I monti Coronato e Prato Fiorito fanno parte di quel "limbo" di rilievi montuosi compresi tra l'appennino tosco/emiliano e le Alpi Apuane, sicuramente meno famosi, ma con il giusto itinerario possiamo regalarci delle grandi soddisfazioni.
DATA: 15 dicembre 2018
PARTENZA: Dal
valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone, scendiamo nel versante toscano
per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra
percorrendo la SS.12 in direzione di Bagni di Lucca fino alla località
Astraccio (13 km da La Lima), quindi lasciamo la SS.12 e risaliamo a destra la
stradina oltrepassando in sequenza i paesi di Palleggio e San Cassiano fino a
raggiungere il borgo di Cappella (4,4 km dalla SS.12), parcheggiamo appena
arrivati all’ingresso dell’abitato dove il proseguo negli stretti vicoli è
problematico, insegna dell’associazione “Lucca Quad”.
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Cappella q.596 (All’ingresso dell’abitato, a
sinistra in ripida salita c’è uno stradello cementato che sarà il nostro
ritorno, noi andiamo dritto oltrepassando il “Lucca Quad” nel vicolo asfaltato,
poi appena notiamo a sinistra il primo vicolo acciottolato lo risaliamo) – Deviazione
q.620 (Il vicolo acciottolato ci ha portato nella parte alta dell’abitato e
ora inizia a scendere, noi lo lasciamo e saliamo a destra un sentiero di fianco
una vecchia e isolata casina con numero civico 96, poi subito termina, quindi
risaliamo a vista e senza percorso obbligato nella brulla e rada vegetazione
con direzione nord) – Sentiero
q.685 (Risalendo a vista con direzione nord, andiamo a innestarci d’obbligo
su un buon sentiero non segnato che partendo dalla località Le Ravi, attraversa
a mezzacosta il versante nord del paese di Cappella, lo teniamo a destra, est,
segni e indicazioni assenti) – Fonte
Cannellacqua q.846 (Il vecchio abbeveratoio di sasso, infrascato e
asciutto, è situato alla nostra destra poco sotto di noi presso un muretto a
secco, dal quale una vecchia traccia scende per raccordarsi alla carrozzabile Cappella-Col
di Ferraio. Sulla sinistra in salita a ritroso c’è un sentierino, continuiamo
dritto sul nostro tracciato a mezzacosta, segni e cartelli assenti, l’incrocio
potrebbe passare inosservato) – Pian di Luco q.933
(Raggiungiamo un piccolo laghetto artificiale recintato sopra il quale c’è
l’edicola di sasso chiusa da un cancello di metallo, il tracciato risale sul
fianco sinistro dell’edificio fino alla sella soprastante) – Sella
q.947 (Siamo sul verde crinale, incrocio di tracce senza indicazioni: lo
iniziamo a risalire a sinistra con direzione ovest inoltrandoci in una rada
boscaglia, qui la traccia è evidente ma in seguito potremmo perderla, in tal
caso stiamo sempre sul punto più alto) –
Monte Prato Fiorito q.1297
(Percorrendo il verde crinale ormai spoglio di alberi, raggiungiamo facilmente
la cima sormontata da un omino di sassi e croce di legno, seguiamo la traccia con
direzione nord/ovest che scende nel dolce pendio alla sottostante depressione
de Il Trebbio, segni e indicazioni assenti) – Foce del Trebbio q.1128 (Ampia e verde
sella, incrocio di tracce senza indicazioni: a sinistra ci porta a
