giovedì 31 dicembre 2020

Sassolungo di Cibiana (F+)

Facile ascesa alpinistica al Sassolungo di Cibiana (Dolomiti Bellunesi,Veneto)

DATA: 15 agosto 2020

PARTENZA: Dal passo di Cibiana (valico sulla SP.347 in provincia di Belluno, Veneto, che collega la Val di Zoldo e la valle del Boite. Sul passo alcuni parcheggi prevedono una sosta a tempo limitato, usufruiamo del grande parcheggio sovrastante il rifugio Remauro dove è possibile sostare l’intera giornata con ticket a pagamento).







ITINERARIO: Passo di Cibiana q.1530 (Se proveniamo dalla Val di Zoldo, iniziamo camminando a destra dove c’è la baita Deona e scendiamo attraversando il parcheggio, si procede su carrozzabile di servizio alle sottostanti baite)      Tabià Dèonà q.1528 (Bivio e cartelli: lasciamo la carrozzabile che continua lungo le baite di legno, andiamo a sinistra sulla pista forestale CAI 483)  –   Casera q.1538 (Edificio in muratura alla sinistra della pista forestale)     Deviazione q.1580 (Lasciamo la pista forestale che continua in piano come CAI 481 per la casera de la Ronces, risaliamo il sentiero CAI 483 a destra per la forcella Bella)  –   Casera Copàda Alta q.1692 (Oltrepassata una sbarra di legno, la traccia a  sinistra scende alla vicina casera dove i grandi edifici si intravedono tra gli alberi, continuiamo in salita sul CAI 483)      Incrocio q.1873 (In una piazzola nel bosco ci sono i cartelli: il sentiero centrale è CAI 485 per la forcella Ciavazoles, il sentiero a destra è sempre CAI 485 per la forcella Le Calades, noi teniamo il CAI 483 a sinistra per la forcella Bella che in breve esce dalla macchia boschiva e procede su cengia di pietrisco con direzione est passando sotto gli Sfornoi nord e la Torre di Campestrin)     Forcella q.2087 (La cengia guadagna quota gradualmente senza fatica arrivando alla grande forcella, il CAI 483 ora risale la cresta a sinistra per ripida traccia sdrucciolevole che si mantiene sul versante del passo di Cibiana)     Forcella Bella q.2112 (Dalla forcella precedente in pochi minuti giungiamo all’angusta forcella Bella con cartello: il CAI 483 ora scede nel versante opposto, quello di Campestrin e all’omonimo bivacco, il sentiero si sviluppa in ripide serpentine prive di difficoltà)     Deviazione q.2048 (Persi circa 70 metri, lasciamo il CAI 483 che continua a scendere, appare evidente la netta traccia alla nostra sinistra che con direzione nord/est ci porta a transitare ai piedi delle pareti rocciose e a risalire la testata della vallata di Campestrin, indicazioni assenti, solo in seguito compaiono i primi bolli rossi e qualche omino di sasso)  –   Forcella q.2115 (Quota da GPS. Ampia forcella che separa il Sassolungo di Cibiana dalla verticale cima rocciosa quotata 2195m. Ora cominciamo ad arrampicare a destra la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana, numerosi bolli rossi ci guidano)   –   Buco q.2242 (Entriamo in un angusto e buio canalino e subito ci appare il buco sopra di noi creato dallo smottamento della roccia, lo si risale per circa 2/2,5 metri con passaggio scomodo di 2+ aiutati da un cordino uscendone nella parte sovrastante)   –   Sassolungo di Cibiana q.2413 (Negli ultimi 50 metri si esaurisce l’arrampicata e si cammina sul pendio di pietrisco in vista della grande croce di vetta. Per la discesa ripercorriamo dalla croce poche decine di metri del percorso fatto, tralasciamo la traccia a destra dalla quale siamo saliti che ci porterebbe a disarrampicare la parete occidentale con una andata/ritorno e continuiamo camminando sulla buona cresta meridionale sempre guidati dai bolli rossi, in questa parte iniziale non ci sono difficoltà, attenzione che il versante rivolto sulla valle di Campestrin precipita)     Canalino q.2206 (I bolli rossi ci fanno abbandonare la cresta sud e virando a sinistra ci portano a scendere un canalino di fini detriti molto sdrucciolevole, versante orientale, più sotto notiamo una grande area pianeggiante di placche rocciose che però non dobbiamo raggiungere. Persi circa 40 metri dove disarrampichiamo un salto roccioso di circa 2 metri con passaggio 2°, costeggiamo la parete rocciosa per riprendere la direzione sud)    Cresta sud q.2138 (Aggirato sul versante orientale quest’ultimo tratto, ci riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo di Cibiana nel punto quotato 2138m da IGM, quindi lasciamo immediatamente la cresta appena guadagnata per calare a destra nel versante della valle di Campestrin su traccia di cengia, bolli rossi, in breve dobbiamo superare un passaggio molto esposto di pochi metri dove una corda corrimano ci viene in aiuto, direzione nord/ovest)      Forcella q.2140 (Oltrepassato il passaggio esposto attrezzato con corda, la traccia a mezzacosta risale tra una piccola macchia di pini mughi raggiungendo la forcella, dalla parte opposta caliamo ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante)      Fine Canalino q.2048 (Il canalino delimitato a destra dalla parete rocciosa e a sinistra da un costone di placche, scende ripidamente ma senza grosse difficoltà disarrampicando qualche passaggio di 1°/1+, attenzione alle scariche di sassi. Giunti in fondo si esaurisce, quindi proseguiamo su terreno di fini detriti costeggiando la base della parete rocciosa con direzione nord/ovest, bolli rossi)     Sentiero q.2046 (I bolli rossi in breve spariscono come pure la traccia che sembra svanire, siamo nella testata della valle di Campestrin e siamo consapevoli che sopra di noi transita il sentierino fatto in mattinata che conduce all’attacco della parete ovest del Sassolungo di Cibiana, gli ultimi 20 metri risaliamo a nostro piacimento il pendio per raggiungerlo, quindi lo percorriamo a sinistra per portarci verso il CAI 483)   –   Deviazione q.2048 (Ci innestiamo sul CAI 483, lo risaliamo a destra verso la forcella Bella ripercorrendo tutto il tragitto fatto in mattinata fino al Passo Cibiana)      Forcella Bella q.2112      Forcella q.2087    Incrocio q.1873    Casera Copàda Alta q.1692   –   Deviazione q.1580   Casera q.1538    Tabià Dèonà q.1528   Passo di Cibiana q.1530.


