lunedì 20 luglio 2020

Anello dei monti Pedone, Prana e Piglione (EE)

Itinerario che tocca le cime più meridionali delle Alpi Apuane (Toscana), i rilievi sono modesti e tecnicamente poco impegnativi rispetto le cime più blasonate, ma l'anello completo è tutt'altro che banale per lunghezza, dislivello totale e alcune tracce non segnate che potrebbero mettere in difficoltà i meno esperti.

DATA: 9 giugno 2020

PARTENZA: Con l’autostrada A11 usciamo al casello di Lucca Est e percorriamo la SS. 12 per Bagni di Lucca arrivando dopo circa 12 km a Ponte a Moriano dove continuiamo sulla SP.2 anche strada provinciale Ludovica in direzione di Borgo Mozzano. Presso l’abitato di Pastino lasciamo la SP.2 e prendiamo a sinistra la SP.32 (circa 20 km dal casello autostradale) con indicazioni per Pescaglia. Percorrendola esattamente per 8 km arriviamo in località Trebbio, scartiamo a sinistra le indicazioni per Fiano e Loppeglia, e proprio sul tornante lasciamo la SP.32 andando dritto sulla stradina senza nome o indicazioni (croce di metallo sulla curva), dopo altri 5,5 km arriviamo al passo Lucese con l’omonimo ristorante (circa 34 km dal casello autostradale di Lucca Est).





Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Passo del Lucese q.556 (Iniziamo risalendo la stradina asfaltata CAI 101 di fianco il ristorante/bar Lucese, cartelli, dopo pochi metri possiamo notare alla nostra destra la chiesetta di San Jacopo, nel proseguo incontriamo qualche casa vacanza)  –   Cancello q.675 (Termina la stradina asfaltata, dopo il cancello si continua su carrozzabile)      Bivio q.706 (Biforcazione della carrozzabile, in salita procede come CAI 101, noi stiamo a sinistra in discesa, indicazioni assenti)     Bivio q.699 (Biforcazione del percorso chiuso da due cancelli: a destra la carrozzabile sale alla casa Bernardi, superiamo il cancello a sinistra percorrendo il largo sentiero parallelo al corso d’acqua, indicazioni assenti)      Bivio q.738 (Superato un grande cancello di metallo ci innestiamo in una sterrata, la teniamo a sinistra)     Casetta q.785 (La sterrata finisce presso una casetta di sasso abbandonata, individuiamo a sinistra davanti l’edificio la buona traccia in falsopiano non segnata il cui imbocco è un po’ nascosto, direzione sud/ovest)  –   Deviazione q.790 (Dopo circa 5 minuti usciamo dal bosco, la traccia mantiene la direzione in falsopiano ma la bassa e invadente vegetazione ci ostacola. Nel punto in cui la traccia ormai scomparsa comincia a virare a destra con panorama verso il verde promontorio del monte Spranga, risaliamo il pendio a destra che ci conduce al ben visibile crinale orientale del monte Pedone, vecchi segni rossi solo sulla deviazione. Nell’ascesa, su esile traccia ma soprattutto a vista senza percorso obbligato, si notano sporadici omini di sasso)      Monte Pedone q.1013 (Omino di sasso senza indicazioni sulla verde cima, scendiamo sull’ampio crinale occidentale)      Sella q.973 (Quotata 972,7 da CTR Toscana. Appena scesi da monte Pedone manteniamo il crinale principale che ora sale con direzione nord/ovest, a sud scende il crinale per il monte Spranga, indicazioni assenti)      Cima q.1962 (Verde promontorio quotato 1062,3 da CTR Toscana, manteniamo il crinale scendendo con direzione ovest-nord/ovest e notando nella conca sotto di noi un recinto, compare qualche bollo rosso)     Sella q.1033 (1033,1 m da CTR Toscana. Alla nostra destra c’è la verde conca con recinto, a sinistra scende una traccia con bolli rossi, manteniamo il crinale che risale con direzione nord)   –   Monte Prano q.1092 (Promontorio anonimo senza indicazioni, il punto alto è situato a sinistra del crinale principale raggiungibile con brevissima deviazione)      Monte Prana q.1218 (Sulla vetta c’è una grande croce di metallo e libro delle firme. Alla nostra destra nella vallata sotto la croce c’è la via normale di salita, noi oltrepassiamo la croce e scendiamo a destra per la cresta sud/orientale su buona traccia, in entrambe le soluzioni le indicazioni sono assenti)     Bivio q.1090 (Scendendo la facile cresta incontriamo una vecchia recinzione e ci andiamo a innestare sulla traccia della via normale, la teniamo a sinistra, nord, allontanandoci di fatto dalla cresta appena scesa)      Bivio q.960 (A sinistra un cartello ci indica la fonte subito dentro il bosco)      Fonte q.967 (Tubi con acqua) – Bivio q.960 (Riprendiamo il tragitto per la Focetta di San Vincenzo)      Focetta di San Vincenzo q.912 (Incrocio con cartelli: pochi metri prima di arrivarci, tralasciamo a sinistra il sentierino CAI 104 per Metato, quindi arrivati ai cartelli ignoriamo a destra il CAI 101 per Baita Barsi, a sinistra il CAI 112 per Casoli, dritto a sinistra il CAI 101 per Foce del Termine, andiamo dritto a destra per sentiero senza numerazione ma con indicazioni della Baita Verde)      Rudere q.928 (Rudere molto infrascato alla nostra destra, passa quasi inosservato)      Baita q.935 (Edificio in muratura poco sopra il nostro sentiero)      Baita Verde q.920 (Rifugio e bivio con cartelli: dritto il sentiero conduce a Ritrogoli, noi andiamo a sinistra per il monte Matanna oltrepassando in breve la teleferica di servizio)     Campo all’Orzo q.938 (In loco c’è il grande rudere della chiesa di Sant’Antonio Abate, bivio con cartelli e innesto sul CAI 101: a sinistra si ritorna alla Focetta di San Vincenzo, andiamo a destra)      Incrocio q.940 (Abbiamo appena lasciato Campo all’Orzo e arriviamo all’incrocio senza cartelli: lasciamo il CAI 101 che ora risale il crinalino, scartiamo la buona traccia che scende a destra, prendiamo il sentiero non segnato a destra che procede nel vialetto in piano entrando nel fitto bosco, direzione nord)   –   Rudere q.932 (Quotato 929,6 m da CTR Toscana)     Casa q.930 (Grande casa abbandonata quotata 922,6 m da CTR Toscana, gli passiamo davanti e risaliamo pochi metri continuando ora su traccia pianeggiante che attraversa la radura, direzione nord e segni assenti)      Bivio q.953 (Attraversata la radura si entra nel bosco e c’è subito il bivio del sentierino senza cartelli: a sinistra conduce a Ca’ Lencia, andiamo dritto)      