martedì 3 settembre 2013

Da Fonte Vetica a Campo Imperatore E/EE

Originale e non banale itinerario, ideato per tornare all’auto dopo avere fatto il Sentiero del Centenario.

DATA: 8 agosto 2013

PARTENZA: Fonte Vetica. (La possiamo anche raggiungere uscendo al casello di Assergi dall’autostrada A 24 L’Aquila-Teramo e seguendo le indicazioni per Fonte Cerreto, Campo Imperatore e Castel del Monte sulla SR 17 Bis, circa 33 km da Assergi).





Stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare

ITINERARIO: Fonte Vetica q.1632 (Dal Rifugio-albergo della Vetica scendiamo per la stradina d’accesso, prima di arrivare al piazzale prendiamo la sterrata a destra e prima che anche questa termini alla strada, la lasciamo e andiamo a destra senza traccia iniziando a percorrere l’altopiano. Teniamo la direzione ovest mantenendoci sui 1650 m, poi arrivati in prossimità del Colle dell’Omo Morto, per mantenere la quota percorriamo il pendio a mezzacosta, sotto di noi ci rimane un laghetto artificiale per l’abbeveraggio del bestiame, sulla carta indicato come “Campo Sperimentale Forestale”)        Miniera di Bitume q.1764 (Mantenendoci a mezzacosta con direzione ovest, alla nostra destra ci appaiono i ruderi dei vecchi edifici della miniera poco sopra di noi che raggiungiamo a vista. Ora inizia una carrozzabile che prendiamo)         Bivio q.1745 (Cartelli assenti, alla nostra destra inizia in salita il sentiero ghiaioso CAI 7 per il Vado di Ferruccio, noi teniamo la carrozzabile)        Deviazione q.1735 (Pochi metri prima che la carrozzabile curvi a gomito a destra, noi la lasciamo e risaliamo a destra senza traccia nella radura soprastante, direzione ovest. In breve un piccolo omino indica l’inizio di un buon sentiero non segnato che ci conduce fino al grande canalone detritico della Fornaca simile a un piccolo canyon, da qui il sentiero lo inizia a seguire mantenendosi parallelo con direzione nord)          La Fornaca q.1780 (Il sentierino è arrivato alla testata della vallata congiungendosi al canale della Fornaca che nasce proprio in questo punto. Percorriamo il canale tra grosse rocce, davanti e sopra di noi notiamo un basso casotto di cemento, noi invece risaliamo a sinistra portandoci sul lato opposto del canale dove c’è un largo sentiero, lo attraversiamo e risaliamo senza traccia)         Bivacco Lubrano q.1805 (Minuscolo casotto adiacente a quella che sembra essere una vasca rettangolare di cemento, ma che invece era la base del bivacco distrutto. Dall’alto ci rendiamo conto che il canale della Fornaca terminava biforcandosi, separato proprio da questo crinalino appena salito. Scendiamo a vista dalla parte opposta)        La Fornaca q.1768 (Arriviamo sul secondo ramo de La Fornaca che in questo punto è ancora molto largo, ora risaliamo il ripido pendio dalla parte opposta senza traccia, direzione ovest. Cinquanta metri sopra ci innestiamo in una buona traccia che si mantiene in falsopiano parallela al canale de La Fornaca, direzione sud)        Deviazione q.1809 (Decidiamo di lasciare la buona traccia, che con direzione sud probabilmente sarebbe andata ad aggirare Monte Veticoso facendoci risparmiare tempo e fatica, risaliamo invece il ripido pendio alla nostra destra, direzione ovest, a vista e senza traccia portandoci sul punto più alto)        Quota 2000 (Al termine della ripida salita del pendio, arriviamo su una dorsale a q.2000, a poca distanza dalla Cima q.2044 senza nome sulle mappe. Notiamo alcuni omini di sasso, noi comunque proseguiamo rigorosamente con direzione ovest mantenendo la quota attraverso dolci e verdi pendii)        Deviazione q.2003 (Abbiamo aggirato poco sotto il promontorio quotato 2044 arrivando sopra il precipizio dove sotto corre il canale detritico de “La Canala”. Ora iniziamo a scendere il verde pendio, paralleli allo stesso con direzione sud/ovest)       La Canala q.1785 (Arriviamo al sentiero che corre parallelo a La Canala, noi lo attraversiamo e scendiamo attraversando il largo canale detritico. Dalla parte opposta iniziamo a percorrere il vasto altopiano di Campo Imperatore a vista e senza traccia, puntando a tre edifici che avevamo notato durante la discesa, direzione sud/ovest)    –    Casotto q.1684 (Rudere di un piccolo casotto in muratura, utile solo come riparo, proseguiamo con direzione ovest verso il secondo casotto)        Casotto q.1672 (Lo raggiungiamo dopo avere attraversato un pianoro ghiaioso, è nelle stesse condizioni del precedente)     –     Casotto q.1654 (Anche questo è nelle pessime condizioni dei precedenti. Ora procediamo sempre nel vasto altopiano puntando verso Campo Imperatore, direzione nord/ovest)        Asfaltata q.1661 (Raggiungiamo la strada asfaltata che sale a Campo Imperatore, la teniamo a destra in leggera salita fino al punto di partenza del Sentiero del Centenario)        Arrivo q.1805.