NOTE:
LUNGHEZZA: 11,5 km
DIFFICOLTA: F+
DISLIVELLO TOTALE: 1100 m
QUOTA MASSIMA: Sassolungo di Cibiana q.2413









Sentieri



- La via che si arrampica nella parete occidentale del Sassolungo di Cibiana è ben evidenziata da numerosi bolli rossi posizionati per essere visibili in salita, presenta passaggi di 1° e 2° generalmente con buoni appigli anche se sono da testare ogni volta, attenzione al terreno sdrucciolevole, l’esposizione rimane contenuta come pure la sua percezione, comunque un eventuale scivolata avrebbe gravi conseguenze

- Materiale usato: casco e guanti da ferrata, la corda può essere utile solo se vogliamo mettere in sicurezza i meno esperti, altrimenti risulta superflua.

- La cresta sud del Sassolungo di Cibiana si cammina senza problemi, particolare attenzione invece va posta nella discesa del canalino (Canalino q.2206) che facendoci perdere quota sul versante orientale ci fa bypassare l’ultima parte di cresta, quella che precede il punto quotato 2138 metri. È molto sdrucciolevole e se siamo più persone conviene scendere a distanza ravvicinata causa scarica di sassi.

- Attenzione alla corda corrimano posizionata nel passaggio esposto dopo che abbiamo lasciato la cresta sud del Sassolungo di Cibiana alla q.2138, lo sfregamento sulla roccia usura la parte finale, quella che vediamo solo all’ultimo istante.




