DATA: 20 marzo 2019
PARTENZA: Da
Faenza prendiamo la SP.302 arrivando a Marradi (34 km da Faenza), attraversiamo
l’abitato in direzione del passo della Colla e dopo appena 1,5 km siamo al
paese di Biforco, quindi dal bivio per Campigno continuiamo con la SP.302
esattamente per 4,7 km individuando alla nostra destra il cartello del CAI 551
sopra il fosso delle Fogare.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 22-Alta Valle del Lamone,
si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it)
via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)
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ITINERARIO: SP.302 q.441 (Alla destra della strada asfaltata SP.302 iniziamo percorrendo il largo sentiero sterrato non segnato, ignoriamo il CAI 551 che subito risale ripidamente sulla sinistra per sentierino, che sarà il nostro ritorno, e il sentiero non segnato che scende a destra terminando al fosso delle Fogare poco sotto di noi) – Bivio q.470 (A sinistra sale un largo sentiero in stato di abbandono, stiamo sul nostro tracciato paralleli al corso d’acqua delle Fogare sotto di noi, direzione ovest) – Bivio q.481 (A sinistra sale un largo sentiero in stato di abbandono, stiamo sul nostro tracciato in falsopiano, indicazioni assenti) – Bivio q.483 (A sinistra sale un largo sentiero in stato di abbandono, stiamo sul nostro tracciato in falsopiano, sotto di noi si può notare il muretto che delimita la ferrovia) – Galleria q.471 (Il largo sentiero transita sopra la galleria ferroviaria e alla minuscola casetta abbandonata adiacente) – Bivio q.468 (Il largo sentiero si biforca, indicazioni assenti, dritto a sinistra sale, noi lo teniamo dritto a destra che scende immediatamente al corso d’acqua) – Fosso delle Fogare q.462 (Il largo sentiero termina, guadiamo il corso d’acqua e risaliamo dalla parte opposta su sentierino non segnato) – Bivio q.515 (Siamo risaliti dal fosso delle Fogare e ci innestiamo in un largo sentiero senza indicazioni, a destra conduce a Casetta di Sotto e a Praticino sul CAI 529, lo teniamo a sinistra seguendo dall’alto il fosso delle Fogare e notando in breve una bella cascata) – Deviazione q.508 (Nel frattempo il nostro percorso si è ridotto a sentierino e ora risale a destra di fianco un affluente del fosso delle Fogare dal quale si allontana in direzione dei ruderi di Stabbia sul CAI 529, indicazioni assenti. Noi ora manteniamo la direzione cominciando a percorrere integralmente il greto del fosso delle Fogare con direzione ovest in falsopiano, ignoriamo qualsiasi traccia a destra o sinistra che ci possa fare allontanare dal corso d’acqua, mentre possiamo sfruttarle a nostro piacimento se lo seguono) – Bivio q.530 (Potrebbe passare inosservato se non fossimo nelle sue vicinanze, ma a sinistra del corso d’acqua risale l’antico sentiero delimitato da muretti a secco per il rudere Pian delle Fagge, manteniamo la risalita integrale del fosso delle Fogare) – 1° Cascata q.590 (Si tratta di una grande cascata alta circa 15 metri che non si può affrontare direttamente, pochi metri prima una ripida traccia risale a sinistra nel fitto bosco per portarsi nella parte alta) – 2° Cascata q.615 (La ripida e scivolosa traccia si porta sopra la prima cascata e ora ce ne appare una seconda, anche questa molto grande ma meno verticale perché compie un lungo scivolo, una ripida traccia risale la riva destra. Arrivati all’origine della seconda cascata, il greto del fosso delle Fogare si allarga notevolmente per poi in breve restringersi in un imbuto con andamento a serpentina) – 3° Cascata q.645 (Arriviamo a un anfiteatro dove c’è la terza grande cascata, solo portandoci sotto la stessa possiamo notare il rudere del mulino che gli sta sopra. Per superarla dobbiamo risalire a vista e senza traccia il ripido pendio alla sua destra, poi ci dirigiamo puntando verso l’edificio) – Mulino q.651 (Il rudere del mulino ancora ben conservato non risulta su nessuna mappa, ci portiamo poco sopra l’edificio ignorando un sentiero che risale a sinistra, teniamo la mulattiera che si mantiene poco sopra parallela al corso d’acqua, in breve sparisce, quindi ci riportiamo sul greto del fosso delle Fogare che compie dei facili balzi) – CAI 551 q.667 (Innesto sul sentiero CAI 551, a destra conduce ai ruderi di Ca’ Piano, continuando a risalire il bordo del fosso d’acqua si arriva