Lunga escursione con discreto dislivello sui rilievi meno prestigiosi dei monti Sibillini, il giro potrebbe essere alla portata di qualsiasi escursionista ma la segnatura praticamente assente crea non pochi problemi se non si conosce la zona.
DATA: 19 maggio 2018
PARTENZA: Dal
paese di Norcia (provincia di Perugia, Umbria) risaliamo la SP.476 per circa 6
km fino al piccolo valico della Forca di Ancarano dove parcheggiamo (4,5 km dal
paese di Ancarano).
ITINERARIO:
Forca di Ancarano q.1008 (Sui lati della
SP.476 iniziano due sterrate, se siamo risaliti da Norcia prendiamo quella a
destra che è percorso escursionistico E14, cartelli) – Bivio
q.1012 (Dopo poche decine di metri c’è il bivio della forestale, cartelli,
a destra ci sono indicazioni per Norcia e Forca di Giuda, andiamo a sinistra
che è CAI 511/CAI 501 per Ancarano e Preci, direzione nord) – Bivio q.952 (Quando la forestale esce
dalla macchia di bosco, a destra c’è una sterrata che in breve termina nella
radura, indicazioni assenti, stiamo sulla forestale mantenendo la direzione) – Incrocio q.944 (Cartelli: lasciamo la
forestale che dopo pochi metri si biforca, saliamo a destra su largo sentiero pietroso
non segnato, croce di metallo e indicazioni per San Pietro) – Bivio
q.971 (Un esile sentiero a sinistra conduce a San Pietro e se non fosse per
il cartello passerebbe inosservato, continuiamo in ripida salita sul largo
sentiero, direzione est, segni assenti) – Sterrata q.1150 (Innesto sulla sterrata
CAI 182 ex CAI 21, a destra riporta alla forca di Ancarano, la teniamo a
sinistra) – Deviazione
q.1165 (Lasciamo la carrareccia che continua in direzione della Costa di
Patino con un bel panorama su Norcia, il CAI 182 ex CAI 21 risale a sinistra su
largo sentiero che subito termina per entrare nel fitto bosco della valle di
Cerasa, segni e paletti CAI, direzione nord/est) – Quota 1390 (Per la prima volta il CAI 102
ex CAI 21 esce dal bosco e continua a risalire la vallata di Cerasa virando a destra,
est. Alla nostra destra possiamo notare i contrafforti rocciosi del versante
nord del monte Patino, segni CAI e paletti) – Bivio
q.1721 (Siamo nella parte terminale della valle Cerasa che si è ristretta a
canalone erboso, cartelli CAI: a sinistra un sentierino a mezzacosta conduce al
rifugio Campi e al monte Fausole, stiamo sul CAI 182 ex CAI 21 con direzione
sud/est in vista della vicina forca di Giuda) – Forca
di Giuda q.1794 (Piccola sella erbosa, cartelli: a sinistra c’è il verde e
ripido pendio del versante sud/ovest del monte delle Rose, a sinistra con
traccia a mezzacosta il CAI S.I. Sentiero Italia aggira la cima, a destra
inizia la dorsale est del monte Patino, stiamo a destra per traccia a
mezzacosta, ovest, che è sempre CAI 182 ex CAI 21, segni assenti) – Sella
q.1827 (Il sentiero ha aggirato la cima quotata 1887 da IGM e ora raggiunge
la sella che la separa dal monte Patino, la grande croce è ben visibile sopra
di noi) – Monte
Patino q.1883 (Grande croce di metallo e panorama a 360°, torniamo sui
nostri passi) – Sella q.1827 (Lasciamo il CAI 182 ex CAI
21 e risaliamo a vista mantenendo la dorsale erbosa, segni, cartelli e traccia
assenti) – Cima q.1887 (Cima quotata 1887 da IGM,
omino di sassi, scendiamo dalla parte opposta con direzione est, la forca di
Giuda è ben visibile sotto di noi) – Forca
di Giuda q.1794 (Tralasciamo a sinistra il CAI 182 dal quale siamo saliti e
il CAI S.I. Sentiero Italia sulla destra a mezzacosta, risaliamo il ripido
pendio erboso del versante sud/ovest del monte delle Rose, indicazioni, segni e
traccia assenti) – Monte delle Rose q.1861 (Solo un omino
di sassi sulla verde e ampia cima, scendiamo senza traccia obbligata con
direzione nord/est in vista della sottostante sterrata) – Sterrata q.1806 (Innesto sulla larga
