giovedì 23 maggio 2019

Monte di Limano (periplo e vetta) EE

Il monte di Limano nell'appennino toscano (Provincia di Lucca) è una montagna selvaggia e poco frequentata caraterrizzata da una bellissima cresta con rocce affioranti, risalirci dal suo versante sud attraverso il monte Piano è tutt'alro che semplice causa la fitta vegetazione.

DATA: 16 aprile 2019

PARTENZA: Dal valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone, scendiamo nel versante toscano per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la SS.12 in direzione di Bagni di Lucca per altri 13,4 km dove lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina con indicazioni per Limano, parcheggiamo in prossimità del cartello all’entrata del paese notando alla sinistra della carreggiata una minuscola area parcheggio per 5/6 auto (3,1 km dalla statale SS.12).



Stralcio della mappa "Le Dolomiti della Val di Lima" scala 1:15000. Cartografia DREAM Italia, via Enrico Bindi 14-51100 Pistoia. 
Telefono 0573-36597
info@dream-map.it    www.dream-italia.it

ITINERARIO: Limano q.490 (Dalla minuscola area parcheggio presso il cartello del paese ci portiamo all’ingresso dell’abitato, dove c’è la fermata dell’autobus, entriamo nella piazzetta Gave e tralasciando il vicolo che scende a sinistra che sarà il nostro ritorno, oltrepassiamo la grande fonte/lavatoio e il seguente porticato prendendo il vicolo acciottolato via Gave di Sopra)   –    Chiesa Madonna delle Grazie q.536 (In località San Martino. Il vicolo acciottolato ha appena lasciato le ultime case e termina arrivando alla chiesetta, dritto ora inizia il largo e pianeggiante CAI 10/A, noi ci portiamo dietro la chiesa dove tralasciamo la sterrata che scende, dobbiamo invece individuare la traccia non segnata che passa di fianco al cimitero, lato sinistro, portandosi dietro lo stesso che risalendo s’inoltra nel bosco, indicazioni assenti)      Croce Gruvitano q.666 (Poco prima il sentierino diventa incerto e raggiungiamo la grande croce metallica in posizione panoramica scorgendola tra gli alberi. Torniamo sui nostri passi per pochi metri e iniziamo a salire a vista e senza traccia con direzione nord/ovest oltrepassando in breve dei muretti in sasso)      Mulattiera q.713 (Risaliti dalla croce, in 7/8 minuti intercettiamo d’obbligo una mulattiera, a destra scende, a sinistra ci porta ad aggirare il versante occidentale del monte Piano, noi ora lo dobbiamo attraversare per individuare un esilissima traccia completamente invasa da arbusti e rovi, segni e indicazioni sono assenti e intraprenderla è quasi impossibile senza GPS, risaliamo rigorosamente con direzione nord)     Monte Piano q.810 (La ripida salita nell’invasiva vegetazione è terminata, il promontorio anonimo con alcuni muretti di sasso è privo di panorama, continuiamo l’ascesa mantenendo la direzione nord, a vista e senza traccia superando ancora degli arbusti nel rado bosco)   –   Targa commemorativa q.1093 (Sui 940 metri usciamo dal bosco, la cresta gradualmente diventa rocciosa e bisogna superare alcuni balzi senza difficoltà, quindi arriviamo a una piccola targa con spit in ricordo di un defunto. Il nostro proseguo è ora sbarrato da una parete di rocce affioranti che possono impressionare ma si risalgono con passaggi di 1°, facilmente ma con cautela)   –    Monte di Limano q.1234 (Croce di vetta e panorama a 360°, continuiamo mantenendo la direzione nord sulla cresta, in questi primi minuti stiamo poco sotto alla nostra destra per bypassare una forcellina invalicabile, segni e indicazioni assenti)  –    Poggio dell’Omo q.1204 (La cresta si esaurisce al verde promontorio privo di indicazioni, ora cambiamo direzione e scendiamo il pendio alla nostra destra, est, che ci porta a percorrere il crinalino che potevamo notare già dalla cresta monte di Limano-Poggio dell’Omo, esile traccia e sporadici segni arancioni)      Cappella di Granaia q.959 (Al termine della discesa ci innestiamo sul sentiero CAI 10/A presso la piccola cappella, a destra ci riporta a Limano, andiamo