DATA: 1 luglio 2018
PARTENZA:
Con la statale Porrettana SS.64 (Bologna-Pistoia) usciamo a Silla e si prende
la SP.324 verso gli impianti sciistici del Corno alle Scale, circa 1 km prima di entrare a Lizzano in
Belvedere e in prossimità di una curva a gomito a destra, lasciamo la
strada provinciale e si seguono le indicazioni che portano ai paesi di Pianaccio e Monte Acuto. Noi
andiamo al paesino di Pianaccio con l’obiettivo di arrivare alla chiesetta dei
santi Giacomo e Anna, raggiungibile con la “via Maggiore” subito a destra
all’entrata dell’abitato presso il centro documentale dedicato allo scrittore
Enzo Biagi, oppure proseguendo salire come abbiamo fatto con la stradina che in
breve curva a U (possibilità di parcheggio) e dopo pochi metri il vicolo a
destra scende alla vicina chiesetta (circa 12 km dalla statale Porrettana
SS.64)
ITINERARIO:
Pianaccio q.740 (Oltrepassata la curva a U
con minuscolo parcheggio, dopo pochi metri ha inizio il nostro percorso: la
stradina continua a risalire per la locanda Alpina, noi scendiamo il vicolo a
destra passando di fianco la chiesa dei Santi Giacomo e Anna, ignoriamo subito
dopo la “via Maggiore” che scende e continuiamo sulla via “Pianaccio Vecchio”
dove ci sono i cartelli CAI. Al bivio che segue, la via Pianaccio Vecchio sale,
noi stiamo in leggera discesa e il vicolo termina dando inizio al sentiero CAI
151 che in falsopiano s’inoltra nel bosco dove c’è una maestà e costeggiando
una recinzione, segni sporadici) – Lavatoio q.717 (Grande fonte lavatoio asciutta) – Ponte
q.744 (Sul rio Fiammineda) – Fiammineda
q.808 (Borgo abbandonato dove solo un edificio è stato parzialmente
recuperato. Bivio e cartelli con fonte: a sinistra di fianco l’edificio
continua il CAI 151 per la Bocca delle Tese, noi andiamo a destra sul CAI 135
ex CAI 135A per Lizzano in Belvedere passando di fianco un rudere, direzione
est) – Rudere q.777 (Il CAI 135 continua in
leggera discesa sempre nel fitto bosco) – Rudere q.780 – Rio Cavo (D’estate quasi asciutto) – Rio
del Romitorio (D’estate quasi asciutto) – Rudere q.815 (Il sentiero ora comincia
a salire ripidamente) – Bivio
q.861 (Cartelli: a sinistra c’è il CAI 135 dismesso da anni causa frana che
conduce sul CAI 151 per la Bocca delle Tese e Fiammineda, continuiamo sul CAI 135
a destra ) – Rudere
q.846 – Fonte q.842 (Piccolo tubo con poca
acqua in basso sul sentiero che dà origine al canale di Carniana) – Bivio q.856 (Biforcazione con cartelli
nel fitto bosco, innesto sul CAI 125: dritto in leggera discesa conduce al
paese di Lizzano in Belvedere, noi lo teniamo dritto a sinistra in salita per
il monte Pizzo) – Bivio q.892 (Cartelli: a destra inizia
il CAI 125/B per Sette Casoni, stiamo a sinistra sul CAI 125 per il monte
Pizzo) – Deviazione q.942 (Sulla curva a destra
del CAI 125, dritto un sentierino non segnato conduce dopo pochi metri a un
punto panoramico) – Punto
panoramico q.943 – Deviazione q.942
(Riprendiamo a salire con il CAI 125) – Madonna
q.960 (Effige della madonna incastonata nella roccia e piccolo altare di
sasso con croce) – Croce
q.995 (Grande croce di legno, in breve cominciano ad apparire i primi
affioramenti rocciosi che danno origine ai Balzi dell’Angelo Perduto con
qualche passaggio mai esposto e su roccia buona di 1°-) – Monte
Pizzo q.1213 (I Balzi dell’Angelo Perduto hanno termine sul monte Pizzo
presso la seggiovia e il rifugio dismessi da decenni quotati 1194, l’area è
adibita come punto lancio di parapendio. Oltrepassiamo l’edificio e una fonte
asciutta ignorando la forestale che sale dalla nostra destra, e risaliamo la
scalinata che culmina sul punto alto dove è situata una cappella dietro la
quale il CAI 125 poco indicato continua su sentiero nel bosco) – Le Tese q.1231 (Punto alto del
pianeggiante sentiero CAI 125 all’interno del fitto bosco, passa inosservato) – Bivio
q.1185 (Attenzione che il CAI 125 curva a gomito a destra in discesa,
dritto sulla dorsale boscosa continua una traccia non segnata) – Bocca
delle Tese q.1173 (Usciamo dal bosco e siamo nella radura, incrocio con
cartelli: a sinistra scende il CAI 151 per Fiammineda e Pianaccio, a destra c’è
la sterrata CAI 127 per Budiara, noi risaliamo dalla parte opposta tenendo il CAI
125 per il monte Grande che in breve rientra nel bosco e ci rimarrà per
l’intera ascesa, direzione ovest) – Bivio
q.1462 (Cartelli nel fitto bosco: a destra inizia il CAI 125/A per il passo
Saltiolo, stiamo sul CAI 125 a sinistra in salita) – Monte
Grande q.1531 (All’uscita dal bosco siamo sulla vetta, nessuna indicazione.
