sabato 9 novembre 2013

La Marzola (con il Sentiero Ferrato Bertotti) E/EEA

DATA: 18 ottobre 2013

PARTENZA: Con la Tangenziale di Trento, prendiamo l’uscita n°6 seguendo le indicazioni per il centro, poi per la stazione e il Castello del Buonconsiglio. Attraversato con fatica il centro, si prosegue per il paese di Cognola e poi fino a Povo, dove notiamo i cartelli per il Passo Cimirlo che raggiungiamo, da qui continuiamo esattamente per 1,6 km con stradina asfaltata seguendo il cartello per il Rifugio Maranza. Possiamo lasciare l’auto al piccolo parcheggio Colmo o proseguire per altri 300 metri fino a individuare a sinistra il CAI 427 e subito dopo il CAI 418 nostro punto di partenza, lasciando l’auto sul bordo della stradina.





ITINERARIO: Partenza q.851 (Cartello indica il CAI 418 e la Ferrata Bertotti, iniziamo con il sentierino in ripida salita nel bosco)   –    Incrocio q.880 (Cartelli: a destra per il Rifugio Maranza, a sinistra per il Passo Cimirlo, noi dritto in salita con il CAI 418)    –    Sentiero Bertotti q.1060 (Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati)        Libro delle firme q.1115 (Si prosegue nel bosco fino a un piccolo passaggio tra due grosse rocce, da qui in breve a una scala di ferro alta circa 20 metri che è il punto più esposto)        Croce del Chegul q.1263 (Grande croce di legno e panorama sulla città di Trento. Il CAI 418 prosegue oltrepassando un piccolo ponticello e scendendo fino a entrare nel bosco dove iniziamo a risalire)         Spiaz de Le Patate q.1310 (Cartelli e incrocio di larghi sentieri forestali, su IGM indicato come “Spiazzo Grande”: a destra non è segnato e conduce al ricovero Fontana del Gai, a sinistra è CAI 411 per il Passo del Cimirlo, noi dritto che è sempre CAI 411)        Stoi del Chegul q.1330 (Arriviamo in breve a delle postazioni di guerra ricavate dalle pareti della roccia e ora adibite a “singolari abitazioni”, o alloggi per le vacanze. Una scalinata di legno al termine degli alloggi risale fino alla soprastante cima del Chegul, noi oltrepassiamo la pista per il gioco delle bocce dove ci sono i cartelli e incrocio: a sinistra si scende alla ben visibile carrozzabile, a destra c’è il largo CAI 413 per Fontana del Gai, noi teniamo il largo sentiero forestale CAI 411 che risale dritto di noi dopo una sbarra di metallo)       Bivio q.1451 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 436 per il Doss dei Corvi, noi proseguiamo sul largo CAI 411)        Piramide q.1500 (Piramide di sassi con targa a ricordo)       Bivio q.1541 (Cartelli: lasciamo il largo CAI 411 che prosegue la salita, andiamo a sinistra prendendo il CAI 411/A con sentierino in ripida salita nel bosco)    –     Cima Marzola Nord q.1737 (Croce di metallo sulla vetta, proseguiamo con il CAI 411/A scendendo per crinale sud/ovest)     –     Sella della Marzola q.1692 (Cartelli e incrocio: a destra scende il CAI 411, a sinistra scende il CAI 433, noi dritto per crinale ora CAI 411)        Cima Marzola Sud q.1736 (Croce di metallo, cartelli e cippo con rosa dei venti. Proseguiamo in discesa mantenendo la direzione sud con il CAI 411)        Bivacco Bailoni q.1623 (In alcune carte viene riportata l’errata quota di 1650. Piccolo rifugio in muratura non custodito e sempre aperto, all’interno, tavoli, panche, stufa e zona letto su tavolato. Cartelli e bivio dietro il rifugio: dritto in piano inizia il CAI 412/A per la Sella della Marzola, noi scendiamo ripidamente a sinistra con il CAI 412)    –     Prà Grande q.1590 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 438 per Vigolo Vattaro, noi teniamo il CAI 412 che scende ripidamente nel bosco)      Cippo Livio Sartori q.1585 (Cippo di sasso con targa e bivio con cartelli, il GPS rileva la quota a 1570: dritto in leggera salita c’è il CAI 411 per la Sella della Marzola, noi a sinistra in discesa con il CAI 412)        Deviazione q.1217 (Cartelli assenti: lasciamo il largo sentiero che prosegue dritto in piano, il CAI 412 scende a sinistra tra muretti di sasso arrivando dopo due minuti a La Calcara, antica fornace segnalata da una tabella, in seguito il CAI 412 si allarga)         Bivio q.1160 (Cartelli assenti: a sinistra a ritroso inizia un largo sentiero forestale per Valleselle, noi dritto al vicino incrocio)       Incrocio q.1157 (Incrocio di larghi sentieri forestali e cartelli a poche decine di metri dal bivio precedente: a sinistra indicazioni per Primo Forte, a destra per Malga Nova, noi dritto in discesa sul CAI 412)          Pradei alla Maranza q.1120 (Innesto sulla carrozzabile, cartello indica l’errata quota di 1085, andiamo a sinistra in discesa al sottostante rifugio)         Rifugio Maranza q.1072 (Grande rifugio recentemente ristrutturato. Deviazione: tenendoci il rifugio alla nostra sinistra sotto di noi, prendiamo il largo sentiero a destra della carrozzabile in ripida salita in direzione di un casotto di legno)        Forestale q.1147 (Località Prà dei Albi, innesto sulla forestale CAI 426 presso una radura e cartelli assenti: a destra in breve riporta alla carrozzabile di Pradei alla Maranza, noi andiamo a sinistra in leggera salita)     –     Bivio q.1200 (Bivio della forestale, a sinistra un cartello indica il Passo del Cimirlo, noi dritto, segni assenti)     –     Bivio q.1213 (Cartelli e segni assenti, a sinistra un largo sentiero forestale sale, noi dritto sul CAI 426)    –     Malga Nova q.1210 (Del grande edificio, solo una stanza è sempre aperta come ricovero d’emergenza. Bivio: a destra scende un largo sentiero forestale, noi dritto in salita con il largo sentiero forestale CAI 426 che prosegue dietro la sbarra che è anche il “percorso naturalistico di Maranza”)       Incrocio q.1232 (Cartelli e incrocio di larghi sentieri: a destra prosegue il CAI 426 per Stoi del Chegul, andiamo a sinistra e subito c’è la biforcazione, a sinistra prosegue il “percorso naturalistico di Maranza”, noi dritto in discesa)        Forestale q.1159 (Oltrepassata la sbarra ci innestiamo sulla forestale CAI 413 che in questo punto curva a gomito, la teniamo a sinistra in discesa)       Fontana del Gai q.1112 (Grande rifugio aperto solo su prenotazione, ora scendiamo su carrozzabile cementata, ignorando a destra e sinistra, le forestali che iniziano dietro alle sbarre che incontriamo durante la discesa)     –      Castelet q.860 (Innesto sulla strada asfaltata e grande maestà, andiamo a destra fino all’auto)        Arrivo q.851.

