DATA: 4 luglio 2015
PARTENZA: Con l’autostrada A 15 Parma-La Spezia usciamo a Aulla e
seguiamo le indicazioni per Casola in Lunigiana e Minucciano. Lasciato
quest’ultimo paesino, la strada attraversa una galleria per poi scendere al
paese di Gramolazzo, noi invece andiamo a destra iniziando a entrare nella
valle di Orto di Donna (indicazioni per i rifugi alpini). Lasciamo l’auto nel
parcheggio del campeggio appena oltrepassato il rifugio Val Serenaia dove
inizia il CAI 178.
ITINERARIO:
Partenza q.1066 (Passiamo il rifugio Val
Serenaia e la strada curva a gomito risalendo al rifugio Donegani, noi lasciamo
l’auto al parcheggio, tabella e cartelli CAI, iniziamo tenendo la carrozzabile
o meglio ancora lo stradello cementato poco sotto che proseguono paralleli e oltrepassano
il vicino camping Val Serenaia, siamo sul CAI 178) – Ponte q.1080 (Ponticello di legno sul
rio Sambuco, lasciamo lo stradello cementato che
curva a sinistra, teniamo il CAI 178 dritto su sentiero, segni CAI) – Casetta q.1092 (Su alcune mappe indicata come ex deposito di esplosivi. Piccola
casetta in sasso recintata, la oltrepassiamo e in breve il CAI 178 inizia a
risalire all’interno del bosco) – Bivio q.1300 (Cartelli all’interno
del bosco: a destra inizia il CAI 180, noi andiamo a sinistra in salita tenendo
il CAI 178) – Bivio q.1620 (Siamo
fuori dal bosco, bivio con cartelli appena sotto la Foce di Cardeto: a destra
c’è il CAI 179 per il rifugio Orto di Donna, teniamo a il CAI 178 a sinistra in
salita) – Foce
di Cardeto q.1642 (Stretto valico posto tra il Pizzo dell’Altare e il monte
Cavallo, il CAI 178 prosegue scendendo dalla parte opposta, noi lo lasciamo e
iniziamo a risalire la traccia sulla destra che attraversa due grossi massi,
segni assenti, cominciando di fatto la dorsale nord della cima nord del monte
Cavallo, risalita ripida su paleo, passaggi di roccia di secondo grado esposti ,
alcuni tratti del crinale vengono sempre aggirati a sinistra, est) – Monte Cavallo q.1882
(Siamo sulla prima cima del monte Cavallo, quella nord, segni e cartelli
assenti e panorama a 360°, la parte finale che conduce alla vetta è esposta e
sdrucciolevole, passaggi di 1° e 2°. Alla nostra destra possiamo ammirare la
cima del monte Contrario, a sinistra la caratteristica parete rocciosa a “vela”
del monte Cavallo che dobbiamo raggiungere, quindi scendiamo ripidamente ma
senza difficoltà con direzione sud/est per portarci alla sottostante sella che
divide la cima nord da quella principale) – Sella q.1825 (Siamo
sotto la “vela” rocciosa della cima principale del monte Cavallo, alla nostra
sinistra proviene il verde canale Cambron che ci può permettere di abbandonare
il proseguo scendendo ripidamente per riportarci sul CAI 178. Cominciamo a
risalire l’esposto filo di cresta tenendoci a sinistra, versante est, percorso
da una buona traccia, un cavo d’acciaio è presente solo per pochi metri) – Monte Cavallo q.1888 (Omino di sasso e
scritta sulla roccia che riporta l’errata e vecchia quota di 1895 m, si
prosegue sul crinale in discesa senza difficoltà ma con attenzione al terreno
sdrucciolevole, entrambi i versanti sono molto ripidi ma l’esposizione non si
avverte) – Sella q.1850 (Ora risaliamo un
promontorio secondario situato tra la 2° cima, quella principale quotata
1888, e la 3° cima quotata 1874) – Cima
q.1870 (Senza nome sulle mappe, scendiamo senza problemi dalla parte
opposta) – Sella q.1845 (Ora
risaliamo sulla 3° cima del monte Cavallo stando a sinistra, versante est, con passaggi di 2° grado sdrucciolevoli e
molto esposti senza possibilità di potersi assicurare in cordata, sotto di noi possiamo
vedere la vistosa cava di marmo del passo della Focolaccia) – Monte
Cavallo q.1874 (Siamo sulla 3° cima, indicazioni assenti, ora scendiamo
dalla parte opposta del crinale senza difficoltà ma sempre coscienti del
terreno insidioso) – Sella q.1840 (Al termine della discesa
rocciosa dalla 3° cima, arriviamo sulla larga e
verde sella, a destra in ripida discesa nel pendio erboso, sud/ovest, c’è il
nostro ritorno, ora continuiamo sul crinale in falsopiano e senza difficoltà ma
prestando attenzione alla ripidità di entrambi i versanti) – Monte Cavallo q.1850 (Nessuna
indicazione e tra le quattro “gobbe” è sicuramente quella meno interessante,
siamo praticamente al termine del crinale, torniamo sui nostri passi) – Sella q.1840 (Ora scendiamo a sinistra,
