DATA: 10 marzo 2019
PARTENZA: Da
Imola (Emilia-Romagna) prendiamo la SP.610 per Firenzuola arrivando dopo 23,3
km a Castel del Rio. Dal centro del paese presso l’antico maniero del Palazzo
Alidosi, continuiamo a percorrere la SP.610 esattamente per 2,1 km quando la
lasciamo per risalire a destra la minuscola stradina con indicazioni per
Sant’Andrea, ignoriamo dopo 100 metri la stradina “via Sestetto” a destra che
termina a delle abitazioni, e la successiva dopo 500 m sempre sulla destra,
quindi arriviamo alla chiesa di Sant’Andrea dove parcheggiamo (1,1 km dalla
SP.610).
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 26-Comune di Castel del
Rio, si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) via
Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)
info@iga-cartografia.it
- tel. 328-2279646
ITINERARIO:
Chiesa di Sant’Andrea q.357 (La stradina
asfaltata prosegue arrivando subito alla borgata di Sant’Andrea, noi iniziamo a
camminare risalendo la carrozzabile di fianco la chiesa con numero civico
1156/A-B-C che è CAI 717) – Poggio Sant’Andrea q.405
(Antico nucleo di origine medioevale, termina la carrozzabile, il CAI 717 continua
su mulattiera a sinistra in salita poco sopra la piazzola, segni CAI) – Incrocio
q.424 (Siamo appena risaliti con la mulattiera da Poggio Sant’Andrea e
arriviamo presso un muretto di sasso, a destra scende un vecchio sentiero,
sempre a destra un altro risale, il nostro CAI 717 curva a sinistra) – Sella
q.451 (Risalendo arriviamo su una selletta del crinale, a destra un
sentiero non segnato conduce al vicino promontorio quotato 498 m dalla CTR
Emilia-Romagna, il CAI 717 continua a sinistra in piano) – Bivio q.458 (Dopo pochi metri avere
lasciato la sella manteniamo il CAI 717 sotto il crinalino con direzione ovest,
a destra inizia un sentiero non segnato per Punta delle Are) – Incrocio
q.462 (Incrocio di sterrate e cartelli assenti: a destra sale, stiamo a sinistra
e dopo pochi metri ci innestiamo in una curva a U della sterrata, a sinistra
scende, la teniamo a destra in salita che è sempre CAI 717 inoltrandoci in un
castagneto) – Bivio q.517 (Siamo nel
castagneto, se non fosse per la buona segnatura CAI il nostro sentiero si
confonderebbe, quindi arriviamo a un bivio che potrebbe passare inosservato:
dritto il sentiero continua in piano, il CAI 717 risale ripidamente a destra) – Incrocio q.552 (Al
termine della ripida salita ci portiamo nella parte superiore del castagneto, a
sinistra un sentiero non segnato probabilmente si ricollega al bivio
precedente, andiamo a destra seguendo i buoni segni e ignorando il sentierino non
segnato a sinistra poco sotto dei macigni di sasso) – Bivio q.642 (Continuando a risalire ci
allontaniamo dal castagneto e arriviamo alla biforcazione, cartelli assenti:
dritto prosegue il largo sentiero, il CAI 717 prende il sentierino a sinistra che
inoltrandosi nella boscaglia compie un ampio giro a semicerchio virando a
sud/ovest) – Monte
Pedona q.696 (Il sentierino CAI 717 lo aggira nel versante sud) – Incrocio
q.720 (Arriviamo su un crinalino e il sentierino si innesta in un incrocio
di sterrate: a sinistra continua il CAI 717 per Castiglioncello passando per
Lama dei Ronchi e Ca’ Negheredola o Garnia, dalla parte opposta la sterrata
scende, noi facciamo il giro più lungo risalendo la sterrata sul crinale a
destra, direzione nord/est e segni assenti)
–
Bivio q.778 (Bivio del sentiero
sterrato durante la salita del crinale: a destra va a ritroso, continuiamo
diritto che in breve vira a sinistra, segni e cartelli assenti) – Bivio q.790
(Biforcazione, davanti a noi appare il modesto promontorio quotato 834 m da
IGM: un sentiero lo aggira sulla sinistra, stiamo sulla sterrata che lo aggira
a destra in discesa) – Passo del Colonnello q.770 (Incrocio di
sterrate presso un cippo commemorativo: dritto la sterrata risale verso
l’evidente e roccioso monte Pratolungo, a destra a ritroso una sterrata scende,
noi andiamo a sinistra in discesa, cartelli e segni assenti, direzione sud) – Bivio
q.700 (La sterrata si biforca, dritto a destra continua a scendere, stiamo
dritto a sinistra che prosegue in falsopiano) – Lama