DISLIVELLO TOTALE: 1200 m
QUOTA MASSIMA: Cima Marzola Nord q.1737
LUNGHEZZA: 14,7 km
DIFFICOLTA: E/EEA
 
NOTE:






Sentieri



- Il Sentiero Ferrato Bertotti è molto facile, il punto più esposto è durante la salita della scala di ferro, solo i meno esperti necessitano di essere assicurati.

- Sempre aperto e in ottime condizioni, il Bivacco Bailoni è un piccolo edificio in muratura con tavoli, panche, stufa, al piano superiore non ci sono letti, ma è a disposizione per mettere dei sacchi a pelo.

- Il Rifugio Maranza è di recente ristrutturazione, sempre aperto nel periodo estivo e durante l’anno il sabato e la domenica (http://www.rifugiomaranza.com)

- Malga Nova da disposizione un locale sempre aperto, all’interno stufa e tavoli con sedie, no letto.

- Il rifugio Fontana del Gai, raggiungibile anche in auto, è aperto solo dietro prenotazione.


TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Partenza q.851
0,00
Cippo Livio Sartori
2,42
Incrocio q.880
0,03
Deviazione q.1217
3,13
Sentiero Bertotti q.1060
0,25
Bivio q.1160
/
Libro delle firme
0,32
Incrocio q.1157
3,20
Croce del Chegul
0,50
Pradei alla Maranza
3,23
Spiaz de Le Patate
1,04
Rifugio Maranza
3,30
Stoi del Chegul
1,12
Forestale q.1147
3,35
Bivio q.1451
1,30
Bivio q.1200
3,43
Piramide q.1500
1,39
Bivio q.1213
3,46
Bivio q.1541
1,46
Malga Nova
3,47
Cima Marzola Nord
2,10
Incrocio q.1232
3,57
Sella della Marzola
2,14
Forestale q.1159
4,06
Cima Marzola Sud
2,26
Fontana del Gai
4,10
Bivacco Bailoni
2,35
Castelet
4,35
Prà Grande
2,38
Arrivo q.851
4,42



Partenza q.851 (Cartello indica il CAI 418 e la Ferrata Bertotti, iniziamo con il sentierino in ripida salita nel bosco) 
Partenza q.851 (Cartello indica il CAI 418 e la Ferrata Bertotti, iniziamo con il sentierino in ripida salita nel bosco)
CAI 418 
Il CAI 418 con il sentierino in ripida salita nel bosco 
Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati. 
Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati.

Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati 
Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati
Il ripido sentierino conduce fin sopra l’evidente torrione roccioso quotato 1068 da IGM dove iniziano i primi facili tratti attrezzati 
Libro delle firme q.1115  
Si prosegue nel bosco fino a un piccolo passaggio
tra due grosse rocce
Sentiero ferrato Bertotti

Sentiero ferrato Bertotti
Sentiero ferrato Bertotti
La scala di ferro alta circa 20 metri che è il punto più esposto    
Sentiero ferrato Bertotti
Croce del Chegul q.1263
(Grande croce di legno e panorama sulla città di Trento)
Croce del Chegul q.1263
(Grande croce di legno e panorama sulla città di Trento)

Il CAI 418 prosegue oltrepassando un piccolo ponticello. 
Lapide a ricordo appena oltrepassato il ponticello.
Il CAI 418 tra la Croce del Chegul e lo Spiaz de Le Patate
Spiaz de Le Patate q.1310
(Cartelli e incrocio di larghi sentieri forestali) 
Spiaz de Le Patate q.1310
(Cartelli e incrocio di larghi sentieri forestali) 
Il CAI 411 che dallo Spiaz de Le Patate conduce allo
Stoi del Chegul 

Stoi del Chegul q.1330 (Arriviamo in breve a delle postazioni di guerra ricavate dalle pareti della roccia e ora adibite a “singolari abitazioni”, o alloggi per le vacanze) 
Stoi del Chegul q.1330 (Arriviamo in breve a delle postazioni di guerra ricavate dalle pareti della roccia e ora adibite a “singolari abitazioni”, o alloggi per le vacanze)
Stoi del Chegul q.1330 (Arriviamo in breve a delle postazioni di guerra ricavate dalle pareti della roccia e ora adibite a “singolari abitazioni”, o alloggi per le vacanze) 
Stoi del Chegul q.1330 (Noi oltrepassiamo la pista per il gioco delle bocce dove ci sono i cartelli e incrocio)
Stoi del Chegul q.1330 (Noi oltrepassiamo la pista per il gioco delle bocce dove ci sono i cartelli e incrocio)
Il largo sentiero forestale CAI 411 

Panorama sulle Tre cime del Bondone
Panorama sul Palon
Piramide q.1500 (Piramide di sassi con targa a ricordo)    
Piramide q.1500 (Piramide di sassi con targa a ricordo)    
Bivio q.1541 (Cartelli: lasciamo il largo CAI 411 che prosegue la salita, andiamo a sinistra prendendo il CAI 411/A con sentierino in ripida salita nel bosco)
Il CAI 411/A con sentierino in ripida salita nel bosco

Panorama sulle dolomiti del Brenta: Cima Tosa
Panorama sulle dolomiti del Brenta: Cima Brenta
Il Carè Alto nel gruppo dell’Adamello

Cima Marzola Nord q.1737
Cima Marzola Nord q.1737 (Il lago di Caldonazzo sotto di noi)
Cima Marzola Nord q.1737 (Il gruppo della Vigolana)
Cima Marzola Nord q.1737
(Proseguiamo con il CAI 411/A scendendo per crinale sud/ovest)
Sella della Marzola q.1692 
Cima Marzola Sud q.1736
(Croce di metallo, cartelli e cippo con rosa dei venti) 

Cima Marzola Sud q.1736
(Croce di metallo, cartelli e cippo con rosa dei venti) 
Cima Marzola Sud q.1736
(Croce di metallo, cartelli e cippo con rosa dei venti) 
Cima Marzola Sud q.1736
(Croce di metallo, cartelli e cippo con rosa dei venti) 
Bivacco Bailoni q.1623 
Bivacco Bailoni q.1623 
Bivacco Bailoni q.1623 

Interno del Bivacco Bailoni 
Interno del Bivacco Bailoni 
Cippo Livio Sartori q.1585
(Cippo di sasso con targa e bivio con cartelli) 
Il CAI 412
Deviazione q.1217 (Cartelli assenti: lasciamo il largo sentiero che prosegue dritto in piano, il CAI 412 scende a sinistra tra muretti di sasso arrivando dopo due minuti a La Calcara, antica fornace segnalata da una tabella, in seguito il CAI 412 si allarga) 
Deviazione q.1217 (Cartelli assenti: lasciamo il largo sentiero che prosegue dritto in piano, il CAI 412 scende a sinistra tra muretti di sasso arrivando dopo due minuti a La Calcara, antica fornace segnalata da una tabella, in seguito il CAI 412 si allarga) 

Rifugio Maranza 
Rifugio Maranza
Rifugio Maranza q.1072 (Deviazione: tenendoci il rifugio alla nostra sinistra sotto di noi, prendiamo il largo sentiero a destra della carrozzabile in ripida salita)    
Malga Nova
Malga Nova
Da Malga Nova noi andiamo dritto in salita con il largo sentiero forestale CAI 426 che prosegue dietro la sbarra che è anche il “percorso naturalistico di Maranza”  

Verso il rifugio Fontana del Gai
Forestale q.1159 (Oltrepassata la sbarra ci innestiamo sulla forestale CAI 413)
Fontana del Gai q.1112
(Grande rifugio aperto solo su prenotazione) 
Fontana del Gai q.1112
(Grande rifugio aperto solo su prenotazione) 
Fontana del Gai q.1112
(ora scendiamo su carrozzabile cementata) 
Castelet q.860 (Innesto sulla strada asfaltata e grande maestà)