Partiamo dal paese di Vinca (Alpi Apuane, Toscana) e risaliamo fino arrivare in prossimità della foce Lizzari dove iniziamo percorrere il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti che ci conduce alla foce del Giovetto, da quì la rilevante sagoma del Pizzo d'Uccello ci appare in tutta la sua bellezza e la risaliamo con la frequentata via normale. Tornati sui nostri passi alla foce del Giovetto, prolunghiamo fino alla larga e verde sella della foce del Giovo per compiere un grande giro ad anello che passando per i ruderi delle Capanne del Giovo ci riporta a Vinca.
DATA: 23 giugno 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A15 Parma-La Spezia, usciamo al casello di Aulla e prendiamo la
SS.63 seguendo le indicazioni per Fivizzano arrivando al paese di Rometta, lo
attraversiamo e dopo 1,5 km voltiamo a destra (12,5 km da Aulla) dove troviamo
i cartelli per Vinca oltrepassando i paesi di Cassano, Gragnola, Monzone fino
ad arrivare a Vinca. All’entrata dell’abitato evitiamo la stradina che sale al
centro e teniamo la stradina a destra che bypassa le case da sotto fino
arrivare al secondo bivio in prossimità di un rudere dove parcheggiamo, dritto
la stradina lascia l’abitato e continua verso la piccola cappella e la
statua della Madonna dei Cavatori di Vinca, noi iniziamo risalendo a sinistra
verso le abitazioni.
ITINERARIO:
Vinca q.757 (Risaliamo con la stradina che
subito arriva a delle fonti dietro la chiesa, continuiamo a destra in salita) –
Bivio q.788 (Sulla curva della stradina in prossimità di un minuscolo
garage in lamiera, a destra inizia il sentiero CAI 15/CAI 38 che sarà il nostro
ritorno, cartelli assenti, il bivio passa inosservato. Continuiamo sulla
stradina che dopo poche decine di metri termina, possibilità di parcheggio,
evitiamo di entrare in centro e risaliamo a destra sullo stradello cementato) – Deviazione
q.806 (Appena risaliti con lo stradello cementato oltrepassiamo una piccola
fontana e lasciamo il proseguo, iniziamo risalire a destra il sentierino CAI
190, cartelli e segni, che costeggia minuscole recinzioni e continua
ripidamente nel bosco) – Bivio q.955 (Il sentiero CAI 190 sta
risalendo nella pineta e arriviamo a un bivio, cartelli assenti: a sinistra è
segnato giallo/verde, noi continuiamo in salita con il CAI 190) – Bivio
q.1160 (Cartelli assenti e il bivio potrebbe passare inosservato: un sentierino
continua a mezzacosta con direzione ovest passando sotto i versanti sud della
Punta Nattapiana e il Pizzo dell’Aquila, il CAI 190 risale a destra, siamo
sempre nel fitto bosco, attenzione ai segni CAI) – Bivio
q.1265 (Cartelli CAI: a destra inizia il CAI 191 o sentiero attrezzato
Piotti che prendiamo, in salita il CAI 190 supera pochi tratti attrezzati
arrivando in breve alla Foce Lizzari) - Ferrata Piotti q.1185 (Il sentiero CAI
191 si sviluppa a mezzacosta con piccoli sali/scendi e seppur facile non è mai
banale, alcuni tratti richiedono piede fermo e attenzione soprattutto se il
terreno è bagnato. Superate delle placche rocciose con cavo corrimano dove le
suole delle nostre scarpe fanno buona presa, arriviamo al punto più impegnativo
della ferrata che risale parallela il roccioso canale Doglio per circa 40 metri
generalmente asciutto, poi si allontana virando a destra a mezzacosta dove
all’entrata del bosco termina il cavo d’acciaio. Il CAI 191 ora continua per
sentierino un poco evidente con direzione sud/est, attenzione alla segnatura) - Bivio q.1328 (Usciamo definitivamente
dal bosco nel verde pendio con ammassi rocciosi, il bivio non è evidente e non
ci sono cartelli, in lontananza davanti a noi è ben visibile l’ampia sella
erbosa della foce Giovo, poco sotto alla nostra destra verso la testata della
vallata si possono notare i ruderi delle capanne del Giovo sul CAI 175 che
scende dalla foce Giovo e che potremmo raggiungere a vista senza percorso
obbligato, il nostro CAI 191 invece inizia virare a sinistra risalendo verso la
foce del Giovetto che ancora non vediamo, omini di sasso e segni CAI) – Giovetto
q.1496 (Sella di crinale e incrocio di sentieri con cartelli: a destra c’è
il CAI 181 per foce Giovo, dalla parte opposta sempre il CAI 181 aggira il
versante est del Pizzo d’Uccello conducendo alla foce Siggioli e il CAI 37 che scende al rifugio Donegani, noi andiamo a
