DATA: 23 dicembre 2018
PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo al casello di San Michele
all’Adige e seguiamo le indicazioni arrivando a Mezzolombardo, attraversato il
paese in breve lasciamo la SS.43 e prendiamo la ripida SP.64 a sinistra che ci
porta a oltrepassare il comprensorio sciistico di Fai della Paganella fino
arrivare a Andalo (Circa 22 km dal casello autostradale). Dal centro del paese
individuiamo la via Crosare e la percorriamo per 300 metri, poi a sinistra
iniziamo la via Pradel con cartelli che indicano il rifugio La Montanara. Ben
presto la stradina si lascia alle spalle l’abitato e prosegue come carrozzabile
nel fitto bosco, generalmente pulita dalla neve ma percorribile con catene
arrivando dopo 2 km all’area parcheggio in località Valbiole.
Stralcio
della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/
ITINERARIO:
Valbiole q.1183 (Dal parcheggio continuiamo su forestale in piano
interdetta alle automobili con direzione ovest, in breve arriviamo a un
incrocio con cartelli CAI: noi continuiamo dritto sulla forestale ora CAI
352/CAI 340 verso il rifugio La Montanara, a sinistra c’è la forestale CAI 352
per Molveno anche Sentiero Frassati, pochi metri più avanti sempre a sinistra
c’è lo stradello di accesso al bar/ristorante Casina Bruniol) - Deviazione
q.1220 (Lasciamo la forestale che continua come CAI 340 verso il rifugio La
Montanara, andiamo a destra per sentiero CAI 352 che oltrepassa la sbarra di
ferro e risale nel bosco con indicazioni per La Fontanella e Bocchetta
Dagnola) - Bivio q.1252 (Cartelli nel bosco: a
destra inizia il sentiero 813 per MTB, continuiamo dritto in salita tenendo il
CAI 352) - Bivio q.1330 (A destra un piccolo
cartello indica il sentiero 812 per MTB, potrebbe passare inosservato) - La Fontanella q.1503 (In località Albi del Mont.
Fonte e bivio con cartelli all’uscita dal bosco: a sinistra in falsopiano c’è la
forestale senza numerazione per il rifugio La Montanara e malga Tovre,
continuiamo in ripida salita sul CAI 352 facendo riferimento soprattutto alle
tracce di ciaspole e scialpinisti rispetto la segnatura CAI che sparisce nella
neve, direzione nord/ovest) - Gardeccia q.1668 (Risalendo nel fitto bosco
arriviamo al bivio con cartelli: a destra il CAI 352 risale e continua per
Prati del Monte, noi andiamo a sinistra in piano uscendo dal bosco con il
sentiero CAI 344/B, indicazioni per il Croz dell’Altissimo e il passo dei
Lasteri) - Incrocio
q.1850 (Siamo sotto lo spallone roccioso quotato 2205 metri da IGM,
cartelli: a destra c’è il CAI 352/B per Prati di Monte, a sinistra in discesa
sempre il CAI 352/B conduce al rifugio La Montanara, stiamo a sinistra in
salita, direzione est, con il CAI 344/B per il Croz dell’Altissimo e il passo
Lasteri) - Bivio q.1995 (La seconda parte del CAI
344/B risale tra i meandri di pini mughi e con la neve potrebbero creare
difficoltà alla nostra progressione, cartelli: a sinistra inizia il CAI 352/A
per il Palon de Tovre e il rifugio La Montanara, continuiamo sul nostro CAI
344/B in salita tra i pini mughi uscendone a circa 2050 metri dove ci
inoltriamo nella vallata dei Lasteri circondata a sinistra dal Croz
dell’Altissimo e cima Sophia le cui cime rimangono ancora nascoste, davanti a
noi la cima Lasteri e l’omonimo passo, alla nostra destra lo spallone quotato
2205 da IGM. Procediamo in piano o leggera discesa con direzione nord, molto
infide sono un paio di profonde fenditure nel pianoro roccioso che potrebbero
essere nascoste dal manto nevoso, poi cominciamo risalire il pendio
stratificato di roccette virando a nord/ovest, da prestare attenzione qualche
tratto leggermente esposto) - Bivio q.2280 (Stiamo risalendo con
direzione nord/ovest e sui 2250 metri il tracciato CAI 344/B cambia direzione,
sud, tenendoci alle nostre spalle la cima Lasteri, quindi la ripida ascesa ma
priva di reali difficoltà giunge al bivio con cartelli: a destra, nord, il CAI
344/B conduce in falsopiano verso il passo Lasteri, sopra la nostra testa
possiamo risalire ripidamente ma senza difficoltà alla cima Sophia dove possiamo
notare una grande croce, noi procediamo per sentiero CAI senza numerazione che
si mantiene a mezzacosta con direzione sud/ovest-sud aggirando di fatto il
