Alla scoperta di vecchi sentieri e case abbandonate nell'alta valle di
Fantella (Premilcuore). Il giro è riferito solo ad escursionisti esperti
in buone condizioni fisiche che si sappiano muovere al di fuori dei
consueti sentieri segnati e nella discesa su crinale da Poggio Penna per
un tratto è richiesto piede fermo e assenza di vertigini
DATA: 23 luglio 2011
PARTENZA: Da
Forlì prendiamo la SP. 3 verso Premilcuore e circa 7 km prima di arrivarci, in
località Ponte Fantella, voltiamo a sinistra con stradina che indica Fantella.
Oltrepassiamo quest’ultimo paesino e l’asfaltata diventa carrozzabile, il CAI
335 scende ripidamente a sinistra per carrozzabile circa 500 metri prima di
giungere alla vecchia chiesa di Sant’Eufemia (4,4 km da quando abbiamo lasciato
la SP.3 a Ponte Fantella).
ITINERARIO:
Partenza q.500 (Lasciamo la carrozzabile
principale che in breve arriva alla chiesa di Sant’Eufemia e scendiamo a
sinistra ripidamente con carrozzabile CAI 335, cartello indica Campostroni) – Ponte q.440 (Bivio appena passato il
ponte: a destra la carrozzabile CAI 333, sale a Campostroni, noi a sinistra per
CAI 335 in piano) – Pian di Zucchero q.435 (La
carrozzabile termina subito presso l’antico molino ristrutturato. Chiedendo
eventualmente il permesso passiamo davanti l’edificio e lasciandocelo alle
spalle continuiamo per sentiero erboso pianeggiante parallelo al torrente
Fantella, in breve poco sopra di noi notiamo l’antica
mulattiera da seguire che s’inoltra in salita nel bosco) – Fosso q.455 (Tralasciamo il
sentiero abbandonato sulla destra, scendiamo al fosso d’acqua e appena guadato
il sentierino si biforca, in entrambi i casi conducono alla vicina Cà Trova,
teniamo quello a sinistra che è più breve e ci arriva da sotto) – Casa Trova q.459 (Rudere. Deviazione:
dietro la casa prosegue il CAI 335, noi invece lo lasciamo e saliamo senza
traccia nel prato retrostante, direzione est, per pochi minuti fino ad
individuare sulla sinistra un esile sentierino che prendiamo e che procede con direzione
nord/est parallelo al sottostante CAI 335) – Bivio q.522 (L’esile sentierino sbuca
su un buon sentiero, a sinistra scende verso i ruderi di Piancornio, noi a
destra in leggera salita) - Bivio q.569 (Bivio della
mulattiera: a destra sale, stiamo a sinistra in falsopiano, indicazioni
assenti) – Bivio
q.576 (Dritto il sentierino che conduceva direttamente a Pian Maggiore è molto infrascato, stiamo a destra e
subito usciamo nella brulla radura, continuiamo a vista e in
piano con direzione est ignorando eventuali tracce che salgono) – Pian Maggiore q.578 (Rudere di una
grande casa in parte sepolto dai rovi. Ora risaliamo tra l’erba alta
riprendendo il largo sentiero soprastante anche qui in parte scomparso e
continuiamo con direzione sud/est in falsopiano) – Val di Castagno q.605 (Rudere di una
grande casa. Si prosegue ora su sterrata in piano che va a guadare dopo pochi
minuti un fosso d’acqua) – Bivio q.641 (A destra la sterrata curva
in salita, noi dritto in piano per largo sentiero) – Campo d’Ortale q.631 (Rudere di
una grande casa nella radura caratterizzato dalla facciata con grandi archi, torniamo
sui nostri passi) – Bivio q.641 (Ora riprendiamo la
sterrata in salita che in breve termina, poi si risale a sinistra senza traccia
un pendio fino al punto più alto continuando in piano tra coltivi di foraggio con
direzione sud/est fino a ritrovare la sterrata) – CAI
301 q.723 (Innesto sul CAI 301: dritto prosegue la sterrata, noi saliamo
ripidamente a destra per sentiero nel bosco) – Pian dei Galli q.758 (Piccolo stagno
all’uscita dal bosco, ignoriamo il largo sentiero che sale e teniamo il CAI 301
sempre a sinistra ma per sentiero a mezzacosta) – Carrozzabile q.752 ( Innesto sulla
carrozzabile, la prendiamo a destra) – Baldella
q.782 (Bivio e cartelli: a destra c’è il CAI 333 per Campostroni, alla
nostra sinistra sepolta dalla vegetazione e praticamente invisibili i ruderi di
Baldella, si prosegue per carrozzabile CAI 301) – Deviazione
q.806 (Dopo la salita la carrozzabile inizia a scendere, noi la lasciamo e
andiamo a sinistra con il largo CAI 301)
– Bivio q.810 (Passato un
