Grandiosa traversata in cresta dal Dente di Venal al monte Fagoreit che ha nella sua parte intermedia la massiama elevazione con il Crep Nudo (Catena dell'Alpago sul confine Veneto/Friuli V.G). Itinerario molto lungo e faticoso in ambiente solitario e selvaggio, solo per escursionisti esperti.
DATA: 22 agosto 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A.27 Mestre-Belluno usciamo al casello di Fadalto-Santa Croce e
con la SS.51 teniamo le indicazioni per il lago di Santa Croce arrivandoci dopo
circa 2 km, continuiamo a destra sulla SP.423 per altri 5 km (sponda orientale
del lago) e arrivati a Farra d’Alpago oltrepassando il ponte sul torrente Tesa
voltiamo a destra intraprendendo la SP.422 (indicazioni per Tambre e
Cansiglio). Percorriamo la SP.422 per 4,6 km oltrepassando i paesi di Puos
d’Alpago e Cornei fino al bivio con la SP.5 a sinistra che risaliamo attraversando
paese di Lamosano fino arrivare alla borgata di Funes (circa altri 5,7 km). Ora
ci portiamo con la minuscola stradina dietro l’abitato dove si possono notare
le indicazioni per la casera Crosetta nostro punto di partenza (circa 1,5 km
dalla borgata di Funes con stretta stradina in salita, gli ultimi 600 metri
sono di carrozzabile)
Stralcio della mappa Tabacco foglio 012, http://www.tabaccoeditrice.it/ Via E. Fermi, 78 33010 Tavagnacco (Ud) tel. 0432 573822 fax 0432 573823 e-mail: info@tabaccoeditrice.com
ITINERARIO:
Casera Crosetta q.1156 (Grande casera
ristrutturata generalmente chiusa e parcheggio. Iniziamo risalendo la pista forestale chiusa da sbarra di fianco la fonte,
ignoriamo quella che scende) – Casera Venal q.1260 (Risaliti alcuni
tornanti della forestale arriviamo al bivio con
cartelli, dritto a sinistra inizia il sentiero CAI 932 per la ferrata
Costacurta e il monte Fagoreit che sarà il nostro ritorno, noi saliamo a destra
arrivando dopo poche decine di metri alla
casera Venal dove termina di fatto la
forestale o carrozzabile d’accesso, quindi
continuiamo sul sentiero CAI 933/CAI 934 a
sinistra poco sotto l’edificio dove è situata una piccola presa d’acqua e in
breve entriamo nel bosco) – Bivio q.1300 (Biforcazione del
sentiero, cartelli assenti: dritto a sinistra continua
il CAI 933/CAI 934, noi stiamo dritto a
destra su mulattiera non segnata) – Bivio q.1362 (La mulattiera non
segnata ha tagliato e ci innestiamo sul CAI 934, a sinistra conduce al CAI 933,
noi andiamo a destra, direzione sud/est) – Anfratto q.1740 (Nel frattempo il CAI 934
è uscito dal bosco e risalendo ci manteniamo sul bordo sinistro del grande
vallone “La Valle” caratterizzato da sfasciumi. Pochi metri sopra il sentiero notiamo una piccola grotta che
potrebbe essere utile come riparo temporaneo, procediamo mantenendo la direzione sud/est in costante
ascesa) – Bivio
q.1860 (Percorrendo a mezzacosta la lunga vallata di sfasciumi nel suo
versante orientale, arriviamo al bivio con cartelli proprio sotto il Dente di Venal
innestandoci sul CAI 936: a destra in 20 minuti conduce alla forcella di Venal, noi
andiamo a sinistra con indicazioni per il Crep Nudo, il sentiero di fatto si
mantiene inizialmente poco sopra al CAI 934 dal quale siamo arrivati, direzione
sud/ovest, si procede sempre a mezzacosta)
–
Sella q.1871 (Il sentiero CAI
936 che si manteneva a mezzacosta con alcuni tratti in leggera discesa e in
discreta esposizione, risale fino a raggiungere la sella di cresta quotata 1871
dalle mappe. Ora si continua lasciando la cresta appena guadagnata procedendo a
mezzacosta poco sotto la stessa sul versante de La Valle, direzione nord/ovest,
traccia esile tra erba e roccette) – Cresta q.1955 (Il CAI 936 che dalla
Sella q.1871 continuava a mezzacosta, in breve inizia a salire ripidamente a
destra il pendio erboso e riguadagna la cresta e ora la tiene fedelmente con direzione nord, attenzione
che la traccia è poco evidente) – Cima
q.2025 (Cima senza toponimo quotata 2025 metri da IGM, l’anonimo punto alto
lo raggiungiamo facendo una breve deviazione dal CAI 936 che transita poco