Fonte q.950    La Parte q.1006 (Uscendo dal bosco, la buona traccia continua a mezzacosta nel panoramico pendio arrivando a una minuscola piazzola con muretto in sasso, di fianco c’è il rudere molto infrascato e scendendo per sentiero la vicina casa abbandonata. In questo punto lasciamo il sentiero e risaliamo sopra il muretto il brullo pendio senza traccia o segni sapendo che anche se non lo vediamo sopra di noi transita il CAI 103, eventualmente possiamo risalire anche partendo dalla casa abbandonata poco sotto, direzione nord)     Incrocio q.1034 (Risalendo a vista perché la traccia originaria è scomparsa, l’ultimo breve tratto è invaso dalle felci, quindi ci innestiamo d’obbligo sul CAI 103, proviene da sinistra e scende dalla parte opposta, a destra un largo tracciato pianeggiante conduce verso Campo Fania, prendiamo il sentiero a destra che risale entrando nella macchia di bosco, indicazioni assenti con qualche sporadico segno azzurro)     Crinale q.1170 (Il sentiero risale trasversalmente il verde versante meridionale del monte Piglione Nord innestandosi sul crinale, lo teniamo a sinistra in salita con direzione nord/ovest)  –   Monte Piglione Nord q.1231 (Omino di sassi sulla cima, torniamo sui nostri passi)      Crinale q.1170 (Evitiamo a destra il sentierino dal quale siamo saliti, manteniamo l’ampio e verde crinale con direzione sud/est)      Monte Piglione Sud q.1184 (Croce di vetta, ora scendiamo con direzione sud mantenendo la buona traccia non segnata)      Deviazione q.1106 (Punto quotato 1106 m da CTR Toscana. Mantenendo la direzione in discesa nell’ampio pendio potremmo camminare a vista abbreviando il percorso per raggiungere la sottostante stradina, volutamente seguiamo la buona traccia che curva a gomito a sinistra procedendo ora a mezzacosta con direzione nord/est e passando di fatto sotto il versante orientale della cima del monte Piglione sud)     Sella q.1069 (La buona traccia a mezzacosta ci fa raggiungere l’evidente sella che separa il monte Piglione Sud dalla Cima quotata 1085,7 da CTR Toscana, località Faetori. Dalla parte opposta evitiamo il sentierino che scende e prendiamo quello a destra a mezzacosta che aggira la cima appena citata)      Asfaltata q.905 (Innesto sulla stradina asfaltata, a sinistra conduce verso Pescaglia, andiamo a destra, indicazioni assenti)      Bivio q.869 (Un cartello indica a sinistra il sentierino scalinato che scende a Campora e San Giuseppe, manteniamoci sulla stradina)     Bivio q.868 (A sinistra scende una carrozzabile verso un abitazione, stiamo sulla stradina)     Ca’ Vanni q.864 (Il rudere alla sinistra della strada è molto infrascato e poco visibile)      Rianchiani q.821 (Biforcazione della stradina: a destra sale e a pochi metri c’è la grande casa di Rianchiani, andiamo dritto e la stradina compie immediatamente un tornante sul fosso di Riancano, dalla parte opposta notiamo un rudere poco sopra di noi e in breve l’asfaltata si trasforma in carrozzabile ghiaiosa)    Ritrogoli q.792 (Casa a uso vacanze)      Deviazione q.790 (Superata la casa di Ritrogoli, dopo pochi metri lasciamo la carrozzabile che vira a destra, scendiamo a sinistra l’esilissimo sentierino CAI 102, cartelli)      Rio di Ritrogoli q.778 (Subito arriviamo al corso d’acqua, il CAI 102 lo guada e ora procede parallelo dalla parte opposta nel buio bosco)      Fosso q.749 (Facile guado sul fosso d’acqua affluente del rio di Ritrogoli)      Fosso q.743 (Fosso d’acqua affluente del rio di Ritrogoli, il sentierino CAI 102 lo guada curvando a gomito a sinistra)     Bivio q.526 (Siamo sempre nel fitto bosco e ci innestiamo su un buon sentiero con staccionata, a sinistra scende verso il rio di Ritrogoli, il CAI 102 lo tiene dritto in piano)     Deviazione q.520 (Biforcazione del sentiero: lasciamo il CAI 102 che continua dritto a sinistra e comincia a digradare, stiamo dritto a destra in salita, indicazioni assenti)     Bivio q.557 (Biforcazione del sentierino nel fitto bosco, cartelli assenti ma un grande bollo rosso su un albero: teniamo il sentierino a destra in salita aggirando il versante occidentale del monte Pescaglino)      Carrozzabile q.560 (Innesto sulla carrozzabile: a sinistra è chiusa da un grande cancello e dà accesso alla proprietà P.G. Santini, la teniamo a destra in discesa)      Rio di Pedogna q.528 (La carrozzabile ora comincia a salire)      Bivio q.559 (Oltrepassiamo un cancello di metallo e la carrozzabile si biforca: a destra sale a Ca’ Selva, la teniamo dritto a sinistra in discesa superando una vecchia rimessa)    Casa Giulia q.559 (Alla nostra destra c’è il cancello d’ingresso della proprietà con la grande casa vacanze, continuiamo ignorando dopo pochi metri un largo sentiero probabilmente chiuso da catena che sale a destra)     Casa Dini q.555 (Casa vacanze in località Pianaccia)     Asfaltata q.549 (Innesto sulla strada asfaltata, la risaliamo a destra fino al passo del Lucese)      Passo del Lucese q.556.
 