a sinistra, ignorando in breve una traccia a destra per Ca’ Peciori che comunque potrebbe passare inosservata)      Fonte q.928 (Tubo con acqua)      Casa del Billo q.968 (Rudere e muretti in sasso, appena oltrepassato dobbiamo attraversare il torrente Scesta su passerella, dalla parte opposta il CAI 10/A comincia a salire)   –   Sterrata q.1088 (Al termine della salita guadiamo un fosso d’acqua e ci innestiamo sulla sterrata in prossimità di alcuni ruderi, la teniamo a sinistra procedendo in piano, indicazioni assenti)      Bivio q.1084 (Biforcazione della sterrata, a destra in breve conduce alle Capanne di Siviglioli indicate da un cartello, la teniamo a sinistra in discesa, siamo sul CAI 10)     Bivio q.937 (A destra sale la sterrata per le case di Chiappo Rosso, non visibili da questo punto ma poco distanti, manteniamoci in discesa sulla sterrata principale, cartelli assenti)      Fonte q.861 (Tubo con acqua)      Bivio q.843 (Biforcazione della sterrata, cartelli assenti: dritto a destra sale per monte Torre, stiamo a sinistra in discesa che è sempre CAI 10)     Bivio q.692 (A sinistra a ritroso inizia un largo sentiero abbandonato per Metato Branca, , stiamo nella carrozzabile CAI 10)      Rio Trafossi q.672 (Largo corso d’acqua che attraversa la carrozzabile)     Deviazione q.695 (Lasciamo la carrozzabile, teniamo il CAI 10 che scende a sinistra su sentierino palesemente poco frequentato, cartelli)     Rudere q.606     Torrente Scesta q.522 (Scesi dal rudere arriviamo al corso d’acqua, il CAI 10 lo segue a destra per sentierino incerto e dopo qualche minuto lo guada per risalire dalla parte opposta)     Fonte q.536      Bivio q.490 (Biforcazione del sentierino, cartelli assenti: dritto a destra scende verso il torrente Scesta, stiamo dritto a sinistra in falsopiano e a mezzacosta che è sempre CAI 10, segni sporadici)     Bivio q.439 (Biforcazione del sentierino: dritto a destra una marcata traccia scende verso il torrente Scesta dove tra gli alberi possiamo intravvedere un lunghissimo ponte che lo attraversa, manteniamo la direzione sud con il CAI 10 a mezzacosta)      Bivio q.836 (Biforcazione del sentierino: dritto a destra c’è una marcata traccia che in seguito si infrasca, stiamo sul CAI 10 dritto a sinistra)      Incrocio q.364 (A sinistra sale un sentiero abbandonato tra i rovi, andiamo dritto e dopo pochi metri a destra scende un sentiero verso il torrente Scesta, manteniamo il CAI 10 in falsopiano che costeggia un muretto di sasso)      Rudere q.333 (Il CAI 10 lo aggira a destra e poco sotto termina sulla strada asfaltata presso il paese di Cocciglia, noi invece lo lasciamo e saliamo a sinistra su piccola mulattiera notando altri edifici sopra di noi, sbiadito segno azzurro)   –    Casotto q.345 (Casotto in muratura, si continua a risalire la mulattiera)     Casotto q.345 (Casotto di sasso, pochi metri più avanti c’è un fatiscente capanno in lamiera e la nostra mulattiera gli risale dietro, ignoriamo il sentierino che invece procede dritto in piano a mezzacosta. Risaliti dal casotto e costeggiato un muretto in sasso, il nostro sentierino comincia a procedere in falsopiano con direzione nord)     Rudere q.477 (In località Rapignori. Il nostro sentiero/mulattiera ha guadagnato quota per attraversare dall’alto un ripido costone roccioso che precipita sulla strada SS.12, quindi arriviamo al rudere infrascato visibile appena sotto il nostro tracciato)   –   Rudere q.510 (Appena sopra il nostro sentiero, preannuncia l’arrivo alla Madonna degli Olivi)      Madonna degli Olivi q.519 (Piccola edicola in stato di abbandono)      Asfaltata q.482 (Il sentiero scendendo termina innestandosi sulla stradina asfaltata, davanti a noi ci sono le prime case di Limano, attraversiamo la strada e risaliamo il vicolo acciottolato e gradinato, arrivati presso l’abitazione con numero civico 15, continuiamo a risalire a sinistra il “vicolo Chiassi” che conduce alla piazzetta Gave, da qui uscendo dal paese in pochi minuti arriviamo all’auto)     Limano q.490. 

