sabato 24 giugno 2017

Sentiero attrezzato Clemente Chiesa (EEA)

Siamo nei rilievi montuosi sopra il lago di Caldonazzo in Trentino Alto Adige, risaliamo la Val Scura con il sentiero attrezzato Clemente Chiesa e ritorniamo lungo il sentiero del Menador.

DATA: 6 gennaio 2017

PARTENZA: Con l’autostrada A22 del Brennero usciamo al casello di Trento Centro e percorriamo la SS.47 della Valsugana arrivando a Levico Terme (circa 27 km). Da qui prendiamo la SP.133 che con direzione sud conduce in località Lochere dove è situato l’albergo “La Vedova”, lo oltrepassiamo continuando esattamente per altri 500 metri dove sulla curva a U della provinciale, inizia la forestale CAI 233.




Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://maps.kompass.at

ITINERARIO: Partenza q.542 (Sulla curva a U della SP.133 iniziamo seguendo la forestale CAI 233, cartelli)       Guado q.610 (1° guado: la forestale è terminata, risaliamo il sentiero ghiaioso e attraversiamo il corso d’acqua, dalla parte opposta il CAI 233 inizia a salire ripidamente inoltrandosi nella Val Scura)      Guado q.646 (2° guado)      Guado q.691 (3° guado)     Guado q.713 (4° guado) – Selletta q.778      Guado q.776 (5° guado)      Guado q.792 (6° guado)      Ferrata Clemente Chiesa q.857 (Dal 6° guado, il sentierino risale andando a percorrere un breve crinalino al termine del quale inizia la ferrata, una piccola scala e cavi corrimano che subito finiscono ci fanno perdere leggermente quota camminando in una piccola cengia)     Guado q.883 (7° guado. Ritorniamo sul letto detritico del corso d’acqua, dalla parte opposta un evidente scaletta di metallo risale un grosso macigno di roccia a cui ne seguono altre, poi arriviamo a un traverso obliquo attrezzato solo con cavo sul bordo del canalone che ci fa ulteriormente salire fino alla parte soprastante dove la ferrata termina momentaneamente. Ora il sentiero s’inoltra nel ripidissimo bosco facendoci guadagnare rapidamente quota, in seguito incontreremo alcuni cavi utili solo come corrimano)     Canalone q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e al cavo metallico. Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto, siamo nella parte alta della Val Scura. L’ambiente caratterizzato da frane e sfasciumi di roccia rimarrà tale fino al termine della via attrezzata)       Fine ferrata q.1247 (Risalita completamente la testata detritica della Val Scura entriamo nel bosco che dall’alto ne costeggia il precipizio, ora finisce la ferrata e percorriamo il largo sentiero che comincia proprio da questo punto)      Seghetta q.1232 (Cartelli: alla nostra destra oltrepassando il ponticello ci sono le case vacanza di Seghetta con la possibilità di fare un giro più corto percorrendo la carrozzabile CAI 202 per il ritorno, noi invece prendiamo la carrozzabile a sinistra o Strada della Baita Cangi che è CAI 201)        Bivio q.1151 (A destra inizia una sterrata, stiamo sulla carrozzabile CAI 201 sempre all’interno del fitto bosco)       Bivio q.1323 (Cartelli assenti: a sinistra inizia un largo sentiero, stiamo sulla carrozzabile in leggera salita)     Bivio q.1342 (A destra inizia una forestale chiusa da sbarra, stiamo sulla carrozzabile in salita)       Baita Cangi q.1370 (Casa forestale, incrocio con tabella e cartelli: lasciamo la carrozzabile che continua come CAI 205 per malga Palù, appena passata la baita prendiamo il sentiero/mulattiera a sinistra lungo la staccionata che è sempre CAI 201 o “Sentiero del Menador”, arrivati alla vicina celletta votiva inizia a scendere ripidamente inoltrandosi nella Val Pisciavacca)     Celletta votiva q.1063 (Punto panoramico con tavolo e panche)      Guado q.1018 (1° guado: al termine della discesa dalla celletta votiva attraversiamo il canalino detritico, dalla parte opposta ora il CAI 201 continua a mezzacosta)     Pilastri di cemento q.970      Fonte q.903      Guado q.873 (2° guado)     Guado q.835 (3° guado. In breve si esce dal bosco e il sentiero a mezzacosta attraversa un pendio in forte erosione)     Ponte q.752 (Ponticello di legno)      Sterrata q.632 (Dopo la ripida discesa usciamo dalla pineta, ora il CAI 201 si allarga a sterrata)      Dazio q.534 (Grande casa, ora si continua su carrozzabile in vista delle case di San Giuliana)      Santa Giuliana q.515 (Arriviamo alla piccola cappella, ignoriamo la carrozzabile che sale a destra, andiamo a sinistra su asfaltata passando davanti al complesso religioso della Villa del Sacro Cuore, poi dopo pochi metri, lasciamo la strada principale e andiamo a sinistra per “via delle Valli”)      Bivio q.498 (A destra la strada conduce verso la chiesa, andiamo dritto tenendo la “via delle Valli”)      Bivio q.479 (A destra è “via Zestari”, andiamo dritto su “via delle Valli”)   –    Monumento ai caduti q.483 (Ignoriamo la carrozzabile a sinistra e proseguiamo su asfaltata)     Quaere q.482 (Oltrepassato il monumento ai caduti entriamo nell’abitato di Quaere, ignoriamo a destra la strada “via Vezzena” e andiamo dritto per “via dei Marmi”)     Incrocio q.484 (Ignorata pochi metri prima una stradina che scendeva a destra verso le abitazioni, arriviamo all’incrocio sulla SP.133, andiamo a sinistra)      La Vedova q.506 (Oltrepassiamo la grande trattoria in località Lochere e c’è l’incrocio, continuiamo dritto sulla SP.133)      Bivio q.529 (Presso il grande cartello che indica Lochere, a destra sale il sentiero CAI 202, proseguiamo sulla strada)      Arrivo q.542.

