La via ferrata Rino Costacurta si trova nei monti dell'Alpago, a confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Inspiegabilmente poco frequentata, questa bella via molto panoramica si sviluppa su cengia e tracce a mezzacosta attraverso i versanti est di Cima Valar, Cimon del Teveron e monte
Teverone.
DATA: 27 agosto 2016
PARTENZA: Con
l’autostrada A27 Mestre-Belluno, usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce,
teniamo le indicazioni per il lago di Santa Croce e quando ci arriviamo lo
costeggiamo tenendocelo alla nostra destra (riva ovest) fino al suo termine in
località La Secca (7,8 km dal casello autostradale). Al bivio andiamo a destra
sulla SP.422 oltrepassando i paesi di Pieve d’Alpago, Puos e Plois (18,7 km dal
casello) per arrivare in località Carota. Alla biforcazione della stradina dopo
appena 500 metri dall’aver passato il ristorante Carota (20,7 km dal casello),
evitiamo di continuare dritto a sinistra in salita verso il rifugio Dolada,
andiamo invece dritto a destra in leggera discesa, indicazioni assenti, alternando
asfalto a carrozzabile fino ad arrivare al bivio di Casera Stabali q.1050 con
cartelli CAI (23,7 km dal casello autostradale). Dritto a sinistra sale la
larga mulattiera CAI 965 che è la nostra partenza, l’auto la possiamo
parcheggiare poche decine di metri più avanti in prossimità di una tettoia.
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ITINERARIO:
Partenza q.1050 (Iniziamo risalendo la larga mulattiera CAI 965,
indicazioni per il passo Valbona) – Casera Stabili q.1070
(Anche Stalon dei Girli, l’edificio è sulla nostra destra a pochi metri) – Scalet Bassa q.1169 (Anche Venal,
casera abbandonata e cartelli. Ignoriamo un tracciato a sinistra a ritroso poco
prima di arrivarci, teniamo il CAI 965 su larga mulattiera in salita che
oltrepassa l’edificio) – Croce
q.1239 (Croce e piazzola circolare, termina la larga mulattiera. Il CAI 965
continua a destra per sentiero che in breve inizia a salire ripidamente nel
bosco del Venal di Montanes tra il canalone infrascato alla nostra sinistra e
la parete rocciosa alla nostra destra, direzione nord/est) – Scalet
Alta q.1590 (Sui 1500 m usciamo dal bosco e si continua in ripida salita
nella vallata del Venal di Montanes arrivando all’incrocio della casera di
Scalet Alta di cui non rimane traccia. Tralasciamo il CAI 930 che continua
nella vallata caratterizzata da grossi macigni di roccia, risaliamo a destra a
ritroso dove pochi metri sopra c’è l’altro bivio con cartelli, a sinistra
continua il CAI 965 per il passo Valbona, teniamo il CAI 930 con direzione sud,
cartello indica la ferrata Costacurta. Il sentiero dopo l’iniziale salita perde
leggermente quota superando alcuni dossi erbosi fino arrivare alle pareti del
versante ovest del Lastramor, quindi si cambia direzione risalendo il largo
canalone detritico alla nostra sinistra, est, che culmina alla Forcella Bassa) – Forcella
Bassa dietro il Teverone q.1928 (Larga sella erbosa con cartelli: a
sinistra ci sono il CAI 930 per il passo Valbona e il CAI 937 o Alta Via 7 per
Busa Tonda, andiamo a destra, indicazioni per la ferrata. Percorriamo un breve
tratto di crinale erboso portandoci sotto le pareti rocciose, la traccia quindi
aggira a destra e inizia subito a risalire ripidamente il pendio ghiaioso) – Ferrata Rino Costacurta q.2063 (Attrezzata
solo con cavo d’acciaio, inizia in salita a cavallo dei due versanti per poi
continuare definitivamente su cengia esposta o per traccia a mezzacosta in
leggera discesa attraverso i versanti est di Cima Valar, Cimon del Teveron,
monte Teverone) – Monte Fagoreit q.2094 (Un ripido
canalino terroso ci fa risalire alla sella erbosa in prossimità del monte
Fagoreit dove termina la ferrata, cartelli. Tralasciamo il CAI 936 di crinale
che con direzione est conduce a Crep Nudo, scendiamo nel versante opposto con
il CAI 932 tra pendii erbosi e colate di pietrisco, segni sporadici e traccia
