sabato 13 luglio 2019

Monte Vettore (da Il Pizzo) EE+/ F-


Itinerario selvaggio/esplorativo che risale il versante orientale del monte Vettore passando da Il Pizzo (monti Sibillini, Marche). Il giro lo devono fare solo escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche e conoscitori del posto.

DATA: 25 giugno 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A14 usciamo al casello di Ascoli e iniziamo a percorrere la superstrada a doppia corsia che termina dopo 27 km in prossimità delle uscite per la città di Ascoli, noi proseguiamo sulla strada SS.4 oltrepassando Acquasanta Terme fino arrivare a Arquata del Tronto (circa 55 km dal casello autostradale), dove lasciamo la SS.4 e risaliamo a destra con indicazioni per Montegallo e Pretare. Al bivio, circa 3 km dopo avere attraversato il paese di Pretare, andiamo a sinistra con indicazioni del passo Forca di Presta, il sentiero CAI GAS inizia esattamente a destra 1,6 km prima di arrivare al valico (circa 70 km dal casello autostradale, piazzola sulla sinistra della strada per parcheggiare l’auto).




Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO: Partenza q.1373 (Iniziamo sulla destra della strada percorrendo nella prateria il largo Sentiero dei Mietitori, anche GAS-Grande Anello dei Sibillini, cartelli e segni CAI, non confondiamoci con un sentiero analogo non segnato poche decine di metri più avanti)      Fonte delle Cacere q.1370 (Al termine della radura dopo circa sei minuti attraversiamo una recinzione e il sentiero scende innestandosi in una pista forestale dove c’è la presa d’acqua, il CAI GAS la tiene a sinistra oltrepassando dopo pochi metri la relativa fonte-abbeveratoio)     Bivio q.1337 (Biforcazione della forestale, il CAI GAS la tiene dritto a sinistra in leggera salita che è quella principale, l’altra non è segnata)      Presa d’acqua q.1307 (Piccola presa d’acqua sul bordo sinistro della forestale, nel proseguo ci saranno alcuni intervalli dove delle colate detritiche o smottamenti del terreno ridurranno momentaneamente il largo tracciato)     Bivio q.1284 (Innesto su larga forestale/sterrata, il CAI GAS o Sentiero dei Mietitori la tiene a sinistra in salita)   –    Fonte dei Mietitori q.1316 (Rimane sulla sinistra a pochi metri dalla pista forestale)      Colle della Macchia q.1812 (Aggirando nel bosco il versante meridionale del monte Pianello della Macchia, ci portiamo nella parte orientale dove la forestale si riduce a sentiero arrivando al Colle della Macchia, indicazioni assenti, ora si procede con direzione nord uscendo in seguito dal bosco)   –   Colle Pisciano q.1270 (Siamo in località Colle Pisciano, innesto su carrozzabile e cartelli, il CAI GAS la tiene a sinistra)   –    Fonte-abbeveratoio q.1255 (Situata sulla sinistra della carrozzabile, allo stato attuale asciutta)     Bivio q.1246 (La carrozzabile principale CAI GAS continua dritto, noi andiamo a sinistra su forestale senza indicazioni che inizia a salire)      Deviazione q.1300 (Arriviamo nei pressi di un evidente grosso macigno a forma triangolare, quindi lasciamo la forestale che continua verso il fosso di Colleluce e andiamo a sinistra. Ora c’è la parte più difficile dell’itinerario, non c’è traccia, non ci sono segni e punti di riferimento per orientarsi, il bosco è fitto e infrascato. Dal macigno andiamo a sinistra procedendo per circa 6/7 minuti con direzione sud risalendo trasversalmente, poi cominciamo a tenere la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti. Manteniamo rigorosamente sempre questa direzione scegliendo secondo il nostro intuito il passaggio migliore, generalmente i punti critici si riescono sempre bypassare, ma dobbiamo prevedere che qualche passaggio di 1° o 2° potremmo essere costretti a farlo, non esiste una via obbligata o logica, ma il nostro intuito ed esperienza. Sui 1650 metri si esce definitivamente dalla fastidiosa vegetazione, il pendio è verde e ripido cosparso di enormi contrafforti rocciosi, quindi continuiamo la ripidissima ascesa mantenendo la direzione)     Cresta q.2086 (Gli ultimi 20/30 metri che ci fanno innestare su un punto imprecisato della cresta nord/est de Il Pizzo sono estremamente ripidi e ci costringono ad attaccarci con le mani all’erba o bassa vegetazione, vietato scivolare. Ora percorriamo in salita l’aerea cresta, direzione sud/ovest)      Il Pizzo q.2281 (Anche Cima Pretare. La parte finale della cresta è particolarmente affilata, la si percorre con attenzione ma senza grossi problemi, sulla cima c’è una piccola scritta su un sasso, continuiamo su cresta che ora si sviluppa con direzione ovest in vista del monte Vettore)    –   CAI 131 q.2345 (Percorrendo la creta con qualche breve sali/scendi ci innestiamo sul CAI 131, omino di sasso e segni: a destra il sentiero scende verso la fonte del Pastore, manteniamo la direzione che ora si sviluppa su largo crinale)      Croce q.2448 (E’ situata nel versante meridionale appena sotto la cima, pochi metri prima di raggiungerla risaliamo a destra l’ampio pianoro sommitale)   –   Monte Vettore q.2476 (Croce di vetta in metallo e libro delle firme, ritorniamo sui nostri passi fino alla croce meridionale)   –   Croce q.2448 (Senza raggiungerla viriamo a destra e iniziamo a percorrere il sentiero CAI 101 che scende verso l’ampia depressione della Sella delle Ciaule dove possiamo notare l’edificio del rifugio Zilioli)   -   Sella delle Ciaule q.2240 (Sulla larga e verde sella c’è il rifugio incustodito Tito Zilioli, lasciamo il crinale e scendiamo a sinistra sotto l’edificio prendendo il CAI 101 che è anche la via normale di salita al monte Vettore)     Monte Vettoretto q.2052 (Nella discesa lo si oltrepassa senza rendersene conto)   –   Forca di Presta q.1536 (Innesto sull’asfaltata, la teniamo a sinistra in discesa)  –   Arrivo q.1400.