DISLIVELLO TOTALE: 1150 m
QUOTA MASSIMA: Baita Cangi q.1370
LUNGHEZZA: 11,7 km
DIFFICOLTA: EEA

NOTE:


Sentieri



- Facile il sentiero attrezzato Clemente Chiesa che risale faticosamente la Val Scura, da prestare attenzione alla parte finale causa detriti e sfasciumi di roccia.
- Terminata la ferrata e arrivati alle case vacanza di Seghetta, possiamo accorciare il giro percorrendo la carrozzabile CAI 202 che aggira il versante ovest del monte Pegolara.


Fonti
- Fonte q.903 sul CAI 201 o Sentiero del Menador.


TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Partenza
0,00
Guado q.1018
3,49
Guado q.610
0,09
Pilastri di cemento
3,57
Guado q.646
0,16
Fonte q.903
4,03
Guado q.691
0,18
Guado q.873
4,08
Guado q.713
0,28
Guado q.835
4,13
Selletta q.778
0,38
Ponte q.752
4,25
Guado q.776
0,43
Sterrata q.632
4,35
Guado q.792
0,46
Dazio
4,45
Ferrata Clemente Chiesa
0,55
Santa Giuliana
4,47
Guado q.883
1,05
Bivio q.498
4,51
Canalone q.1107
1,36
Bivio q.479
4,54
Fine ferrata
2,38
Monumento ai caduti
5,01
Seghetta
2,45
Quaere
5,04
Bivio q.1151
2,48
Incrocio q.484
5,09
Bivio q.1323
3,00
La Vedova
5,13
Bivio q.1342
3,03
Bivio q.529
5,18
Baita Cangi
3,12
Arrivo
5,21
Celletta votiva
3,44






Partenza q.542 (Sulla curva a U della SP.133 iniziamo seguendo la forestale CAI 233, cartelli)
Partenza q.542 (Sulla curva a U della SP.133 iniziamo seguendo la forestale CAI 233, cartelli)
Forestale CAI 233
Uno dei tanti guadi sul CAI 233
CAI 233
CAI 233

Ferrata Clemente Chiesa q.857 (Una piccola scala e cavi corrimano che subito finiscono ci fanno perdere leggermente quota camminando in una piccola cengia)
Ferrata Clemente Chiesa q.857 (Una piccola scala e cavi corrimano che subito finiscono ci fanno perdere leggermente quota camminando in una piccola cengia)
Ferrata Clemente Chiesa q.857 (Una piccola scala e cavi corrimano che subito finiscono ci fanno perdere leggermente quota camminando in una piccola cengia)
La Val Scura dietro di noi
Guado q.883 (7° guado. Ritorniamo sul letto detritico del corso d’acqua, dalla parte opposta un evidente scaletta di metallo risale un grosso macigno di roccia a cui ne seguono altre)

Arriviamo a un traverso obliquo attrezzato solo con cavo sul bordo del canalone che ci fa ulteriormente salire fino alla parte soprastante dove la ferrata termina momentaneamente.
Ora il sentiero s’inoltra nel ripidissimo bosco facendoci guadagnare rapidamente quota
In seguito incontreremo alcuni cavi utili solo come corrimano
In seguito incontreremo alcuni cavi utili solo come corrimano
Canalone q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e al cavo metallico)

Canalone q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e al cavo metallico)
Canalone q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e al cavo metallico)
Canalone q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e al cavo metallico)
Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto
Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto

Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto
Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto
Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a scendere nel versante opposto

Siamo nella parte alta della Val Scura, l’ambiente caratterizzato da frane e sfasciumi di roccia rimarrà tale fino al termine della via attrezzata 
Siamo nella parte alta della Val Scura, l’ambiente caratterizzato da frane e sfasciumi di roccia rimarrà tale fino al termine della via attrezzata
Siamo nella parte alta della Val Scura, l’ambiente caratterizzato da frane e sfasciumi di roccia rimarrà tale fino al termine della via attrezzata
Una lunga scala nella parte alta della Valscura ci fa risalire verso la fine della via

Un fiume di ghiaccio
Ghiaccio
Ghiaccio

Fine ferrata q.1247 (Risalita completamente la testata detritica della Val Scura entriamo nel bosco che dall’alto ne costeggia il precipizio, ora finisce la ferrata e percorriamo il largo sentiero che comincia proprio da questo punto)
Seghetta q.1232 (Case vacanza)
Dalla località Seghetta q.1232, prendiamo la carrozzabile a sinistra o Strada della Baita Cangi che è CAI 201
Strada della Baita Cangi o CAI 201
Baita Cangi q.1370 (Casa forestale)
Appena passata la baita prendiamo il sentiero/mulattiera a sinistra lungo la staccionata che è sempre CAI 201 o “Sentiero del Menador” verso la vicina celletta votiva

CAI 201 o “Sentiero del Menador”
Celletta votiva q.1063 (Punto panoramico con tavolo e panche)
Celletta votiva q.1063
Dopo il 1° guado, dalla parte opposta il CAI 201 continua a mezzacosta
Pilastri di cemento
Dopo il 3° guado, in breve si esce dal bosco e il sentiero a mezzacosta attraversa un pendio in forte erosione

Dopo il 3° guado, in breve si esce dal bosco e il sentiero a mezzacosta attraversa un pendio in forte erosione
Ponte q.752 (Ponticello di legno)
Dazio q.534 (Grande casa)
Santa Giuliana q.515 (Arriviamo alla piccola cappella)