Lungo itinerario nei rilievi appenninici delle Marche in provincia di Macerata con ascesa alle praterie sommitali dei monti Finiglia, Pennino e Linguaro partendo dal paese di Laverino.
DATA: 10 novembre 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A14 usciamo al casello di Ancona Nord e tenendo le indicazioni per
Roma cominciamo percorrere la superstrada SS76. Dopo circa 60 km la lasciamo e
prendiamo l’uscita per Fabriano Ovest, continuando verso Fiuminata arriviamo
dopo soli 2,2 km al paese di Cancelli dove intraprendiamo la SP16, oltrepassiamo
i paesi di Serradica e Campodonico innestandoci dopo 16,1 km sulla SP361 (78,3
km dal casello autostradale), quindi tralasciamo le indicazioni a sinistra per
Macerata e Fiuminata, andiamo a destra verso Foligno notando dopo 4,7 km alla
nostra sinistra la stradina per Laverino. La risaliamo e alla biforcazione
presso il cimitero stiamo sulla destra arrivando al paese di Laverino (87 km
dal casello autostradale di Ancona Nord)
Stralcio della mappa
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ITINERARIO:
Laverino q.650 (Iniziamo prendendo il largo
sentiero CAI 281/A sulla destra che parte proprio dal cartello che indica
l’entrata del paese e che precede di pochi metri l’arrivo alla piccola
piazzetta. Dopo poche decine di metri di sterrato costeggiamo una casina e il
tracciato inizia a risalire nel bosco, cartelli) – Bivio q.732 (Biforcazione del sentiero,
cartelli assenti, il CAI 281/A continua dritto a sinistra in salita) – Carrozzabile
q.760 (Innesto su larga carrozzabile, la teniamo a destra con cartello che
indica il passo Cornello, dalla parte opposta della carrozzabile notiamo un
largo sentiero non segnato che ignoriamo) – Bivio q.813 (A destra inizia una
sterrata in direzione del promontorio quotato 853 da IGM, stiamo sulla larga
carrozzabile, segni e indicazioni assenti) – Incrocio q.841 (Punto quotato
841 da IGM, segni e cartelli assenti. La carrozzabile curva a gomito a sinistra
e continua per il passo Cornello, a destra inizia la sterrata CAI 280/A per il
paese di Poggio Sorifa, noi risaliamo a sinistra con il CAI 280/B. L’imbocco
del sentiero ufficiale è poco evidente causa vegetazione ma in breve s’innesta
in un largo sentiero con fondo di pietrisco che è quello che avevamo notato pochi
metri prima di arrivare all’incrocio, quindi conviene eventualmente prendere
direttamente quello, direzione sud/est) – Monte
Finiglia q.1241 (Sui 1040 metri circa il sentiero con fondo di pietrisco
termina insieme alla rada macchia di bosco, continuiamo mantenendo la direzione
e l’ascesa ora sul verde pendio segnato dal passaggio di mezzi motorizzati,
segni assenti. Arriviamo sull’ampio promontorio, anonimo e privo di
indicazioni, volgendo lo sguardo a sud possiamo notare la grande sagoma del
Colle della Croce sormontato da una grande croce, e il monte Pennino nostro
prossimo obiettivo. Iniziamo scendere a vista con direzione sud/est, in breve
ci appare un largo tracciato di pietrisco che ci conduce al sottostante
ripetitore da qui ancora invisibile) – Ripetitore q.1186
(Arrivati al piccolo ripetitore ignoriamo a destra a ritroso un tracciato a
mezzacosta, continuiamo a scendere per pochi minuti, poi il largo tracciato CAI
280/B continua seguendo il margine del bosco alla nostra sinistra, noi invece
lo dobbiamo lasciare per virare a destra, sud, e attraversare a vista e senza
percorso obbligato l’ampia e verde radura verso il piccolo Colle Grugnoleta,
segni e indicazioni assenti) – Colle Grugnoleta q.1194 (Possiamo
risalire il piccolo e verde promontorio, oppure come abbiamo fatto noi lo
aggiriamo a sinistra, versante orientale, dove seguiamo un buon sentiero che ci
fa entrare in un “corridoio roccioso”) – Sella
q.1163 (Aggirato velocemente il colle, dalla parte opposta raggiungiamo una
larga sella erbosa, segni e cartelli assenti. Tralasciamo i larghi tracciati
poco visibili causa il manto erboso, a destra per il paese di Bagnara che è CAI
314, a sinistra il raccordo per il CAI 280/D, andiamo dritto risalendo a vista il
verde pendio, sud, poi in breve possiamo notare un sentierino che virando a
destra ci conduce all’interno della rada macchia di bosco, sarebbe il CAI 314
ma è privo di segni) – Carrozzabile q.1215 (Innesto sulla
curva a U della larga carrozzabile, la possiamo tenere dritto a sinistra in
salita, invece per tagliare un ampio tornante decidiamo di risalire il ripido
pendio a vista e con fatica ma senza difficoltà, direzione sud/est, siamo
sempre sul CAI 314, ma oltre a non essere segnato non vi è nessuna traccia) – Carrozzabile
q.1280 (Innesto sulla curva a U della larga carrozzabile presso un
traliccio di metallo color giallo che funge da guardrail, ora il CAI 314 la
tiene a sinistra in salita) – Casotto q.1342 (Sul bordo della
carrozzabile è situato un minuscolo casotto di legno, una cisterna e un macigno
dal quale è stata ricavata una nicchia per una statua sacra, lo stradello