 
NOTE:
LUNGHEZZA: 22 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1330 m
QUOTA MASSIMA: M. Piglione nord q.1231





Sentieri



- L’ascesa alle tre cime avviene per tracce/sentieri non segnati, o fuori sentiero per quanto riguarda il monte Pedone. Si percorrono con piacere i circa 3,5 km di stradina asfaltata/carrozzabile che ci conducono a Ritrogoli, è pianeggiante, panoramica e molto solitaria.
Molto carino e palesemente poco frequentato il lungo sentierino di ritorno CAI 102, si svolge sempre nel bosco e parallelo al corso d’acqua del rio di Ritrogoli, adatto nelle giornate più calde.

- Ci si offrono due possibilità di accorciare il lungo itinerario escludendo la vetta del monte Piglione:
1) alla Focetta di San Vincenzo scendendo a destra con il CAI 101 per la Baita Barsi
2) dalla Baita Verde prendendo il sentiero per Ritrogoli

Ottobre 2023: una segnalazione di un escursionista mi avverte che la vegetazione ha reso impenetrabile il sentierino dopo la Casetta q.785 


Rifugi-Bivacchi
- Baita Verde: rifugio situato nel versante orientale del Col di Pardini a circa 10 minuti dalla Focetta di San Vincenzo, apertura nei giorni festivi da giugno a settembre e a disposizione dei soci dell’associazione Campo all’Orzo che ha recuperato dal degrado l’originario edificio



Fonti

- Fonte sulla strada asfaltata poche decine di metri prima di arrivare al passo Lucese
- Fonte sul sentiero che dalla Focetta di San Vincenzo risale al monte Prana
- Fontana alla Baita Verde
- Grande fonte sul sentierino che dalla Casa q.930 (abbandonata) conduce ai ruderi de La Parte




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Passo del Lucese
0,00
Incrocio q.1034
3,40
Cancello q.675
0,14
Crinale q.1170
4,07
Bivio q.706
0,19
Monte Piglione nord
4,20
Bivio q.699
0,22
Crinale q.1170
/
Bivio q.738
0,28
Monte Piglione Sud
4,38
Casetta
0,43
Deviazione q.1106
4,46
Deviazione q.790
0,50
Sella q.1069
4,55
Monte Pedone
1,18
Asfaltata q.905
5,20
Sella q.973
1,22
Bivio q.869
5,32
Cima q.1962
1,39
Bivio q.868
5,34
Sella q.1033
1,48
Ca’ Vanni
5,41
Monte Prano
1,56
Rianchiani
5,47
Monte Prana
2,18
Ritrogoli
6,04
Bivio q.1090
2,34
Deviazione q.790
6,05
Bivio q.960
2,48
Rio di Ritrogoli
6,07
Fonte q.967
2,49
Fosso q.749
6,14
Bivio q.960
2,50
Fosso q.743
6,26
Focetta di San Vincenzo
2,56
Bivio q.526
7,09
Rudere q.928
2,57
Deviazione q.520
7,13
Baita q.935
3,00
Bivio q.557
7,24
Baita Verde
3,03
Carrozzabile q.560
7,29
Campo all’Orzo
3,09
Rio di Pedogna
/
Incrocio q.940
3,11
Bivio q.559
7,39
Rudere q.932
3,14
Casa Giulia
7,42
Casa q.930
3,16
Casa Dini
7,45
Bivio q.953
3,19
Asfaltata q.549
7,46
Fonte q.950
3,20
Passo del Lucese
7,50
La Parte
3,34