DISLIVELLO TOTALE: 730 m
QUOTA MASSIMA: 2011 m
LUNGHEZZA: 17 km
 DIFFICOLTA: E/EE

NOTE  :





Sentieri



- Nell’anno in corso (2013) è in atto un cambio di numerazione dei sentieri, quella riportata nella relazione tiene conto della vecchia.
- Originale e non banale itinerario, ideato per tornare all’auto dopo avere fatto il Sentiero del Centenario. Si procede sempre a vista e senza sentiero nel vasto altopiano, la stanchezza del giorno prima accumulata nel percorrere il Sentiero del Centenario si fa sentire molto.
- Le deviazioni che dalla Miniera di Bitume ci portano a passare sopra Monte Veticoso salendo fino a q.2000, comportano un notevole dispendio di forze, ma ci consentono di osservare dall’alto in tutta la loro grandezza i canali detritici de “La Fornaca” e “La Canala”.
- Nel caso dobbiamo percorrere l’altopiano sotto il sole, portare una buona scorta di acqua, almeno 2,5 litri a testa, non ci sono punti in ombra.

- Albergo Rifugio della Vetica Si trova alla base del Vallone di Vradda e dispone di 20 posti letto. E' aperto da metà giugno a metà settembre e su richiesta tutto il resto dell'anno.Tel 0862-938138. 



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Fonte Vetica
0,00
Miniera di Bitume
0,50
Bivio q.1745
0,58
Deviazione q.1735
1,01
La Fornaca q.1780
1,25
Bivacco Lubrano
1,29
La Fornaca q.1768
1,34
Deviazione q.1809
1,45
Quota 2000
2,10
Deviazione q.2003
2,17
La Canala q.1785
2,36
Casotto q.1684
2,58
Casotto q.1672
3,10
Casotto q.1654
3,16
Asfaltata q.1661
4,06
Arrivo q.1805
4,43



Fonte Vetica q.1632 (Dal Rifugio-albergo della Vetica)    
Fonte Vetica q.1632 (panorama sul monte Camicia)    
L’altopiano di Fonte Vetica
Fonte Vetica q.1632 (Dal Rifugio-albergo della Vetica scendiamo per la stradina d’accesso, prima di arrivare al piazzale prendiamo la sterrata a destra e prima che anche questa termini alla strada, la lasciamo e andiamo a destra senza traccia iniziando a percorrere l’altopiano.)    
Teniamo la direzione ovest mantenendoci sui 1650 m
Teniamo la direzione ovest mantenendoci sui 1650 m

