DATA: 6 gennaio 2017
PARTENZA: Con
l’autostrada A22 del Brennero usciamo al casello di Trento Centro e percorriamo
la SS.47 della Valsugana arrivando a Levico Terme (circa 27 km). Da qui prendiamo
la SP.133 che con direzione sud conduce in località Lochere dove è situato
l’albergo “La Vedova”, lo oltrepassiamo continuando esattamente per altri 500
metri dove sulla curva a U della provinciale, inizia la forestale CAI 233.
ITINERARIO:
Partenza q.542 (Sulla curva a U della SP.133
iniziamo seguendo la forestale CAI 233, cartelli) – Guado
q.610 (1° guado: la forestale è terminata, risaliamo il sentiero ghiaioso e
attraversiamo il corso d’acqua, dalla parte opposta il CAI 233 inizia a salire
ripidamente inoltrandosi nella Val Scura) – Guado q.646 (2° guado) – Guado
q.691 (3° guado) – Guado q.713 (4° guado) – Selletta
q.778 – Guado
q.776 (5° guado) – Guado
q.792 (6° guado) – Ferrata
Clemente Chiesa q.857 (Dal 6° guado, il sentierino risale andando a
percorrere un breve crinalino al termine del quale inizia la ferrata, una
piccola scala e cavi corrimano che subito finiscono ci fanno perdere
leggermente quota camminando in una piccola cengia) – Guado
q.883 (7° guado. Ritorniamo sul letto detritico del corso d’acqua, dalla
parte opposta un evidente scaletta di metallo risale un grosso macigno di
roccia a cui ne seguono altre, poi arriviamo a un traverso obliquo attrezzato
solo con cavo sul bordo del canalone che ci fa ulteriormente salire fino alla
parte soprastante dove la ferrata termina momentaneamente. Ora il sentiero
s’inoltra nel ripidissimo bosco facendoci guadagnare rapidamente quota, in
seguito incontreremo alcuni cavi utili solo come corrimano) – Canalone
q.1107 (Usciamo dal bosco e arriviamo a un grande canalone detritico che
superiamo aggirando la sua testata grazie ad una serie di staffe poggiapiedi e
al cavo metallico. Dalla parte opposta la ferrata ci fa risalire per andare a
scendere nel versante opposto, siamo nella parte alta della Val Scura. L’ambiente caratterizzato da frane e sfasciumi di
roccia rimarrà tale fino al termine della via attrezzata) – Fine
ferrata q.1247 (Risalita completamente la testata detritica della Val Scura entriamo nel bosco che dall’alto ne
costeggia il precipizio, ora finisce la ferrata e percorriamo il largo sentiero
che comincia proprio da questo punto) – Seghetta
q.1232 (Cartelli: alla nostra destra oltrepassando il ponticello ci sono le
case vacanza di Seghetta con la possibilità di fare un giro più corto
percorrendo la carrozzabile CAI 202 per il ritorno, noi invece prendiamo la
carrozzabile a sinistra o Strada della Baita Cangi che è CAI 201) – Bivio
q.1151 (A destra inizia una sterrata, stiamo sulla carrozzabile CAI 201 sempre
all’interno del fitto bosco) – Bivio q.1323 (Cartelli assenti: a
sinistra inizia un largo sentiero, stiamo sulla carrozzabile in leggera salita) – Bivio q.1342 (A destra inizia una
forestale chiusa da sbarra, stiamo sulla carrozzabile in salita) – Baita Cangi q.1370 (Casa forestale,
incrocio con tabella e cartelli: lasciamo la carrozzabile che continua come CAI
205 per malga Palù, appena passata la baita prendiamo il sentiero/mulattiera a
sinistra lungo la staccionata che è sempre CAI 201 o “Sentiero del Menador”,
arrivati alla vicina celletta votiva inizia a scendere ripidamente inoltrandosi
nella Val Pisciavacca) – Celletta
votiva q.1063 (Punto panoramico con tavolo e panche) – Guado
q.1018 (1° guado: al termine della discesa dalla celletta votiva attraversiamo
il canalino detritico, dalla parte opposta ora il CAI 201 continua a
