DATA: 8 agosto 2018
PARTENZA: Dal
centro sci di fondo di Pian di Casa (sulla SS.465 della Val Pesarina che
collega Comeglians a Vigo di Cadore sul confine Friuli/Veneto) proseguiamo
esattamente per 3 km in direzione di Vigo di Cadore fino a notare a destra la
carrozzabile d’accesso interdetta al transito delle auto per la casera Mimoias che
è anche CAI 203, indicazioni assenti.
Stralcio
della mappa topografica TABACCO 01
(SAPPADA - SANTO STEFANO - FORNI AVOLTRI) in scala 1:25000.
(SAPPADA - SANTO STEFANO - FORNI AVOLTRI) in scala 1:25000.
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ITINERARIO:
SS.465 q.1423 (Il punto è quotato 1423 sulla
mappe, iniziamo percorrendo la forestale anche carrozzabile d’accesso per la
casera Mimoias, segni e indicazioni assenti) – Bivio q.1438 (Bivio della larga pista forestale,
a sinistra conduce alla forcella Lavardet, continuiamo a destra per la casera
Mimoias) – Bivio q.1510 (Bivio della forestale, a
sinistra curva a U, noi andiamo dritto in falsopiano) – Deviazione q.1590 (Appena attraversato
il rio Mimoias lasciamo la forestale che in breve condurrebbe alla casera
Mimoias, risaliamo a sinistra iniziando il sentiero CAI 202 che si mantiene parallelo
al corso d’acqua e lo va a guadare poco sopra, direzione nord/ovest e cartelli)
– Bivio q.1630 (Cartelli assenti,
scritta su un macigno: a sinistra c’è una traccia con bolli rossi per la Creta
di Mimoias, potrebbe passare inosservata, continuiamo sul CAI 202 con direzione
ovest che risale la brulla vallata lungo una piccola lingua detritica, tra rada
boscaglia e pini mughi) – Bivio
q.1713 (Bivio e cartelli: a destra inizia il CAI 202/A per il passo Elbel,
stiamo sul nostro CAI 202 che risale la vallata, direzione ovest) – Passo
Mimoias q.1976 (Risalita la vallata arriviamo sulla larga e verde sella, in
lontananza di fronte a noi ci appaiono partendo da sinistra le cime del monte
Brentoni, Cornon, e Crode di Mezzodì. I cartelli segnalano che il CAI 202 ora
continua a destra per sentiero a mezzacosta e in falsopiano, direzione
nord/ovest) – Bivio q.1975 (Cartelli
assenti e innesto sul CAI 314: a sinistra il sentierino scende nella valle
del torrente Frison, continuiamo dritto col sentierino
che ora comincia a salire ripidamente con numerose serpentine virando verso
nord/est) – Passo Oberenghe q.2081 (Piccola e
verde sella al termine della ripida salita, cartelli: il CAI 314 ora scende
nella valle Oberenghe sul versante opposto, noi
appena oltrepassata la sella dobbiamo percorrere un esile ma marcata traccia a
sinistra, in falsopiano tra i pini mughi, segni assenti, aggirando di fatto il
promontorio roccioso quotato 2216 m. In breve usciamo dai pini mughi e alla
nostra sinistra ci appare l’ampio pendio detritico e ghiaioso che dobbiamo
risalire con numerosi tornanti, bolli rossi ci vengono in aiuto ma il percorso
è sempre evidente, direzione ovest) – Cengia q.2245 (Risalito il ripido pendio
detritico arriviamo sulla cengia rocciosa nel versante sud della Terza Grande,
freccia e bolli rossi, la percorriamo in falsopiano, poi in breve cominciamo
l’ascesa per la cima con direzione nord attraverso macigni, cenge e canalini,
traccia con passaggi di I/I+ mai troppo esposti, omini e bolli rossi indicano
la via) – Camino q.2550 (Le
maggiori difficoltà si hanno nella parte finale dove qualche passaggio di I+ su
placca ci fa inoltrare nello stretto camino, un cavo d’acciaio ci viene in
aiuto, ne usciamo nel pendio sommitale a circa 2550 m che percorriamo a
sinistra prima in falsopiano, poi in salita fino alla cima senza difficoltà) – Terza
Grande q.2586 (Croce e libro delle firme, ora ripercorriamo a ritroso tutto
il percorso fino all’auto) – Camino q.2550 – Cengia
q.2245 – Passo
Oberenghe q.2081 – Bivio
q.1975 – Passo Mimoias q.1976 – Bivio
q.1713 – Bivio q.1630 – Deviazione
q.1590 – Bivio q.1510 – Bivio
q.1438 – SS. 465 q.1423.
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m
QUOTA MASSIMA: Terza Grande
q.2586
LUNGHEZZA: 13,2 km
DIFFICOLTA: F-
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- La via normale alla Terza Grande si svolge nel suo
versante sud, i bolli rossi aiutano a orientarsi tra i meandri di sfasciumi,
macigni, cenge, canalini, ecc.., da salire solo con buona visibilità.
Tecnicamente non ci sono grosse difficoltà se non quella che ci muoviamo su
un terreno instabile e roccioso, i passaggi di arrampicata si fermano al I+ e
l’esposizione non si avverte quasi mai. Il camino terminale che precede
l’arrivo alla vetta è attrezzato con cavo d’acciaio senza punti di fissaggio
intermedi (cavo volante). Le maggiori difficoltà si hanno sicuramente nella
discesa, prestare attenzione a non smuovere sassi.
Solo per escursionisti esperti con attitudini alpinistiche.
- Materiale consigliato: casco e guanti da ferrata per
le rocce taglienti.
- La Terza Grande ha una cima bifida, la croce di vetta
è posta su quella ovest, mentre per quella est la salita è sicuramente
alpinistica, bolli rossi segnano il percorso.
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Rifugi-
Bivacchi
|
- Assenti
|
Fonti
|
-
Assenti
|
TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
SS. 465 q.1423 (Partenza)
|
0,00
|
Bivio
q.1438
|
0,02
|
Bivio
q.1510
|
0,18
|
Deviazione
q.1590
|
0,30
|
Bivio
q.1630
|
0,38
|
Bivio
q.1713
|
0,44
|
Passo
Mimoias
|
1,20
|
Bivio
q.1975
|
1,35
|
Passo
Oberenghe
|
1,48
|
Cengia
q.2245
|
2,15
|
Camino
q.2550
|
/
|
Terza
Grande
|
3,20
|
Camino
q.2550
|
/
|
Cengia
q.2245
|
/
|
Passo
Oberenghe
|
/
|
Bivio
q.1975
|
/
|
Passo Mimoias
|
/
|
Bivio
q.1713
|
/
|
Bivio
q.1630
|
/
|
Deviazione
q.1590
|
/
|
Bivio q.1510
|
/
|
Bivio
q.1438
|
/
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SS.
465 q.1423 (Arrivo)
|
6,10
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Passo Mimoias q.1976 (Risalita la vallata
arriviamo sulla larga e verde sella, in lontananza di fronte a noi ci
appaiono partendo da sinistra le cime del monte Brentoni, Cornon, e Crode di
Mezzodì. I cartelli segnalano che il CAI 202 ora continua a destra per
sentiero a mezzacosta e in falsopiano, direzione nord/ovest)
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Cengia q.2245
(Risalito il ripido pendio detritico arriviamo sulla cengia rocciosa nel
versante sud della Terza Grande, freccia e bolli rossi, la percorriamo in
falsopiano)
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