poco evidente, direzione sud) – Casera Venal q.1260 (Già durante la
discesa avevamo avuto modo di notarla. Usciamo dal lungo canalone di pietrisco
in vista della sottostante casera e ci innestiamo sulla carrozzabile interdetta
alle auto, lasciandoci la casera alla nostra sinistra, andiamo a destra in
leggera discesa) – Casera
Crosetta q.1156 (Innesto su larga carrozzabile, la prendiamo a destra
passando davanti alla grande casera ristrutturata) – Bivio q.1125 (Biforcazione della
carrozzabile, cartelli assenti: lasciamo quella principale che continua in
discesa, andiamo a destra in salita) – Bivio
q.1143 (A sinistra in discesa inizia una sterrata non segnata, stiamo sulla
carrozzabile) – Roncadin
q.1151 (Due vecchie casette ad uso vacanza) – Bivio
q.1154 (Cartelli assenti: a destra in salita c’è un largo tracciato, stiamo
sulla carrozzabile) – Bivio
q.1170 (A destra in salita c’è una forestale, cartello indica “Palestra di
Roccia” , noi andiamo dritto e la carrozzabile diventa asfaltata che comincia a
scendere) – Bivio
q.1085 (La strada principale continua a scendere a tornanti, noi risaliamo
ripidamente la stradina asfaltata a destra con cartello di divieto d’accesso,
in breve prosegue come carrozzabile) – Bivio
q.1130 (Bivio della carrozzabile, a destra sale alla visibile Casera Vecia,
noi andiamo dritto e in breve diventa asfaltata) – Degnona
q.1102 (Ruderi e case ristrutturate. Appena prima di arrivarci, a destra
sale il sentiero CAI 931 per monte Teverone, noi invece lasciamo l’asfaltata e
andiamo a destra su carrozzabile che passa di fianco le vecchie case al termine
delle quali continua come forestale, cartelli assenti) – Bivio q.1107 (Dritto a sinistra scende
un largo sentiero abbandonato che potrebbe passare inosservato, stiamo sulla
nostra forestale in piano) – Bivio q.1116 (Biforcazione della
forestale, dritto a destra continua quella principale che stavamo percorrendo,
andiamo a sinistra in discesa, cartelli assenti) – Bivio
q.1091 (Biforcazione: dritto a destra inizia un sentiero, stiamo sulla
forestale in discesa) – Bivio q.1074 (Bivio della forestale
all’interno del bosco e cartelli assenti: a destra conduce alla Casera di Scalet
Bassa, andiamo a sinistra in discesa) – Asfaltata
q.1010 (La forestale terminerebbe innestandosi d’obbligo sulla strada asfaltata,
quando la notiamo poco sotto di noi, anticipiamo l’arrivo e tagliamo scendendo
a vista, quindi la iniziamo a percorrere a destra, in seguito prosegue come
carrozzabile) – Ponte
q.1055 (Sul torrente Tesa) – Arrivo
q.1050.
DISLIVELLO TOTALE: 1450 m
QUOTA MASSIMA: 2140 m (ferrata)
LUNGHEZZA: 13 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario molto lungo, la via ferrata Rino Costacurta è di difficoltà medio/facile,
poco frequentata, si sviluppa su cengia e tracce a mezzacosta in leggera
discesa attraverso i versanti est di Cima Valar, Cimon del Teveron e monte
Teverone senza eccessiva fatica. Interminabile invece tutto il ritorno con la
ripida discesa detritica dal monte Fagoreit alla Casera Venal e i numerosi
bivi di stradelli che ci riportano all’auto.
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Fonti
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- Fonte alla presa d’acqua
sotto la Casera di Scalet Bassa.
- Fonte alla Casera Crosetta.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Partenza
q.1050
|
0,00
|
Bivio
q.1154
|
6,33
|
Casera
Stabili
|
0,03
|
Bivio
q.1170
|
6,38
|
Scalet
Bassa
|
0,15
|
Bivio
q.1085
|
6,50
|
Croce
|
0,22
|
Bivio
q.1130
|
6,58
|
Scalet
Alta
|
1,10
|
Degnona
|
7,02
|
Forcella
Bassa
|
2,10
|
Bivio
q.1107
|
7,07
|
Ferrata
Costacurta
|
2,30
|
Bivio
q.1116
|
7,10
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Monte
Fagoreit
|
4,35
|
Bivio
q.1091
|
7,13
|
Casera
Venal
|
6,00
|
Bivio q.1074
|
7,15
|
Casera
Crosetta
|
6,10
|
Asfaltata
q.1010
|
7,22
|
Bivio
q.1125
|
6,20
|
Ponte
q.1055
|
7,33
|
Bivio
q.1143
|
6,26
|
Arrivo
q.1050
|
7,38
|
Roncadin
|
6,27
|
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