sinistra in salita all’evidente cima del Pizzo d’Uccello, direzione nord, in
seguito passaggi su roccia di I°+ con segni CAI) – Pizzo d’Uccello q.1783 (Piccola croce e
omino di sassi con libro delle firme, torniamo sui nostri passi) – Giovetto q.1499 (Tralasciamo
a sinistra il CAI 181/CAI 37 e a destra il CAI 191 dal quale siamo saliti,
continuiamo dritto sul CAI 181 per foce Giovo con direzione sud che entra nel
bosco per bypassare il promontorio che separa foce Giovo dalla foce
Giovetto) - Foce Giovo q.1498
(Ampia sella erbosa con cartelli, incrocio: a sinistra scende il CAI 37 per il
rifugio Donegani, dritto c’è il CAI 179 che si mantiene a mezzacosta sotto la
cresta del Garnerone in direzione del rifugio Orto di Donna, sud, noi scendiamo
nella vallata a destra sul sentiero CAI 175/CAI 37) - Bivio
q.1334 (Cartelli CAI anticipano l’arrivo ai ruderi delle Capanne del Giovo:
a sinistra il CAI 37 continua per Capanna Garnerone e la foce di Navola,
continuiamo a scendere la verde vallata con il sentierino CAI 175 nascosto
dall’alto paleo) – Capanne
del Giovo q.1315 (Numerosi ruderi di sasso sparsi nella radura, la traccia
è ben marcata prosegue sotto gli stessi con direzione ovest, possibile traccia
a sinistra che si ricollega al CAI 37) – Fonte
q.1210 (Fonte e rudere sepolto dalla vegetazione, il sentiero CAI 175
continua entrando nel bosco) – Marginetta q.881 (Al termine della
discesa usciamo in una piazzola dove c’è la grande marginetta, incrocio: a
sinistra c’è la mulattiera CAI 38 che entra nel bosco, a sinistra in discesa un
largo tracciato che scende, noi prendiamo il sentiero CAI 175/CAI 38 sotto la
marginetta) – Torrente
Doglio q.869 (Precipita in una stretta forra sotto di noi) – Asfaltata
q.788 (Innesto sulla stradina asfaltata di Vinca fatta in mattinata,
andiamo a sinistra in discesa ripassando dalle fonti dietro la chiesa) – Vinca
q.757.
DISLIVELLO TOTALE: 1280 m
QUOTA MASSIMA: Pizzo d’Uccello q.1783
LUNGHEZZA: 10 km
DIFFICOLTA: EEA
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- L’ascesa con la via normale al Pizzo d’Uccello è ben
segnata dal CAI, risale con passaggi di I°+ su roccia generalmente buona.
- Il CAI 191 o sentiero attrezzato Piotti
collega la foce Lizzari alla foce del Giovetto e si sviluppa a mezzacosta
sotto il versante sud/ovest della Cresta di Nattapiana, tecnicamente facile
ma non banale causa alcuni passaggi in leggera esposizione del sentiero, i
brevi tratti attrezzati solo con cavo sono nella parte centrale della via
mentre il passaggio nel bosco che ne segue denota una scarsa frequentazione,
attenzione ai segni CAI.
|
Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
|
Fonti
|
-
Alla partenza da Vinca
-
Sul CAI 175 a q.1210 (15 minuti dopo avere oltrepassato le Capanne del Giovo
in direzione di Vinca presso un rudere sepolto dalla vegetazione)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Vinca
|
0,00
|
Bivio
q.788
|
/
|
Deviazione
q.806
|
0,07
|
Bivio
q.955
|
0,28
|
Bivio
q.1160
|
1,00
|
Bivio
q.1265
|
1,15
|
Ferrata Piotti
|
2,30
|
Bivio q.1328
|
3,45
|
Giovetto
|
4,10
|
Pizzo d’Uccello
|
4,30
|
Giovetto
|
5,15
|
Foce Giovo
|
5,28
|
Bivio
q.1334
|
5,45
|
Capanne
del Giovo
|
5,49
|
Fonte
q.1210
|
6,04
|
Marginetta
q.881
|
6,46
|
Torrente
Doglio
|
6,50
|
Asfaltata q.788
|
7,01
|
Vinca
|
7,05
|
|
Ferrata Piotti
q.1185 (Arriviamo al punto più impegnativo della ferrata che risale parallela
il roccioso canale Doglio per circa 40 metri)
|
|
Usciamo
definitivamente dal bosco nel verde pendio con ammassi rocciosi, in
lontananza davanti a noi è ben visibile l’ampia sella erbosa della foce
Giovo, poco sotto alla nostra destra verso la testata della vallata si
possono notare i ruderi delle capanne del Giovo sul CAI 175 che scende dalla
foce Giovo e che potremmo raggiungere a vista senza percorso obbligato
|
|
|
|
Giovetto q.1499 (Sella di crinale e
incrocio di sentieri con cartelli: a destra c’è il CAI 181 per foce Giovo,
dalla parte opposta sempre il CAI 181 aggira il versante est del Pizzo
d’Uccello conducendo alla foce Siggioli e il CAI 37 che scende al rifugio
Donegani, noi andiamo a sinistra in salita verso la via normale al Pizzo
d’Uccello)
|
|
|
|
|
|
|
|