Itinerario che tocca le cime più meridionali delle Alpi Apuane (Toscana), i rilievi sono modesti e tecnicamente poco impegnativi rispetto le cime più blasonate, ma l'anello completo è tutt'altro che banale per lunghezza, dislivello totale e alcune tracce non segnate che potrebbero mettere in difficoltà i meno esperti.
DATA: 9 giugno 2020
PARTENZA: Con l’autostrada A11 usciamo al casello di Lucca Est e percorriamo la SS. 12 per Bagni di Lucca
arrivando dopo circa 12 km a Ponte a Moriano dove continuiamo sulla SP.2 anche
strada provinciale Ludovica in direzione di Borgo Mozzano. Presso l’abitato di
Pastino lasciamo la SP.2 e prendiamo a sinistra la SP.32 (circa 20 km dal
casello autostradale) con indicazioni per Pescaglia. Percorrendola esattamente
per 8 km arriviamo in località Trebbio, scartiamo a sinistra le indicazioni per
Fiano e Loppeglia, e proprio sul tornante lasciamo la SP.32 andando dritto sulla
stradina senza nome o indicazioni (croce di metallo sulla curva), dopo altri
5,5 km arriviamo al passo Lucese con l’omonimo ristorante (circa 34 km dal
casello autostradale di Lucca Est).
ITINERARIO: Passo del Lucese q.556 (Iniziamo risalendo la stradina asfaltata CAI 101 di fianco il ristorante/bar Lucese, cartelli,
dopo pochi metri possiamo notare alla nostra destra la chiesetta di San Jacopo,
nel proseguo incontriamo qualche casa vacanza) – Cancello q.675 (Termina
la stradina asfaltata, dopo il cancello si continua su carrozzabile)
–
Bivio q.706 (Biforcazione della carrozzabile, in
salita procede come CAI 101, noi stiamo a sinistra in discesa, indicazioni
assenti) – Bivio q.699 (Biforcazione del percorso
chiuso da due cancelli: a destra la carrozzabile sale alla casa Bernardi,
superiamo il cancello a sinistra percorrendo il largo sentiero parallelo al
corso d’acqua, indicazioni assenti) – Bivio
q.738 (Superato un grande cancello di metallo ci innestiamo in una sterrata,
la teniamo a sinistra) – Casetta q.785 (La sterrata finisce
presso una casetta di sasso abbandonata, individuiamo a sinistra davanti
l’edificio la buona traccia in falsopiano non segnata il cui imbocco è un po’
nascosto, direzione sud/ovest) – Deviazione q.790 (Dopo circa 5 minuti usciamo dal bosco, la traccia
mantiene la direzione in falsopiano ma la bassa e invadente vegetazione ci
ostacola. Nel punto in cui la traccia ormai scomparsa comincia a virare a
destra con panorama verso il verde promontorio del monte Spranga, risaliamo il
pendio a destra che ci conduce al ben visibile crinale orientale del monte Pedone, vecchi segni rossi solo sulla deviazione.
Nell’ascesa, su esile traccia ma soprattutto a vista senza percorso obbligato,
si notano sporadici omini di sasso) – Monte Pedone q.1013 (Omino di sasso
senza indicazioni sulla verde cima, scendiamo sull’ampio crinale occidentale) – Sella
q.973 (Quotata 972,7 da CTR Toscana. Appena scesi da monte Pedone
manteniamo il crinale principale che ora sale con direzione nord/ovest, a sud scende il crinale per il
monte Spranga, indicazioni assenti) – Cima
q.1962 (Verde promontorio quotato 1062,3 da CTR Toscana, manteniamo il
crinale scendendo con direzione ovest-nord/ovest e notando nella conca sotto di
noi un recinto, compare qualche bollo rosso) – Sella q.1033 (1033,1 m da CTR
Toscana. Alla nostra destra c’è la verde conca con recinto, a sinistra scende
una traccia con bolli rossi, manteniamo il crinale che risale con direzione nord) – Monte Prano q.1092 (Promontorio
anonimo senza indicazioni, il punto alto è situato a sinistra del crinale
principale raggiungibile con brevissima deviazione) – Monte
Prana q.1218 (Sulla vetta c’è una grande croce di metallo e libro delle
firme. Alla nostra destra nella vallata sotto la croce c’è la via normale di
salita, noi oltrepassiamo la croce e scendiamo a destra per la cresta
sud/orientale su buona traccia, in entrambe le soluzioni le indicazioni sono
