Facile ascesa alpinistica al Sassolungo di Cibiana (Dolomiti Bellunesi,Veneto)
DATA: 15 agosto 2020
PARTENZA: Dal passo di
Cibiana (valico sulla SP.347 in provincia di Belluno, Veneto, che collega
la Val di Zoldo e la valle del Boite. Sul passo alcuni parcheggi prevedono una
sosta a tempo limitato, usufruiamo del grande parcheggio sovrastante il rifugio
Remauro dove è possibile sostare l’intera giornata con ticket a pagamento).
ITINERARIO: Passo di Cibiana q.1530 (Se proveniamo dalla Val di Zoldo, iniziamo camminando a
destra dove c’è la baita Deona e scendiamo attraversando il parcheggio, si
procede su carrozzabile di servizio alle sottostanti
baite) – Tabià Dèonà q.1528 (Bivio e cartelli: lasciamo
la carrozzabile che continua lungo le baite di legno, andiamo a sinistra sulla
pista forestale CAI 483) – Casera q.1538 (Edificio in muratura alla sinistra della pista forestale) – Deviazione q.1580 (Lasciamo la pista
forestale che continua in piano come CAI 481 per la casera de la Ronces,
risaliamo il sentiero CAI 483 a destra per la forcella Bella) – Casera Copàda Alta q.1692
(Oltrepassata una sbarra di legno, la traccia a
sinistra scende alla vicina casera dove i grandi edifici si intravedono
tra gli alberi, continuiamo in salita sul CAI 483) – Incrocio q.1873 (In una piazzola nel
bosco ci sono i cartelli: il sentiero centrale è CAI 485 per la forcella Ciavazoles,
il sentiero a destra è sempre CAI 485 per la forcella Le Calades, noi teniamo
il CAI 483 a sinistra per la forcella Bella che in
breve esce dalla macchia boschiva e procede su cengia di pietrisco con
direzione est passando sotto gli Sfornoi nord e la Torre di Campestrin) – Forcella q.2087
(La cengia guadagna quota gradualmente senza fatica arrivando alla grande
forcella, il CAI 483 ora risale la cresta a sinistra per ripida traccia
sdrucciolevole che si mantiene sul versante del passo di Cibiana) – Forcella
Bella q.2112 (Dalla forcella precedente in pochi minuti giungiamo
all’angusta forcella Bella con cartello: il CAI 483
ora scede nel versante opposto, quello di Campestrin e all’omonimo bivacco, il
sentiero si sviluppa in ripide serpentine prive di difficoltà) – Deviazione
q.2048 (Persi circa 70 metri, lasciamo il CAI 483 che continua a scendere,
appare evidente la netta traccia alla nostra sinistra che con direzione nord/est ci porta a transitare ai piedi delle
pareti rocciose e a risalire la testata della vallata di Campestrin,
indicazioni assenti, solo in seguito compaiono i primi bolli rossi e qualche
omino di sasso) – Forcella q.2115 (Quota
da GPS. Ampia forcella che separa il Sassolungo di Cibiana dalla verticale cima
rocciosa quotata 2195m. Ora cominciamo ad arrampicare a destra la parete
occidentale del Sassolungo di Cibiana, numerosi bolli rossi ci
guidano) – Buco q.2242 (Entriamo
in un angusto e buio canalino e subito ci appare il buco sopra di noi creato
dallo smottamento della roccia, lo si risale per circa 2/2,5 metri con
passaggio scomodo di 2+ aiutati da un cordino uscendone nella parte
sovrastante) – Sassolungo
di Cibiana q.2413 (Negli ultimi 50 metri si esaurisce
l’arrampicata e si cammina sul pendio di pietrisco in vista della grande croce
di vetta. Per la discesa ripercorriamo dalla croce poche decine di metri del
percorso fatto, tralasciamo la traccia a destra dalla quale siamo saliti che ci
porterebbe a disarrampicare la parete occidentale con una andata/ritorno e