a una fonte, prendiamo il CAI 551 a sinistra) – Le Fogare q.695 (Rudere infrascato, il CAI 551 lo aggira a destra e il sentiero perde quota) – Fosso q.650 (Dopo il guado il CAI 551 sale) – Fosso q.665 (Fosso d’acqua) – Pian delle Fagge q.728 (Rudere e bivio: tralasciamo il sentiero abbandonato che dritto a sinistra scende al fosso delle Fogare, il CAI 551 risale a destra per larga sterrata) – Bivio q.744 (Dritto a destra inizia un sentiero sterrato non segnato destinato a calare, stiamo in ripida salita sulla sterrata CAI 551) - Bivio q.780 (A sinistra inizia un sentiero sterrato che aggira a mezzacosta il valloncello, continuiamo in ripida ascesa sul CAI 551) - Incrocio q.824 (Al termine della ripida salita usciamo dal bosco presso un crinalino, cartelli assenti: la sterrata scende dalla parte opposta, il crinalino a destra è CAI AM, noi teniamo il crinalino a sinistra che è sempre CAI 551, poco sopra c’è un appostamento fisso di caccia e appena oltrepassato la traccia si biforca, il CAI 551 si mantiene a destra a mezzacosta) – Capanno q.713 (Capanno di caccia in muratura sulla larga e brulla dorsale, in fondo alla nostra destra possiamo notare la casa di Spedina, continuiamo in falsopiano per andare a risalire il promontorio di Punta Zanella appena davanti a noi, direzione est) – Punta Zanella q.729 (Promontorio anonimo senza indicazioni, dritto a destra un largo tracciato scende alla casa di Spedina, il CAI 551 continua dritto su sentierino poco segnato, direzione nord/est, poi continua con direzione est) – SP.302 q.441.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 10,6 km
DIFFICOLTA: E/EE
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DISLIVELLO TOTALE: 700 m
QUOTA MASSIMA: 850 m
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Sentieri |
- Dalla Deviazione q.508, la risalita del
fosso delle Fogare avviene integralmente nel suo greto dove il fitto bosco non
offre punti di riferimento (solo per escursionisti esperti), quando possiamo
sfruttiamo delle piccole tracce sul bordo destro o sinistro a nostro
piacimento purché non si allontanino dal nostro corso d’acqua. Generalmente
si riesce sempre a camminare al suo interno, l’acqua è sempre molto bassa, ma
le roccette sono molto scivolose e alcuni tratti sono ostruiti da arbusti
caduti.
- La presenza del vecchio mulino sopra la
3° cascata non è segnalata su nessuna mappa (IGM, CTR Toscana ecc…)
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Rifugi-Bivacchi |
- Assenti
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Fonti |
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Fonte a pochi minuti dall’innesto sul CAI 551 q.667 continuando risalire il
fosso delle Fogare, indicazioni.
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TEMPI RILEVATI netti: |
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SP.302 q.441 |
0,00 |
Bivio q.470 |
0,10 |
Bivio q.481 |
0,12 |
Bivio q.483 |
0,16 |
Galleria |
/ |
Bivio q.468 |
0,22 |
Fosso delle Fogare q.462 |
0,25 |
Bivio q.515 |
0,29 |
Deviazione q.508 |
0,44 |
Bivio q.530 |
/ |
1° Cascata |
1,30 |
2° Cascata |
1,35 |
3° Cascata |
2,15 |
Mulino |
2,21 |
CAI 551 q.667 |
2,32 |
Le Fogare |
2,49 |
Fosso q.650 |
2,54 |
Fosso q.665 |
3,04 |
Pian delle Fagge |
3,25 |
Bivio q.744 |
3,30 |
Bivio q.780 |
/ |
Incrocio q.824 |
3,41 |
Capanno q.713 |
4,06 |
Punta Zanella |
4,12 |
SP.302 q.441 |
4,45 |
SP.302 q.441 (Alla destra della strada
asfaltata SP.302 iniziamo percorrendo il largo sentiero sterrato non segnato,
ignoriamo il CAI 551 che subito risale ripidamente sulla sinistra per
sentierino, che sarà il nostro ritorno, e il sentiero non segnato che scende
a destra terminando al fosso delle Fogare poco sotto di noi)
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Deviazione q.508 (Nel frattempo il nostro
percorso si è ridotto a sentierino e ora risale a destra di fianco un
affluente del fosso delle Fogare dal quale si allontana in direzione dei
ruderi di Stabbia sul CAI 529, indicazioni assenti. Noi ora manteniamo la
direzione cominciando a percorrere integralmente il greto del fosso delle
Fogare)
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Arriviamo a un
anfiteatro dove c’è la 3°grande cascata, solo portandoci sotto la stessa
possiamo notare il rudere del mulino che gli sta sopra
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