ovest, il ripido canalone percorso da un esile traccia poco evidente nella
parte iniziale perché nascosta dal verde paleo, poi si fa più evidente e il
tracciato vira a destra portandosi sotto in direzione della 3° cima del Cavallo dove continua la discesa su
una verde dorsale, qualche omino di sasso) – Deviazione q.1742 (Stiamo scendendo la
dorsale con direzione sud/ovest e ora il sentierino molto evidente cambia
direzione, continua a mezzacosta a sinistra, sud/est, sempre attraverso il
verde paleo) – Forcella di Porta q.1747 (Dopo una
breve risalita, il sentierino arriva allo stretto valico della Forcella di
Porta dove ci innestiamo sul CAI 167, ora scendiamo a sinistra, est,
ripidamente ma senza difficoltà ai vicini e ben visibili bivacco Aronte e passo
della Focolaccia) – Passo
della Focolaccia q.1645 (Tutta la zona è devastata dalle cave di marmo a
cielo aperto, ci innestiamo sulla marmifera, la teniamo a sinistra in leggera
discesa che è anche CAI 179/CAI 36) – Deviazione q.1603 (La
marmifera ha aggirato i lavori di cava e dopo una breve risalita prosegue come
CAI 36, noi lo lasciamo e risaliamo a sinistra prendendo il sentierino CAI 179/CAI 178 che gli corre parallelo poco sopra) – Bivio
q.1598 (Cartelli: a destra scende un sentiero CAI di raccordo alla marmifera
CAI 36, andiamo dritto sul CAI 178/CAI 179) – Bivio
q.1597 (Scritta azzurra sulla roccia: a destra in discesa inizia la via
normale al monte Pisanino, teniamo il sentiero CAI che inizia a risalire alla Foce
di Cardeto) – Foce
di Cardeto q.1642 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo tutto il sentiero CAI
178 fatto in mattinata) – Bivio q.1620 – Bivio q.1300 – Casetta
q.1092 – Ponte q.1080 – Arrivo
q.1066.
DISLIVELLO TOTALE: 1030 m
QUOTA MASSIMA: Monte Cavallo
q.1888
LUNGHEZZA: 9,2 km
DIFFICOLTA: F+
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario tra i più difficili delle Alpi
Apuane, lo devono percorrere solo escursionisti molto esperti con attitudini
alpinistiche, non tanto per le difficoltà tecniche che si fermano al 2°, ma
per causa il terreno infido ed esposto assolutamente da evitare con terreno
bagnato. Non ci sono possibilità di farsi sicura con la corda.
- Con il termine “paleo” si indica
il caratteristico manto erboso delle Alpi Apuane, caratterizzato da un erba
alta e resistente utile a far presa nelle ripide salite dove la roccia è poco
affidabile, ma allo stesso tempo molto infido con terreno bagnato perché
scivoloso.
- Le quattro cime del monte Cavallo sono generalmente chiamate
“gobbe”, mentre la parte finale che scende dalla quarta cima è chiamata
“coda”. E’ opportuno compiere la traversata delle quattro gobbe del monte
Cavallo partendo dalla Foce di Cardeto, in modo di affrontare i passaggi più
delicati in salita.
- Bivacco Aronte al passo della Focolaccia, bivacco in
muratura sempre aperto, all’interno tavolo, panche, stufa e posti letto su tavolato di legno.
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Fonti
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-
Fontana tra il parcheggio e il camping Val
Serenaia.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
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Partenza
q.1066
|
0,00
|
Monte
Cavallo q.1850
|
2,55
|
Ponte q.1080
|
0,05
|
Sella q.1840
|
/
|
Casetta
q.1092
|
0,07
|
Deviazione
q.1742
|
3,15
|
Bivio
q.1300
|
0,33
|
Forcella
di Porta
|
3,25
|
Bivio
q.1620
|
1,23
|
Passo della Focolaccia
|
3,38
|
Foce
di Cardeto
|
1,26
|
Deviazione
q.1603
|
3,48
|
Monte
Cavallo q.1882
|
2,05
|
Bivio
q.1598
|
4,00
|
Sella q.1825
|
2,15
|
Bivio
q.1597
|
4,05
|
Monte
Cavallo q.1888
|
2,25
|
Foce di Cardeto
|
4,10
|
Sella q.1850
|
/
|
Bivio
q.1620
|
/
|
Cima
q.1870
|
2,32
|
Bivio
q.1300
|
/
|
Sella q.1845
|
2,36
|
Casetta
q.1092
|
/
|
Monte Cavallo q.1874
|
2,40
|
Ponte
q.1080
|
/
|
Sella
q.1840
|
2,46
|
Arrivo
q.1066
|
5,30
|
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Cominciamo a
risalire l’esposto filo di cresta tenendoci a sinistra, versante est, percorso
da una buona traccia, un cavo d’acciaio è presente solo per pochi metri
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Cominciamo a
risalire l’esposto filo di cresta tenendoci a sinistra, versante est,
percorso da una buona traccia, un cavo d’acciaio è presente solo per pochi
metri
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