Teniamo la direzione ovest mantenendoci sui 1650 m
Miniera di Bitume q.1764 (Mantenendoci a mezzacosta con direzione ovest, alla nostra destra ci appaiono i ruderi dei vecchi edifici della miniera poco sopra di noi che raggiungiamo a vista) 
Miniera di Bitume q.1764 (Mantenendoci a mezzacosta con direzione ovest, alla nostra destra ci appaiono i ruderi dei vecchi edifici della miniera poco sopra di noi che raggiungiamo a vista) 
Gli edifici della Miniera di Bitume 
Deviazione q.1735 (Pochi metri prima che la carrozzabile curvi a gomito a destra, noi la lasciamo e risaliamo a destra senza traccia nella radura soprastante, direzione ovest)     
In breve un piccolo omino indica l’inizio di un buon sentiero non segnato che ci conduce fino al grande canalone detritico della Fornaca simile a un piccolo canyon, da qui il sentiero lo inizia a seguire mantenendosi parallelo con direzione nord.  

In breve un piccolo omino indica l’inizio di un buon sentiero non segnato che ci conduce fino al grande canalone detritico della Fornaca simile a un piccolo canyon, da qui il sentiero lo inizia a seguire mantenendosi parallelo con direzione nord.   
In breve un piccolo omino indica l’inizio di un buon sentiero non segnato che ci conduce fino al grande canalone detritico della Fornaca simile a un piccolo canyon, da qui il sentiero lo inizia a seguire mantenendosi parallelo con direzione nord.   
La Fornaca q.1780 (Il sentierino è arrivato alla testata della vallata congiungendosi al canale della Fornaca che nasce proprio in questo punto. Percorriamo il canale tra grosse rocce, davanti e sopra di noi notiamo un basso casotto di cemento)     
La Fornaca q.1780 (Il sentierino è arrivato alla testata della vallata congiungendosi al canale della Fornaca che nasce proprio in questo punto. Percorriamo il canale tra grosse rocce, davanti e sopra di noi notiamo un basso casotto di cemento che però non dobbiamo raggiungere)  
Noi invece risaliamo a sinistra portandoci sul lato opposto del canale dove c’è un largo sentiero, lo attraversiamo e risaliamo senza traccia fino a raggiungere il Bivacco Lubrano di cui rimangono solo le fondamenta.     
Incisione su marmo al bivacco Lubrano

Bivacco Lubrano q.1805 (Dall’alto ci rendiamo conto che il canale della Fornaca terminava biforcandosi, separato proprio da questo crinalino appena salito. Scendiamo a vista dalla parte opposta)    
La Fornaca q.1768 (Arriviamo sul secondo ramo de La Fornaca che in questo punto è ancora molto largo)     
La Fornaca q.1768 (Ora risaliamo il ripido pendio dalla parte opposta senza traccia, direzione ovest) 
Ora risaliamo il ripido pendio dalla parte opposta senza traccia, direzione ovest. 
Panorama sul canale detritico de La Fornaca

A quota 2000 circa
Davanti a noi il monte Prena
Deviazione q.2003 (Abbiamo aggirato poco sotto il promontorio quotato 2044 arrivando sopra il precipizio dove sotto corre il canale detritico de “La Canala”. Ora iniziamo a scendere il verde pendio, paralleli allo stesso con direzione sud/ovest)    
Ora iniziamo a scendere il verde pendio, paralleli allo stesso con direzione sud/ovest. 
La Canala q.1785 (Arriviamo al sentiero che corre parallelo a La Canala, noi lo attraversiamo e scendiamo attraversando il largo canale detritico)

Dalla parte opposta iniziamo a percorrere il vasto altopiano di Campo Imperatore a vista e senza traccia, puntando a tre edifici che avevamo notato durante la discesa, direzione sud/ovest. 
Casotto q.1684
(Rudere di un piccolo casotto in muratura, utile solo come riparo)    
Casotto q.1684
(proseguiamo con direzione ovest verso il secondo casotto)    
Casotto q.1654
 (Anche questo è nelle pessime condizioni dei precedenti) 
Ora procediamo sempre nel vasto altopiano puntando verso Campo Imperatore, direzione nord/ovest. 
Asfaltata q.1661 (Raggiungiamo la strada asfaltata che sale a Campo Imperatore, la teniamo a destra in leggera salita fino al punto di partenza del Sentiero del Centenario)