versante est del Pizzo d’Uccello conducendo alla foce Siggioli e il CAI 37 che scende al rifugio Donegani, noi andiamo a sinistra in salita verso la via normale al Pizzo d’Uccello)
La via normale al Pizzo d’Uccello
Panorama dietro di noi sulla via normale al Pizzo d’Uccello

La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello

La via normale al Pizzo d’Uccello
La via normale al Pizzo d’Uccello, la parte finale pianeggiante che conduce alla vetta
La via normale al Pizzo d’Uccello, la parte finale pianeggiante che conduce alla vetta
Pizzo d’Uccello q.1783
Dalla vetta del Pizzo d’Uccello torniamo sui nostri passi verso la foce del Giovetto

Dalla vetta del Pizzo d’Uccello torniamo sui nostri passi verso la foce del Giovetto (Panorama)
Dalla vetta del Pizzo d’Uccello torniamo sui nostri passi verso la foce del Giovetto
Dalla vetta del Pizzo d’Uccello torniamo sui nostri passi verso la foce del Giovetto
Oltrepassata la foce del Giovetto arriviamo alla foce del Giovo

Panorama dalla foce del Giovo sul Pizzo d’Uccello e la sua via normale
Dalla foce Giovo scendiamo nella vallata a destra sul sentiero CAI 175/CAI 37
Al Bivio q.1334
Giglio rosso

Capanne del Giovo q.1315 (Numerosi ruderi di sasso sparsi nella radura)
CAI 175
Rudere sepolto dalla vegetazione presso la Fonte q.1210
Il sentiero CAI 175 continua entrando nel bosco
Marginetta q.881
Sul CAI 175/CAI 38 dopo avere oltrepassato la forra del torrente Doglio