NOTE:
LUNGHEZZA: 16,3 km
DIFFICOLTA: EE+/ F-
DISLIVELLO TOTALE: 1280 m
QUOTA MASSIMA: M.Vettore q.2476









Sentieri



Itinerario di esplorazione, selvaggio e solitario, lo devono fare solo escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche e conoscitori del posto.
 Le difficoltà si concentrano completamente nella salita dalla Deviazione q.1300 alla vetta de Il Pizzo (Cima Pretare), non c’è traccia di passaggio o segno, si procede a vista o per intuito. Nell’immediato l’ascesa è nella fitta vegetazione, indispensabile GPS o bussola per orientarsi, questa parte è tutt’altro che piacevole, poi il proseguo ripidissimo alterna macchie di bosco a roccette, generalmente i punti critici si riescono sempre a bypassare procedendo a vista senza un apparente logica se non quella di tenere la costante direzione ovest-sud/ovest, dobbiamo comunque prevedere che potremmo essere costretti a superare qualche passaggio di 1°/ 1°+. Sui 1650 metri usciamo definitivamente dalla vegetazione, si risalgono ripidissimi pendii erbosi delimitati da grandi contrafforti rocciosi, l’ambiente è maestoso e come al solito procediamo a vista con grande fatica mantenendo la direzione ma senza grandi difficoltà scegliendo a nostro piacimento la via ottimale, estremamente ripidi gli ultimi 20/30 metri che ci innestano sulla cresta nord/est de Il Pizzo facendoci “aggrappare” all’erba con le mani (…vietato scivolare !!)

In conclusione questa risalita selvaggia è frutto solo della mia personale esperienza rilevata in loco al momento, quindi non esula che ci potessero essere passaggi migliori e ognuno deve muoversi in base al proprio intuito.


Rifugi-Bivacchi
- Rifugio Tito Zilioli alla sella delle Ciaule: si tratta di un casotto in muratura incustodito, una stanza vuota è utile solo come riparo temporaneo.
Nell'estate del 2020 il rifugio/bivacco Tito Zilioli è stato completamente sostituito da un moderno edificio

- Rifugio degli Alpini a Forca di Presta: allo stato attuale (2019) è inagibile


Fonti

- Fonte delle Cacere: sulla pista forestale CAI GAS o Sentiero dei Mietitori a pochi metri dalla presa d’acqua.
- Fonte dei Mietitori: sulla forestale CAI GAS nel versante occidentale del monte Pianello della Macchia




TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Partenza q.1373
0,00
Fonte delle Cacere
0,08
Bivio q.1337
0,13
Presa d’acqua q.1307
0,24
Bivio q.1284
0,41
Fonte dei Mietitori
0,45
Colle della Macchia
1,00
Colle Pisciano
1,09
Fonte-abbeveratoio q.1255
1,12
Bivio q.1246
1,17
Deviazione q.1300
1,28
Cresta q.2086
3,45
Il Pizzo
4,15
CAI 131 q.2345
4,26
Croce q.2448
/
Monte Vettore
4,45
Croce q.2448
/
Sella delle Ciaule
5,12
Monte Vettoretto
5,32
Forca di Presta
6,18
Partenza q.1373
6,38








Partenza q.1373 (Iniziamo percorrendo nella prateria il largo Sentiero dei Mietitori, anche GAS-Grande Anello dei Sibillini, cartelli e segni CAI)
Il largo Sentiero dei Mietitori anche GAS-Grande Anello dei Sibillini
Al termine della radura dopo circa sei minuti attraversiamo una recinzione e il sentiero scende innestandosi in una pista forestale dove c’è la presa d’acqua delle Cacere
Fonte delle Cacere q.1370 (Al termine della radura dopo circa sei minuti attraversiamo una recinzione e il sentiero scende innestandosi in una pista forestale dove c’è la presa d’acqua)
La fonte-abbeveratoio delle Cacere poco oltre la presa d’acqua
Sentiero dei Mietitori anche GAS-Grande Anello dei Sibillini

