L'itinerario ripercorre una sottile cengia naturale sotto il versante ovest della Cresta del Garnerone (Alpi Apuane, Toscana) con ascesa finale al monte Grondilice, itinerario per escursionisti esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS.
DATA: 21 ottobre 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A15 Parma-La Spezia, usciamo al casello di Aulla e prendiamo la
SS.63 seguendo le indicazioni per Fivizzano arrivando al paese di Rometta, lo
attraversiamo e dopo 1,5 km voltiamo a destra (12,5 km da Aulla) dove troviamo
i cartelli per Vinca. Oltrepassiamo i paesi di Cassano, Gragnola, Monzone fino
ad arrivare a Vinca e all’entrata dell’abitato, teniamo la stradina a destra
che bypassa le case da sotto, quindi proseguiamo finché, non notiamo sulla
nostra sinistra la piccola cappella e la statua della Madonna dei Cavatori di
Vinca (circa 30 km da Aulla), continuiamo sulla stradina asfaltata in stato di
abbandono e in pessimo stato fino al termine dopo circa 2 km.
ITINERARIO:
Partenza q.928 (Al termine della stradina
asfaltata, dritto un ponticello attraversa un fosso d’acqua e inizia un largo
tracciato, noi risaliamo il sentierino CAI 153 a sinistra nel bosco, cartello) – Cà
Farfareto q.998 (Rudere infrascato) – Bivio q.1025 (Al
termine della salita usciamo dal bosco e ci innestiamo in un sentiero sassoso,
a sinistra è CAI 38, noi andiamo a destra che è sempre CAI 38 in comune con il CAI
153) –
Bivio q.1036 (Dopo pochi
metri dal bivio precedente lasciamo il CAI 38/CAI 153 che continua dritto,
andiamo a sinistra per sentiero non segnato, indicazioni assenti) – Deviazione
q.1038 (Il sentiero termina presso un casotto recintato, un minuto prima di
arrivarci lasciamo il sentiero e andiamo a destra, est, inizialmente a vista
poi seguendo una sottile traccia che risale il pendio erboso caratterizzato da
macigni sparsi e isolati alberelli, puntando di fatto verso la Cresta del
Garnerone ben visibile di fronte a noi) – CAI
37 q.1222 (Anche nel caso non avessimo seguito integralmente la traccia,
risalendo con direzione est ci innestiamo d’obbligo sul CAI 37 che transita
parallelo alla cresta, a sinistra conduce ai ruderi delle Capanne del Giovo e a
Foce Giovo, noi lo teniamo a destra, sud, su sentiero a mezzacosta e in falsopiano
verso il rifugio Capanna Garnerone) – Deviazione q.1214 (Il sentiero CAI 37
ha appena attraversato un pendio detritico e presso una roccia con la segnatura
del CAI si nota una sbiadita segnatura azzurra, quindi lasciamo il sentiero e
risaliamo a sinistra con direzione est su esile traccia di passaggio poco
evidente, manteniamoci praticamente paralleli al margine della colata detritica
che scende dalla foce del Gobbo e dall’appariscente rilievo squadrato de Il
Gobbo sulla Cresta del Garnerone che possiamo prendere come punto di
riferimento, in seguito sporadici segni azzurri e omini di sasso) – Deviazione q.1395 (La nostra traccia
che saliva verso la foce del Gobbo, ora cambia direzione e vira a destra,
sud-sud/est, mantenendosi a mezzacosta sotto la Cresta del Garnerone e
attraversando una minuscola macchia di bosco, iniziamo di fatto a percorrere la
cengia del Garnerone che in questo frangente è ancora poco evidente) – Spalla q.1520 (La
nostra traccia su cengia ora è evidente e seguiamo sporadici omini di sasso o
segni azzurri, oltrepassato il punto quotato 1503 m da IGM ci appare in
lontananza lo spallone che raggiungiamo senza difficoltà continuando dalla
parte opposta) – Anfratto q.1538 (Stiamo
procedendo sulla cengia e in prossimità di arrivare a una spalla erbosa, a
sinistra poco sopra di noi si può notare l’anfratto verticale denominato “Il Bivacco”
dove un masso sospeso funge da tetto) – Spalla
q.1556 (Appena risaliti dall’anfratto, siamo sul verde spallone denominato
“Lo Spiaggione”, sotto di noi è situata la grande guglia rocciosa della Torre
Tita che possiamo ammirare in tutta la sua bellezza solo dopo aver ripreso a
camminare sulla nostra cengia) – Passo
del Gatto q.1620 (Lungo la cengia possiamo notare una roccia sporgente
sopra la nostra testa denominata “L’Ombrellone”, quindi arriviamo al Passo del
Gatto, passaggio obbligato che ci costringe a superarlo a “gattoni”) – Crinalino q.1637 (Appena superato il passo
del Gatto, la cengia risale e termina arrivando su un crinalino caratterizzato
a destra da uno sperone roccioso. Evitiamo di scavallare il crinalino e lo
percorriamo a sinistra per poche decine di metri perché è destinato a esaurirsi,
quindi ci si offrono due possibilità, andare a destra per traccia a mezzacosta
che in breve si collega al CAI 186 che scende dalla Finestra del Grondilice,
oppure salire sul Grondilice dalla sua anticima come decidiamo di fare noi.
