DATA: 19 luglio 2015
PARTENZA: Con
l’autostrada A22 usciamo a Trento nord e prendiamo la SS.47 seguendo le
indicazioni per Valsugana e Padova oltrepassando i laghi di Levico e
Caldonazzo. Dopo circa 55 km dal casello autostradale, lasciamo la SS.47 e
voltiamo a sinistra cercando di individuare la SP.78 che sale oltrepassando i
paesi di Villa, Strigno, Bieno fino ad arrivare al paese di Pieve Tesino (circa
12 km dalla SS.47), da qui risaliamo a sinistra la stradina “via Marchetto” che
ci fa entrare nella Val Malene (cartelli) e la seguiamo fino al suo termine
arrivando dopo circa 9 km a Malga Sorgazza (località molto frequentata e ampio
parcheggio).
Stralcio
della mappa interattiva openstreetmap tratta dal sito http://www.openstreetmap.org
ITINERARIO:
Malga Sorgazza q.1450 (Dall’area parcheggio
sotto la malga, iniziamo a percorrere la forestale CAI 327 che passa vicino il
lago artificiale) – Bivio
q.1440 (Oltrepassiamo il piccolo cimitero di guerra e dopo poco ignoriamo
il largo tracciato che scende a destra e teniamo la forestale CAI 327) – Bivio q.1505 (Cartelli: a destra scende
il sentiero CAI 386 e attraversato il torrente conduce al monte Coston, andiamo
dritto sulla forestale CAI 327) – Ponte Val Vendrame q.1534 (Appena lo
attraversiamo c’è il bivio con cartelli: a sinistra sale il sentiero CAI 360 per
la forcella Buse Todesche, teniamo la forestale CAI 327) – Teleferica Brusà q.1647
(Di servizio al rifugio Ottone Brentari, bivio con cartelli e fine della
forestale: sopra la teleferica sale nel bosco il sentiero CAI 327 per il
rifugio, noi prendiamo il CAI 380 su largo sentiero inizialmente in falsopiano,
poi inizia a salire a zig-zag verso forcella Magna) – Forcella Magna q.2117 (Larga sella e
incrocio con cartelli: prendiamo il CAI 326 a destra in salita, indicazioni per
il rifugio Ottone Brentari e la ferrata Giulio Gabrielli) – Bivio q.2185 (Cartelli: a destra
prosegue il CAI 326 per il rifugio, noi andiamo a sinistra in salita su
mulattiera, indicazioni per la ferrata) – Punta Socede q.2345 (Il sentiero aggira
poco sotto la cima) – Forcella
q.2253 (Stretta forcella, il sentiero si sposta sul versante opposto del
crinale) – Ferrata Giulio Gabrielli
q.2263 (Inizio della ferrata attrezzata solo con fune d’acciaio, dopo
questo primo tratto termina e prosegue fino alla seconda parte dove risale
verticalmente su scalette di ferro alla fine delle quali si conclude la via e
continua in salita per sentiero) – Cima Colverde q.2268 (Nessuna
indicazione, ora si scende al sottostante passo Socede) – Passo Socede q.2518 (Bivio e cartelli: a
sinistra scende il CAI 380/B, noi scendiamo a destra sul CAI 375, est, al
sottostante lago di Cima d’Asta e al rifugio)
– Deviazione
q.2473 (Cartelli, il lago di Cima d’Asta è poco sotto di noi: lasciamo il CAI
375 e andiamo a sinistra, nord, su terreno detritico inizialmente in
falsopiano, indicazioni per il “Canalone dei Bassanesi” e bolli rossi sulle rocce.