sotto, il panorama è a 360° e spazia dalla vista del monte Venal alle nostre spalle, ai monti Capel Grande e all’impressionante
mole del Crep Nudo nostre prossime mete davanti a noi) – Capel Grande q.2071 (Sulla cima solo un
omino di sasso senza indicazioni, ora il CAI
936 scende ripidamente mantenendo la direzione nord su aerea crestina rocciosa,
non difficile ma da prestare attenzione, davanti a noi si erge maestoso il Crep Nudo con la
sua verticale parete orientale) – Bivio
q.2073 (Cartelli nei pressi di un costone roccioso: a sinistra scende il
CAI 933 che attraverso la valle de Le Buse riporta alla casera Venal, noi stiamo sul CAI 936 che ora inizia a risalire il pendio tra sfasciumi
di roccia) – Bivio q.2107 (Appena risaliti dal
bivio precedente ci sono le indicazioni sui macigni e la biforcazione della
traccia: a sinistra il CAI 936 continua a salire, indicazioni per il monte
Crepon, noi risaliamo a destra, est, indicazioni per il Crep Nudo, sporadici segni rossi tra gli sfasciumi) – Crep Nudo q.2207 (Croce di vetta, torniamo sui nostri
passi) – Bivio q.2107 (Ora riprendiamo il CAI 936 verso il monte Crepon) – Monte
Crepon q.2107 (Il CAI 936 che nel frattempo ha perso quota, arriva a una
sottile e affilata crestina rocciosa che va superata mantenendosi appena sotto
sul lato della casera di Venal, dalla parte opposta in breve ci sono i cavi d’acciaio
che ci aiutano a superare una piccola ma ripida paretina rocciosa in discreta esposizione.
Terminato il cavo d’acciaio, il CAI 936 pur non toccando il punto alto poco
sopra di noi, si mantiene a mezzacosta sempre sul versante della casera Venal per esile traccia, infida e a tratti esposta, da prestare molta
attenzione) – Sella q.1930 (Nella seconda parte, il CAI
936 per traccia a mezzacosta continua senza problemi ricollegandosi alla cresta
nei pressi dell’ampia depressione caratterizzata da macigni di roccia sparsi
nel manto erboso e quotata 1930 dalla mappa IGM. Il CAI 936 continua a
mezzacosta in falsopiano nel verde pendio, la traccia è esile e poco evidente,
buona la segnatura, direzione ovest) – Foro q.1970 (Il CAI 936 che procedeva a
mezzacosta, inizia a risalire per riportarsi sulla cresta, poco sopra di noi si
può notare un foro o piccolo arco naturale nella roccia, il punto alto è
quotato 2006 m da IGM) – Forcella
Fagoreit q.1925 (Indicazioni assenti. Se a sinistra il versante sud,
degrada dolcemente in direzione della
casera Venal, il versante a destra, nord, precipita
verticalmente su Le Grave. Il sentiero CAI 936 continua su cresta erbosa con
direzione ovest a filo del precipizio) –
Canalone detritico q.2005
(Risalito un pendio erboso, arriviamo fino al suo termine dove grazie a un
breve ma esposto traverso entriamo nel canalone detritico che ha origine
direttamente dalla cresta appena sopra di noi. Attraversiamo il canalone e
dalla parte opposta si risalgono ripide zolle erbose in esposizione sul canale
stesso, si continua per un breve tratto pianeggiante che subito ci conduce a
disarrampicare delle roccette con passaggi di 1°/1°+) – Monte
Fagoreit q.2094 (Indicazioni assenti, continuiamo sulla cresta che scende
alla verde sella appena sotto di noi) – Bivio q.2087 (Cartelli: dritto la
cresta senza segnatura conduce nel versante orientale del monte Teverone, dalla
nostra destra sotto di noi esce la ferrata Costacurta che attraversa il
verticale versante nord/est del monte Teverone, noi scendiamo a sinistra sul
CAI 932 tra pendii erbosi e colate di pietrisco, segni sporadici e traccia poco
evidente, direzione sud) – Sella q.1662 (Al termine della discesa
a zig-zag nelle ghiaie, arriviamo alla verde sella appena sotto il promontorio
del Col Fontana che divide in due parti la vallata, il nostro CAI 932 scende a
sinistra nel verde valloncello percorso da una lingua detritica, direzione
sud/est) – Casera Venal q.1260 (Già durante la discesa potevamo
vedere la casera, ora ripercorriamo la forestale fino all’auto) – Casera Crosetta q.1156.