di Monte Fune q.665 (Il rudere infrascato è quotato 665 m da IGM o 670,6 da
CTR Toscana. Torniamo indietro sui nostri passi risalendo fino alla curva che
lo precedeva) – Deviazione q.680 (Risaliti sulla curva
a gomito che precedeva l’arrivo al rudere, individuiamo a sinistra un sentierino
non segnato che scende per intraprendere un crinalino con direzione sud/ovest,
ignoriamo invece anche se è poco evidente e passa inosservato, un sentierino non
segnato che scende sempre a sinistra ma dopo pochi metri avere aggirato la
curva) – Bivio
q.525 (Scendendo il crinalino ricoperto da radi arbusti, il sentierino curva
a gomito a sinistra passando sotto una paretina di macigni, quindi arriviamo in
breve al bivio con cartelli: a destra il sentierino in stato di abbandono
scende al torrente Vincarolo, noi continuiamo dritto per sentierino a
mezzacosta ora con direzione nord/est, indicazioni per Castiglioncello e
qualche sporadico segno) – Fosso q.458 (Fosso con poca acqua,
affluente del torrente Vincarolo) – Bivio
q.443 (Manteniamo il sentiero a mezzacosta che stiamo percorrendo notando
sull’opposto versante il grande complesso de Il Piano, casa colonica
recuperata, un sentiero con segni CAI scende alla nostra destra al torrente
Vincarolo, cartelli assenti) – Bivio
q.362 (Scendendo un tratto di lastricato roccioso nel bosco siamo al bivio
senza cartelli: dritto ora il sentiero incomincia a salire ripidamente per
andarsi a innestare al CAI 717 in direzione di Ca’ Negheredola, noi scendiamo a destra al torrente Vincarolo) – Torrente Vincarolo q.349
(Dopo il facile guado risaliamo dalla parte opposta) – Sterrata
q.372 (Innesto sulla sterrata, la teniamo a sinistra, segni e indicazioni assenti) – Bivio q.367 (Biforcazione della
sterrata, dritto a destra sale, noi stiamo
dritto a sinistra che in seguito scende a zig-zag) – Torrente
Vincarolo q.319 (Dopo il guado la
sterrata sale) – Bivio q.328 (Al termine
della salita raggiungiamo il crinalino, a sinistra c’è il sentiero CAI 717 che risale verso la cresta rocciosa, teniamo la
sterrata a destra notando l’antico nucleo infrascato di Castiglioncello) – Deviazione
q.328 (Prima che la sterrata inizi a scendere verso la cascata che vediamo
in lontananza e l’abitato di Moraduccio, la lasciamo e prendiamo il sentierino
infrascato alla nostra destra che velocemente ci conduce alle case abbandonate
di Castiglioncello poco sopra di noi, segni e indicazioni assenti) – Castiglioncello q.349
(Ruderi dell’antico borgo di Castiglioncello, dopo la visita torniamo sui
nostri passi) – Deviazione q.328 – Bivio q.328 (Ora
tralasciamo il proseguo con la sterrata che scende al torrente dal quale siamo
arrivati, andiamo dritto e iniziamo il CAI 717 che risale la cresta, in breve dobbiamo
superare un breve passaggio esposto e attrezzato con cavo) – Bivio
q.355 (Superato il tratto attrezzato raggiungiamo la biforcazione del CAI
717, cartelli: dritto a sinistra si mantiene a mezzacosta sul versante occidentale
della cresta verso Ca’ Negheredola, noi
stiamo dritto a destra sul versante orientale sempre a mezzacosta con la parete
sotto di noi che precipita sul fiume Santerno) – Crinalino q.377 (Il CAI 717 supera il
modesto crinalino e ora procedendo sempre a mezzacosta si allarga) – Sterrata q.353 (Innesto su
sterrata, il CAI 717 la tiene a sinistra in vista della vicina Ca’ Fanti) – Ca’ Fanti q.362 (Casa
abbandonata in posizione panoramica) – Bivio
q.350 (Bivio della sterrata, a sinistra sale, teniamo quella
principale che stiamo percorrendo, in breve diventa cementata e risale) – Asfaltata
q.366 (Al termine della salita, lo stradello cementato si innesta nella
stradina asfaltata, la teniamo a destra arrivando in breve alle case di Sant’Andrea
e alla successiva chiesa) – Chiesa di Sant’Andrea
q.357.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 12,7 km
DIFFICOLTA: E
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DISLIVELLO TOTALE: 700 m
QUOTA MASSIMA: 790 m
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Sentieri
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- Itinerario non banale nonostante la
lunghezza e il dislivello moderati, alcuni sentieri non sono segnati e
potrebbero creare qualche difficoltà.