assenti) – Bivio q.1090 (Scendendo la facile
cresta incontriamo una vecchia recinzione e ci andiamo a innestare sulla
traccia della via normale, la teniamo a sinistra, nord, allontanandoci di fatto
dalla cresta appena scesa) – Bivio q.960 (A sinistra un cartello
ci indica la fonte subito dentro il bosco)
–
Fonte q.967 (Tubi con
acqua) – Bivio q.960 (Riprendiamo il tragitto per la Focetta di San
Vincenzo) – Focetta di San Vincenzo q.912 (Incrocio
con cartelli: pochi metri prima di arrivarci, tralasciamo a sinistra il
sentierino CAI 104 per Metato, quindi arrivati ai cartelli ignoriamo a destra
il CAI 101 per Baita Barsi, a sinistra il CAI 112 per Casoli, dritto a sinistra
il CAI 101 per Foce del Termine, andiamo dritto a destra per sentiero senza
numerazione ma con indicazioni della Baita Verde) – Rudere q.928 (Rudere molto infrascato
alla nostra destra, passa quasi inosservato) – Baita q.935 (Edificio in muratura poco
sopra il nostro sentiero) – Baita
Verde q.920 (Rifugio e bivio con cartelli: dritto il sentiero conduce a
Ritrogoli, noi andiamo a sinistra per il monte Matanna oltrepassando in breve
la teleferica di servizio) – Campo all’Orzo q.938 (In loco c’è il
grande rudere della chiesa di Sant’Antonio Abate, bivio con cartelli e innesto
sul CAI 101: a sinistra si ritorna alla Focetta di
San Vincenzo, andiamo a destra) – Incrocio q.940 (Abbiamo appena lasciato
Campo all’Orzo e arriviamo all’incrocio senza cartelli: lasciamo il CAI 101 che ora risale il crinalino, scartiamo la buona
traccia che scende a destra, prendiamo il sentiero non segnato a destra che
procede nel vialetto in piano entrando nel fitto bosco, direzione nord) – Rudere q.932 (Quotato 929,6 m da CTR Toscana) – Casa
q.930 (Grande casa abbandonata quotata 922,6 m da CTR Toscana, gli passiamo
davanti e risaliamo pochi metri continuando ora su traccia pianeggiante che
attraversa la radura, direzione nord e segni
assenti) – Bivio
q.953 (Attraversata la radura si entra nel bosco e c’è subito il bivio del
sentierino senza cartelli: a sinistra conduce a Ca’ Lencia, andiamo dritto) – Fonte q.950 – La
Parte q.1006 (Uscendo dal bosco, la buona traccia continua a mezzacosta nel
panoramico pendio arrivando a una minuscola piazzola con muretto in sasso, di
fianco c’è il rudere molto infrascato e scendendo per sentiero la vicina casa abbandonata. In questo punto lasciamo il sentiero e risaliamo
sopra il muretto il brullo pendio senza traccia o segni sapendo che anche se
non lo vediamo sopra di noi transita il CAI 103, eventualmente possiamo
risalire anche partendo dalla casa abbandonata poco sotto, direzione nord) – Incrocio
q.1034 (Risalendo a vista perché la traccia originaria è scomparsa,
l’ultimo breve tratto è invaso dalle felci,
quindi ci innestiamo d’obbligo sul CAI 103,
proviene da sinistra e scende dalla parte opposta, a destra un largo tracciato
pianeggiante conduce verso Campo Fania, prendiamo il sentiero a destra che
risale entrando nella macchia di bosco, indicazioni assenti con qualche
sporadico segno azzurro) – Crinale q.1170 (Il sentiero risale
trasversalmente il verde versante meridionale del monte
Piglione Nord innestandosi sul crinale, lo teniamo a sinistra in salita con
direzione nord/ovest) – Monte Piglione Nord q.1231 (Omino di sassi sulla cima, torniamo sui nostri passi) – Crinale
q.1170 (Evitiamo a destra il sentierino dal quale siamo saliti, manteniamo
l’ampio e verde crinale con direzione sud/est) – Monte Piglione Sud q.1184 (Croce di
vetta, ora scendiamo con direzione sud mantenendo la buona traccia non segnata)
–
Deviazione q.1106 (Punto
quotato 1106 m da CTR Toscana. Mantenendo la direzione in discesa nell’ampio
pendio potremmo camminare a vista abbreviando il percorso per raggiungere la
sottostante stradina, volutamente seguiamo la buona traccia che curva a gomito
a sinistra procedendo ora a mezzacosta con direzione nord/est e passando di