Il panorama spazia verso il monte La Nuda, il Corno alle Scale, il monte
Cavallo e i sottostanti paesi di Pianaccio e Monteacuto, continuiamo sul CAI
125 che scende dalla parte opposta, sud/ovest per rientrare nel bosco) – Sboccata dei Bagnadori q.1274 (Incrocio
di forestali con cartelli al termine della discesa, teniamo quella a sinistra
che è CAI 123/CAI 115) – Rifugio Bagnadori q.1259 (Rifugio
forestale sempre chiuso e fonti d’acqua poco sotto) – Deviazione
q.1263 (Lasciamo la forestale che continua come CAI 123, prendiamo il
sentiero CAI 115 a sinistra) – Fosso q.1132 (Fosso d’acqua affluente del
fosso dei Bagnadori, ora il CAI 115 comincia costeggiare quest’ultimo) – Fosso
dei Bagnadori q.1050 (Fosso con buona portata d’acqua, lo guadiamo e
continuiamo a scendere paralleli ora tenendocelo alla nostra sinistra) – Rudere
q.870 (Nel passato era adibito all’essicazione delle castagne) – Fosso dei Bagnadori q.820 (Lo guadiamo
e il CAI 115 si riporta sul lato sinistro del corso d’acqua, questo tratto è
generalmente molto infrascato) – Presa
d’acqua q.805 (Nascosta dalla fitta vegetazione) – Asfaltata q.798 (Innesto sulla curva a
U della stradina asfaltata, a sinistra sale alle case di Campo di Serra, la
teniamo a destra in discesa) – Bivio
q.785 (Appena prima della recinzione che costeggia la stradina, a destra
scende il sentierino CAI 115/A per Il Pizzetto in stato di abbandono, passa
inosservato) – Bivio q.769 (Bivio della stradina
asfaltata, a destra conduce verso il rifugio Segavecchia, stiamo a sinistra
passando davanti alla Locanda Alpina) – Pianaccio
q.740.
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Monte
Grande q.1531
LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA: E/EE
NOTE:
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Sentieri
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- L’aggiunta della difficoltà EE viene data
solo per la salita
dei Balzi dell’Angelo Perduto, per il resto difficoltà E
- L'itinerario si svolge principalmente nel bosco ed è particolarmente adatto nei periodi estivi
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Rifugi-Bivacchi
|
- Il rifugio dei Bagnadori
è sempre chiuso, viene dato solo in autogestione su richiesta.
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Fonti
|
-
Fonte alla chiesa di
Pianaccio.
-
Fonte/Lavatoio sul CAI 151 (anno 2018 asciutta).
-
Fonte alle case di Fiammineda.
-
Fonte q.842 sul CAI 135 (tubo con poca acqua ai piedi del sentiero presso il
Canale di Carniana).
-
Fonte al rifugio forestale dei Bagnadori.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Pianaccio
|
0,00
|
Seggiovia
M.Pizzo
|
2,25
|
Lavatoio
|
0,08
|
Cappella
di M.Pizzo
|
2,28
|
Ponte q.744
|
0,15
|
Le
Tese
|
/
|
Fiammineda
|
0,23
|
Bivio
q.1185
|
2,36
|
Rudere q.777
|
0,38
|
Bocca
delle Tese
|
2,41
|
Rudere q.780
|
0,44
|
Bivio
q.1462
|
3,15
|
Rio Cavo
|
/
|
Monte
Grande
|
3,25
|
Rio del Romitorio
|
/
|
Sboccata
dei Bagnadori
|
3,52
|
Rudere q.815
|
1,05
|
Rifugio
dei Bagnadori
|
3,55
|
Bivio q.861
|
1,12
|
Deviazione
q.1263
|
3,57
|
Rudere q.846
|
1,15
|
Fosso
q.1132
|
4,13
|
Fonte q.842
|
1,18
|
F. dei Bagnadori q.1050
|
4,21
|
Bivio
q.856
|
1,35
|
Rudere q.870
|
4,41
|
Bivio
q.892
|
1,39
|
F. dei Bagnadori q.820
|
4,49
|
Deviazione
q.942
|
1,43
|
Presa d’acqua
|
4,55
|
Punto
panoramico
|
/
|
Asfaltata
q.798
|
4,56
|
Deviazione
q.942
|
/
|
Bivio q.785
|
4,57
|
Madonna
|
1,48
|
Bivio q.760
|
4,59
|
Croce
|
1,55
|
Pianaccio
|
5,05
|
Bivio q.856 (Biforcazione con cartelli nel
fitto bosco, innesto sul CAI 125: dritto in leggera discesa conduce al paese
di Lizzano in Belvedere, noi lo teniamo dritto a sinistra in salita per il
monte Pizzo)
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Bocca delle Tese q.1173 (Usciamo dal bosco
e siamo nella radura, incrocio con cartelli: a sinistra scende il CAI 151 per
Fiammineda e Pianaccio, a destra c’è la sterrata CAI 127 per Budiara, noi
risaliamo dalla parte opposta tenendo il CAI 125 per il monte Grande che in
breve rientra nel bosco e ci rimarrà per l’intera ascesa, direzione ovest)
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