Siamo nelle Alpi Apuane in Toscana, dal paese di Vinca risaliamo la lizza del Balzone, sicuramente una delle più facili e meno faticose di queste montagne, poi raggiungiamo la cima poco rinomata di Punta Tre Uomini al cospetto del monte Sagro.
DATA: 14 aprile 2017
PARTENZA: Con
l’autostrada A15 Parma-La Spezia, usciamo al casello di Aulla e prendiamo la
SS.63 seguendo le indicazioni per Fivizzano arrivando al paese di Rometta, lo
attraversiamo e dopo 1,5 km voltiamo a destra (12,5 km da Aulla) dove troviamo
i cartelli per Vinca oltrepassando i paesi di Cassano, Gragnola, Monzone. Parcheggiamo
esattamente 3 km prima di arrivare a Vinca, sulla destra una tabella indica
l’inizio della lizza del Balzone o CAI 196.
ITINERARIO:
Partenza q.440 (La larga via di lizza o CAI
196 inizia attraversando il ponte di legno sul torrente Lucido in leggera
salita che ci fa entrare nella valle della Canalonga) – Bivio q.555 (A destra una sbiadita
scritta sulla roccia “Balzone” e segni azzurri attraversano il letto detritico,
teniamo il CAI 196 che continua con direzione sud e in breve si riduce a
sentierino che prende rapidamente quota nel bosco, in loco alcuni vecchi
pneumatici abbandonati) – Canale q.705 (Durante l’ascesa si
possono notare dei grossi cavi metallici per terra, testimonianza della grande teleferica
del Balzone, quindi arriviamo a q.705 dove il nostro CAI 196 attraversa dalla
parte opposta un canalino detritico e continua sempre in ripida salita nel
bosco) – Quota 800 (Usciamo dal bosco e
davanti a noi ci appare l’impressionante sviluppo della via di lizza nella
parete nord/est del Balzone, iniziano dei cavi corrimano in acciaio che
facilitano l’ascesa, il tracciato è largo 2/3 metri ma sotto di noi precipita
nel vuoto della valle Canalonga) – Bivio
q.1005 (Nella parte finale l’aerea via di lizza risale un angusto canalone
sempre aiutati da cavi d’acciaio, che ci fa arrivare nel pianoro soprastante
all’interno del bosco. In pochi minuti notiamo sulla nostra destra i basamenti
di quello che era un grande ponte, subito dopo c’è il bivio con cartello:
dritto continua la larga marmifera ormai ostruita dalla vegetazione che
riprenderemo in seguito, noi teniamo il CAI 196 a destra che scende pochi
gradini, percorre il letto detritico verso il ponte e risale dalla parte
opposta dove ritroviamo una marmifera, praticamente siamo dalla parte opposta del
grande ponte) – Bivio
q.1002 (Dopo poche decine di metri dal grande ponte, il CAI 196 risale a
sinistra su sentiero verso un piccolo edificio abbandonato e prosegue per
collegarsi al sentiero CAI 183, noi teniamo la marmifera in falsopiano sempre all’interno
del bosco) – Belvedere
q.990 (Usciamo dal bosco e oltrepassati due vecchi edifici di sasso siamo
su una terrazza panoramica a strapiombo sulla valle Canalonga, sopra di noi si
trovano i tralicci di ferro dell’antica teleferica, un basso muretto di sasso
delimita la terrazza dall’abisso sotto di noi, torniamo sui nostri passi) – Bivio q.1002 – Bivio
q.1005 (Siamo tornati dalla parte opposta del vecchio ponte, a sinistra si
ritorna alla via di lizza dalla quale siamo risaliti, andiamo a destra in
falsopiano sulla vecchia marmifera ostruita dalla vegetazione, rudere di un
casotto di sasso a pochi metri, sbiaditi segni rossi) – Incrocio q.1080 (Usciamo dal bosco e la
marmifera si biforca, a destra scende verso gli sfasciumi di marmo originati
dall’attività di cava, noi andiamo dritto in falsopiano e dopo pochi metri a
sinistra a ritroso la marmifera conduce alla vecchia teleferica del Balzone,
dritto continua per le Case Walton, noi la lasciamo e risaliamo a sinistra, a
vista e senza traccia, il ripido pendio tra paleo e roccette affioranti,
direzione nord/est) – Marmifera q.1142 (Questa ripida
risalita ci ha permesso di tagliare ed innestarci nella soprastante marmifera
CAI 39, a sinistra è la nostra via di ritorno per Vinca, a destra conduce a
Case Walton e alle cave del monte Borla, noi la lasciamo subito e continuiamo a
risalire a vista il ripido pendio che ci porta a percorrere la dorsale ovest di
Punta Tre Uomini, direzione est, segni e traccia assenti) – Punta Tre Uomini q.1329 (Segni e
cartelli assenti. A destra il crinale con direzione sud/est inizia a risalire,