continuiamo camminando sulla buona cresta meridionale sempre guidati dai bolli
rossi, in questa parte iniziale non ci sono difficoltà, attenzione che il versante rivolto sulla valle di Campestrin
precipita) – Canalino
q.2206 (I bolli rossi ci fanno abbandonare la cresta sud e virando a
sinistra ci portano a scendere un canalino di fini detriti molto
sdrucciolevole, versante orientale, più sotto notiamo una grande area
pianeggiante di placche rocciose che però non dobbiamo raggiungere. Persi circa
40 metri dove disarrampichiamo un salto roccioso di circa 2 metri con passaggio
2°, costeggiamo la parete rocciosa per riprendere la direzione sud) – Cresta
sud q.2138 (Aggirato sul versante orientale quest’ultimo tratto, ci
riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo di Cibiana nel punto quotato 2138m
da IGM, quindi lasciamo immediatamente la cresta appena guadagnata per calare a
destra nel versante della valle di Campestrin su
traccia di cengia, bolli rossi, in breve dobbiamo
superare un passaggio molto esposto di pochi metri dove una corda corrimano ci
viene in aiuto, direzione nord/ovest) – Forcella
q.2140 (Oltrepassato il passaggio esposto attrezzato con corda, la traccia
a mezzacosta risale tra una piccola macchia di pini mughi raggiungendo la
forcella, dalla parte opposta caliamo ripidamente costeggiando
la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di terra e fini detriti per
raggiungere l’imbocco del canalino sottostante) – Fine Canalino q.2048 (Il canalino delimitato
a destra dalla parete rocciosa e a sinistra da un costone di placche, scende
ripidamente ma senza grosse difficoltà disarrampicando qualche passaggio di 1°/1+,
attenzione alle scariche di sassi. Giunti in fondo si esaurisce, quindi
proseguiamo su terreno di fini detriti costeggiando la base della parete
rocciosa con direzione nord/ovest, bolli rossi) – Sentiero
q.2046 (I bolli rossi in breve spariscono come pure la traccia che sembra
svanire, siamo nella testata della valle di Campestrin e siamo consapevoli che
sopra di noi transita il sentierino fatto in mattinata che conduce all’attacco della
parete ovest del Sassolungo di Cibiana, gli ultimi 20 metri risaliamo a nostro
piacimento il pendio per raggiungerlo, quindi lo percorriamo a sinistra per
portarci verso il CAI 483) – Deviazione q.2048 (Ci
innestiamo sul CAI 483, lo risaliamo a destra verso
la forcella Bella ripercorrendo tutto il tragitto fatto in mattinata fino al
Passo Cibiana) – Forcella
Bella q.2112 – Forcella
q.2087 – Incrocio q.1873 – Casera
Copàda Alta q.1692 – Deviazione q.1580 – Casera
q.1538 – Tabià Dèonà q.1528 – Passo di Cibiana q.1530.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 11,5 km
DIFFICOLTA: F+
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DISLIVELLO TOTALE: 1100 m
QUOTA MASSIMA: Sassolungo di Cibiana q.2413
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Sentieri |
- La
via che si arrampica nella parete occidentale del Sassolungo di Cibiana è
ben evidenziata da numerosi bolli rossi posizionati per essere visibili in
salita, presenta passaggi di 1° e 2° generalmente con buoni appigli anche se
sono da testare ogni volta, attenzione al terreno sdrucciolevole,
l’esposizione rimane contenuta come pure la sua percezione, comunque un eventuale
scivolata avrebbe gravi conseguenze
- Materiale
usato: casco e guanti da ferrata, la corda può essere utile solo se
vogliamo mettere in sicurezza i meno esperti, altrimenti risulta superflua.