Rifugi-Bivacchi

- Baita Deona: Sul passo Cibiana, aperta tutto l’anno offre un servizio di albergo

- Rifugio Remauro: Sul passo Cibiana, aperto nel periodo estivo da giugno a settembre e nel periodo invernale, offre un servizio di albergo.

- Bivacco Campestrin: ex malga a uso bivacco situato a 1649 metri dispone di 12 posti letto e piccola cucina, lo possiamo raggiungere con deviazione dall’itinerario descritto scendendo dalla forcella Bella e procedendo sul CAI 483 nella valle di Campestrin, oppure con 1 ora di cammino dalla casera Valbona.


Fonti
- Assenti




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Passo di Cibiana
0,00
Cresta sud q.2138
3,32
Tabià Dèonà
0,03
Forcella q.2140
3,43
Casera q.1538
0.06
Fine Canalino q.2048
3,57
Deviazione q.1580
0,12
Sentiero q.2046
4,06
Casera Copàda Alta
0,30
Deviazione q.2048
4,10
Incrocio q.1873
0,50
Forcella Bella
/
Forcella q.2087
1,33
Forcella q.2087
/
Forcella Bella
1,37
Incrocio q.1873
/
Deviazione q.2048
1,45
Casera Copàda Alta
/
Forcella q.2115
2,00
Deviazione q.1580
/
Buco q.2242
2,25
Casera q.1538
/
Sassolungo di Cibiana
3,00
Tabià Dèonà
/
Canalino q.2206
3,20
Passo di Cibiana
5,45



Il Sassolungo di Cibiana visto dal passo Cibiana dal quale partiamo
Passo di Cibiana q.1530 (Se proveniamo dalla Val di Zoldo, iniziamo camminando a destra dove c’è la baita Deona)
La baita Deona
Le baite di legno di Tabià Dèonà
Tabià Dèonà q.1528 (Bivio e cartelli)

Sulla pista forestale CAI 483
Deviazione q.1580 (Lasciamo la pista forestale che continua in piano come CAI 481 per la casera de la Ronces, risaliamo il sentiero CAI 483 a destra per la forcella Bella)
Sentiero CAI 483
Incrocio q.1873 (In una piazzola nel bosco ci sono i cartelli: il sentiero centrale è CAI 485 per la forcella Ciavazoles, il sentiero a destra è sempre CAI 485 per la forcella Le Calades, noi teniamo il CAI 483 a sinistra per la forcella Bella)
In breve il CAI 483 esce dalla macchia boschiva e procede su cengia di pietrisco con direzione est passando sotto gli Sfornoi nord e la Torre di Campestrin
In breve il CAI 483 esce dalla macchia boschiva e procede su cengia di pietrisco con direzione est passando sotto gli Sfornoi nord e la Torre di Campestrin

Sul CAI 483 verso la forcella Bella, in lontananza la sagoma del Sassolungo di Cibiana che è il nostro obiettivo
Sul CAI 483 verso la forcella Bella
Forcella q.2087 (La cengia guadagna quota gradualmente senza fatica arrivando alla grande forcella, il CAI 483 ora risale la cresta a sinistra per ripida traccia sdrucciolevole che si mantiene sul versante del passo di Cibiana)
Arrivo alla forcella Bella
Forcella Bella q.2112 (Il CAI 483 ora scede nel versante opposto, quello di Campestrin e all’omonimo bivacco, il sentiero si sviluppa in ripide serpentine prive di difficoltà)

Deviazione q.2048 (Persi circa 70 metri, lasciamo il CAI 483 che continua a scendere, appare evidente la netta traccia alla nostra sinistra che con direzione nord/est ci porta a transitare ai piedi delle pareti rocciose e a risalire la testata della vallata di Campestrin, indicazioni assenti, solo in seguito compaiono i primi bolli rossi e qualche omino di sasso)
Sulla traccia che si dirige verso la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana che dobbiamo arrampicare
Sulla traccia che si dirige verso la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana che dobbiamo arrampicare
Sulla traccia che si dirige verso la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana che dobbiamo arrampicare
Sulla traccia che si dirige verso la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana che dobbiamo arrampicare