NOTE:
LUNGHEZZA: 21 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1300 m
QUOTA MASSIMA: Monte Limano q.1234










Sentieri



- Escursione in una montagna selvaggia e poco frequentata, sentieri non segnati o poco segnati, solo per escursionisti esperti e possibilmente dotati di GPS.

- La parte più difficile del giro è la salita dalla Croce di Gruvitano al monte Piano, è completamente fuori sentiero perché l’esilissima traccia è sparita tra la fitta vegetazione di arbusti e rovi, molto complicata da seguire senza GPS come pure uscirne indenni senza un graffio. Il monte Piano è completamente anonimo e nel fitto bosco, possiamo dedurre di essere in questo punto perché la fittissima vegetazione si dirada, ma solo sui 940 metri la vegetazione gradualmente sparisce per lasciare posto alla bellissima cresta con rocce affioranti che culmina sul monte Limano, la segnatura è completamente assente.

- La cresta rocciosa che dopo il monte Piano conduce al monte Limano presenta dei facili balzi rocciosi con qualche passaggio di 1° dopo la targa commemorativa a 1093 metri.

- Generalmente anche la segnatura della sentieristica CAI è appena sufficiente

- Grossi problemi a guadare il torrente Scesta sul CAI 10 a q.522, in questo periodo di inizio primavera il disgelo delle nevi nell’alto appennino del monte Uccelliera ha ingrossato notevolmente la portata d’acqua.


Rifugi-Bivacchi
- Cappella di Granaia sul CAI 10/A: piccolo edificio sempre aperto con tavolo e camino, no posti letto, utile solo come riparo temporaneo.



Fonti
- Fonte alla piazzetta di Limano
- Fontana alla cappella di Granaia sul CAI 10/A
- Fonte q.928 sul CAI 10/A (tubo con acqua)
- Fonte q.861sulla sterrata CAI 10 dopo avere oltrepassato il bivio per le case di Chiappo Rosso (tubo con acqua)
- Fonte q.536 sul sentierino CAI 10 dopo essere risaliti dal guado del torrente Scesta (circa 20 min. dal Rudere q.606)



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Limano
0,00
Rio Trafossi
4,40
Chiesa M. delle Grazie
0,07
Deviazione q.695
4,45
Croce Gruvitano
0,30
Rudere q.606
4,56
Mulattiera q.713
0,37
Torrente Scesta
5,08
Monte Piano
0,50
Fonte q.536
5,13
Targa commemorativa
1,26
Bivio q.490
5,35
Monte di Limano
1,50
Bivio q.439
5,47
Poggio dell’Omo
2,02
Bivio q.386
6,12
Cappella di Granaia
2,25
Incrocio q.364
6,20
Fonte q.928
3,00
Rudere q.333
6,27
Casa del Billo
3,35
Casotto q.345
/
Sterrata q.1088
3,52
Casotto q.376
6,31
Bivio q.1084
3,53
Rudere q.477
6,55
Bivio q.937
4,09
Rudere q.510
7,02
Fonte q.681
4,15
Madonna degli Olivi
7,03
Bivio q.843
4,20
Asfaltata q.482
7,15
Bivio q.692
4,38
Limano
7,20