- La visita al borgo abbandonato di
Castiglioncello nonostante gli anni di degrado rimane sempre affascinante (le
case sono facilmente raggiungibili eventualmente partendo dal paese di Moraduccio
con la carrozzabile che scende alla cascata sottostante la SP.610, poi su
larga mulattiera.
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Rifugi-Bivacchi
|
- Assenti
|
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Fonti
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-
Assenti
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Chiesa di S. Andrea
|
0,00
|
Bivio q.443
|
2,00
|
Poggio
Sant’Andrea
|
0,06
|
Bivio q.362
|
2,15
|
Incrocio
q.424
|
0,07
|
T.
Vincarolo q.349
|
2,17
|
Bivio q.458
|
0,08
|
Sterrata q.372
|
2,19
|
Sella
q.451
|
0,14
|
Bivio
q.367
|
2,21
|
Incrocio
q.462
|
0,20
|
T.
Vincarolo q.319
|
2,27
|
Bivio
q.517
|
0,29
|
Bivio q.328
|
2,29
|
Incrocio
q.552
|
0,33
|
Deviazione
q.328
|
2,31
|
Bivio
q.642
|
0,41
|
Castiglioncello
|
2,34
|
Monte
Pedona
|
/
|
Deviazione
q.328
|
/
|
Incrocio
q.720
|
0,55
|
Bivio q.328
|
/
|
Bivio q.778
|
1,00
|
Bivio q.355
|
2,43
|
Bivio
q.790
|
1,04
|
Crinalino q.377
|
3,04
|
Passo del Colonnello
|
1,10
|
Sterrata
q.353
|
3,20
|
Bivio
q.700
|
1,16
|
Ca’
Fanti
|
3,23
|
Lama di Monte Fune
|
1,27
|
Bivio
q.350
|
3,28
|
Deviazione q.680
|
1,29
|
Asfaltata
q.366
|
3,32
|
Bivio
q.525
|
1,46
|
Chiesa di S. Andrea
|
3,38
|
Fosso q.458
|
1,54
|
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Incrocio q.720 (Arriviamo su un crinalino e
il sentierino si innesta in un incrocio di sterrate: a sinistra continua il
CAI 717 per Castiglioncello passando per Lama dei Ronchi e Ca’ Negheredola o
Garnia, dalla parte opposta la sterrata scende, noi facciamo il giro più
lungo risalendo la sterrata sul crinale a destra, direzione nord/est e segni
assenti)
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Bivio q.525 (Scendendo il crinalino
ricoperto da radi arbusti, il sentierino curva a gomito a sinistra passando
sotto una paretina di macigni, quindi arriviamo in breve al bivio con
cartelli: a destra il sentierino in stato di abbandono scende al torrente
Vincarolo, noi continuiamo dritto per sentierino a mezzacosta ora con
direzione nord/est, indicazioni per Castiglioncello e qualche sporadico
segno)
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Deviazione q.328 (Prima che la sterrata
inizi a scendere verso la cascata che vediamo in lontananza e l’abitato di
Moraduccio, la lasciamo e prendiamo il sentierino infrascato alla nostra
destra che velocemente ci conduce alle case abbandonate di Castiglioncello
poco sopra di noi, segni e indicazioni assenti)
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Bivio q.328
(Ora tralasciamo il proseguo con la sterrata che scende al torrente dal quale
siamo arrivati, andiamo dritto e iniziamo il CAI 717 che risale la
cresta)
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Bivio q.355 (Superato il tratto attrezzato
raggiungiamo la biforcazione del CAI 717, cartelli: dritto a sinistra si
mantiene a mezzacosta sul versante occidentale della cresta verso Ca’
Negheredola, noi stiamo dritto a destra sul versante orientale sempre a
mezzacosta con la parete sotto di noi che precipita sul fiume Santerno)
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