continua l’ascesa inoltrandosi nelle praterie sommitali) – Sbarra q.1477 (Sbarra di metallo sulla
carrozzabile) – Deviazione q.1493
(Lasciamo la carrozzabile CAI 314, alla nostra destra c’è il Colle della Croce
sormontato da una vistosa croce metallica, che avevamo già notato in
precedenza, noi risaliamo a sinistra con direzione nord/est il ripido e verde
pendio solcato da una traccia di mezzi motorizzati che culmina sulla vetta del
monte Pennino, siamo sul CAI 280/D con segni e indicazioni assenti) – Monte Pennino q.1571
(Sull’ampia e verde cima sono situati due cippi trigonometrici, segni e
indicazioni assenti, proseguiamo a vista mantenendo la direzione nord/est, in
breve dalla pianeggiante cima cominceremo a perdere quota su ripido pendio
erboso) – Quota 1387 (Mantenendo
la direzione e scendendo il ripido pendio arriviamo al margine del bosco dove
notiamo i segni del CAI 280/D, ci inoltriamo al suo interno cercando di non
perdere la segnatura perché il sentiero o traccia di passaggio sono
inesistenti, il fitto bosco e le numerose foglie per terra non aiutano) – Bivio q.1215 (Bivio poco evidente nel
fitto bosco, cartelli assenti, attenzione ai segni CAI: a sinistra scende per
innestarsi dopo pochi metri in una forestale, noi stiamo sull’esile traccia CAI
280/D dritto a mezzacosta) – Forca
di Bara q.1159 (Uscendo dal fitto bosco siamo alla Forca di Bara quotata in
loco a 1150, bivio e cartelli: a sinistra scende la forestale CAI 213 per Lavarinello,
noi andiamo dritto in salita su largo sentiero/mulattiera CAI 202 per monte
Linguaro) – Bivio q.1166 (Arriviamo in una verde
depressione erbosa o larga sella, bivio con cartelli: a destra scende il CAI 201/A
per la fonte del Sepolcro e il rifugio Valle Scurosa, continuiamo sulla larga
dorsale CAI 202 con direzione nord/est che risale) – Monte Rangora q.1205
(Piccolo promontorio anonimo e senza indicazioni che raggiungiamo dopo pochi
minuti avere lasciato il bivio precedente, procediamo mantenendo la direzione,
a vista e su ampie praterie senza percorso obbligato, segni del CAI 202 assenti)
– Bivio q.1213 (Cartello in mezzo alla
prateria: a sinistra inizia il CAI 281 per Laverinello, continuiamo sul CAI 202
mantenendo la direzione sull’ampia prateria ora cosparsa di cumuli di sassi,
davanti a noi ci compare la mole del monte Linguaro che dobbiamo raggiungere
tenendocelo alla nostra destra) – Bivio q.1260 (Passiamo poco sotto un
crinalino che compare sulla prateria dove i rispettivi punti alti sono quotati
1279 m e 1278 m da IGM e siamo al bivio con cartelli, in basso alla nostra
sinistra notiamo una carrozzabile che raggiungeremo in seguito, ora noi invece
iniziamo a risalire il ripido e verde pendio alla nostra destra che culmina
sulla cima del monte Linguaro, siamo sul CAI 255 e camminiamo a vista senza
percorso obbligato, segni assenti) – Monte Linguaro q.1390
(Promontorio erboso senza indicazioni, panorama a 360°, torniamo sui nostri
passi) – Bivio q.1260 (Riprendiamo il CAI 202 che
scende nella prateria solcata da mezzi motorizzati verso la ben visibile
carrozzabile e l’edificio vicino alla stessa, direzione nord/ovest) – Carrozzabile
q.1143 (La Forcatura. Ci innestiamo sulla curva a gomito della carrozzabile anche CAI 219,
a pochi metri da noi è situato un vecchio edificio forse adibito a stalla
incustodita, la teniamo a sinistra in leggera salita, in questo tratto la
carrozzabile è ridotta a sterrata) – Bivio q.1187 (Biforcazione della
sterrata e cartelli: dritto a destra continua come CAI 219 per il monte
Vermenone, noi la teniamo a sinistra che è CAI 216 per Laverino e in breve si
allarga a carrozzabile) – Bivio q.1135 (A sinistra inizia il
sentierino CAI 216/A che s’inoltra nel fitto bosco, continuiamo a percorrere la
carrozzabile CAI 216 in leggera discesa) – Deviazione q.883 (Segni
e cartelli assenti: lasciamo la carrozzabile che prosegue per il paese di
Forcatura, prendiamo un sentierino dritto a destra, stretto ma ben marcato su
fondo con pietrisco che taglia accorciando il percorso) – Forcatura
q.721 (Il sentierino termina all’arrivo delle prime abitazioni, scendiamo
per il vicolo arrivando subito presso alla chiesa di San Martino e Carlo,
crocevia di stradine, andiamo a sinistra su carrozzabile con indicazioni per
Laverino, siamo sul CAI 213) – Bivio
q.708 (Oltrepassata una maestà c’è il bivio della carrozzabile, dritto a
sinistra in salita è il CAI 216 che percorrevamo prima della deviazione per Forcatura, stiamo dritto in leggera discesa che è
sempre CAI 213) – Deviazione
q.674 (Sull’ampia curva della carrozzabile noi la lasciamo, risaliamo
dritto su largo sentiero tenendo il CAI 213, cartelli) – Bivio q.681 (Bivio del largo sentiero,
segni e cartelli assenti: a destra scende, noi andiamo dritto in falsopiano che
è sempre CAI 213) – Maestà q.673 (Vecchia maestà poco
sopra il sentiero) – Laverino q.650
(Arriviamo alle prime case di Laverino, scendendo il vicolo raggiungiamo
immediatamente il punto di partenza).