sterrata, ignoriamo il tratturo S.E 1 che risale a sinistra per monte Fausole, a destra la sterrata
scende, noi la risaliamo a sinistra e dopo poche decine di metri quando curva a
sinistra la lasciamo e continuiamo dritto scendendo la dorsale CAI 184 per il
passo Rapegna, direzione nord/est, segni, traccia e cartelli assenti) – Sella
q.1687 (Attraversata una breve macchia di bosco siamo nella depressione della
dorsale quotata 1687 da IGM, secondo le mappe il CAI 184 la lascerebbe per
scendere a destra e continuare a mezzacosta poco sotto, noi manteniamo il
crinale e la direzione guadagnando quota fino al punto alto quotato 1726 da
IGM, segni e traccia assenti) – Passo Rapegna q.1683
(Appena scesi dal punto quotato 1726 da IGM siamo alla larga e verde sella, segni
e indicazioni assenti. A sinistra c’è il sentiero 30 poco evidente che scende
nella valle di Rapegna, alle nostre spalle la traccia CAI 184 che si manteneva
poco sotto la dorsale dalla quale siamo scesi, dritto a sinistra sale a
mezzacosta la marcata traccia CAI 184/CAI 252 che prendiamo aggirando di fatto il
versante ovest del monte Lieto, direzione nord) – Sella q.1843 (Raggiungiamo il crinale, vecchi
cartelli e segni assenti: a sinistra il crinale CAI 252 con direzione nord
conduce al monte Pian di Falcone, nel versante opposto il CAI 251 scende nella
vallata di Valloprare dove si può notare una pozza d’acqua, noi stiamo sul
crinale a destra che risale dolcemente sulla cima del monte Lieto, direzione
sud/est) – Monte
Lieto q.1944 (Omino di sassi e indicazioni assenti, panorama a 360°, dalla
verde cima continuiamo procedendo a vista sulla
dorsale scendendo a destra con direzione sud-sud/ovest) – Monticello q.1889 (Anonimo promontorio)
–
Passo Rapegna q.1683
(Siamo tornati alla verde sella, ora teniamo la marcata traccia dritto a
sinistra a mezzacosta che è CAI 184, segni e indicazioni assenti passando di
fatto sotto il crinalino q.1726 dal quale eravamo scesi, direzione sud/ovest) – Sella q.1687 (Non la
raggiungiamo, ma secondo le mappe il CAI 184 risalirebbe alla soprastante
sella, segni e tracce assenti, noi comunque continuiamo a percorrere la traccia
a mezzacosta senza perdere quota che ora vira a
sinistra, sud) – Deviazione q.1672 (Purtroppo questa
deviazione è molto difficile da individuare, segni e indicazioni assenti. Poco
prima che la nostra traccia si allarghi e inizi a scendere, dobbiamo prendere
un esile traccia dritto a destra che in leggera salita s’inoltra nel bosco, in
seguito sarà ben evidente e continuerà a procedere con direzione sud) – CAI
S.I. Sentiero Italia q.1729 (Usciamo dal bosco e il sentiero svanisce,
risaliamo il verde prato alla nostra destra innestandoci di fatto sulla larga
dorsale percorsa dalla sterrata CAI S.I. Alla nostra destra possiamo notare il
monte Patino sormontato dalla croce e il monte delle Rose, andiamo a sinistra) – Bivio q.1724 (Il tracciato si biforca,
la sterrata principale CAI S.I. continua a sinistra perdendo quota, dritto sale
un tratturo che mantenendosi sulla verde dorsale con direzione sud si dirige
verso il monte Vetica, paletti CAI, noi invece lasciamo entrambi e risaliamo a
destra per pochi metri portarci sul punto alto della verde dorsale, dalla parte
opposta dove il prato ha degli affioramenti rocciosi, dobbiamo individuare il
sentiero CAI 181 che ora scende ben evidente nella valle di Patino, direzione
ovest e segni assenti) – Fonte
di Patino q.1557 (Grande fonte abbeveratoio, la oltrepassiamo risalendo
pochi metri dove c’è una biforcazione del sentierino, il CAI 181 tiene quello a
destra in leggera discesa) - Bivio q.1470 (Il sentiero CAI 181 nel
frattempo si è allargato, dritto a sinistra inizia una marcata traccia, stiamo
sul nostro CAI 181 dritto a destra in discesa, cartelli assenti, in breve vira