Bar/ristorante al passo del Lucese
Chiesina di San Jacopo
Cancello q.675 (Termina la stradina asfaltata, dopo il cancello si continua su carrozzabile)
Bivio q.706 (Biforcazione della carrozzabile, in salita procede come CAI 101, noi stiamo a sinistra in discesa, indicazioni assenti)
Bivio q.699 (Biforcazione del percorso chiuso da due cancelli: a destra la carrozzabile sale alla casa Bernardi, superiamo il cancello a sinistra percorrendo il largo sentiero parallelo al corso d’acqua, indicazioni assenti)
Sul largo sentiero parallelo al corso d’acqua

Bivio q.738 (Superato un grande cancello di metallo ci innestiamo in una sterrata, la teniamo a sinistra) 
Bivio q.738 (Superato un grande cancello di metallo ci innestiamo in una sterrata, la teniamo a sinistra) 
Casetta q.785 (La sterrata finisce presso una casetta di sasso abbandonata) 
Dalla Casetta q.785 individuiamo a sinistra davanti l’edificio la buona traccia in falsopiano non segnata il cui imbocco è un po’ nascosto, direzione sud/ovest
Dopo circa 5 minuti usciamo dal bosco, la traccia mantiene la direzione in falsopiano ma la bassa e invadente vegetazione ci ostacola
Deviazione q.790 (Nel punto in cui la traccia ormai scomparsa comincia a virare a destra con panorama verso il verde promontorio del monte Spranga, risaliamo il pendio a destra che ci conduce al ben visibile crinale orientale del monte Pedone)

Deviazione q.790 (Nel punto in cui la traccia ormai scomparsa comincia a virare a destra con panorama verso il verde promontorio del monte Spranga, risaliamo il pendio a destra che ci conduce al ben visibile crinale orientale del monte Pedone)
Risaliamo il pendio a destra che ci conduce al ben visibile crinale orientale del monte Pedone
Arrivo sul monte Pedone
Dal monte Pedone scendiamo sull’ampio crinale occidentale 

Sul crinale che dal monte Pedone conduce al monte Prana

Sul crinale che dal monte Pedone conduce al monte Prana
Cima q.1962 (Verde promontorio quotato 1062,3 da CTR Toscana, manteniamo il crinale scendendo con direzione ovest-nord/ovest e notando nella conca sotto di noi un recinto)  
Vista sulla costa tirrenica
Capre selvatiche

Sul crinale che dal monte Pedone conduce al monte Prana
In vista della croce del monte Prana
In prossimità di arrivare al monte Prana
Monte Prana
Panorama dal monte Prana sulle cime del monte Piglione che dobbiamo raggiungere

Oltrepassiamo la croce del monte Prana e scendiamo a destra per la cresta sud/orientale su buona traccia
Scendendo la facile cresta incontriamo una vecchia recinzione
Bivio q.1090 (Ci andiamo a innestare sulla traccia della via normale, la teniamo a sinistra, nord, allontanandoci di fatto dalla cresta appena scesa)
Sul sentiero che dal monte Prana conduce alla Focetta di San Vincenzo
Focetta di San Vincenzo (Incrocio con cartelli)
Focetta di San Vincenzo (Incrocio con cartelli)

Sul sentiero dalla Focetta di San Vincenzo verso la Baita Verde
Baita q.935
Sul sentiero dalla Focetta di San Vincenzo verso la Baita Verde
Cippo marmoreo a ricordo
Il rifugio della Baita Verde
Il rifugio della Baita Verde

Il rifugio della Baita Verde
Al rifugio della Baita Verde seguiamo le indicazioni per il monte Matanna
Il grande rudere della chiesa di Sant’Antonio Abate a Campo all’Orzo
Il grande rudere della chiesa di Sant’Antonio Abate a Campo all’Orzo
Il grande rudere della chiesa di Sant’Antonio Abate a Campo all’Orzo

Dall’Incrocio q.940 prendiamo il sentiero non segnato a destra che procede nel vialetto in piano entrando nel fitto bosco
Rudere q.932 (Quotato 929,6 m da CTR Toscana)
Casa q.930 (Grande casa abbandonata quotata 922,6 m da CTR Toscana)
Casa q.930 (Grande casa abbandonata quotata 922,6 m da CTR Toscana)
Passiamo davanti alla Casa q.930 e risaliamo pochi metri continuando ora su traccia pianeggiante che attraversa la radura, direzione nord e segni assenti
Fonte q.950  