Quindi andiamo a sinistra percorrendo una cengia che ci conduce verso un evidente
canalone, segni e omini di sasso assenti, direzione nord) – Canalone q.1660 (La breve cengia ci
conduce all’ingresso del canalone situato proprio sopra il passo del Gatto, lo
iniziamo a risalire faticosamente causa il terreno detritico e instabile, ma
senza difficoltà tecniche di rilievo, direzione nord/est) – Cresta
del Garnerone q.1750 (La ripida e faticosa salita del canalone si esaurisce
arrivando sulla Cresta del Garnerone, precisamente sulla sella compresa tra il
punto quotato 1768 da IGM e l’anticima del Grondilice quotata 1792,3 metri
dalla mappa CTR tecnica della Toscana. Cominciamo a risalire la cresta a destra
prestando molta attenzione, l’arrampicata su roccia presenta dei facili
passaggi di 1° ma è molto esposta, soprattutto sul versante dell’Orto di Donna) – Anticima del Grondilice
q.1792 (Quota e toponimo generalmente non sono indicate su alcuna mappa, la
carta tecnica della regione Toscana la quota a 1792,3 m. La breve ma esposta
salita di cresta ci conduce dalla sella all’anticima del Grondilice, procediamo
con attenzione ma senza difficoltà di rilievo sulla cresta che ora perde quota
per poi risalire sul monte Grondilice, cerchiamo di privilegiare i passaggi di
roccia sul versante sud, perché a nord la parete precipita sull’Orto di Donna, segni
e omini di sasso assenti) – Grondilice q.1808
(Omino di sasso sulla cima. Ora perdiamo quota percorrendo la via normale che
si mantiene per traccia sdrucciolevole e roccette nel versante sud, sporadici
bolli rossi) – Finestra
del Grondilice q.1743 (Stretta forcella che divide il Grondilice da La
Forbice, innesto sul CAI 186: a sinistra scende al rifugio Orto di Donna, noi
scendiamo a destra verso Foce Rasori) – Piazzola dell’elicottero
q.1332 (Nella parte finale, il CAI 186 va a costeggiare il margine della
macchia di bosco su una verde dorsale arrivando a uno spallone erboso dove è
situato il punto per l’atterraggio di elicotteri, bivio: a sinistra a
mezzacosta c’è l’esile CAI 168 per Biforco e il paese di Forno, noi andiamo a
destra tenendo il CAI 186 in piano per raggiungere la vicina e verde sella
della Foce Rasori) – Foce Rasori q.1317 (Sella e incrocio
con cartelli: dritto a sinistra in salita è CAI 37/CAI 173 per la Foce di
Navola, dritto a destra in discesa nel bosco è sentiero CAI di raccordo al CAI
38, noi andiamo a destra a ritroso prendendo il CAI 37/CAI 173/CAI 186 per
Capanna Garnerone) – Bivio
q.1290 (A sinistra a ritroso c’è un sentiero CAI senza numerazione,
continuiamo dritto sul CAI 37/ CAI 173/CAI 186) – Capanna Garnerone q.1260 (Grande edificio
di legno e bivio del sentiero: dritto a destra è CAI 37 per Foce Giovo, noi andiamo dritto a sinistra
passando davanti alla capanna prendendo il CAI 153) – Rudere q.1095 – Bivio
q.1050 (A sinistra a ritroso in piano c’è il CAI 38, continuiamo dritto sul
CAI 153 in comune con il CAI 38, ignoriamo sulla destra un sentiero che termina
dopo pochi metri) – Bivio q.1036 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo
il tragitto fatto in mattinata) – Bivio q.1025 – Cà
Farfareto q.998 – Arrivo
q.928.
