lunedì 23 settembre 2019

Cima Bureloni 1° giorno (da Gares) EEA

Itinerario di due giorni che ha come meta principale la cima dei Bureloni q.3130 nelle dolomiti delle Pale di San Martino (Trentino Alto Adige). Partiamo dal paese di Gares e passando dalla malga Stia risaliamo all'omonima forcella per andare intraprendere l'aereo sentiero attrezzato dei Mar, proseguiamo con il sentiero CAI 722 fino al rifugio Volpi al Mulaz dove pernottiamo (vai al 2°giorno)

DATA: 3 agosto 2019

PARTENZA: Da Gares, paesino situato in fondo alla vallata del Canale di Agordo (Provincia di Belluno, Veneto). Raggiunto l’abitato termina la strada e ci sono le prime indicazioni della sentieristica CAI con possibilità di parcheggio poco oltre, risaliamo invece ancora per pochi minuti la stradina a destra a ritroso che aggira le case e ci porta nel parcheggio soprastante.







Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/


ITINERARIO: Gares q.1381 (Dal parcheggio della parte alta di Gares percorriamo il vicolo tra le case, oltrepassata la piccola chiesetta la stradina continua come pista forestale lasciando alle nostre spalle l’abitato, siamo sul CAI 754/CAI 755, cartelli)   –   Bivio q.1420 (Bivio della pista forestale, dritto continua per la malga Stia, la risaliamo a sinistra che è sempre CAI 754/CAI 755)  –   Deviazione q.1441 (Appena guadato il torrente Rif lasciamo la pista forestale e teniamo il CAI 754/CAI 755 a sinistra per sentiero che risale parallelo al corso d’acqua, cartelli)     Presa d’acqua q.1457      Bivio q.1484 (Stiamo sul CAI 754 che vira a destra allontanandosi dal torrente Rif, a sinistra il CAI 755 scende al corso d’acqua per guadarlo)     Bivio q.1522 (Per disattenzione non vediamo il CAI 754 che va a sinistra, continuiamo con il sentiero che va dritto)      Forestale q.1546 (Ci innestiamo sulla curva a U della pista forestale che risale alla malga Stia, la lasciamo immediatamente tenendo il sentierino a sinistra che taglia i tornanti, qualche bollo rosso)     Forestale q.1595 (Ci reinnestiamo sulla pista forestale, andiamo a sinistra e dopo pochi metri quando curva a U la lasciamo per riprendere l’esile sentierino che taglia)      Forestale q.1650 (Ci reinnestiamo sulla pista forestale, saliamo a sinistra e appena fatta la curva a U la lasciamo per riprendere sentierino)     Forestale q.1686 (Ci reinnestiamo sulla pista forestale, saliamo a sinistra e appena fatta la curva a U la lasciamo per riprendere sentierino)     Forestale q.1736 (Per la prima volta usciamo dal bosco e risaliamo il prato senza segni o percorso obbligato fino a reinnestarci sulla pista forestale, sulla curva a U il sentierino continua a tagliare, questa volta teniamo la meno faticosa forestale, la malga è poco sopra)     Malga Stia q.1785 (La pista forestale termina alla grande malga, a sinistra con direzione sud/ovest c’è il poco evidente CAI 770 che attraversa i pascoli, prendiamo il CAI 752 che risale ripidamente i pascoli con direzione nord/ovest, esile traccia e sporadici segni)      Sella q.2130 (La salita che si sviluppa a zig-zag diventa ripidissima e l’esile sentierino CAI 752 è invaso dalla vegetazione, quindi raggiungiamo la piccola sella dove il nostro sentiero continua a sinistra con l’ultima breve salita)     Forcella della Stia q.2190 (Largo spallone erboso, bivio con cartelli: il CAI 752 scende nel versante opposto verso la Casera Focobon, noi ora intraprendiamo il sentiero attrezzato dei Mar che percorre la cresta con direzione sud. Dopo pochi minuti di cammino arriviamo a una scaletta di metallo che sancisce l’inizio ufficiale della via, la risaliamo e percorriamo la cengia soprastante che scendendo porta a una cresta rocciosa molto affilata, i cavi si mantengono poco sotto sul versante occidentale, in questo tratto la via è invasa dalla vegetazione)     Cima q.2298 (Cima senza toponimo quotata q.2298 m, ora la cresta aerea ma priva di difficoltà perde quota e si cammina sul manto erboso)     Punta dei Mar q.2365 (Nessuna indicazione, il sentiero bypassa il punto alto mantenendosi a mezzacosta sul versante orientale che si presenta come un ripido pendio erboso, il versante occidentale invece precipita verticalmente sulla valle del torrente Focobon. Superata la Punta dei Mar, la cresta molto aerea si porta al cospetto del versante nord del Campanile del Lastei che si erge imponente e roccioso dove è palese l’impossibilità di un proseguo, quindi si abbandona la cresta perdendo ripidamente quota sul versante occidentale, i tratti attrezzati con cavo risultano esposti e il terreno molto faticoso e detritico)      Col de Pedoci q.2237 (La parte finale particolarmente sdrucciolevole ci porta al fondovalle dove ci innestiamo d’obbligo sul CAI 722, lo percorriamo a sinistra cominciando la faticosa salita verso il rifugio Volpi al Mulaz)     Rifugio Volpi al Mulaz q.2571 (La parte conclusiva del CAI 722 risale delle placche rocciose sul versante meridionale del Sasso Arduini, ripide ma camminabili con attenzione, poche decine di metri dall’arrivo ignoriamo sulla destra il CAI 751 indicato dai cartelli).