Limano q.490 (Il cartello del paese)
Entriamo nella piazzetta Gave di Limano e tralasciando il vicolo che scende a sinistra che sarà il nostro ritorno, oltrepassiamo la grande fonte/lavatoio e il seguente porticato prendendo il vicolo acciottolato via Gave di Sopra 
Entriamo nella piazzetta Gave di Limano e tralasciando il vicolo che scende a sinistra che sarà il nostro ritorno, oltrepassiamo la grande fonte/lavatoio e il seguente porticato prendendo il vicolo acciottolato via Gave di Sopra 
Il vicolo acciottolato lascia le ultime case
Chiesa Madonna delle Grazie
Chiesa Madonna delle Grazie in località San Martino (Ci portiamo dietro la chiesa dove tralasciamo la sterrata che scende, dobbiamo invece individuare la traccia non segnata che passa di fianco al cimitero)

La traccia si porta dietro il cimitero
Lasciato il cimitero la traccia s’inoltra nel bosco, indicazioni assenti
Croce di Gruvitano
La parte più difficile del giro è la salita dalla Croce di Gruvitano al monte Piano, è completamente fuori sentiero perché l’esilissima traccia è sparita tra la fitta vegetazione di arbusti e rovi
Monte Piano q.810 (La ripida salita nell’invasiva vegetazione è terminata, il promontorio anonimo con alcuni muretti di sasso è privo di panorama)
Dal monte Piano continuiamo l’ascesa mantenendo la direzione nord, a vista e senza traccia superando ancora degli arbusti nel rado bosco

Sui 940 metri usciamo dal bosco, la cresta gradualmente diventa rocciosa e bisogna superare alcuni balzi senza difficoltà
Sui 940 metri usciamo dal bosco, la cresta gradualmente diventa rocciosa e bisogna superare alcuni balzi senza difficoltà
Sulla cresta che dal monte Piano risale al monte di Limano
Sulla cresta che dal monte Piano risale al monte di Limano
Targa commemorativa q.1093 (Il nostro proseguo è ora sbarrato da una parete di rocce affioranti che possono impressionare ma si risalgono con passaggi di 1°, facilmente ma con cautela)

Dalla targa commemorativa q.1093 il nostro proseguo è ora sbarrato da una parete di rocce affioranti che possono impressionare ma si risalgono con passaggi di 1°, facilmente ma con cautela
Dalla targa commemorativa q.1093 il nostro proseguo è ora sbarrato da una parete di rocce affioranti che possono impressionare ma si risalgono con passaggi di 1°, facilmente ma con cautela
In vista del monte di Limano

Panorama verso il monte Mosca e Rondinaio
Zoomata sul monte Rondinaio
Sulla cresta che dal monte Piano risale al monte di Limano
Sulla cresta che dal monte Piano risale al monte di Limano
Monte di Limano q.1234
Monte di Limano q.1234 (Continuiamo mantenendo la direzione nord sulla cresta)

Monte di Limano q.1234 (Continuiamo mantenendo la direzione nord sulla cresta, in questi primi minuti stiamo poco sotto alla nostra destra per bypassare una forcellina invalicabile, segni e indicazioni assenti)
Monte di Limano q.1234 (Continuiamo mantenendo la direzione nord sulla cresta, in questi primi minuti stiamo poco sotto alla nostra destra per bypassare una forcellina invalicabile, segni e indicazioni assenti)
Sulla cresta che collega il monte di Limano al Poggio dell’Omo

Poggio dell’Omo q.1204 (La cresta si esaurisce al verde promontorio privo di indicazioni, ora cambiamo direzione e scendiamo il pendio alla nostra destra, est, che ci porta a percorrere il crinalino che potevamo notare già dalla cresta monte di Limano-Poggio dell’Omo, esile traccia e sporadici segni arancioni)
La cresta si esaurisce al verde promontorio di Poggio dell’Omo privo di indicazioni, ora cambiamo direzione e scendiamo il pendio alla nostra destra, est, che ci porta a percorrere il crinalino che potevamo notare già dalla cresta monte di Limano-Poggio dell’Omo
Il versante orientale del monte di Limano
Balzo Maggiore (versante sud orientale del monte di Limano)
Esile traccia e sporadici segni arancioni che dal Poggio dell’Omo scende per collegarsi al CAI 10/A
Esile traccia e sporadici segni arancioni che dal Poggio dell’Omo scende per collegarsi al CAI 10/A