oltrepassando alcuni modesti rilievi, verso cima del monte Sagro, alla nostra
sinistra poco sotto di noi possiamo raggiungere i tre enormi omini di pietra
che danno il nome a questo promontorio e ben visibili da Vinca, torniamo sui
nostri passi) – Marmifera
q.1142 (Ritornati sulla marmifera CAI 39, la teniamo a destra) – Foce
dello Zappello q.1200 (La marmifera nel frattempo si riduce e termina, il
CAI 39 ora scendendo una scalinata e aiutati da cavo corrimano entra nel bosco
e continua per sentiero, alla nostra destra possiamo notare un esile traccia
con bolli rossi sbiaditi che ignoriamo) – Bivio
q.1115 (Biforcazione del sentiero, dritto a destra ci sono degli sbiaditi
segni rossi, il CAI 39 continua dritto a sinistra in discesa) – Bivio q.1076 (Il CAI 39
va a destra tagliando) – Bivio q.1053 (Si continua a destra) – Bivio q.1026 (Stiamo a sinistra) – Bivio q.1020 (Stiamo a
destra) – Bivio q.804 (A destra in salita c’è un
sentiero non segnato che ignoriamo) – Ponte
q.782 (Lungo ponticello diroccato sul torrente Lucido, dalla parte opposta
il sentiero CAI 39 continua in falsopiano un po’ infrascato oltrepassando
alcuni rigagnoli d’acqua) – Lama q.775 (Vecchia casa vacanze, ora
si prosegue su carrozzabile) – Madonna dei cavatori di
Vinca q.782 (Ci innestiamo sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra oltrepassando
dopo poche decine di metri la grande edicola votiva) – Bivio
q.757 (A destra la stradina risale al centro del paese di Vinca, stiamo
sulla strada principale che oltrepassando un rudere aggira l’abitato) – Vinca
q.740 (Siamo al cartello d’entrata di Vinca, a destra a ritroso la strada
conduce in centro, noi andiamo dritto lasciandoci l’abitato alle spalle) – Bivio q.736 (Poche decine di metri avere
oltrepassato il cartello d’entrata del paese di Vinca, sulla destra inizia la
carrozzabile CAI 39 per l’eremo di San Giorgio, stiamo sull’asfaltata che ora
inizia a scendere una lunga serie di dodici tornanti) – Arrivo q.440.
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Punta Tre Uomini
q.1329
LUNGHEZZA: 13,5 km
DIFFICOLTA:
EE
NOTE:
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Sentieri |
- La parte più suggestiva della lizza del Balzone è dopo Quota 800, quando la “cengia artificiale” risale obliqua nella parete nord/est del Balzone, larga 2/3 metri è attrezzata con cavo corrimano, sotto di noi il vuoto nella valle di Canalonga è totale.
- Molto raccomandata la piccola deviazione che conduce
al Belvedere, magnifico terrazzo panoramico a strapiombo sulla valle
Canalonga e vecchia stazione di arrivo della teleferica in uso alle cave del
monte Borla.
- La salita alla Punta Tre Uomini la facciamo a vista
risalendo la dorsale ovest, segni e tracce di passaggio assenti.
- Purtroppo se non si dispongono di due automobili,
bisogna percorrere oltre 3 km di strada asfaltata e 12 tornanti, che da Vinca
scendendo ci riporta al punto di partenza.
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Fonti |
- Fontana alla Madonna dei cavatori.
- Fonte al Bivio q.756.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Partenza
|
0,00
|
Bivio
q.555
|
0,17
|
Canale
q.705
|
0,35
|
Quota
800
|
0,50
|
Bivio
q.1005
|
1,18
|
Bivio
q.1002
|
1,21
|
Belvedere
|
1,25
|
Bivio
q.1002
|
/
|
Bivio
q.1005
|
/
|
Incrocio
q.1080
|
1,42
|
Marmifera
q.1142
|
1,52
|
Punta
Tre Uomini
|
2,15
|
Marmifera q.1142
|
2,35
|
Foce dello Zappello
|
2,48
|
Bivio
q.1115
|
3,00
|
Bivio
q.1076
|
/
|
Bivio
q.1053
|
/
|
Bivio
q.1026
|
/
|
Bivio q.1020
|
/
|
Bivio
q.804
|
3,46
|
Ponte
q.782
|
3,48
|
Lama
|
4,04
|
Madonna dei cavatori
|
4,06
|
Bivio
q.757
|
4,12
|
Vinca
|
4,20
|
Bivio
q.736
|
4,22
|
Arrivo
|
5,00
|
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Quota 800
(Usciamo dal bosco e davanti a noi ci appare l’impressionante sviluppo della
via di lizza nella parete nord/est del Balzone)
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Salita a Punta
Tre Uomini: appena sotto di noi c’è la marmifera CAI 39, in lontananza la
cima appuntita del monte Sagro
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Punta Tre Uomini q.1329
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Foce dello Zappello q.1200
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