Oscurato dal dirimpettaio e più frequentato monte Peralba (Alpi Carniche sul confine Veneto/Friuli Venezia Giulia), l'ascesa al monte Lastroni non presenta particolari difficoltà e ci consente di ammirare i laghi d'Olbe con un esursione panoramica e solitaria.
DATA: 2 agosto 2018
PARTENZA: Dal
paese di Cima Sappada, nell’estremità nord orientale delle dolomiti tra Cadore
e Carnia (sul confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia), lasciamo la SR.355 e
risaliamo la stradina SP.22 con indicazioni per le sorgenti del Piave arrivando
dopo 4 km alla baita Rododendro dove parcheggiamo.
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/
ITINERARIO:
Baita Rododendro q.1446 (Iniziamo
percorrendo il CAI 138 su pista forestale in salita di fianco la baita
Rododendro in comune con il “Sentiero Naturalistico del Piave”, cartelli, in
breve un largo ponte ci fa attraversare il Torrente Piave) – Bivio q.1465 (A destra per
sentierino continua il “Sentiero Naturalistico del Piave “che sarà il nostro
ritorno, noi stiamo in salita sulla pista forestale CAI 138) – Ponticelli
q.1700 (Due piccoli ponticelli a breve distanza l’uno dall’altro, il
secondo dei quali è presso una piccola cascatella) – Bivio q.2002 (Nel frattempo il CAI 138
è uscito dal bosco e risalendo ripidamente a zig-zag arriva al bivio della
pista forestale con cartelli: a sinistra scende come CAI 140 al rifugio 2000, noi
stiamo a destra in salita che è sempre CAI 138) – Casera
d’Olbe q.2090 (Piccolo edificio in stato di abbandono con due lunghi
porticati, la pista forestale continua a salire) – Incrocio q.2164 (Cartelli, poco sopra
di noi c’è una piccola cappella: a sinistra scende il sentiero CAI 135 con
indicazioni per “Rientro alla Seggiovia”, dritto è CAI 141, noi andiamo a
destra, i laghi d’Olbe sono appena dietro il promontorio dove è situata la
cappella) – Laghi
d’Olbe q.2156 (Aggiriamo il lago tenendocelo alla nostra sinistra, poco
sopra possiamo notare i cartelli del bivio successivo) – Bivio
q.2168 (Abbiamo appena lasciato il lago e siamo risaliti al bivio con
cartelli, a sinistra in salita con direzione nord/ovest è il CAI 135 per il
passo del Mulo, noi teniamo il CAI 138 che risale a destra con direzione
nord/est per il monte Lastroni, segni assenti) – Bivio q.2220 (Alla nostra sinistra una
marcata traccia non segnata taglia e mantenendosi in falsopiano e si va a
ricollegare al CAI 135 che dal lago d’Olbe sale al passo del Mulo, continuiamo
a salire con il CAI 138 con direzione est che si mantiene a mezzacosta sotto la
cresta ovest del monte Lastroni) – Postazioni Militari q.2330 (Ruderi di postazioni
militari e muretti di sasso, il CAI 138 si mantiene alla loro destra) – Monte
Lastroni q.2449 (Oltrepassate alcune antiche postazioni militari, il
sentierino CAI 138 arriva sulla cima sormontata da una croce, quindi torniamo
sui nostri passi) – Postazioni Militari q.2330 – Bivio q.2220 (Ora
lasciamo il CAI 138, per non tornare al lago tagliamo a destra prendendo una
marcata traccia in falsopiano che si raccorda al CAI 135, segni e indicazioni
assenti) – Bivio
q.2251 (Innesto sul CAI 135 che risale dal lago d’Olbe, lo teniamo a destra
in salita oltrepassando un enorme macigno) – Bivio q.2334 (Attenzione che il nostro CAI
135 curva a U a sinistra e risale al soprastante passo del Mulo, dritto con
direzione est il sentierino ghiaioso non segnato conduce alla vicina sella
sopra la quale si erge una cima rocciosa) – Passo del Mulo q.2356 (Cartelli: dalla
forcella, sale a sinistra un camminamento roccioso e non segnato che segue la
Cresta Righile, il nostro CAI 135 invece deve scendere ripidamente dalla parte
opposta per esile traccia nel pendio in forte erosione e su ghiaie che ci fanno
perdere rapidamente quota al termine delle quali, sui 2260 metri, il sentiero
diventa evidente e continua a procedere con direzione nord/ovest verso la sella
Franza) – Sella Franza q.2180 (Larga sella
erbosa con cartelli quotata erroneamente in loco 2152 metri, incrocio:
prendiamo il CAI 129 che scende nella vallata a destra, est, e si mantiene per
sentierino a mezzacosta) – Bivio
q.1914 (Biforcazione del sentiero, cartelli assenti: dritto prosegue a
mezzacosta, il CAI 129 scende dritto a sinistra, indicazioni sulla roccia,
inoltrandosi in breve tra i fitti pini mughi poi nell’angusto bosco) – Sterrata
q.1808 (Usciti dal fitto bosco, il CAI 129 attraversa una radura e