DISLIVELLO TOTALE: 1400 m
QUOTA MASSIMA: Monte Pennino q.1571
LUNGHEZZA: 22,3 km
DIFFICOLTA: E/EE
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- Itinerario non difficile, ma lungo con
discreto dislivello totale, la segnatura CAI è generalmente assente o molto
sporadica, buona la segnaletica posta ad ogni bivio
- Consigliato l’uso del GPS perché molti
tratti si percorrono a vista in ampie praterie.
|
Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
|
Fonti
|
-
Fonte davanti la chiesa di San Martino e Carlo a Forcatura
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Laverino
|
0,00
|
Forca di Bara
|
3,38
|
Bivio q.732
|
0,12
|
Bivio q.1166
|
3,58
|
Carrozzabile q.760
|
0,16
|
Monte Rangora
|
4,02
|
Bivio q.813
|
0,24
|
Bivio q.1213
|
4,09
|
Incrocio q.841
|
0,39
|
Bivio
q.1260
|
4,27
|
Monte Finiglia
|
1,22
|
Monte Linguaro
|
4,42
|
Ripetitore
|
1,27
|
Bivio q.1260
|
4,52
|
Colle Grugnoleta
|
/
|
Carrozzabile q.1143
|
5,04
|
Sella q.1163
|
1,40
|
Bivio
q.1187
|
5,12
|
Carrozzabile q.1215
|
1,46
|
Bivio q.1135
|
5,20
|
Carrozzabile q.1280
|
1,55
|
Deviazione q.883
|
5,55
|
Casotto q.1342
|
2,05
|
Forcatura
|
6,10
|
Sbarra
|
2,12
|
Bivio
q.708
|
6,12
|
Deviazione
q.1493
|
2,39
|
Deviazione
q.674
|
6,17
|
Monte
Pennino
|
2,50
|
Bivio
q.681
|
6,20
|
Quota
1387
|
3,10
|
Maestà
q.673
|
6,24
|
Bivio
q.1215
|
3,30
|
Laverino
|
6,32
|
Arrivati al piccolo ripetitore continuiamo
a scendere per pochi minuti, poi il largo tracciato CAI 280/B continua
seguendo il margine del bosco alla nostra sinistra, noi invece lo dobbiamo
lasciare per virare a destra, sud, e attraversare a vista e senza percorso
obbligato l’ampia e verde radura verso il piccolo Colle Grugnoleta, segni e
indicazioni assenti
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Carrozzabile
q.1215 (Innesto sulla curva a U della larga carrozzabile, la possiamo tenere
dritto a sinistra in salita, invece per tagliare un ampio tornante decidiamo
di risalire il ripido pendio a vista e con fatica ma senza difficoltà,
direzione sud/est, siamo sempre sul CAI 314, ma oltre a non essere segnato
non vi è nessuna traccia)
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Deviazione q.1493 (Lasciamo la carrozzabile
CAI 314, alla nostra destra c’è il Colle della Croce sormontato da una
vistosa croce metallica, che avevamo già notato in precedenza, noi risaliamo
a sinistra con direzione nord/est il ripido e verde pendio solcato da una
traccia di mezzi motorizzati che culmina sulla vetta del monte Pennino, siamo
sul CAI 280/D con segni e indicazioni assenti)
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Deviazione q.1493 (Lasciamo la carrozzabile
CAI 314, alla nostra destra c’è il Colle della Croce sormontato da una
vistosa croce metallica, che avevamo già notato in precedenza, noi risaliamo
a sinistra con direzione nord/est il ripido e verde pendio solcato da una
traccia di mezzi motorizzati che culmina sulla vetta del monte Pennino, siamo
sul CAI 280/D con segni e indicazioni assenti)
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Dal monte
Pennino proseguiamo a vista mantenendo la direzione nord/est, in breve dalla
pianeggiante cima cominceremo a perdere quota su ripido pendio erboso
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Monte Rangora
q.1205 (Piccolo promontorio anonimo e senza indicazioni che raggiungiamo dopo
pochi minuti avere lasciato il bivio precedente)
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