DISLIVELLO TOTALE: 1550 m
QUOTA MASSIMA: Crep Nudo q.2207
LUNGHEZZA: 11,8 km
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario ben segnato, molto lungo e
faticoso. Arrivati alla vetta del Crep
Nudo possiamo valutare la nostra condizione fisica perché siamo esattamente a
metà percorso, eventualmente possiamo fare ritorno scendendo con il CAI 933 che attraverso la valle de Le Buse ci
riporta alla casera Venal in circa 1,30
ore. Se optiamo per il giro integrale, la seconda parte che conduce fino al monte Fagoreit è sicuramente più impegnativa con
alcuni tratti che richiedono piede fermo (presente un breve tratto attrezzato
che risale al monte Crepon).
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Rifugi-Bivacchi
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- Assenti.
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Fonti
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- Fonte d’acqua alla casera
Crosetta.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Casera Crosetta
|
0,00
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Casera
Venal
|
0,11
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Bivio
q.1300
|
0,18
|
Bivio
q.1362
|
0,24
|
Anfratto
|
1,23
|
Bivio
q.1860
|
1,40
|
Sella
q.1871
|
2,00
|
Cresta
q.1955
|
2,15
|
Cima
q.2025
|
2,25
|
Capel
Grande
|
2,43
|
Bivio
q.2073
|
3,28
|
Bivio
q.2107
|
3,32
|
Crep
Nudo
|
3,45
|
Bivio
q.2107
|
3,55
|
Monte
Crepon
|
4,20
|
Sella q.1930
|
4,40
|
Foro q.1970
|
4,58
|
Forcella
Fagoreit
|
5,20
|
Canalone
detritico
|
5,40
|
Monte
Fagoreit
|
6,03
|
Bivio q.2087
|
6,06
|
Sella
q.1662
|
6,45
|
Casera
Venal
|
7,20
|
Casera
Crosetta
|
7,30
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Bivio q.1860 (Arriviamo
al bivio con cartelli proprio sotto il Dente di Venal innestandoci sul CAI
936: a destra in 20 minuti conduce alla forcella di Venal, noi andiamo a
sinistra con indicazioni per il Crep Nudo, il sentiero di fatto si mantiene
inizialmente poco sopra al CAI 934 dal quale siamo arrivati)
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Sella q.1871
(Il sentiero CAI 936 che si manteneva a mezzacosta con alcuni tratti in
leggera discesa e in discreta esposizione, risale fino a raggiungere la sella
di cresta quotata 1871 dalle mappe. Ora si continua lasciando la cresta
appena guadagnata procedendo a mezzacosta poco sotto la stessa sul versante
de La Valle, direzione nord/ovest, traccia esile tra erba e roccette)
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Dal Capel Grande il CAI 936 scende
ripidamente mantenendo la direzione nord su aerea crestina rocciosa, non
difficile ma da prestare attenzione, davanti a noi si erge maestoso il Crep
Nudo con la sua verticale parete orientale
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Monte Crepon q.2107 (Il CAI 936 che nel
frattempo ha perso quota, arriva a una sottile e affilata crestina rocciosa
che va superata mantenendosi appena sotto sul lato della casera di Venal,
dalla parte opposta in breve ci sono i cavi d’acciaio che ci aiutano a
superare una piccola ma ripida paretina rocciosa in discreta
esposizione)
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