s’innesta in una sterrata, cartelli: a sinistra è CAI 133 per la val Visdende,
noi la teniamo a destra in leggera salita che è sempre CAI 129 per le sorgenti
del Piave) – Passo del Roccolo q.1789 (La sterrata
CAI 129 scende fino alla verde radura del passo del Roccolo, crocevia di
sentieri e sterrate con cartelli: prendiamo la sterrata CAI 136 a destra per
lasciarla dopo pochi metri a favore del largo “Sentiero Naturalistico Piave”
che scende a destra, segni sporadici bianco/gialli) – Deviazione q.1688
(Attenzione ai segni, il largo sentiero ora scende ripidamente per andare ad
attraversare il corso d’acqua del Piave e conducendo direttamente sulla SP. 22,
il Sentiero Naturalistico Piave scende a destra per sentiero nel fitto bosco) – SP.22 q.1641 (Ci innestiamo
sulla strada asfaltata presso la casa Ochsn Sutte con fonte, la lasciamo
immediatamente per riprendere il Sentiero Naturalistico Piave che su ponticello
riattraversa il corso d’acqua e continua parallelo a pochi metri dallo stesso,
segni assenti e traccia poco evidente) – Ponticelli q.1634 (Due ponticelli a
breve distanza l’uno dall’altro ci fanno attraversare il corso d’acqua) – SP.22
q.1627 (Innesto sulla strada asfaltata presso un ponte a due arcate, la
teniamo a destra) – Deviazione
q.1613 (Lasciamo la strada asfaltata, il Sentiero Naturalistico Piave risale
a destra e continua parallelo poco sopra, cartelli e segni sporadici) – SP.22 q.1562 (Ci
reinnestiamo sulla strada asfaltata che lasciamo immediatamente,
l’attraversiamo e il nostro sentiero scende dalla parte opposta) – SP.22
q.1520 (Ci reinnestiamo sulla curva a U della SP.22, la teniamo a sinistra
in discesa) – Ponte Schordan q.1496
(Senza attraversare il grande ponte, lasciamo la strada asfaltata e risaliamo
dritto per sentiero, cartelli) – Bivio q.1465 (Chiudiamo
l’anello innestandoci sulla pista forestale CAI 138, scendiamo a sinistra e
attraversato il ponte siamo alla baita) – Baita Rododendro q.1446.
DISLIVELLO TOTALE: 1250 m
QUOTA MASSIMA: Monte Lastroni
q.2449
LUNGHEZZA: 15,5 km
DIFFICOLTA: E/EE
NOTE:
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Sentieri
|
- Lungo itinerario senza grosse difficoltà
che conduce alla cima poco frequentata del
monte Lastroni, per il dislivello totale è richiesta una buona condizione
fisica.
- Abbastanza frequentato il Sentiero Naturalistico
Piave che conduce alle sorgenti del Piave, cartelli ad ogni bivio, ma la
segnaletica bianco/gialla è sporadica.
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Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
|
Fonti
|
- Fontana alla baita
Rododendro.
- Fonte sulla SP.22 q.1641
presso la casa Ochsn Sutte.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Baita Rododendro
|
0,00
|
Bivio q.1465
|
0,03
|
Ponticelli q.1700
|
0,28
|
Bivio q.2002
|
1,05
|
Casera d’Olbe
|
1,17
|
Incrocio q.2164
|
1,25
|
Laghi d’Olbe
|
1,28
|
Bivio q.2168
|
1,30
|
Bivio q.2220
|
1,38
|
Postazioni Militari
|
1,52
|
Monte Lastroni
|
2,16
|
Postazioni Militari
|
/
|
Bivio q.2220
|
/
|
Bivio q.2251
|
2,52
|
Bivio q.2334
|
/
|
Passo del Mulo
|
3,10
|
Sella Franza
|
3,25
|
Bivio q.1914
|
4,06
|
Sterrata q.1808
|
4,28
|
Passo del Roccolo
|
4,37
|
Deviazione q.1688
|
4,48
|
SP 22 q.1641
|
5,00
|
Ponticelli q.1634
|
5,04
|
SP 22 q.1627
|
5,07
|
Deviazione q.1613
|
5,10
|
SP 22 q.1562
|
5,19
|
SP 22 q.1520
|
5,24
|
Ponte Schordan
|
5,29
|
Bivio q.1465
|
5,39
|
Baita Rododendro
|
5,42
|
Baita Rododendro q.1446
|
Indicazioni
alla Baita Rododendro
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Baita Rododendro q.1446 (Iniziamo
percorrendo il CAI 138 su pista forestale in salita di fianco la baita
Rododendro in comune con il “Sentiero Naturalistico del Piave”, cartelli, in
breve un largo ponte ci fa attraversare il Torrente Piave)
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Il CAI 138 su pista forestale
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Il CAI 138 su pista forestale
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Dal passo del Mulo il nostro CAI 135 scende
ripidamente dalla parte opposta per esile traccia nel pendio in forte
erosione e su ghiaie che ci fanno perdere rapidamente quota al termine delle
quali, sui 2260 metri, il sentiero diventa evidente e continua a procedere
con direzione nord/ovest verso la sella Franza
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