versante est di cima Sophia) - Croz dell’Altissimo q.2339 (Aggirando
il versante est di cima Sophia, dobbiamo prestare attenzione al sentierino su
cengia che con la neve scompare e risulta in discreta esposizione, quindi
arriviamo alla forcella che separa cima Sophia dal Croz dell’Altissimo, ora
evidente e sormontato da una vistosa croce, arriviamo 15/20 metri sotto la
croce evitando di salire le roccette con facili passaggi di 1°, ma coperte da
neve molto farinosa che non offre garanzia di tenuta ai ramponi, ripercorriamo
tutto il tragitto a ritroso fino all’auto) - Bivio
q.2280 - Bivio q.1995 - Incrocio q.1850
- Gardeccia q.1668 - La
Fontanella q.1503 - Bivio q.1330 - Bivio
q.1252 - Deviazione q.1220 - Valbiole q.1183
NOTE:
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LUNGHEZZA: 9,8 km
DIFFICOLTA: EEAI
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DISLIVELLO TOTALE: 1200 m
QUOTA MASSIMA: Croz dell’Altissimo q.2339
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Sentieri
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- Neve farinosa 0-30 cm, il giro causa il
modesto manto nevoso riesce seguire integralmente la sentieristica CAI
- L’itinerario da evitare di percorrere
dopo una fitta nevicata o con scarsa visibilità per usufruire delle tracce
nel manto nevoso lasciate da chi ci ha preceduto, in caso contrario
l’orientamento dopo La Fontanella è molto difficoltoso perché si perdono i
segni CAI.
- Un cospicuo manto nevoso può creare
problemi di percorrenza sul CAI 344/B in prossimità del Bivio q.1995 (Pini
mughi), sui 2050 metri sempre sul CAI 344/B ma al termine dei pini mughi, si
attraversa un altopiano carsico solcato da profonde fenditure nascoste o
minimizzate dal manto nevoso (pericolo) e sulla cengia che aggira il versante
est di cima Sophia che potrebbe essere proibitiva (esposizione)
- Ci fermiamo circa 15/20 metri sotto la
croce del Croz dell’Altissimo, i passaggi tra le roccette sono di 1°, ma la
neve farinosa non offre garanzia di tenuta ai ramponi, una scivolata può
essere fatale.
- Causa la calamità inizio autunno 2018,
molti alberi sono sradicati sul sentiero CAI 352 che sale a La Fontanella
facendoci perdere notevole tempo (torneremo con il buio), la traccia GPS è
stata “pulita” per rispecchiare il tracciato CAI.
- Da tenere in considerazione il notevole
dislivello e il tempo complessivo A/R di percorrenza
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Rifugi-Bivacchi
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- Rifugio La Montanara raggiungibile con
forestale da La Fontanella in circa 20 minuti.
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Fonti
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-
La Fontanella q.1503 sul bivio del CAI 352 con la forestale che conduce al
rifugio La Montanara
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Valbiole
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0,00
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Deviazione q.1220
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0,07
|
Bivio q.1252
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0,11
|
Bivio q.1330
|
0,24
|
La Fontanella
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0,50
|
Gardeccia
|
1,15
|
Incrocio q.1850
|
1,55
|
Bivio q.1995
|
2,25
|
Bivio q.2280
|
3,35
|
Croz dell’Altissimo
|
4,00
|
Bivio q.2280
|
/
|
Bivio q.1995
|
/
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Incrocio
q.1850
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/
|
Gardeccia
|
/
|
La
Fontanella
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6,20
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Bivio
q.1330
|
/
|
Bivio
q.1252
|
/
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Deviazione
q.1220
|
/
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Valbiole
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7,05
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Poi cominciamo
risalire il pendio stratificato di roccette virando a nord/ovest, da prestare
attenzione qualche tratto leggermente esposto
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Risalendo il
vallone dei Lasteri, alla nostra destra c’è lo spallone roccioso quotato 2205
da IGM e in lontananza il Piz Galin
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