- La cresta sud del Sassolungo di
Cibiana si cammina senza problemi, particolare attenzione
invece va posta nella discesa del canalino (Canalino q.2206) che facendoci
perdere quota sul versante orientale ci fa bypassare l’ultima parte di cresta,
quella che precede il punto quotato 2138 metri. È molto sdrucciolevole e se
siamo più persone conviene scendere a distanza ravvicinata causa scarica di sassi.
-
Attenzione alla corda corrimano posizionata nel passaggio esposto dopo che
abbiamo lasciato la cresta sud del Sassolungo di Cibiana alla
q.2138, lo sfregamento sulla roccia usura la parte finale, quella che vediamo
solo all’ultimo istante.
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Rifugi-Bivacchi |
- Baita Deona: Sul
passo Cibiana, aperta tutto l’anno offre un servizio di albergo
- Rifugio
Remauro: Sul passo Cibiana, aperto nel periodo estivo da giugno a
settembre e nel periodo invernale, offre un servizio di albergo.
- Bivacco
Campestrin: ex malga a uso bivacco situato a 1649 metri dispone di 12
posti letto e piccola cucina, lo possiamo raggiungere con deviazione
dall’itinerario descritto scendendo dalla forcella Bella e procedendo sul CAI
483 nella valle di Campestrin, oppure con 1 ora di cammino dalla casera
Valbona.
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Fonti |
- Assenti
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore):
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Passo
di Cibiana
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0,00
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Cresta sud q.2138
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3,32
|
Tabià Dèonà
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0,03
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Forcella q.2140
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3,43
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Casera q.1538
|
0.06
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Fine Canalino q.2048
|
3,57
|
Deviazione q.1580
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0,12
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Sentiero q.2046
|
4,06
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Casera Copàda Alta
|
0,30
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Deviazione q.2048
|
4,10
|
Incrocio q.1873
|
0,50
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Forcella Bella
|
/
|
Forcella q.2087
|
1,33
|
Forcella q.2087
|
/
|
Forcella Bella
|
1,37
|
Incrocio q.1873
|
/
|
Deviazione q.2048
|
1,45
|
Casera Copàda Alta
|
/
|
Forcella q.2115
|
2,00
|
Deviazione q.1580
|
/
|
Buco q.2242
|
2,25
|
Casera q.1538
|
/
|
Sassolungo di Cibiana
|
3,00
|
Tabià Dèonà
|
/
|
Canalino q.2206
|
3,20
|
Passo di Cibiana
|
5,45
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Sul CAI 483 verso la forcella Bella, in
lontananza la sagoma del Sassolungo di Cibiana che è il nostro obiettivo
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Deviazione q.2048 (Persi circa 70 metri,
lasciamo il CAI 483 che continua a scendere, appare evidente la netta traccia
alla nostra sinistra che con direzione nord/est ci porta a transitare ai
piedi delle pareti rocciose e a risalire la testata della vallata di
Campestrin, indicazioni assenti, solo in seguito compaiono i primi bolli
rossi e qualche omino di sasso)
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Cresta sud q.2138 (Aggirato sul versante
orientale quest’ultimo tratto, ci riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo
di Cibiana nel punto quotato 2138m da IGM, quindi lasciamo immediatamente la
cresta appena guadagnata per calare a destra nel versante della valle di
Campestrin su traccia di cengia)
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Cresta sud q.2138 (Aggirato sul versante
orientale quest’ultimo tratto, ci riportiamo sulla cresta sud del Sassolungo
di Cibiana nel punto quotato 2138m da IGM, quindi lasciamo immediatamente la
cresta appena guadagnata per calare a destra nel versante della valle di
Campestrin su traccia di cengia)
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Forcella q.2140 (Oltrepassato il passaggio
esposto attrezzato con corda, la traccia a mezzacosta risale tra una piccola
macchia di pini mughi raggiungendo la forcella, dalla parte opposta caliamo
ripidamente costeggiando la parete rocciosa su traccia sdrucciolevole di
terra e fini detriti per raggiungere l’imbocco del canalino sottostante)
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