intraprendere il solco che separa i versanti sud del monte Coronato e del Prato
Fiorito, a destra a ritroso una traccia a mezzacosta attraversa il versante
nord del monte Prato Fiorito, a destra, nord, il sentierino raggiunge in breve la
carrozzabile di Foce al Lago, noi risaliamo il verde crinale dalla parte
opposta con direzione nord/ovest, costeggiando la macchia di bosco, poi virando
a sud/ovest seguendo lo sviluppo naturale del crinale tra cespugli di ginestre)
– Monte Coronato q.1218 (Verde
promontorio con cippo di sassi, indicazioni e segni assenti, manteniamo la
traccia con direzione sud/ovest) – Bivio
q.1197 (Oltrepassati dei cespugli di ginestre, arriviamo presso alcune
roccette affioranti, a destra una vecchia traccia poco evidente scende con
direzione nord e conduce alla dorsale del Caldone per Carta CTR Toscana, o
Lamporaia per Carta IGM, noi manteniamo la direzione sud/ovest e il crinale con
roccette affioranti per alcuni minuti, in breve cominciamo scendere ripidamente
e sui 1175 metri iniziamo a virare a destra, ovest- nord/ovest, senza traccia e
in costante discesa sul pendio, puntando e prendendo come riferimento
l’agglomerato di case di Montefegatesi) – Calda dell’Aiola q.938 (Toponimo da
Carta CTR Toscana. Scendendo il pendio con direzione nord/ovest, caratterizzato
da cespugli di ginestre con qualche roccetta affiorante, puntando sempre verso
il paese di Montefegatesi, ci innestiamo d’obbligo nel canalone asciutto dentro
il bosco, ora lo percorriamo stando al suo interno o poco sopra per superare
qualche balzo, arrivando di fatto sulla strada asfaltata che avevamo già avuto
modo di notare durante la seconda parte della discesa) – Asfaltata q.858 (Il
punto è quotato 858 m da IGM, a destra conduce al paese di Montefegatesi, noi
andiamo a sinistra) – Colle Serra q.852
(Incrocio: a destra a ritroso inizia la carrozzabile per le case di Calcinaia,
noi lasciamo la strada asfaltata e prendiamo la carrozzabile che sale a
sinistra e dopo pochi metri si biforca: a sinistra sale a una casa gialla,
stiamo a destra in piano arrivando subito a una casa ristrutturata con un
rudere di fronte dove termina la carrozzabile, quindi si prosegue su larga
mulattiera in leggera discesa ignorando un cancello poco sopra di una proprietà
privata) – Rudere q.818 (Situato alla destra della
mulattiera, rimangono poche mura) – Carrozzabile
q.797 (La mulattiera si innesta in una piccola carrozzabile: a destra ha il
fondo erboso e poco distante notiamo un rudere, la teniamo a sinistra, indicazioni
assenti) – Bivio
q.800 (Sulla curva della nostra carrozzabile, ignoriamo a sinistra un
sentiero sterrato che conduce verso una recinzione e un casotto di sasso) – Bivio
q.802 (La nostra carrozzabile in piano è delimitata da un muretto di sassi,
a destra inizia un sentiero sterrato che ignoriamo) – Casa
q.806 (Sulla sinistra a pochi metri c’è una grande casa abbandonata,
continuiamo sul nostro stradello) – Colle
di Buda q.793 (Il nostro stradello si riduce a sterrata e termina a una
piccola casetta, l’aggiriamo portandoci dietro dove intraprendiamo una traccia,
esile e non segnata che scende nella rada boscaglia con direzione sud/est.