a destra portandosi nel fondovalle) - Valle di Patino q.1340
(Arriviamo nella brulla vallata dove c’è un grande muretto di contenimento che
la sbarra, il CAI 181 l’aggira sulla destra e poco sotto comincia scendere la
vallata su forestale, segni CAI e direzione ovest) - Bivio q.1279 (A sinistra della forestale
inizia il CAI S.I. Sentiero Italia che si mantiene parallelo ma poco sotto di
noi, allo stato attuale segni e cartelli sono assenti e questo bivio passa
sicuramente inosservato, in breve possiamo notare alla nostra destra e poco
distanti da noi i contrafforti rocciosi del versante sud del monte Patino dove
è situata l’omonima grotta, indicazioni assenti) - Bivio q.1025 (Bivio della
forestale, a destra sale come CAI 182 ex CAI 21, noi continuiamo in falsopiano
sul CAI 181, qualche indicazione)
- Fonte q.1012 (Grande
fonte e bivio, tralasciamo il sentiero sterrato che scende a sinistra e stiamo
sulla nostra forestale in vista della forca d’Ancarano) – Bivio
q.1012 (Chiudiamo l’anello) - Forca di Ancarano q.1008
DISLIVELLO TOTALE: 1480 m
QUOTA MASSIMA: Monte Lieto q.1944
LUNGHEZZA: 21,5 Km
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario lungo e con notevole
dislivello dove l’unica difficoltà è la mancanza di segnatura CAI, allo stato
attuale discretamente segnato è il CAI 182 ex CAI 21
- Da sempre la segnatura CAI e la
numerazione dei sentieri nel parco dei Sibillini è sporadica e ambigua,
generalmente si procede a vista.
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Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
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Fonti
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-
Fonte a q.1012 dopo pochi minuti dalla partenza dalla forca d’Ancarano
-
Fonte di Patino q.1557 sul CAI 181
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Forca di Ancarano
|
0,00
|
Passo
Rapegna
|
3,20
|
Bivio
q.1012
|
0,02
|
Sella
q.1843
|
3,55
|
Bivio
q.952
|
0,16
|
Monte
Lieto
|
4,10
|
Incrocio
q.944
|
0,18
|
Monticello
|
4,17
|
Bivio
q.971
|
0,22
|
Passo
Rapegna
|
4,30
|
Sterrata
q.1150
|
0,42
|
Sella
q.1687
|
/
|
Deviazione
q.1165
|
0,44
|
Deviazione
q.1672
|
4,44
|
Quota
1390
|
1,10
|
CAI
S.I. Sent. Italia q.1729
|
4,55
|
Bivio
q.1721
|
1,52
|
Bivio q.1724
|
4,58
|
Forca
di Giuda
|
2,00
|
Fonte
di Patino
|
5,16
|
Sella
q.1827
|
2,14
|
Bivio
q.1470
|
5,30
|
Monte
Patino
|
2,20
|
Valle
di Patino
|
5,42
|
Sella q.1827
|
/
|
Bivio q.1279
|
5,50
|
Cima q.1887
|
2,32
|
Bivio q.1025
|
6,25
|
Forca
di Giuda
|
/
|
Fonte q.1012
|
6,27
|
Monte delle Rose
|
2,50
|
Bivio q.1012
|
6,28
|
Sterrata
q.1806
|
2,55
|
Forca di Ancarano
|
6,30
|
Sella q.1687
|
/
|
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|
|
|
|
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|
Dalla Cima quotata 1887 da IGM, scendiamo
dalla parte opposta con direzione est, la forca di Giuda è ben visibile sotto
di noi
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Deviazione q.1672 (Purtroppo questa
deviazione è molto difficile da individuare, segni e indicazioni assenti.
Poco prima che la nostra traccia si allarghi e inizi a scendere, dobbiamo
prendere un esile traccia dritto a destra che in leggera salita s’inoltra nel
bosco, in seguito sarà ben evidente e continuerà a procedere con direzione
sud)
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Dal Bivio q.1724 quando il tracciato si
biforca, li lasciamo entrambi e risaliamo a destra per pochi metri portarci
sul punto alto della verde dorsale, dalla parte opposta dove il prato ha
degli affioramenti rocciosi, dobbiamo individuare il sentiero CAI 181 che ora
scende ben evidente nella valle di Patino, direzione ovest e segni assenti
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