DATA: 3 agosto 2019
PARTENZA: Da Gares, paesino situato in fondo alla
vallata del Canale di Agordo (Provincia di Belluno, Veneto). Raggiunto
l’abitato termina la strada e ci sono le prime indicazioni della sentieristica CAI
con possibilità di parcheggio poco oltre, risaliamo invece ancora per pochi
minuti la stradina a destra a ritroso che aggira le case e ci porta nel
parcheggio soprastante.
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/
ITINERARIO: Gares
q.1381 (Dal parcheggio della parte alta di Gares percorriamo il vicolo tra
le case, oltrepassata la piccola chiesetta la stradina continua come pista forestale lasciando alle nostre spalle l’abitato,
siamo sul CAI 754/CAI 755, cartelli) – Bivio q.1420 (Bivio della
pista forestale, dritto continua per la malga Stia, la risaliamo a sinistra che
è sempre CAI 754/CAI 755) – Deviazione q.1441
(Appena guadato il torrente Rif lasciamo la pista forestale e teniamo il CAI
754/CAI 755 a sinistra per sentiero che risale parallelo al corso d’acqua,
cartelli) – Presa d’acqua q.1457 – Bivio
q.1484 (Stiamo sul CAI 754 che vira a destra allontanandosi dal torrente
Rif, a sinistra il CAI 755 scende al corso d’acqua per guadarlo) – Bivio
q.1522 (Per disattenzione non vediamo il CAI 754 che va a sinistra,
continuiamo con il sentiero che va dritto) – Forestale q.1546 (Ci innestiamo sulla
curva a U della pista forestale che risale alla malga Stia, la lasciamo
immediatamente tenendo il sentierino a sinistra che taglia
i tornanti, qualche bollo rosso) – Forestale q.1595 (Ci reinnestiamo
sulla pista forestale, andiamo a sinistra e dopo pochi metri quando curva a U
la lasciamo per riprendere l’esile sentierino che taglia) – Forestale q.1650 (Ci reinnestiamo sulla
pista forestale, saliamo a sinistra e appena fatta la curva a U la lasciamo per
riprendere sentierino) – Forestale
q.1686 (Ci reinnestiamo sulla pista forestale, saliamo a sinistra e appena
fatta la curva a U la lasciamo per riprendere sentierino) – Forestale
q.1736 (Per la prima volta usciamo dal bosco e risaliamo il prato senza
segni o percorso obbligato fino a reinnestarci sulla pista forestale, sulla
curva a U il sentierino continua a tagliare, questa volta teniamo la meno
faticosa forestale, la malga è poco sopra)
– Malga Stia q.1785 (La pista forestale termina
alla grande malga, a sinistra con direzione sud/ovest c’è il poco evidente CAI 770
che attraversa i pascoli, prendiamo il CAI 752 che risale ripidamente i pascoli
con direzione nord/ovest, esile traccia e sporadici
segni) – Sella
q.2130 (La salita che si sviluppa a zig-zag diventa ripidissima e l’esile
sentierino CAI 752 è invaso dalla vegetazione, quindi raggiungiamo la piccola
sella dove il nostro sentiero continua a sinistra con l’ultima breve salita) – Forcella della Stia q.2190 (Largo
spallone erboso, bivio con cartelli: il CAI 752 scende nel versante opposto
verso la Casera Focobon, noi ora intraprendiamo il sentiero attrezzato dei Mar
che percorre la cresta con direzione sud. Dopo pochi minuti di cammino
arriviamo a una scaletta di metallo che sancisce l’inizio ufficiale della via,
la risaliamo e percorriamo la cengia soprastante che scendendo porta a una
cresta rocciosa molto affilata, i cavi si mantengono poco sotto sul versante
occidentale, in questo tratto la via è invasa dalla vegetazione) – Cima
q.2298 (Cima senza toponimo quotata q.2298 m, ora la cresta aerea ma priva
di difficoltà perde quota e si cammina sul manto erboso) – Punta dei Mar q.2365 (Nessuna
indicazione, il sentiero bypassa il punto alto mantenendosi a mezzacosta sul versante
orientale che si presenta come un ripido pendio erboso, il versante occidentale invece precipita verticalmente
sulla valle del torrente Focobon. Superata la Punta dei Mar, la cresta molto
aerea si porta al cospetto del versante nord del Campanile del Lastei che si
erge imponente e roccioso dove è palese l’impossibilità di un proseguo, quindi si
abbandona la cresta perdendo ripidamente quota sul versante occidentale, i
tratti attrezzati con cavo risultano esposti e il terreno molto faticoso e
detritico) – Col
de Pedoci q.2237 (La parte finale particolarmente sdrucciolevole ci porta
al fondovalle dove ci innestiamo d’obbligo sul CAI 722, lo percorriamo a
sinistra cominciando la faticosa salita verso il rifugio Volpi al Mulaz) – Rifugio Volpi al Mulaz q.2571 (La
parte conclusiva del CAI 722 risale delle placche rocciose sul versante
meridionale del Sasso Arduini, ripide ma camminabili con attenzione, poche
decine di metri dall’arrivo ignoriamo sulla destra il CAI 751 indicato dai
cartelli).
NOTE:
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LUNGHEZZA: 6,7 km
DIFFICOLTA: EEA
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DISLIVELLO TOTALE SALITA: 1350 m
DISLIVELLO TOTALE DISCESA:
200 m
QUOTA MASSIMA: Rif. Mulaz q.2571
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Sentieri |
- Il Sentiero
attrezzato dei Mar è tecnicamente medio/facile, attrezzato in maniera discontinua
con la scaletta di metallo solo a inizio via, poi con cavo e
staffe.
Possiamo
suddividere la valutazione delle difficoltà in tre fasi:
1) Dalla Forcella Stia alla Cima
q.2298 si sviluppa attrezzata con facile cavo corrimano mantenendosi sul
versante occidentale della cresta generalmente invasa dalla vegetazione.
2) Dalla Cima q.2298 alla Punta
dei Mar si percorre integralmente la verde e aerea cresta senza difficoltà,
ben camminabile con qualche breve tratto attrezzato.
3) Oltrepassata la Punta dei Mar
abbandoniamo la cresta per scendere al Col de Pedoci innestandoci sul CAI 722,
siamo sul tratto più impegnativo, la ferrata si sviluppa su placche esposte e
il proseguo attrezzato con cavo corrimano discontinuo è su terreno molto
sdrucciolevole da non sottovalutare.
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Rifugi-Bivacchi |
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Rifugio Volpi al Mulaz q.2571 (Pernottiamo per l’ascesa del giorno dopo alla cima dei Bureloni)
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Fonti |
- Fonte a Gares.
- Fonte alla Malga
Stia.
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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Gares
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0,00
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Bivio q.1420
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/
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Deviazione q.1441
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0,06
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Presa d’acqua
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0,10
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Bivio q.1484
|
0,12
|
Bivio q.1522
|
/
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Forestale q.1546
|
0,20
|
Forestale q.1595
|
0,25
|
Forestale q.1650
|
031
|
Forestale q.1686
|
0,37
|
Forestale q.1736
|
0,43
|
Malga Stia
|
0,50
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Sella q.2130
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1,35
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Forcella della Stia
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1,40
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Cima q.2298
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/
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Punta dei Mar
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/
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Col de Pedoci
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3,20
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Rifugio Volpi al Mulaz
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4,15
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Dalla cima senza toponimo quotata q.2298 metri
la cresta aerea ma priva di difficoltà perde quota e si cammina sul manto
erboso
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