fatto sotto il versante orientale della cima del monte Piglione sud) – Sella
q.1069 (La buona traccia a mezzacosta ci fa raggiungere l’evidente sella
che separa il monte Piglione Sud dalla Cima quotata 1085,7 da CTR Toscana,
località Faetori. Dalla parte opposta evitiamo il sentierino che scende e
prendiamo quello a destra a mezzacosta che aggira la cima appena citata) – Asfaltata q.905 (Innesto sulla stradina
asfaltata, a sinistra conduce verso Pescaglia, andiamo a destra, indicazioni
assenti) – Bivio
q.869 (Un cartello indica a sinistra il sentierino scalinato che scende a
Campora e San Giuseppe, manteniamoci sulla stradina) – Bivio
q.868 (A sinistra scende una carrozzabile verso un abitazione, stiamo sulla
stradina) – Ca’
Vanni q.864 (Il rudere alla sinistra della strada è molto infrascato e poco
visibile) – Rianchiani
q.821 (Biforcazione della stradina: a destra sale e a pochi metri c’è la
grande casa di Rianchiani, andiamo dritto e la stradina compie immediatamente
un tornante sul fosso di Riancano, dalla parte opposta notiamo un rudere poco
sopra di noi e in breve l’asfaltata si trasforma in carrozzabile ghiaiosa) – Ritrogoli
q.792 (Casa a uso vacanze) – Deviazione
q.790 (Superata la casa di Ritrogoli, dopo pochi metri lasciamo la
carrozzabile che vira a destra, scendiamo a sinistra l’esilissimo sentierino CAI
102, cartelli) – Rio
di Ritrogoli q.778 (Subito arriviamo al corso d’acqua, il CAI 102 lo guada
e ora procede parallelo dalla parte opposta nel buio bosco) – Fosso q.749 (Facile guado sul fosso
d’acqua affluente del rio di Ritrogoli) – Fosso q.743 (Fosso d’acqua affluente
del rio di Ritrogoli, il sentierino CAI 102 lo guada curvando a gomito a
sinistra) – Bivio q.526 (Siamo sempre nel fitto
bosco e ci innestiamo su un buon sentiero con staccionata, a sinistra scende
verso il rio di Ritrogoli, il CAI 102 lo tiene dritto in piano) – Deviazione
q.520 (Biforcazione del sentiero: lasciamo il CAI
102 che continua dritto a sinistra e comincia a digradare, stiamo dritto a
destra in salita, indicazioni assenti) –
Bivio q.557 (Biforcazione del
sentierino nel fitto bosco, cartelli assenti ma un grande bollo rosso su un
albero: teniamo il sentierino a destra in salita aggirando il versante
occidentale del monte Pescaglino) – Carrozzabile
q.560 (Innesto sulla carrozzabile: a sinistra è
chiusa da un grande cancello e dà accesso alla proprietà P.G. Santini, la
teniamo a destra in discesa) – Rio di Pedogna q.528 (La carrozzabile ora comincia a salire) – Bivio
q.559 (Oltrepassiamo un cancello di metallo e la carrozzabile si biforca: a
destra sale a Ca’ Selva, la teniamo dritto a sinistra in discesa superando una
vecchia rimessa) –
Casa Giulia q.559 (Alla
nostra destra c’è il cancello d’ingresso della proprietà con la grande casa vacanze, continuiamo ignorando dopo pochi metri un
largo sentiero probabilmente chiuso da catena che sale a destra) – Casa
Dini q.555 (Casa vacanze in località Pianaccia) – Asfaltata q.549 (Innesto sulla strada
asfaltata, la risaliamo a destra fino al passo del Lucese) – Passo del Lucese q.556.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 22 km
DIFFICOLTA: EE
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DISLIVELLO TOTALE: 1330 m
QUOTA MASSIMA: M. Piglione nord q.1231
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Sentieri
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-
L’ascesa alle tre cime avviene per tracce/sentieri non segnati, o fuori
sentiero per quanto riguarda il monte Pedone. Si percorrono con piacere i
circa 3,5 km di stradina asfaltata/carrozzabile che ci conducono a Ritrogoli,
è pianeggiante, panoramica e molto solitaria.
Molto
carino e palesemente poco frequentato il lungo sentierino di ritorno CAI 102,
si svolge sempre nel bosco e parallelo al corso d’acqua del rio di Ritrogoli,
adatto nelle giornate più calde.