mezzacosta) – Pilastri di cemento q.970 – Fonte q.903 – Guado q.873 (2° guado) – Guado
q.835 (3° guado. In breve si esce dal bosco e il sentiero a mezzacosta
attraversa un pendio in forte erosione) – Ponte
q.752 (Ponticello di legno) – Sterrata
q.632 (Dopo la ripida discesa usciamo dalla pineta, ora il CAI 201 si
allarga a sterrata) – Dazio
q.534 (Grande casa, ora si continua su carrozzabile in vista delle case di
San Giuliana) – Santa
Giuliana q.515 (Arriviamo alla piccola cappella, ignoriamo la carrozzabile
che sale a destra, andiamo a sinistra su asfaltata passando davanti al
complesso religioso della Villa del Sacro Cuore, poi dopo pochi metri, lasciamo
la strada principale e andiamo a sinistra per “via delle Valli”) – Bivio q.498 (A destra la strada conduce
verso la chiesa, andiamo dritto tenendo la “via delle Valli”) – Bivio q.479 (A destra è “via Zestari”,
andiamo dritto su “via delle Valli”) – Monumento ai caduti q.483
(Ignoriamo la carrozzabile a sinistra e proseguiamo su asfaltata) – Quaere q.482 (Oltrepassato il monumento
ai caduti entriamo nell’abitato di Quaere, ignoriamo a destra la strada “via
Vezzena” e andiamo dritto per “via dei Marmi”) – Incrocio
q.484 (Ignorata pochi metri prima una stradina che scendeva a destra verso
le abitazioni, arriviamo all’incrocio sulla SP.133,
andiamo a sinistra) – La Vedova q.506 (Oltrepassiamo la
grande trattoria in località Lochere e c’è l’incrocio, continuiamo
dritto sulla SP.133) – Bivio
q.529 (Presso il grande cartello che indica Lochere, a destra sale il
sentiero CAI 202, proseguiamo sulla strada) – Arrivo q.542.
DISLIVELLO TOTALE: 1150 m
QUOTA MASSIMA: Baita Cangi
q.1370
LUNGHEZZA: 11,7 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri |
- Facile il sentiero attrezzato Clemente Chiesa che risale faticosamente la Val Scura, da prestare attenzione alla parte finale causa detriti e sfasciumi di roccia.
- Terminata la ferrata e arrivati alle case vacanza di Seghetta,
possiamo accorciare il giro percorrendo la carrozzabile CAI 202 che aggira il
versante ovest del monte Pegolara.
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Fonti |
- Fonte q.903 sul CAI 201 o
Sentiero del Menador.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Partenza
|
0,00
|
Guado
q.1018
|
3,49
|
Guado
q.610
|
0,09
|
Pilastri
di cemento
|
3,57
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Guado
q.646
|
0,16
|
Fonte
q.903
|
4,03
|
Guado
q.691
|
0,18
|
Guado
q.873
|
4,08
|
Guado
q.713
|
0,28
|
Guado
q.835
|
4,13
|
Selletta
q.778
|
0,38
|
Ponte
q.752
|
4,25
|
Guado
q.776
|
0,43
|
Sterrata
q.632
|
4,35
|
Guado
q.792
|
0,46
|
Dazio
|
4,45
|
Ferrata
Clemente Chiesa
|
0,55
|
Santa Giuliana
|
4,47
|
Guado
q.883
|
1,05
|
Bivio
q.498
|
4,51
|
Canalone
q.1107
|
1,36
|
Bivio
q.479
|
4,54
|
Fine
ferrata
|
2,38
|
Monumento
ai caduti
|
5,01
|
Seghetta
|
2,45
|
Quaere
|
5,04
|
Bivio q.1151
|
2,48
|
Incrocio
q.484
|
5,09
|
Bivio q.1323
|
3,00
|
La Vedova
|
5,13
|
Bivio q.1342
|
3,03
|
Bivio q.529
|
5,18
|
Baita Cangi
|
3,12
|
Arrivo
|
5,21
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Celletta votiva
|
3,44
|
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Guado q.883
(7° guado. Ritorniamo sul letto detritico del corso d’acqua, dalla parte
opposta un evidente scaletta di metallo risale un grosso macigno di roccia a
cui ne seguono altre)
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Arriviamo a un traverso obliquo attrezzato
solo con cavo sul bordo del canalone che ci fa ulteriormente salire fino alla
parte soprastante dove la ferrata termina momentaneamente.
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