Nella discesa, alla nostra destra a poca distanza possiamo notare un rudere
isolato che comunque non dobbiamo raggiungere, in seguito la traccia risulterà
ben marcata e percorribile senza problemi) – Le Ravi q.626 (Toponimo
da Carta IGM. Nella parte finale il sentierino esce dal bosco per attraversare
il vistoso pendio ghiaioso alle pendici del versante sud del monte Prato
Fiorito, quindi si allarga a stradello pianeggiante andandosi a innestare sulla
carrozzabile Campiglia Alta-Cappella, da quì noi dobbiamo percorrere invece il
sentierino pianeggiante a sinistra parallelo e poco sopra la carrozzabile, in
seguito c’è qualche segno azzurro) – Fonte q.619 (Sulla nostra sinistra c’è
una fonte abbeveratoio e l’inizio del sentiero per fonte Cannellacqua senza
indicazioni, noi andiamo dritto passando poco sopra un cancello d’ingresso a
una casetta di legno che preannuncia l’arrivo all’abitato di Cappella) – Cappella q.596.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 10,3 Km
DIFFICOLTA: EE
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DISLIVELLO TOTALE: 850 m
QUOTA MASSIMA: M. Prato Fiorito q.1297
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Sentieri
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- Potrebbe essere un itinerario
escursionistico, ma il comprensorio è privo di qualsiasi segnaletica o
segnatura dei sentieri che sono a tratti poco evidenti, ciò causa non poche
incertezze a chi non conosce il posto.
Aggiornamento: dal 4 maggio 2019 gran parte dell'itinerario ad esclusione della salita/discesa del monte Coronato, è stato completamente segnato come "Alta via dei Pastori".
- Completamente fuori sentiero la discesa dal monte Coronato che è da effettuare solo con buona
visibilità, d’obbligo l’uso del GPS o bussola.
- Entrambi i monti (a poca distanza tra loro), seppure
di modesta altezza, risultano essere un ottimo balcone panoramico con la
vista che spazia dalle Alpi Apuane all’alto appennino tosco/emiliano.
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Rifugi-Bivacchi
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- Assenti
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Fonti
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- Fonte a Pian di Luco di
fianco al laghetto artificiale.
- Fonte sul sentiero che da Le
Ravi conduce all’abitato di Cappella.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Cappella
|
0,00
|
Deviazione
q.620
|
0,03
|
Sentiero
q.685
|
0,11
|
Fonte
Cannellacqua
|
0,35
|
Pian
di Luco
|
0,45
|
Sella
q.947
|
0,48
|
Monte
Prato Fiorito
|
1,40
|
Foce
del Trebbio
|
1,58
|
Monte
Coronato
|
2,11
|
Bivio
q.1197
|
2,15
|
Calda
dell’Aiola
|
/
|
Asfaltata
q.858
|
2,50
|
Colle
Serra
|
3,02
|
Rudere q.818
|
3,08
|
Carrozzabile
q.797
|
3,12
|
Bivio q.800
|
3,15
|
Bivio
q.802
|
3,16
|
Casa
q.806
|
3,17
|
Colle
di Buda
|
3,19
|
Le Ravi
|
3,46
|
Fonte
q.619
|
3,49
|
Cappella
|
3,55
|
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Fonte
Cannellacqua q.846 (Il vecchio abbeveratoio di sasso, infrascato e asciutto,
è situato alla nostra destra poco sotto di noi presso un muretto a secco, dal
quale una vecchia traccia scende per raccordarsi alla carrozzabile
Cappella-Col di Ferraio. Sulla sinistra in salita a ritroso c’è un
sentierino, continuiamo dritto sul nostro tracciato a mezzacosta, segni e
cartelli assenti, l’incrocio potrebbe passare inosservato)
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Calda
dell’Aiola q.938 (Toponimo da Carta CTR Toscana. Scendendo il pendio con
direzione nord/ovest, caratterizzato da cespugli di ginestre con qualche
roccetta affiorante, puntando sempre verso il paese di Montefegatesi, ci
innestiamo d’obbligo nel canalone asciutto dentro il bosco, ora lo
percorriamo stando al suo interno o poco sopra)
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Le Ravi q.626 (Attraversato il vistoso
pendio ghiaioso alle pendici del versante sud del monte Prato Fiorito, il
sentierino si allarga a stradello pianeggiante andandosi a innestare sulla
carrozzabile Campiglia Alta-Cappella, da qui noi dobbiamo percorrere invece
il sentierino pianeggiante a sinistra parallelo e poco sopra la carrozzabile)
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