Arrivati alla base del versante sud di Cima d’Asta, iniziamo a risalire
ripidamente ma senza difficoltà il canalone detritico) – Biforcazione
q.2625 (Nella ripida salita il canalone si biforca in due canalini
paralleli, stiamo su quello a sinistra seguendo i buoni bolli rossi) – Bocchetta del Canalon
q.2664 (Al termine della ripida salita del canalone detritico arriviamo sul
crinale ovest di Cima d’Asta, a poca distanza su una roccia è riportata la
grande scritta della Bocchetta del Canalon, ora risaliamo il largo crinale a
destra, est, in seguito c’è qualche passaggio di 1°, bolli rossi indicano la
via) – Cima
d’Asta q.2847 (Grande croce sulla vetta, poco sotto è situato il bivacco
Cavinato, proseguiamo scendendo dalla parte opposta, est, sulla via normale di
salita che è CAI 364) – Bivio q.2670 (Bivio del
CAI 364, a sinistra scende nel Vallon di Cima d’Asta, noi lo teniamo a destra a
mezzacosta, direzione sud) – La
Forzeleta q.2680 (Stretta forcella e cartello, ci arriviamo dopo una ripida
salita attrezzata con cavi d’acciaio, il CAI 364 scende dalla parte opposta in
vista del lago di Cima d’Asta e del rifugio Brentari) – Rifugio Ottone Brentari q.2473
(Prendiamo il CAI 327 che aggira a destra il rifugio e scende verso il lago) – Lago di Cima d’Asta q.2451 (Bivio e
cartelli: a destra inizia il CAI 375 che risale al passo Socede, noi andiamo dritto
sul CAI 327 che inizia a scendere dei ripidi pendii rocciosi) – Bivio
q.2360 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 327/B per “Trodo dei Aseni”, noi
andiamo dritto in discesa attraverso placche rocciose sul CAI 327) – Bivio q.2131 (Cartelli:
come nel bivio precedente a sinistra c’è il CAI 327/B, andiamo dritto sul CAI
327) – Bivio
q.2010 (Prima che il CAI 327 inizi a scendere a zig-zag, a destra inizia il
CAI 326 per Forcella Magna, lo oltrepassiamo senza accorgercene) - Teleferica Brusà q.1647
(Chiudiamo l’anello, ripercorriamo il tragitto fatto in mattinata) – Ponte Val Vendrame q.1534 – Bivio q.1505 – Bivio q.1440 – Malga Sorgazza q.1450.
DISLIVELLO TOTALE: 1650 m
QUOTA MASSIMA: Cima d’Asta q.2847
LUNGHEZZA: 17,6 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri |
- Molto frequentato il CAI 327 che da Malga Sorgazza
conduce al rifugio Ottone Brentari.
- La breve e facile ferrata Giulio Gabrielli, termina
subito dopo essere risaliti con le scalette di metallo.
- L’ascesa a Cima d’Asta per il Canalone dei Bassanesi
tecnicamente non è difficile, sempre ben segnato con bolli rossi, alcuni
passaggi di 1°+ tra la Bocchetta del Canalon e la vetta.
- Facili passaggi attrezzati con fune d’acciaio nella
risalita con il CAI 364 a La Forzeleta.
- Il bivacco G. Cavinato appena sotto la croce di Cima
d’Asta, è un piccolo edificio in muratura, sempre aperto, all’interno tavolo,
panche e due posti letto.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
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Malga Sorgazza
|
0,00
|
Bocchetta
del Canalon
|
4,20
|
Bivio
q.1440
|
0,07
|
Cima
d’Asta
|
4,55
|
Bivio
q.1505
|
0,16
|
Bivio
q.2670
|
5,20
|
Ponte
Val Vendrame
|
0,20
|
La
Forzeleta
|
5,40
|
Teleferica
Brusà
|
0,36
|
Rifugio Ottone Brentari
|
6,10
|
Forcella
Magna
|
1,45
|
Lago
di Cima d’Asta
|
6,13
|
Bivio
q.2185
|
2,00
|
Bivio
q.2360
|
6,25
|
Punta
Socede
|
/
|
Bivio
q.2131
|
6,50
|
Forcella
q.2253
|
2,23
|
Bivio
q.2010
|
/
|
Ferrata
Giulio Gabrielli
|
2,27
|
Teleferica Brusà
|
7,50
|
Cima
Colverde
|
3,25
|
Ponte
Val Vendrame
|
/
|
Passo
Socede
|
3,35
|
Bivio
q.1505
|
/
|
Deviazione q.2473
|
3,42
|
Bivio
q.1440
|
/
|
Biforcazione q.2625
|
4,10
|
Malga Sorgazza
|
8,20
|
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Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
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Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
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Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
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Tratto
intermedio tra la prima parte della ferrata e quella finale che risale delle
scalette di ferro
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Tratto
intermedio tra la prima parte della ferrata e quella finale che risale delle
scalette di ferro
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Bocchetta del
Canalon q.2664
(Ora risaliamo
il largo crinale a destra, est, in seguito c’è qualche passaggio di 1°, bolli
rossi indicano la via)
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Panorama a 360° dalla vetta di Cima d'Asta
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