DISLIVELLO TOTALE: 950 m
QUOTA MASSIMA: Grondilice q.1808
LUNGHEZZA: 7,6 km
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri
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- Cengia del Garnerone: non ci sono
difficoltà particolari nel percorrere la cengia se non quella che siamo su un
esile traccia con sporadici segni e omini di sasso, da affrontare con buona
visibilità da escursionisti esperti conoscitori del posto o dotati di GPS.
- Canalone: anche per la salita del
canalone non vi sono difficoltà di rilievo se non quella del terreno
sdrucciolevole e instabile, se siamo più di una persona consiglio di
procedere a distanza ravvicinata con l’uso del casco.
- Cresta
del Garnerone: probabilmente la
parte più impegnativa del giro è il breve tratto che risale all’anticima del
Grondilice, i passaggi sono di 1° ma la cresta è abbastanza esposta
soprattutto sul versante dell’Orto di Donna
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Rifugi-Bivacchi
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- Nel giugno 2015 è stata inaugurata la
nuova struttura di legno del rifugio
Capanna Garnerone che ha sostituito il vecchio prefabbricato di metallo
arancione, un locale è sempre aperto e adibito a bivacco con 2 posti letto.
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Fonti
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-
Fonte della Vaccareccia a Capanna
Garnerone.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Partenza
q.928
|
0,00
|
Cà Farfareto
|
0,08
|
Bivio q.1025
|
0,12
|
Bivio q.1036
|
0,13
|
Deviazione q.1038
|
0,14
|
CAI 37 q.1222
|
0,37
|
Deviazione q.1214
|
0,45
|
Spalla q.1520
|
1,19
|
Anfratto q.1538
|
1,30
|
Spalla q.1556
|
1,33
|
Passo del Gatto
|
1,45
|
Crinalino q.1637
|
1,47
|
Canalone
|
1,51
|
Cresta
del Garnerone
|
2,05
|
Anticima
del Grondilice
|
2,10
|
Grondilice
|
2,22
|
Finestra
del Grondilice
|
2,35
|
Piazzola
elicottero
|
3,25
|
Foce
Rasori
|
3,29
|
Bivio
q.1290
|
3,33
|
Capanna
Garnerone
|
3,36
|
Rudere
q.1095
|
3,50
|
Bivio
q.1050
|
3,55
|
Bivio
q.1036
|
3,56
|
Bivio
q.1025
|
/
|
Cà
Farfareto
|
/
|
Arrivo
q.928
|
4,05
|
Deviazione
q.1214 (Il sentiero CAI 37 ha appena attraversato un pendio detritico e
presso una roccia con la segnatura del CAI si nota una sbiadita segnatura
azzurra, quindi lasciamo il sentiero e risaliamo a sinistra con direzione est
su esile traccia di passaggio poco evidente, manteniamoci praticamente
paralleli al margine della colata detritica che scende dalla foce del Gobbo e
dall’appariscente rilievo squadrato de Il Gobbo sulla Cresta del Garnerone
che possiamo prendere come punto di riferimento, in seguito sporadici segni
azzurri e omini di sasso)
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Sulla Cengia
del Garnerone, davanti a noi l’anfratto roccioso de “Il bivacco” e la Spalla
q.1556 “Lo spiaggione” che dobbiamo raggiungere
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Cresta del Garnerone q.1750 (La ripida e
faticosa salita del canalone si esaurisce arrivando sulla Cresta del
Garnerone, cominciamo a risalire la cresta a destra prestando molta
attenzione, l’arrampicata su roccia presenta dei facili passaggi di 1° ma è
molto esposta, soprattutto sul versante dell’Orto di Donna)
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Dalla vetta
del Grondilice perdiamo quota percorrendo la via normale che si mantiene per
traccia sdrucciolevole e roccette nel versante sud, sporadici bolli rossi
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