NOTE:
LUNGHEZZA: 6,7 km
DIFFICOLTA: EEA
DISLIVELLO TOTALE SALITA: 1350 m
DISLIVELLO TOTALE DISCESA: 200 m
QUOTA MASSIMA: Rif. Mulaz q.2571





Sentieri



- Il Sentiero attrezzato dei Mar è tecnicamente medio/facile, attrezzato in maniera discontinua con la scaletta di metallo solo a inizio via, poi con cavo e staffe.
Possiamo suddividere la valutazione delle difficoltà in tre fasi:
1) Dalla Forcella Stia alla Cima q.2298 si sviluppa attrezzata con facile cavo corrimano mantenendosi sul versante occidentale della cresta generalmente invasa dalla vegetazione.
2) Dalla Cima q.2298 alla Punta dei Mar si percorre integralmente la verde e aerea cresta senza difficoltà, ben camminabile con qualche breve tratto attrezzato.
3) Oltrepassata la Punta dei Mar abbandoniamo la cresta per scendere al Col de Pedoci innestandoci sul CAI 722, siamo sul tratto più impegnativo, la ferrata si sviluppa su placche esposte e il proseguo attrezzato con cavo corrimano discontinuo è su terreno molto sdrucciolevole da non sottovalutare.


Rifugi-Bivacchi

Fonti
- Fonte a Gares.
- Fonte alla Malga Stia.




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Gares
0,00
Bivio q.1420
/
Deviazione q.1441
0,06
Presa d’acqua
0,10
Bivio q.1484
0,12
Bivio q.1522
/
Forestale q.1546
0,20
Forestale q.1595
0,25
Forestale q.1650
031
Forestale q.1686
0,37
Forestale q.1736
0,43
Malga Stia
0,50
Sella q.2130
1,35
Forcella della Stia
1,40
Cima q.2298
/
Punta dei Mar
/
Col de Pedoci
3,20
Rifugio Volpi al Mulaz
4,15



Gares q.1381 (Dal parcheggio della parte alta di Gares percorriamo il vicolo tra le case)
Chiesetta a Gares
Lasciamo Gares
Deviazione q.1441 (Appena guadato il torrente Rif lasciamo la pista forestale e teniamo il CAI 754/CAI 755 a sinistra per sentiero che risale parallelo al corso d’acqua, cartelli)  
Presa d’acqua q.1457  
Sul sentiero per malga Stia

Malga Stia
Malga Stia
Malga Stia q.1785 (La pista forestale termina alla grande malga, prendiamo il CAI 752 che risale ripidamente i pascoli con direzione nord/ovest, esile traccia e sporadici segni)
Malga Stia sotto di noi
Sella q.2130

Arrivo alla forcella della Stia q.2190
Forcella della Stia q.2190
Forcella della Stia q.2190 (Noi ora intraprendiamo il sentiero attrezzato dei Mar che percorre la cresta con direzione sud)

Dopo pochi minuti di cammino arriviamo a una scaletta di metallo che sancisce l’inizio ufficiale della via
Arriviamo a una cresta rocciosa molto affilata, i cavi si mantengono poco sotto sul versante occidentale, in questo tratto la via è invasa dalla vegetazione
Arriviamo a una cresta rocciosa molto affilata, i cavi si mantengono poco sotto sul versante occidentale, in questo tratto la via è invasa dalla vegetazione
Arriviamo a una cresta rocciosa molto affilata, i cavi si mantengono poco sotto sul versante occidentale, in questo tratto la via è invasa dalla vegetazione
Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar

Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar
Dalla cima senza toponimo quotata q.2298 metri la cresta aerea ma priva di difficoltà perde quota e si cammina sul manto erboso  

Dalla cima senza toponimo quotata q.2298 metri la cresta aerea ma priva di difficoltà perde quota e si cammina sul manto erboso  
Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar
Sentiero attrezzato dei Mar

Sentiero attrezzato dei Mar
Punta dei Mar q.2365 (Nessuna indicazione, il sentiero bypassa il punto alto mantenendosi a mezzacosta sul versante orientale che si presenta come un ripido pendio erboso, il versante occidentale invece precipita verticalmente sulla valle del torrente Focobon) 
La sagoma della Punta dei Mar dopo averla oltrepassata  

Superata la Punta dei Mar, la cresta molto aerea si porta al cospetto del versante nord del Campanile del Lastei che si erge imponente e roccioso dove è palese l’impossibilità di un proseguo, quindi si abbandona la cresta perdendo ripidamente quota sul versante occidentale
Superata la Punta dei Mar, la cresta molto aerea si porta al cospetto del versante nord del Campanile del Lastei che si erge imponente e roccioso dove è palese l’impossibilità di un proseguo, quindi si abbandona la cresta perdendo ripidamente quota sul versante occidentale
I tratti attrezzati con cavo risultano esposti
I tratti attrezzati con cavo risultano esposti

I tratti attrezzati con cavo risultano esposti
I tratti attrezzati con cavo risultano esposti
Sul sentiero attrezzato dei Mar che scende al Col de Pedoci
Sul sentiero attrezzato dei Mar che scende al Col de Pedoci
Col de Pedoci q.2237 (La parte finale particolarmente sdrucciolevole ci porta al fondovalle dove ci innestiamo d’obbligo sul CAI 722) 
Col de Pedoci q.2237 (La parte finale particolarmente sdrucciolevole ci porta al fondovalle dove ci innestiamo d’obbligo sul CAI 722) 

Sul CAI 722 verso il rifugio Volpi al Mulaz
Sul CAI 722 verso il rifugio Volpi al Mulaz
Sul CAI 722 verso il rifugio Volpi al Mulaz
Sul CAI 722 verso il rifugio Volpi al Mulaz
Sul CAI 722 verso il rifugio Volpi al Mulaz
Rifugio Volpi al Mulaz q.2571