Cappella di Granaia q.959 (Al termine della discesa ci innestiamo sul sentiero CAI 10/A presso la piccola cappella)
Cappella di Granaia
Interno della Cappella di Granaia
Fontana alla Cappella di Granaia
Sentiero CAI 10/A
Sentiero CAI 10/A

Casa del Billo q.968 (Rudere e muretti in sasso)
Casa del Billo q.968 (Rudere e muretti in sasso)
Appena oltrepassati i ruderi della Casa del Billo dobbiamo attraversare il torrente Scesta su passerella, dalla parte opposta il CAI 10/A comincia a salire
Appena oltrepassati i ruderi della Casa del Billo dobbiamo attraversare il torrente Scesta su passerella, dalla parte opposta il CAI 10/A comincia a salire
Sterrata q.1088 (Al termine della salita guadiamo un fosso d’acqua e ci innestiamo sulla sterrata in prossimità di alcuni ruderi)
Sterrata CAI 10

Da sterrata il CAI 10 si trasforma in carrozzabile
Rio Trafossi q.672 (Largo corso d’acqua che attraversa la carrozzabile)
Deviazione q.695 (Lasciamo la carrozzabile, teniamo il CAI 10 che scende a sinistra su sentierino palesemente poco frequentato, cartelli)
Il sentierino CAI 10
Rudere q.606  
Grossi problemi a guadare il torrente Scesta sul CAI 10 a q.522, in questo periodo di inizio primavera il disgelo delle nevi nell’alto appennino del monte Uccelliera ha ingrossato notevolmente la portata d’acqua

Sul sentierino CAI 10 dopo essere risaliti dal guado del torrente Scesta
Fonte q.536 sul sentierino CAI 10 dopo essere risaliti dal guado del torrente Scesta
Bivio q.490 (Biforcazione del sentierino, cartelli assenti: dritto a destra scende verso il torrente Scesta, stiamo dritto a sinistra in falsopiano e a mezzacosta che è sempre CAI 10, segni sporadici)
Sentierino CAI 10 a mezzacosta
Tra gli alberi possiamo intravvedere un lunghissimo ponte che attraversa il torrente Scesta
Rudere q.333 (Il CAI 10 lo aggira a destra e poco sotto termina sulla strada asfaltata presso il paese di Cocciglia, noi invece lo lasciamo e saliamo a sinistra su piccola mulattiera)

Casotto q.345 (Casotto di sasso, pochi metri più avanti c’è un fatiscente capanno in lamiera e la nostra mulattiera gli risale dietro, ignoriamo il sentierino che invece procede dritto in piano a mezzacosta)
Risaliti dal casotto e costeggiato un muretto in sasso, il nostro sentierino comincia a procedere in falsopiano con direzione nord
Risaliti dal casotto e costeggiato un muretto in sasso, il nostro sentierino comincia a procedere in falsopiano con direzione nord
Il nostro sentiero/mulattiera ha guadagnato quota per attraversare dall’alto un ripido costone roccioso che precipita sulla strada SS.12
Rudere q.477 (Rudere infrascato visibile appena sotto il nostro tracciato)
Rudere q.510 (Appena sopra il nostro sentiero, preannuncia l’arrivo alla Madonna degli Olivi)

Madonna degli Olivi
Madonna degli Olivi
Madonna degli Olivi
In vista del paese di Limano
Asfaltata q.482 (Il sentiero scendendo termina innestandosi sulla stradina asfaltata, davanti a noi ci sono le prime case di Limano)
Asfaltata q.482 (Il sentiero scendendo termina innestandosi sulla stradina asfaltata, davanti a noi ci sono le prime case di Limano, attraversiamo la strada e risaliamo il vicolo acciottolato e gradinato)