Presa d’acqua q.1307 (Piccola presa d’acqua sul bordo sinistro della forestale)
Oltrepassata la piccola presa d’acqua di q.1307, nel proseguo ci saranno alcuni intervalli dove delle colate detritiche o smottamenti del terreno ridurranno momentaneamente il largo tracciato
Appena lasciato il Bivio q.1284 dove ci innestiamo su larga forestale/sterrata
Fonte dei Mietitori
Colle della Macchia q.1812 (Aggirando nel bosco il versante meridionale del monte Pianello della Macchia, ci portiamo nella parte orientale dove la forestale si riduce a sentiero arrivando al Colle della Macchia)
Dopo il Colle della Macchia si procede con direzione nord uscendo in seguito dal bosco

Colle Pisciano q.1270 (Siamo in località Colle Pisciano, innesto su carrozzabile e cartelli, il CAI GAS la tiene a sinistra)
Sulla carrozzabile CAI GAS dopo il Colle Pisciano
Bivio q.1246 (La carrozzabile principale CAI GAS continua dritto, noi andiamo a sinistra su forestale senza indicazioni che inizia a salire)
Su forestale senza indicazioni
Deviazione q.1300 (Arriviamo nei pressi di un evidente grosso macigno a forma triangolare, quindi lasciamo la forestale che continua verso il fosso di Colleluce e andiamo a sinistra)
Ora c’è la parte più difficile dell’itinerario, non c’è traccia, non ci sono segni e punti di riferimento per orientarsi, il bosco è fitto e infrascato

Cominciamo a tenere la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest sempre su ripido terreno infrascato e poco piacevole che in seguito alterna piccole macchie di bosco a rocce affioranti.

Sui 1650 metri si esce definitivamente dalla fastidiosa vegetazione, il pendio è verde e ripido cosparso di enormi contrafforti rocciosi, quindi continuiamo la ripidissima ascesa mantenendo la direzione
Sui 1650 metri si esce definitivamente dalla fastidiosa vegetazione, il pendio è verde e ripido cosparso di enormi contrafforti rocciosi, quindi continuiamo la ripidissima ascesa mantenendo la direzione
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest
Teniamo la direzione ovest-sud/ovest

Teniamo la direzione ovest-sud/ovest
Cresta q.2086 (Gli ultimi 20/30 metri che ci fanno innestare su un punto imprecisato della cresta nord/est de Il Pizzo sono estremamente ripidi e ci costringono ad attaccarci con le mani all’erba o bassa vegetazione, vietato scivolare. Ora percorriamo in salita l’aerea cresta, direzione sud/ovest)
Cresta nord/est de Il Pizzo
Cresta nord/est de Il Pizzo
Cresta nord/est de Il Pizzo

Cresta nord/est de Il Pizzo
Il Pizzo q.2281 (Anche Cima Pretare)
Il Pizzo q.2281 (Anche Cima Pretare, sulla cima c’è una piccola scritta su un sasso, continuiamo su cresta che ora si sviluppa con direzione ovest)
Continuiamo su cresta che ora si sviluppa con direzione ovest

Il ripido versante sud/est de Il Pizzo che precipita in direzione del paese di Pretare
Percorrendo la creta con qualche breve sali/scendi ci innestiamo sul CAI 131 a q.2345, manteniamo la direzione che ora si sviluppa su largo crinale
In prossimità di arrivare alla Croce q.2448
Croce q.2448 (E’ situata nel versante meridionale appena sotto la cima)
 Pochi metri prima di raggiungere la Croce q.2448 risaliamo a destra l’ampio pianoro sommitale
Monte Vettore q.2476

Cima del Redentore e Pizzo del Diavolo di fronte a noi visti dal monte Vettore
Sul sentiero CAI 101 che dal monte Vettore scende alla sella delle Ciaule
Sul sentiero CAI 101 che dal monte Vettore scende alla sella delle Ciaule
Sul sentiero CAI 101 che dal monte Vettore scende alla sella delle Ciaule
Zoomata sulla sella delle Ciaule e il bivacco Tito Zilioli

Arrivo alla sella delle Ciaule
Il rifugio incustodito Tito Zilioli sulla sella delle Ciaule (bivacco)
Lasciamo la sella delle Ciaule e scendiamo a sinistra sotto l’edificio prendendo il CAI 101 che è anche la via normale di salita al monte Vettore
Sul CAI 101
Zoomata su Castelluccio di Norcia

Monte Vettoretto q.2052 (Panorama)
Sul CAI 101
Sul CAI 101 in vista di Forca di Presta
Forca di Presta
Da Forca di Presta percorriamo la strada asfaltata fino l’auto