cancello in filo spinato il largo sentiero inizia a scendere verso Ca’ Pian del
Monte, noi teniamo il CAI 301 a destra in leggera salita che aggira monte
Prignolaia) – Rudere q.754 (Innesto sulla strada
asfaltata, alla nostra destra c’è un piccolo rudere sepolto dalla vegetazione,
noi teniamo la strada a sinistra) – Deviazione q.718 (Lasciamo la
stradina asfaltata e proseguiamo con il CAI 301 a destra su largo sentiero) – Fonte
Alpini della Julia q.710 – Bivio
q.720 (Tralasciamo un sentiero a destra in salita e teniamo il CAI 301 in
piano) – Bivio q.730 (Cartelli: a sinistra in
discesa c’è il CAI 273 per Spescia, noi a destra in salita teniamo il CAI 301) – Deviazione
q.785 (Lasciamo il largo sentiero quando incomincia a scendere, il CAI 301
prosegue a destra per sentierino che taglia) – Bivio
q.808 (Siamo ritornati sul largo sentiero) – Maestà
q.816 (Piccola maestà nella radura) – Poggio Montironi q.1016 (Sulla cima
appena sopra il sentiero c’è un basso e piccolo cippo dell’IGM. Ora il CAI 301 percorre
un aereo tratto di crinale) – Forestale
q.971 (Innesto sulla forestale, a sinistra è CAI 271, noi a destra che è
sempre CAI 301) – Rifugio Pinone q.972 (Bivacco in
muratura) – Deviazione q.1022 (Lasciamo la
forestale CAI 301, risaliamo ripidamente a destra il crinale sud/est di Poggio
Penna che sulla destra precipita nel vuoto e a sinistra è ripido e
sdrucciolevole) – Poggio Penna q.1079
(Arrivati sulla minuscola e anonima cima andiamo a destra tra la fitta
alberatura che in breve finisce, ora davanti a noi si presenta l’affilato e
aereo crinale nord di monte Penna, molto sdrucciolevole ed esposto) – Poggio
Caprile q.978 (Nessun segno sul poggio che lo possa identificare, ora si
entra nel bosco per poi uscirne in breve e si prosegue per crinale molto più
facile rispetto la parte iniziale, con direzione nord/est) – Cima
q.958 (Ora si prosegue all’interno del fitto bosco in discesa) – Sentiero q.924
(Sbuchiamo su un buon sentiero, evitiamo di prenderlo sia a destra che a
sinistra e lo attraversiamo scendendo nel bosco sempre con direzione nord/est,
in breve ritroviamo il crinale ora molto più alberato percorso da una buona
traccia) – Campodaglio q.606
(Rudere sepolto dalla vegetazione. Ora prendiamo il buon sentiero alla sinistra
della casa, direzione ovest, che scende e terminerebbe al fosso probabilmente
asciutto di Cortina Vecchia, ma prima di arrivarci cerchiamo d’individuare
l’imbocco di un sentierino sulla destra che corre parallelo e sovrastante il
fosso stesso) – Fosso di Cortina Vecchia q.573 (Scendendo
il sentiero che stava sopra il fosso si congiunge allo stesso, lo attraversiamo
e si prosegue sempre paralleli ora sul bordo sinistro) – Fosso di Cortina Vecchia q.565 (2° guado) – Fosso
di Cortina Vecchia q.564 (3° guado. Ora si lascia il fosso e la
traccia inizia a salire un po’ infrascata, direzione nord/est, fino a sbucare
in una radura, la attraversiamo mantenendo la direzione ostacolati dall’erba
alta che nasconde il passaggio) – Rudere q.585 (Dal rudere sepolto dalla
vegetazione inizia una buona sterrata che prendiamo) – Bivio q.558 (Bivio di sterrate,
andiamo a sinistra e in breve attraverso un coltivo si sale all’asfaltata) – Asfaltata
q.572 (La prendiamo a sinistra in discesa) – Ponte
q.529 (Una fonte precede il ponte) –
Deviazione q.518 (Appena prima
del cimitero lasciamo l’asfaltata e scendiamo a destra per carrozzabile che in
breve inizia a salire ripidamente) – Erbacci
q.560 (Casa ristrutturata) – Campo al Prato q.611 (Casa
ristrutturata. Dal cortile sopra la casa andiamo a destra per sentierino che in
breve s’inoltra nel bosco a tratti leggermente infrascato) – La
Magera q.640 (Rudere di una grande casa in posizione panoramica. Bivio:
prendiamo la sterrata che scende davanti alla casa, direzione nord/est, siamo
ora sul CAI 333, nessun segno né cartelli) – Fontanamaggio q.580
(Rudere) – Montebuono
q.568 (Rudere) – Campostroni
q.575 (Il vecchio edificio è adibito ad uso boy-scout, si prosegue per
carrozzabile in discesa) – Mulinetto
q.520 (Piccolo casotto abbandonato sul bordo della carrozzabile in
prossimità di un fosso d’acqua) – Casa
q.475 (Forse abbandonata) – Ponte
q.440 (Chiudiamo l’anello) – Arrivo q.500.