Forcella q.2115 (Quota da GPS. Ampia forcella che separa il Sassolungo di Cibiana dalla verticale cima rocciosa quotata 2195m. Ora cominciamo ad arrampicare a destra la parete occidentale del Sassolungo di Cibiana, numerosi bolli rossi ci guidano)
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana

Cordino “solitario” lungo la via
Vistosi segni ci guidano alla vetta
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana

Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Buco q.2242 (Entriamo in un angusto e buio canalino e subito ci appare il buco sopra di noi creato dallo smottamento della roccia, lo si risale per circa 2/2,5 metri con passaggio scomodo di 2+ aiutati da un cordino uscendone nella parte sovrastante)
Buco q.2242 (Entriamo in un angusto e buio canalino e subito ci appare il buco sopra di noi creato dallo smottamento della roccia, lo si risale per circa 2/2,5 metri con passaggio scomodo di 2+ aiutati da un cordino uscendone nella parte sovrastante)

L’uscita dal Buco q.2242
L’uscita dal Buco q.2242
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana

Ascesa alpinistica del versante occidentale del Sassolungo di Cibiana
Negli ultimi 50 metri si esaurisce l’arrampicata e si cammina sul pendio di pietrisco in vista della grande croce di vetta
Negli ultimi 50 metri si esaurisce l’arrampicata e si cammina sul pendio di pietrisco in vista della grande croce di vetta
Sassolungo di Cibiana q.2413
Per la discesa ripercorriamo dalla croce poche decine di metri del percorso fatto, tralasciamo la traccia a destra dalla quale siamo saliti e continuiamo camminando sulla buona cresta meridionale sempre guidati dai bolli rossi, in questa parte iniziale non ci sono difficoltà
Continuiamo camminando sulla buona cresta meridionale, attenzione che il versante rivolto sulla valle di Campestrin precipita




Panorama sul gruppo degli Sfornioi
Scendiamo camminando la cresta sud
Canalino q.2206 (I bolli rossi ci fanno abbandonare la cresta sud e virando a sinistra ci portano a scendere un canalino di fini detriti molto sdrucciolevole, versante orientale, più sotto notiamo una grande area pianeggiante di placche rocciose che però non dobbiamo raggiungere)
Cresta sud q.2138 (Aggirato sul versante orientale quest’ultimo tratto, ci riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo di Cibiana nel punto quotato 2138m da IGM, quindi lasciamo immediatamente la cresta appena guadagnata per calare a destra nel versante della valle di Campestrin su traccia di cengia)
Appena lasciata la cresta sud del Sassolungo di Cibiana al punto quotato 2138 metri, percorriamo l’esile cengia nel versante della valle di Campestrin

Cresta sud q.2138 (Aggirato sul versante orientale quest’ultimo tratto, ci riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo di Cibiana nel punto quotato 2138m da IGM, quindi lasciamo immediatamente la cresta appena guadagnata per calare a destra nel versante della valle di Campestrin su traccia di cengia)
In breve dobbiamo superare un passaggio molto esposto di pochi metri dove una corda corrimano ci viene in aiuto
In breve dobbiamo superare un passaggio molto esposto di pochi metri dove una corda corrimano ci viene in aiuto
Forcella q.2140 (Oltrepassato il passaggio esposto attrezzato con corda, la traccia a mezzacosta risale tra una piccola macchia di pini mughi raggiungendo la forcella, dalla parte opposta caliamo ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante)

Oltrepassata la Forcella q.2140, caliamo ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante 
Oltrepassata la Forcella q.2140, caliamo ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante
Oltrepassata la Forcella q.2140, caliamo ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante
Nella parte terminale il canalino è delimitato a destra dalla parete rocciosa e a sinistra da un costone di placche

Il canalino disarrampicato che si esaurisce nella testata della valle di Campestrin
 Il canalino disarrampicato che si esaurisce nella testata della valle di Campestrin
Panoramica del percorso di ritorno nella testata della valle di Campestrin visto alla Fine Canalino q.2048