- Ci
si offrono due possibilità di accorciare il lungo itinerario escludendo la
vetta del monte Piglione:
1)
alla Focetta di San Vincenzo scendendo a destra con il CAI 101 per la Baita
Barsi
2)
dalla Baita Verde prendendo il sentiero per Ritrogoli Ottobre 2023: una segnalazione di un escursionista mi avverte che la vegetazione ha reso impenetrabile il sentierino dopo la Casetta q.785
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Rifugi-Bivacchi
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- Baita Verde: rifugio situato nel versante orientale
del Col di Pardini a circa 10 minuti dalla Focetta di San Vincenzo, apertura
nei giorni festivi da giugno a settembre e a disposizione dei soci
dell’associazione Campo all’Orzo che ha recuperato dal degrado l’originario
edificio
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Fonti
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- Fonte sulla strada asfaltata poche
decine di metri prima di arrivare al passo Lucese
- Fonte sul sentiero che dalla Focetta
di San Vincenzo risale al monte Prana
- Fontana alla Baita Verde
- Grande fonte sul sentierino che dalla
Casa q.930 (abbandonata) conduce ai ruderi de La Parte
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
|
TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Passo del Lucese
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0,00
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Incrocio q.1034
|
3,40
|
Cancello q.675
|
0,14
|
Crinale q.1170
|
4,07
|
Bivio q.706
|
0,19
|
Monte Piglione nord
|
4,20
|
Bivio q.699
|
0,22
|
Crinale q.1170
|
/
|
Bivio q.738
|
0,28
|
Monte Piglione Sud
|
4,38
|
Casetta
|
0,43
|
Deviazione q.1106
|
4,46
|
Deviazione q.790
|
0,50
|
Sella q.1069
|
4,55
|
Monte Pedone
|
1,18
|
Asfaltata q.905
|
5,20
|
Sella q.973
|
1,22
|
Bivio q.869
|
5,32
|
Cima q.1962
|
1,39
|
Bivio q.868
|
5,34
|
Sella q.1033
|
1,48
|
Ca’ Vanni
|
5,41
|
Monte Prano
|
1,56
|
Rianchiani
|
5,47
|
Monte Prana
|
2,18
|
Ritrogoli
|
6,04
|
Bivio q.1090
|
2,34
|
Deviazione q.790
|
6,05
|
Bivio q.960
|
2,48
|
Rio di Ritrogoli
|
6,07
|
Fonte q.967
|
2,49
|
Fosso q.749
|
6,14
|
Bivio q.960
|
2,50
|
Fosso q.743
|
6,26
|
Focetta di San Vincenzo
|
2,56
|
Bivio q.526
|
7,09
|
Rudere q.928
|
2,57
|
Deviazione q.520
|
7,13
|
Baita q.935
|
3,00
|
Bivio q.557
|
7,24
|
Baita Verde
|
3,03
|
Carrozzabile q.560
|
7,29
|
Campo all’Orzo
|
3,09
|
Rio di Pedogna
|
/
|
Incrocio q.940
|
3,11
|
Bivio q.559
|
7,39
|
Rudere q.932
|
3,14
|
Casa Giulia
|
7,42
|
Casa q.930
|
3,16
|
Casa Dini
|
7,45
|
Bivio q.953
|
3,19
|
Asfaltata q.549
|
7,46
|
Fonte q.950
|
3,20
|
Passo del Lucese
|
7,50
|
La Parte
|
3,34
|
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Cima q.1962 (Verde promontorio quotato
1062,3 da CTR Toscana, manteniamo il crinale scendendo con direzione
ovest-nord/ovest e notando nella conca sotto di noi un recinto)
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La Parte q.1006 (Uscendo dal bosco, la
buona traccia continua a mezzacosta nel panoramico pendio arrivando a una
minuscola piazzola con muretto in sasso, di fianco c’è il rudere molto
infrascato e scendendo per sentiero la vicina casa abbandonata. In questo
punto lasciamo il sentiero e risaliamo sopra il muretto il brullo pendio
senza traccia o segni)
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Incrocio
q.1034 (Ci innestiamo d’obbligo sul CAI 103, proviene da sinistra e scende
dalla parte opposta, a destra un largo tracciato pianeggiante conduce verso
Campo Fania, prendiamo il sentiero a destra che risale entrando nella macchia
di bosco, indicazioni assenti con qualche sporadico segno azzurro)
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Crinale q.1170
(Il sentiero risale trasversalmente il verde versante meridionale del monte
Piglione Nord innestandosi sul crinale, lo teniamo a sinistra in salita con
direzione nord/ovest)
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