DISLIVELLO TOTALE: 1580 m
QUOTA MASSIMA: Poggio Penna
q.1079
LUNGHEZZA: 23,7 km
DIFFICOLTA:
EE
NOTE:
|
|
Sentieri |
- Itinerario lungo e faticoso per sentieri abbandonati e fuori sentiero, indispensabili GPS, bussola, altimetro e carta topografica.
- Da
casa Trova possiamo eventualmente proseguire più agevolmente sul CAI 335 per
il rudere di Calbolano, poco prima di arrivarci lasciamo il CAI 335 risalendo
a destra l’antica mulattiera che passando il rudere di Piancornio porta a
Pian Maggiore.
- Il
tratto iniziale del crinale che scende da Poggio Penna verso Poggio
Caprile richiede piede fermo e assenza di vertigini, è molto sdrucciolevole e si
presenta nella parte iniziale largo poco più di un metro esposto su entrambi i versanti, poi dopo i primi 15/20 minuti è
ben percorribile e panoramico.
- Per
quanto riguarda l’orientamento potrebbero essere impegnativi i tratti fra Casa
Trova e Pian Maggiore e tra Cima q.958 dopo Poggio Caprile e il Rudere q.585
dove si è immersi tra bosco e fitta vegetazione.
- La
segnatura del CAI 333 assente tra La Magera e Campostroni non comporta
problemi in quanto siamo su una sterrata.
- Il Rifugio Pinone è un piccolo bivacco in
muratura, all’interno solo tavolo, panche, camino e luce alimentata da un
piccolo pannello fotovoltaico.
|
Fonti |
- Fonte Alpini della Julia sul CAI 301.
- Fonte sul Ponte q.529 (Strada asfaltata).
- Fontane di proprietà fuori dalle case di Erbacci e
Campo al Prato.
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Partenza q.500
|
0,00
|
Poggio Montironi
|
3,34
|
Ponte q.440
|
0,06
|
Forestale q.971
|
3,40
|
Pian di Zucchero
|
0,08
|
Rifugio Pinone
|
3,43
|
Fosso q.455
|
/
|
Deviazione q.1022
|
4,08
|
Casa Trova
|
0,16
|
Poggio Penna
|
4,17
|
Bivio q.522
|
0,33
|
Poggio
Caprile
|
4,46
|
Bivio q.569
|
0,40
|
Cima q.958
|
4,52
|
Bivio q.576
|
0,43
|
Sentiero q.924
|
4,55
|
Pian Maggiore
|
0,46
|
Campodaglio
|
5,28
|
Val di Castagno
|
0,56
|
Fosso di C. Vecchia q.573
|
5,33
|
Bivio q.641
|
1,05
|
Fosso
di C. Vecchia q.565
|
5,36
|
Campo d’Ortale
|
1,07
|
Fosso di C. Vecchia q.564
|
5,37
|
Bivio q.641
|
/
|
Rudere q.585
|
5,42
|
CAI 301 q.715
|
1,27
|
Bivio q.558
|
5,50
|
Pian
dei Galli
|
1,32
|
Asfaltata
q.572
|
5,53
|
Carrozzabile
q.752
|
1,45
|
Ponte
q.529
|
5,58
|
Baldella
q.782
|
1,56
|
Deviazione q.518
|
6,02
|
Deviazione
q.806
|
2,07
|
Erbacci
|
6,09
|
Bivio q.810
|
2,12
|
Campo
al Prato
|
6,15
|
Rudere
q.754
|
2,20
|
La
Magera
|
6,37
|
Deviazione
q.718
|
2,30
|
Fontanamaggio
|
6,48
|
Fonte
A. della Julia
|
2,32
|
Montebuono
|
6,58
|
Bivio q.720
|
2,36
|
Campostroni
|
7,06
|
Bivio q.730
|
2,39
|
Mulinetto
|
7,12
|
Deviazione
q.785
|
2,43
|
Casa
q.475
|
7,20
|
Bivio q.808
|
2,51
|
Ponte
q.440
|
7,23
|
Maestà
q.816
|
2,59
|
Arrivo q.500
|
7,32
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Vecchio e
abbandonato sentiero che collega
|
|
|
|
Tra Pian Maggiore e Val di Castagno
|
La sterrata
che sale dal Bivio q.641 e che termina
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|