Panorama alle nostre spalle verso il monte Prana e la chiesetta di San Antonio Abate
La Parte q.1006 (Il rudere molto infrascato)
La Parte q.1006 (La vicina casa abbandonata appena sotto il rudere)
La Parte q.1006 (Uscendo dal bosco, la buona traccia continua a mezzacosta nel panoramico pendio arrivando a una minuscola piazzola con muretto in sasso, di fianco c’è il rudere molto infrascato e scendendo per sentiero la vicina casa abbandonata. In questo punto lasciamo il sentiero e risaliamo sopra il muretto il brullo pendio senza traccia o segni)
Risaliamo sopra il muretto il brullo pendio senza traccia o segni, poco sotto si può notare la casa abbandonata de La Parte

Risaliamo a vista perché la traccia originaria è scomparsa, l’ultimo breve tratto è invaso dalle felci
Incrocio q.1034 (Ci innestiamo d’obbligo sul CAI 103, proviene da sinistra e scende dalla parte opposta, a destra un largo tracciato pianeggiante conduce verso Campo Fania, prendiamo il sentiero a destra che risale entrando nella macchia di bosco, indicazioni assenti con qualche sporadico segno azzurro)
Il sentierino della via normale che sale al monte Piglione
Il sentierino della via normale che sale al monte Piglione
Crinale q.1170 (Il sentiero risale trasversalmente il verde versante meridionale del monte Piglione Nord innestandosi sul crinale, lo teniamo a sinistra in salita con direzione nord/ovest)

Crinale q.1170 (Il sentiero risale trasversalmente il verde versante meridionale del monte Piglione Nord innestandosi sul crinale, lo teniamo a sinistra in salita con direzione nord/ovest)
Sul monte Piglione nord
Zoomata sulle Panie dal monte Piglione nord

Sul crinale che dal monte Piglione nord conduce al monte Piglione sud
Sul crinale che dal monte Piglione nord conduce al monte Piglione sud
Sul monte Piglione sud, alle nostre spalle il monte Piglione nord dal quale siamo venuti
Panorama dal monte Piglione sud verso i monti Pedone e Prana saliti in mattinata







Dal monte Piglione Sud scendiamo con direzione sud mantenendo la buona traccia non segnata
Deviazione q.1106 (Attenzione che la buona traccia curva a gomito a sinistra procedendo ora a mezzacosta con direzione nord/est e passando di fatto sotto il versante orientale della cima del monte Piglione sud)
La buona traccia procede a mezzacosta con direzione nord/est e passa di fatto sotto il versante orientale della cima del monte Piglione sud
Attraversata la Sella q.1069, evitiamo il sentierino che scende e prendiamo quello a destra a mezzacosta che aggira la Cima quotata 1085,7 da CTR Toscana
In lontananza alle nostre spalle c’è la cima del monte Piglione sud
Asfaltata q.905 (Innesto sulla stradina asfaltata) 

Rianchiani q.821 (Biforcazione della stradina: a destra sale e a pochi metri c’è la grande casa di Rianchiani, andiamo dritto e la stradina compie immediatamente un tornante sul fosso di Riancano)
Deviazione q.790 (Superata la casa di Ritrogoli, dopo pochi metri lasciamo la carrozzabile che vira a destra, scendiamo a sinistra l’esilissimo sentierino CAI 102, cartelli)
Rio di Ritrogoli
Guadato il Rio di Ritrogoli, il CAI 102 procede parallelo dalla parte opposta nel buio bosco 
Deviazione q.520 (Biforcazione del sentiero: lasciamo il CAI 102 che continua dritto a sinistra e comincia a digradare, stiamo dritto a destra in salita, indicazioni assenti)
Carrozzabile q.560 (Innesto sulla carrozzabile)